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Università di Ferrara

Arianna Gonelli

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anatomia apparato genitale maschile anatomia umana biologia umana

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This document discusses the male reproductive system, including the functions, components, and anatomical details of the organs. It covers topics such as the testes, spermatic ducts, and accessory glands. The text also includes images of the organs.

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Anatomia II, Lezione 08, 04/03/2021 Prof.ssa: Arianna Gonelli **[APPARATO GENITALE MASCHILE]** **funzioni:** produrre, nutrire e ad immagazzinare temporaneamente i gameti maschili aploidi; capacità di introdurre il seme nelle vie genitali femminili: produzione degli ormoni sessuali maschili, g...

Anatomia II, Lezione 08, 04/03/2021 Prof.ssa: Arianna Gonelli **[APPARATO GENITALE MASCHILE]** **funzioni:** produrre, nutrire e ad immagazzinare temporaneamente i gameti maschili aploidi; capacità di introdurre il seme nelle vie genitali femminili: produzione degli ormoni sessuali maschili, gli androgeni, in modo particolare il testosterone. L'apparato genitale maschile comprende, oltre ai due testicoli, le vie spermatiche e i genitali esterni ossia il pene, dal cui apice sbocca l'uretra, e lo scroto. Le gonadi maschli consistono nei due testicoli i quali hanno la duplice funzione di produrre gli spermatozoi e gli ormoni sessuali maschili (capacità androgenica), i quali sotto il controllo del sistema ipotalamo-ipofisario regolano la gametogenesi controllano e condizionano lo sviluppo e la funzionalità dell'apparato genitale maschile stesso. Le vie spermatiche sono costituite da una serie di canali con la funzione di convogliare gli spermatozoi dal testicolo all'uretra: iniziano già all'interno del testicolo con i tubuli retti, la rete testis che confluisce nei condottini efferenti che vanno a costituire la testa dell'epididimo. Essa si continua con il corpo e la coda dell'epididimo che proseguono con il dotto deferente. L'ultima porzione delle vie spermatiche è costituita dai condotti eiaculatrori, che confluiscono a livello dell'uretra. All'apparato genitale maschile sono annesse ghiandole: la prostata, le vescicherete seminali e le ghiandole bulbouretrali. Queste ghiandole hanno la funzione di arricchire gli spermatozoi del liquido seminale, fondamentale per la maturazione funzionale e per la sopravvivenza degli stessi spermatozoi. **Testicolo o didimo.** ![](media/image2.jpeg)I testicoli rappresentano le gonadi maschili. Sono organi pieni, parenchimatosi, di forma ellissoidale , che appaiono leggermente appiattiti in direzione trasversale. Hanno una consistenza molle-elastica. Sono sospesi a livello dello scroto dal funicolo spermatico il quale termina sul margine posteriore dell'epididimo. Il quale rapporta i didimi a livello del polo superiore, e sulla faccia posteriore. Il polo inferiore del testicolo rimane adeso al legamento scrotale da una lamina fibro-muscolare, detto legamento scrotale, che lo collega al fondo della sacca scrotale. I testicoli si sviluppano durante la vita embrionale all'interno dell'addome, in corrispondenza della regione lombare, per migrare nella loro sede definitiva , a livello dello scroto, entro il settimo mese della vita intrauterina. Questo processo è molto importante perché è necessario che la temperatura dei testicoli sia di qualche grado inferiore rispetto alla temperatura corporea per potere mantenere la gametogenesi. I testicoli sono quasi completamente avvolti da un sacco sieroso a doppia parete, costituito dalla tonaca vaginale propria, che rappresenta una dipendenza del peritoneo, con il quale il testicolo entrava in rapporto durante la vita embrionale. La tonaca vaginale propria è costituita da due foglietti, uno più esterno, detto parietale, che aderisce alla parete interna del sacco scrotale e un foglietto viscerale, interno, che aderisce alla superficie esterna del testicolo, costituita dalla tonaca albuginea. I