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Universitas Mercatorum

Serena Gennaro

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platform society digital platforms social media communication theory

Summary

This document is about platform society, discussing digital platforms and social structures. It explores how platforms impact social interactions and the changing nature of communication in the digital age. It also provides insights into the design of platform interfaces and user experiences.

Full Transcript

Serena Gennaro - Platform society Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n...

Serena Gennaro - Platform society Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 8 Serena Gennaro - Platform society Indice 1 LE PIATTAFORME DIGITALI................................................................................................................................ 3 2 UN NUOVO SPAZIO PUBBLICO........................................................................................................................... 4 3 PIATTAFORME E STRUTTURE SOCIALI................................................................................................................ 6 BIBLIOGRAFIA............................................................................................................................................................. 8 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 8 Serena Gennaro - Platform society 1 Le piattaforme digitali Come suggerito da (Gillespie, 2018) le piattaforme sarebbero i nuovi custodi di internet e hanno saturato l’intero orizzonte socio-tecnico del web in cui si muovono attori istituzionali, editori, utenti, svolgendo una funzione di intermediazione. Se pensiamo a tutte le attività che ciascuno di noi svolge attraverso le diverse piattaforme digitali, non sfugge come l’utilizzo di queste ultime sia sempre più legato ad attività che ciascuno di noi svolge quotidianamente nel corso della propria giornata. Pensiamo per esempio agli acquisti di vestiti e beni tramite piattaforme online, alla prenotazione di un ristorante, alla ricerca del percorso più rapido per arrivare in un punto, alle app che utilizziamo per aspettare i mezzi pubblici o acquistare i biglietti. Tutte queste azioni non rimangono confinate all’interno dei nostri dispositivi ma hanno ripercussioni – e sono strettamente connesse – alla nostra vita quotidiana, oltre ad avere, nella maggior parte dei casi, carattere relazionale. Come suggerito da Boccia Artieri, Marinelli (2017, p. 353) «le possibilità di design delle stories da parte degli utenti utilizzando specifiche affordance (dall’utilizzo di stickers alla possibilità di sovrapporre scritte alle immagini al tagging attivo) hanno prodotto grammatiche specifiche della narrazione». Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 8 Serena Gennaro - Platform society 2 Un nuovo spazio pubblico Le piattaforme possono a ragione essere considerate come un vero e proprio nuovo spazio pubblico di comunicazione, all’interno del quale la socialità viene modellata dalle architetture delle piattaforme stesse, modificando i modi che le persone hanno di interagire, relazionarsi, produrre e condividere i contenuti. All’interno delle piattaforme gli utenti hanno bisogno di negoziare norme e regole di convivenza e relazione con gli altri utenti. Queste stesse norme – e codici - variano da piattaforma a piattaforma. Se la caratteristica principale di queste piattaforme è la possibilità di interazione con altri utenti, non sfugge come queste abbiano un profondo carattere relazionale. Come suggerito da Boccia Artieri e Marinelli (2018, p.350) “la prima ondata di digital transformation ha (…) avuto un impatto decisamente più rilevante rispetto all’emergere di abitudini di consumo che trovano ora piena espressione nell’epoca delle piattaforme, come l’accesso da schermo (pc, tablet, smartphone) ai contenuti editoriali e l’aspettativa che questo non comporti necessariamente una loro remunerazione; quanto meno, non nella stessa misura prevista dai formati a stampa tradizionali”. Le pratiche partecipative dei pubblici connessi e lo sviluppo dei social network hanno introdotto negli ultimi dieci anni ulteriori elementi di complessità al processo di trasformazione in atto. I connective media (van Dijck 2013) “sono diventati una presenza quasi ininterrotta nelle routine quotidiane: assorbono una parte rilevante dei processi identitari e dei rapporti sociali; danno vita a un patrimonio comune di pratiche culturali e simboliche, regole, prassi comportamentali che contribuiscono a sedimentare «una versione di realtà accettata» e intersoggettivamente condivisa all’interno dello stesso ambiente comunicativo (Boccia Artieri et al. 2017).” Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 8 Serena Gennaro - Platform society Gli algoritmi delle piattaforme sono organizzati per raccogliere i gusti e le preferenze degli utenti che costituiscono in tal senso un “prodotto della direzione data dall’algoritmo, spinti verso contenuti particolari e venduti agli inserzionisti” (Poell, van Dijck 2014). Il modello definito da Srnicek (2017) Platform capitalism viene interiorizzato dagli utenti in modo acritico, orientando l’utente a una gestione manageriale di sé. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 8 Serena Gennaro - Platform society 3 Piattaforme e strutture sociali La struttura dei social media consente la rappresentazione dei propri gusti, scelte e reti in linea con l’idea del cittadino-consumatore, oltre a permettere a ciascun utente l’accesso a una rete di contatti talvolta finalizzata a ottenere vantaggi simbolici in termini di visibilità. Per quanto riguarda l’accesso all’informazione tramite i social media, non sfugge come questi offrano - proprio in ragione degli algoritmi che modellano i contenuti orientati sulla base delle preferenze dell’utente - un’informazione ampia ma mai completa. Come suggerito da Boccia Artieri e Marinelli (2018): “Le online platforms ora presidiano l’intero orizzonte sociotecnico all’interno del quale si muovono tutti gli attori, svolgendo una funzione di intermediazione assolutamente inedita, che struttura il flusso informativo attraverso la logica – inavvertita sul piano esperienziale e non trasparente a tutti gli stakeholder – degli algoritmi di visualizzazione sulle timelines degli utenti (Gillespie 2014; Bucher 2017)”. Osservando la dinamica di interazione e il rapporto tra piattaforme e utenti in ottica neoliberista, la merce venduta nella platform society sono gli utenti stessi che si fanno merce scegliendo di costruire la propria identità in rete attraverso le scelte di consumo. Come suggerito, (Boccia Artieri, Marinelli, 2017, p. 355) infatti “le piattaforme operano attraverso dinamiche di data collection che trasformano i comportamenti e le scelte degli utenti (dalla ricerca di informazioni alle reactions) così come le tracce lasciate (ad esempio il tipo di device utilizzato) in costellazioni di dati da stoccare in banche dati che consentano di trasformarle algoritmicamente in informazioni utili al targeting, in un rapporto complesso tra quantificazione e predittività”. Attraverso le tracce digitali che ciascun individuo lascia nel corso della propria navigazione in internet - attraverso i propri acquisti, foto, spostamenti - si salda ancor di più l’«inestricabile relazione tra le piattaforme online e le strutture sociali. Le piattaforme non riflettono il sociale: producono le strutture sociali nelle quali viviamo» van Dijck e al. (2018). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 8 Serena Gennaro - Platform society Le caratteristiche delle piattaforme fanno sì che questa nuova socialità implichi il modificarsi dei modi attraverso i quali le persone interagiscono, si relazionano e producono e condividono contenuti e significati. Sono le caratteristiche delle stesse piattaforme a renderle adatte alla produzione e allo scambio di contenuti. Dal punto di vista dell'utente queste piattaforme consentono di autorappresentarsi attraverso i propri gusti musicali, letterari, cinematografici, di consumo e di condividere questi gusti e azioni con una rete di contatti al fine di ottenere vantaggi relazionali e simbolici in termini di visibilità, popolarità e autopromozione. Tema centrale nel dibattito sulla platform society diventa allora come la cultura della connessione abbia modificato una realtà nella quale le piattaforme di social network hanno pervaso le pratiche della vita quotidiana: dall’intrattenimento, alle relazioni sociali, alle scelte di consumo. Come già ricordato allora (Bentivegna, Boccia Artieri, 2019, p. 38) “la platform society è caratterizzata quindi dal confronto e dal conflitto fra diversi sistemi valoriali e diversi modi di intendere il bene comune (…).” Dal punto di vista del ruolo che le caratteristiche specifiche di queste piattaforme hanno nel modellare le pratiche degli utenti, non sfugge come (Bentivegna, Boccia Artieri, 2019) “le piattaforme disegnano attraverso le loro specifiche affordance – pensiamo per esempio alle stories su Instagram – le opportunità comunicative e sono a loro volta ri-disegnate dalle pratiche degli utenti: dalle modalità con cui essi si appropriano, apprezzano, remixano, contribuiscono con nuovi contenuti, condividono con altri utenti.” Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 8 Serena Gennaro - Platform society Bibliografia G. Boccia Artieri, A. Marinelli, Come sta evolvendo l'informazione online, in Problemi dell'informazione – Anno XLIII, N. 3, dicembre 2018 S. Bentivegna, G. Boccia Artieri, Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale, Laterza, 2019 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 8

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