Pedagogia Generale (A cura di A. Zanchettin) PDF
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Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
A. Zanchettin
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Presentazione di Pedagogia Generale (a cura di A. Zanchettin), incentrata sui diversi tipi di apprendimento (formale, informale, olistico), modelli educativi e la riflessione sulla pedagogia come scienza autonoma. Il documento introduce teorie, concetti e approcci pedagogici.
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Pedagogia generale (a cura di A. Zanchettin) Movimento Carattere evolutivo, orientato alla trasformazione e al cambiamento Si sottolinea la direzione della possibilità come categoria fondante, in contrapposizione all’impossibilità, elemento statico, involutivo, t...
Pedagogia generale (a cura di A. Zanchettin) Movimento Carattere evolutivo, orientato alla trasformazione e al cambiamento Si sottolinea la direzione della possibilità come categoria fondante, in contrapposizione all’impossibilità, elemento statico, involutivo, tendente all’«immobilità». Un processo L’educazione è un processo continuo e per tutta la vita. Vitale – necessario per ciascun essere umano Relazionale – costante e inevitabile confronto/scontro con il mondo (legame e vincolo) Personale – unicità del soggetto Socio-culturale – valori e principi, modelli caratterizzanti il contesto Proposta L’intervento educativo è una proposta, mai un’imposizione. L’educazione non è mai neutrale. E’ storicamente centrata, politicamente orientata (partecipazione attiva, democrazia), e orientata dagli schemi di riferimento (categorie) e dalle qualità del soggetto e dei soggetti a cui si rivolge (personalità, carattere). Apprendimento FORMALE - apprendimento formale Si attua nel sistema di istruzione e formazione, nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari. NON FORMALE - apprendimento non-formale Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona al di fuori del sistema di istruzione (volontariato, servizio civile nazionale e impegno nel privato sociale). … INFORMALE Avviene a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero. Decreto Legislativo 13/2013 Informale: educazione diffusa Esperienze al lavoro, al tempo libero, al gioco. S’impara dall’arte, dai libri, dal cinema. Imprevedibile. è spesso accidentale. Viaggiare: fonte tra le più importanti. S’impara spesso più dalle cose che vanno per il verso Dagli affetti, dalle relazioni, sbagliato che da quelle che dall’incontro con l’altro. filano lisce. Attraverso i mass media, oggi sempre più attraverso il web. Nel contatto con la natura. Apprendimento informale olistico Mente/corpo - emozione/cognizione Nella società del “pieno”, dell’azione senza sosta, del tempo che non basta mai, fermarsi e osservare, ascoltare, meditare, comprendere, sono capacità importanti per l’apprendimento informale. Paideia Grecia: pedagogo, schiavo colto (o liberato) che provvederva all’educazione del fanciullo (pais), accompagnandolo-guidandolo (ago) Paideia: formazione globale dell’uomo greco. Non solo preparazione pratica, ma anche spirituale (emancipazione e costruzione culturale) Scienze dell’educazione Pratica riflessiva scientificamente fondata che tende a cercare, sapendo che non potrà mai trovare tutto (e subito), nel corso dell’analisi della complessità. Non vi è alcuna pratica educativa che non sia complessa e che contenga più elementi di quelli che potranno essere osservati e analizzati. Dewey, 1990 Metodo scientifico Assumere un punto di osservazione esplicito e rigoroso nell’analisi del “complesso dei fatti” educativi. Strumento per dare luogo a una “comprensione migliore” e “intelligente” (collegare, mettere in relazione). Dewey, 1990 Pedagogia Raggruppa le conoscenze intorno all’educazione Si occupa della gestione dell’azione educativa Riflette in modo organico, critico e razionale sull’insieme dei processi rivolti alla crescita, all’istruzione e alla formazione dei soggetti. F. Cambi, 2009 Scienza del metodo Comenio. Didactica Magna (1657) Trattato dell’insegnare tutto a tutti Prima opera pedagogica moderna, indica la strada del diritto di ogni soggetto a ricevere un’istruzione adeguata, indipendentemente dall’estrazione sociale e del genere. Sottolinea l’impegno (dovere) degli adulti a far fronte a tale compito. Comenio Tempi di sviluppo e capacità. Organizzazione dell’attività didattica secondo gradi scolastici. Metodo d’insegnamento fondato sulla partecipazione attiva e diretta dell’allievo all’ambiente nautrale e sociale. Prime scuole di formazione per insegnanti. Teoria pedagogica autonoma Rousseau: svincolarsi dalla dipendenza dalla filosofia e dai legami che la tradizione aveva imposto (Emilio, 1762). Herbart: primo pedagogista della storia. “Pedagogia generale dedotta dal fine dell’educazione” (1806). - Scienza autonoma pratica e applicata Cultura positivista Porta al distacco definitivo da posizione esclusivamente teoretiche, o da convinzioni religiose. Definizione di “Scienza dell’educazione”, in quanto basata sull’osservazione della realtà, sull’applicazione di criteri di analisi oggettivi, sul metodo di ricerca sperimentale fondato sull’analisi dell’esperienza. Dewey Indica la via per passare dalla “Scienza dell’educazione”, alle “Scienze dell’educazione” – “Le fonti di una scienza dell’educazione” (1929). La pedagogia è un sapere interdisciplinare, nel quale convergono i contributi di molte altre scienze Piaget Superamento degli steccati tra i saperi delle scienze umane. Prospettiva interdisciplinare definita. Autonomia della Pedagogia che si consolida nel corso degli anni. Oggi La pedagogia è una scienza autonoma che si avvale dei contributi di tutte le discipline (filosofia, psicologia, saperi metodologici e didattici, discipline socio-antropologiche, neuroscienze, ecc.). L’approccio alla pedagogia deve tener conto dell’incertezza e della mutabilità dei soggetti e dei contesti. L’educatore è un «esploratore» di relazioni, un «cercatore» di fatti, un ricercatore di nessi, senso e significato, un promotore di azione e riflessione. In sintesi La pedagogia indaga il processo educativo/formativo del soggetto che è agente e non solo “oggetto” primario delle pratiche educative. Essa si integra con le altre Scienze dell’Educazione nel processo “trascendentale” di decostruzione dell’esperienza e dei contesti educativi e di costruzione di modelli di intervento educativo spendibili nella pratica. In sintesi Sapere complesso che interroga, analizza, indaga e orienta i processi educativi/formative. Crocevia di saperi. Oggetto specifico della Pedagogia: cambiamento e relazione. Coordina le Scienze dell’Educazione - non è un sapere spacialistico ma sistemico. Implica riflessività ed intenzionalità per ricostruire e/o dare senso alla prassi educative.