due foglietti si continuano uno nell'altro in corrispondenza del margine posteriore del testicolo e anche in corrispondenza del sovrastante epididimo (difatti il margine posteriore del testicolo è privo di questo rivestimento sieroso, al suo posto c'è il mediastino testicolare, il quale corrisponde all'ilo del testicolo). I due foglietti sono formati da mesotelio e delimitano una cavità virtuale, chiamata cavità vaginale, che contiene una piccola quantità di liquido sieroso, che funziona da lubrificante, permettendo al testicolo di muoversi senza attriti all'interno del sacco scrotale. ![](media/image4.jpeg)La tonaca albuginea vera (chiamata vera per distinguerla da quella presente a livello dell'ovaio che è detta falsa tonaca albuginea) è un rivestimento biancastro molto resistente, inestensibile e vascolarizzata, con le stesse funzioni di una capsula di rivestimento. Negli strati più esterni sono presenti fibre connettivali dense mentre più profondamente si possono trovare fibrocellule muscolari lisce e anche fibre elastiche; ancora più internamente *(come si nota nell'immagine sovrastante*) sono presenti vasi ematici. La tonaca albuginea risulta essere più ispessita a livello del margine posteriore del testicolo dove va a costituire il mediastino testicolare il quale accoglie la rete testis, che rappresenta una delle prime parti delle vie spermatiche. **Parenchima testicolare** Dalla superficie interna della tonaca albuginea originano dei setti di tessuto connettivo che si addentrano all'interno del testicolo stesso suddividendolo in 250/300 spazi di forma piramidali detti logge testicolari. Hanno una forma piramidale, con la base rivolta verso l'esterno e l'apice rivolto verso il mediastino testicolare. All'interno di queste logge testicolari sono contenuti dei tubuli contorti o convoluti, circa 3-4 per ogni loggia. Essi rappresentano il parenchima del testicolo; originano a fondo cieco in corrispondenza della base di queste logge e si sviluppano con un percorso estremamente contorto per una lunghezza di circa 50 cm per tubulo (è stato stimato che la lunghezza di tutti i tubuli seminiferi possa arrivare a 250 metri). I tubuli seminiferi contorti in corrispondenza del mediastino si continuano con una piccola porzione nei tubuli retti i quali convergono nel mediastino testicolare creando una zona di canali anastomizzati chiamata rete testis. ![](media/image6.jpeg)La parete dei tubuli seminiferi è costituita da una lamina propria e da un epitelio di rivestimento: la lamina propria è di natura connettivale, contiene per la maggior parte delle cellule connettivali appiattite associate ad una matrice extra cellulare ma anche cellule mioidi e cellule muscolari contrattitili equamente importanti in quanto la contrazione di queste favorisce il rilascio degli spermatozoi a livello del lume del tubulo stesso. L'epitelio di rivestimento è un epitelio pluristratificato, detto germinativo nel quale sono presenti due tipi cellulari: le cellule di sostegno: dette cellule di Sertoli; le cellule germinali, disposte in più strati (4/6 strati) e corrispondono ai vari stati di maturazione degli spermatozoi. A partire dalla pubertà sotto l'effetto degli ormoni ipofisari, le gonadotropine FSH ed LH, nei testicoli avvengono dei processi di differenziazione cellulare delle cellule germinali in spermatozoi. È presente un gradiente di maturazione: gli spermatogoni si trovano nello strato basale attaccate alla lamina basale e man mano che differenziamento le cellule si portano più apicalmente lungo la parete della cellula del Sertoli (trattata più avanti) per poi essere rilasciate nel lume dello stesso. Questo è un processo in più fasi: nella prima detta fase moltiplicativa le cellule staminali/ gli spermatogoni si dividono per mitosi. Da uno spermatogonio si formano due spermatogoni che avranno un destino diverso. Quelli di tipo A continuano a dividersi per mitosi consentendo alle cellule staminali di auto mantenersi. Quelli di tipo B si dividono per meiosi andando a formare gli spermatociti di I ordine che cominceranno una fase di