L'Italia terra di conquista e la Riforma di Lutero PDF

Summary

Questo documento tratta l'Italia durante le guerre d'Italia e la Riforma protestante di Lutero. Analizza le cause politiche e religiose del periodo. Descrive le varie potenze europee in conflitto per il controllo dell'Italia, e approfondisce la figura di Martin Lutero e le sue critiche alla Chiesa cattolica.

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L’Italia terra di conquista L’Impero germanico e l’Italia sono molto frazionati Nell’Impero germanico, il sovrano non ebbe mai la forza di imporsi sulle centinaia di regni, ducati, vescovati e città libere. Era una monarchia elettiva ma, dal 1437, la corona veniva assegnata regolarmente alla casata...

L’Italia terra di conquista L’Impero germanico e l’Italia sono molto frazionati Nell’Impero germanico, il sovrano non ebbe mai la forza di imporsi sulle centinaia di regni, ducati, vescovati e città libere. Era una monarchia elettiva ma, dal 1437, la corona veniva assegnata regolarmente alla casata degli Asburgo. Anche l’Italia era frammentata con il grande sviluppo prima dei comuni e poi delle signorie. Da questa miriade di territori di Stati minori per dimensioni e importanza politico-militare ci sono cinque Stati regionali maggiori: Il Ducato di Milano con Ludovico Sforza, la Repubblica di Venezia, quella di Firenze con il dominio da parte dei Medici, lo Stato della Chiesa o pontificio e il Regno di Napoli spagnolo. L’Italia è una preda desiderabile per le monarchie nazionali L’Italia era ricca economicamente e culturalmente. Tuttavia era debole dal punto di vista politico- militare. Quindi era una preda facile per le potenze straniere anche perché visto che c’erano numerosi conflitti nella Penisola alcuni chiedevano aiuto a forze straniere, in particolare Francia e Spagna. Con la spedizione di Carlo VIII iniziano le guerre d’Italia Le guerre d’Italia iniziano nel ‘94, quando il re francese Carlo VIII invase la penisola. A richiedere il suo aiuto fu Ludovico Sforza, signore di Milano. L’obbiettivo di Carlo era quello di conquistare il Regno di Napoli per controllare il Mediterraneo. Codesto re, inizialmente, non incontrò ostacoli fino a Firenze. Ma successivamente sì, visto che gli altri si alleavano con gli Asburgo e gli Spagnoli. Sconfitto a Fornovo, il re dovette tornare in patria. A Firenze nasce una repubblica L’ascesa di Carlo in Toscana ebbe gravi conseguenze: cacciato Piero de’ Medici, accusato dai cittadini di essersi arreso, nacque una repubblica con il più potente di essa, Savonarola, che scomunicò Alessandro VI. Tra i magistrati vi fu anche Niccolò Machiavelli, famoso per aver sostenuto di essere indipendente dalla religione. I Francesi dominano a Milano, gli Spagnoli a Napoli Difatti, dato che l’Italia era facile da conquistare, il successore di Carlo, Luigi XII, si impadronì di Milano. Allora si avviò una serie di scontri tra Francia e Spagna, con gli Stati italiani loro alleati. Questa prima fase della guerra si concluse nel 1516 con la Pace di Noyon. I papi sono protagonisti di quest’epoca Abbiamo già parlato di Alessandro VI, esempio di corruzione e nepotismo ma il pontefice più importante fu Giulio II con i suoi principali obbiettivi in parte raggiunti: fare la Chiesa uno Stato forte e espandersi negli Stati italiani e nelle monarchie europee e rafforzare il dominio in Italia centrale. LA RIFORMA DI LUTERO La Chiesa pratica la vendita delle indulgenze Secondo le tradizioni cattoliche la Chiesa ha il potere di ridurre o cancellare le pene tramite un’opera di bene, che sia un pellegrinaggio, l’aiuto dei bisognosi oppure delle donazioni alla Chiesa. Nell’Età Moderna, invece, le indulgenze, così chiamate, si ricavavano con il denaro. Difatti i fedeli pagavano e in cambio ricevevano una sorta di “certificato” o per loro oppure per i loro defunti parenti. Questo denaro veniva utilizzato dalla Chiesa per finanziare le proprie attività. Il papa raccoglie indulgenze per la Basilica di San Pietro Nel 1514, papa Leone X, della famiglia dei Medici, doveva finanziare la ricostruzione della Basilica di San Pietro con le indulgenze. I fedeli erano chiamati a rivolgersi a un sacerdote appositamente incaricato, per confessare i loro peccati e fare un’offerta destinata a San Pietro. Lutero si ribella alla vendita delle indulgenze in Germania Martin Lutero, monaco e insegnante, decise di inviare a Hohenzollern (vescovo a cui è stato assegnata la ricostruzione della Basilica di San Pietro che a sua volta incaricò i banchieri Fugger, con i quali aveva un debito, di raccogliere gli incassi) e contemporaneamente affisse alla porta della cattedrale della città di Wittenberg un testo suddiviso in 95 tesi. Lutero non solo condannava la vendita delle indulgenze ma sosteneva addirittura che il papa non poteva cancellare le pene. Fu così creato un movimento: la Riforma.\ Negli anni a seguire Lutero mise in discussione vari aspetti fondamentali cattolici.

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