divisione meiotica. Gli spermatociti primari, o di I ordine, sono cellule più grandi rispetto gli spermatogoni. E rimangono uniti da ponti citoplasmatici. Gli spermatociti primari compiono la divisione meiotica andando a costituire gli spermatociti secondari, che si dividono per meiosi andando a formare gli spermatidi. Gli spermatidi sono cellule sferiche, anche questi rimangono uniti da ponti citoplasmatici. Gli spermatidi vanno incontro ad una terza fase, detta spermiogenesi, ed è la fase di differenziamento dalla quale origineranno gli spermatozoi maturi, questa fase comprende passaggi importanti e molto complessi, questi portano alla formazione, da una cellula sferica, a una cellula dalla morfologia molto particolare; dotata di un lungo flagello capace di motilità. A questo livello gli spermatozoi sono morfologicamente maturi, ma non funzionalmente. La maturazione funzionale avverrà durante il loro passaggio nelle vie spermatiche. Quotidianamente nell'uomo si differenziano circa cento milioni di spermatozoi. ![](media/image8.jpeg) Nell'immagine a lato si nota la localizzazione delle diverse cellule germinali e delle diverse fasi di differenziamento. Si notano gli spermatogoni nella porzione più esterna del tubulo seminifero, sono cellule sferiche dalle quali origineranno altre cellule che andranno incontro a divisioni meiotiche. Nel preparato istologico sono messi ben in evidenza l'aspetto che le cellule descritte finora hanno al microscopio ottico. Si notano gli spermatogoni a livello basale; sono cellule con un grande nucleo sferico, intensamente colorabile, e presentano una cromatica condensata, che fornisce una colorazione uniforme al nucleo. Gli spermatociti, anch'essi in posizione basale, hanno un nucleo grande, ben evidente, ma con un aspetto diverso; infatti la cromatina appare despiralizzata, granulare, perché queste cellule cominciano ad entrare in meiosi. Gli spermatidi hanno un nucleo sferico, simili a quello degli spermatogoni, ma sono più piccoli, e sono localizzati più centralmente; verso il lume. Gli spermatozoi si presentano verso il lume, hanno un nucleo piccolo a V e possono presentare le code sporgenti verso il lume stesso. La spermatogenesi è controllata dalle gonadotropine, FSH ed LH, la cui secrezione è indiretta e controllata da uno specifico fattore di rilascio ipotalamico. L'FSH stimola le cellule del Sertoli a sintetizzare la proteina legante gli androgeni, e a sua volta l'LH stimola le cellule del Leyding a produrre il testosterone. ![](media/image10.jpeg) Le cellule del Sertoli, *(marroncina nell'immagine a lato)* hanno morfologia cilindrica alte: si sviluppano per l'intero spessore dell'epitelio germinativo. Sono cellule molto irregolari, presentano delle estroflessioni che accolgono le cellule in via di differenziamento, nella porzione apicale sono presenti le cellule spermatiche che hanno quasi completato il differenziamento, come gli spermatidi e gli spermatozoi, pronti per essere rilasciati a livello del lume. Il nucleo delle cellule del Sertoli si trova in posizione basale, è pallido ed irregolare, può assumere un aspetto irregolare o stellato, e presenta un nucleolo evidente, queste cellule presentano un citoscheletro molto sviluppato, che consente il rilascio e il trasporto degli spermatozoi a livello del lume. *Nell'immagine è messa in evidenza, dal cerchietto rosso, una cellula del Sertoli. Si nota il nucleo di forma triangolare con evidente nucleolo.* Le cellule del Sertoli hanno molteplici funzioni: - inizialmente definite come cellule nutrici perché hanno funzione trofica; producono infatti un fluido ricco di fruttosio che serve per il nutrimento delle cellule spermatiche; - vanno a consentire alle cellule la capacità del movimento acquisito completamente nelle vie spermatiche; - fagocitaria; fagocitano il citoplasma in eccesso derivante dal processo di spermatogenesi, e anche gli spermatozoi che non hanno compiuto correttamente la loro maturazione morfologica; - sotto lo stimolo della proteina ipofisaria FSH producono la proteina ABP, proteina legante gli androgeni, la quale è in grado di legare il testosterone, che viene prodotto dalle cellule di Leyding, e lo trasporta all'interno del tubulo seminifero, favorendo la spermiogenesi. Infatti la spermiogenesi è dipendente da FSH e testosterone; - producono inibita, un ormone che regola la produzione degli spermatozoi attraverso un meccanismo di feedback negativo, andando ad inibire la produzione di FSH; - sono implicate nella formazione della barriera emato-testicolare, la quale ha la funzione di isolare il testicolo, in particolare le cellule che hanno compiuto i processi meiotici dall' circolazione, da contaminanti che possono essere presenti nel sangue e che possono essere tossici per le cellule germinali, o da cellule del sangue, come globuli bianchi, e anticorpi.\ Questo perché le cellule germinali, in particolare gli spermatozoi, presentano un antigene diverso rispetto alle cellule somatiche, potrebbero, quindi, essere riconosciuti come cellule non-self, andando ad innescare fenomeni di auto-immunità. Alcuni casi di sterilità, infatti, possono essere dovuti ad un'incompleta o anomala formazione della barriera emato-testicolare. ![](media/image12.jpeg)La barriera emato-testicolare si forma grazie alla presenza di giunzioni serrate fra le cellule del Sertoli, in modo particolare a livello della parete del tubulo seminifero un compartimento basale e un compartimento adluminale. Il compartimento basale comprende gli spermatogoni e gli spermatociti primari, che possono essere ancora in contatto con il sangue. Le cellule nella porzione adluminale, quindi quelle che hanno compiuto i processi meiotici, sono isolate dal compartimento basale tramite le giunzioni serrate tra le cellule. Le sostanze che devono passare dal sangue al compartimento adluminale sono strettamente controllate, vengono selezionate dalle cellule del Sertoli. **Stroma testicolare** Lo stroma del testicolo è costituito dal tessuto interstiziale presente tra i tubuli seminiferi ossia connettivo lasso contenente fibre collagene, fibroblasti, vasi, cellule mesenchimali. Fanno parte dello stroma anche le cellule interstiziale del Leyding, che costituiscono la porzione endocrina del testicolo, deputata quindi alla produzione del testosterone. ![](media/image14.jpeg)Le cellule del Leyding si trovano in corrispondenza dello stroma tra i tubuli seminiferi, nello stroma inter-tubulare. Possono formare dei gruppi più o meno numerosi di cellule. Sono cellule grandi con citoplasma chiaro che contiene numerose gocce lipidiche, con il nucleo che può contenere più nucleoli. A livello di queste cellule, non visibili al microscopio ottico, sono evidenti dei cristalli a forma di bastoncino detti cristalli di Reinke. Presentano le tipiche caratteristiche delle cellule che producono ormoni steroidei, presentano un REL particolarmente sviluppato, presentano numerosi mitocondri con creste tubulari, un apparato del Golgi sviluppato, e gocce lipidiche a livello del citoplasma Le cellule del Leyding sono deputate alla produzione del testosterone., cominciano a produrlo a partire dalla pubertà influenzate dall'ormone ipofisario LH.. Il testosterone agisce sia a livello locale del testicolo, sia a livello sistemico: a livello locale promuove la spermiogenesi; mentre a livello sistemico agisce sulle vie spermatiche e delle ghiandole ad esse annesse, mantiene anche i caratteri secondari sessuali maschili e a livello del tessuto cartilagineo determina l'ossificazione durante la pubertà. Ha anche un effetto anabolizzante, incrementando la sintesi proteica. **Le vie spermatiche.** I testicoli producono spermatozoi maturi solamente dal punto di vista morfologico, ma non funzionale. Progressivamente, il passaggio nelle vie spermatiche renderà gli spermatozoi maturi funzionalmente. Le vie spermatiche sono, dunque, deputate al sostegno dello spermatozoi e sono costituite da: tubuli retti; rete testis; condottino efferenti della testa dell'epididimo; canale dell'epididimo; dotto deferente; dotti eiaculatori, che convogliano gli spermatozoi e il liquido seminale a livello dell'uretra. ![](media/image16.jpeg)I tubuli retti sono molto brevi, in alcuni casi neanche presenti a livello del testicolo. Presentano un epitelio diverso rispetto a quello dei tubuli seminiferi. È presente proprio un punto di passaggio tra i due epiteli. Nel tubulo retto l'epitelio di rivestimento è un epitelio cubico semplice, e le cellule possono essere dotate di microvilli. Nel tubulo seminifero l'epitelio è l'epitelio germinativo descritto in precedenza. Nel punto di passaggio vi è un epitelio costituito esclusivamente da cellule del Sertoli modificate. Sono cellule molto alte e protrudono verso il lume del tubulo retto costituendo una sorta di valvola che ostacola il reflusso degli spermatozoi. Generalmente da uno a sei tubuli seminiferi possono confluire in un tubulo retto. I tubuli retti confluiscono nella rete testis. La rete testis è accolta in corrispondenza del mediastino testicolare. Essa è costituita da una rete di canali e lacune estremamente irregolari, anastomizzati tra loro, comunicanti e separati da setti di tessuto connettivo. L'epitelio è cubico semplice, a volte cilindrico semplice con la presenza di microvilli. A questo livello avvengono processi di assorbimento e secrezione, che portano ad una modificazione del liquido testicolare. Dalla rete testis del mediastino testicolare originano 15/20 condottino efferenti che andranno a costituire la testa dell'epididimo. **L'epididimo.** L'epididimo è un organo pari a forma di virgola, localizzati in corrispondenza del polo superiore e margine inferiore del testicolo. È costituito da un lungo tubulo, lungo complessivamente 5-7 metri. È un tubulo estremamente convoluto e ripiegato su se stesso a formare tantissime circonvoluzioni che in questo modo riducono le sue dimensioni in un piccolo spazio. Esse è rivestito da una tonaca albuginea, più sottile rispetto a quella del testicolo, ed è costituito da tre porzioni; testa, corpo e coda. La testa è formata dai condottini efferenti in continuità con la rete testis nel polo superiore di ogni didimo, il corpo e la coda sono costituiti dal canale dell'epididimo. Il corpo si trova in corrispondenza del margine posteriore del testicolo, e tende a spostarsi verso la sua faccia laterale, formando una fessura tra testicolo ed epididimo, tale fessura è rivestita dal foglietto viscerale della tonaca vaginale e va a costituire il seno dell'epididimo. Il corpo si continua inferiormente con la coda, a livello della quale il canale si despiralizza diventando meno convoluto, si piega a U, continuando con il dotto deferente. La coda è il luogo di immagazzinamento degli spermatozoi, dove rimangono attivi e vitali anche per periodi di qualche settimana. La testa dell'epididimo è rivestita dalla tonaca albuginea, che invia setti all'interno dell'organo fino a raggiungere il mediastino, suddividendo la testa dell'epididimo in 10/15 lobuli conici. Questi hanno la base verso l'esterno e l'apice verso il mediastino testicolare. Questi lobuli vengono detti coni vasculosi, e hanno una lunghezza di circa un centimetro. All'interno di ogni cono vasculoso c'è un tubulo, detto condottino efferente, estremamente convoluti. Il condottino efferente che si trova nel lobulo più alto, piega verso il basso ricevendo gli sbocchi dei condottini efferenti degli altri lobuli. Alla fine si forma un unico canale che da un lato ha raccolto tutti i coni vascolosi e dall'altro si continua con il canale del corpo e della coda dell'epididimo. Il copro e la coda vengono a costituire il canale dell'epididimo. Osservando la struttura interna della testa dell'epididimo e del canale dell'epididimo, questa è diversa: ![](media/image18.jpeg) A livello della testa i condottini presentano un lume molto irregolare, è infatti frastagliato, caratterizzato dalla presenza di zone più alte, dette creste , intervallate da zone più infossate, fossette. A livello di queste creste e fossette l'epitelio è cilindrico semplice, dove si riscontrano tre tipologie cellulari. Hanno altezza diverse. Le cellule più alte, che rappresentano le creste, sono cellule cigliate, ciglia mobili che battono in direzione dell'epididimo favorendo lo scorrimento degli spermatozoi che non sono ancora mobili. Le cellule più basse hanno microvilli, che consentono il riassorbimento, sono cellule deputate all'assorbimento del liquido in cui sono sospesi gli spermatozoi. E cellule basali, che hanno funzione staminale. Tutte e tre le tipologie cellulari poggiano su una lamina basale costituita da tessuto connettivo dove sono presenti fasci elastici e fibrocellule muscolari lisce che favoriscono la contrazione dei condotti per aiutare maggiormente la progressione degli spermatozoi. *Dal preparato istologico presente a lato, si nota l'irregolarità del lume, e la presenza di creste e fossette. A maggiore ingrandimento sono visibili le ciglia.* A livello del canale dell'epididimo la composizione cellulare e l'aspetto della parete è diverso. Si ha una maggiore altezza dell'epitelio e il lume interno è molto più regolare. Questo epitelio di rivestimento è costituito da cellule che hanno tutte la stessa altezza. Al di sotto della mucosa è presente una tonaca muscolare che avvolge esternamente i dotti. Si nota un progressivo aumento della componente muscolare, arrivando al dotto deferente dove la componente muscolare è molto presente. A livello del canale dell'epididimo è presente uno strato muscolare e iniziano a comparire delle fibre longitudinali. La tonaca avventizia, sottile, costituita da tessuto connettivo che si continua con la tonaca albuginea dell'epididimo. ![](media/image20.jpeg)L'epitelio è pseudo stratificato semplice dove sono presenti tre tipologie cellulari: - cellule principali, o a pennacchio, sono cellule alte che si estendono per tutta l'altezza dell'epitelio. Queste cellule presentano apicalmente lunghi villi, stereociglia, che non hanno capacità di movimento, ma hanno una funzione assorbente; assorbono liquidi e proteine prodotte a livello dei testicoli. Hanno anche una funzione secernente, secernono una sostanza utile per la maturazione degli spermatozoi inoltre hanno anche una funzione fagocitaria nei riguardi di detriti cellulari o spermatozoi anomali; - cellule intercalate o chiare, potrebbero avere un\'attività secernente, ma la loro funzione non è ancora ben chiara; - cellule basali, hanno funzione di rigenerazione. *Nell'immagine si nota l'epitelio stratificato con lume molto regolare, e sono leggermente visibili le stereociglia delle cellule principali.* ![](media/image21.jpeg) *Nell'immagine a lato si possono confrontare le due diverse composizioni del canale dell'epididimo e dei condottini efferenti della testa.* L'epididimo rappresenta una sede di deposito per gli spermatozoi che si accumulano a livello della coda, in attesa di essere espulsi nel momento dell'eiaculazione, dove si hanno delle intense contrazioni peristaltiche dall'epididimo fino all'uretra. Oltre ad essere un "magazzino" è anche un serbatoio maturazione poichè qui gli spermatozoi vanno incontro a processi di maturazione funzionale pur non acquisiscono qua la motilità, che verrà acquisita solo dopo che gli spermatozoi entrano in contatto con il secreto delle vescicherete seminali. All'epididimo fa seguito in corrispondenza della coda il dotto deferente. **Il dotto deferente.** Il dotto deferente rappresenta un canale muscolare, lungo 40/45 centimetri. Ha la funzione di condurre gli spermatozoi all'uretra. Nella sua porzione terminale si dilata andando a costituire l'ampolla deferenziale. In base al percorso che compie e ai rapporti che contrae con gli organi si possono identificare quattro porzioni: - La prima è detta testicolare; è addossata alla faccia posteriore del canale dell'epididimo. È localizzata esternamente alla tonaca vaginale. - La porzione funicolare, che entra nelle componenti che costituiscono il funicolo spermatico. - La porzione inguinale, che attraversa il canale inguinale. - La porzione pelvica, che decorre nello spazio sotto peritoneale portandosi lateralmente alla vescica, per poi incrociare gli ureteri, e si pone mediamente alle vescicherete seminali, si dilata e costituisce l'ampolla deferenziale. La quale si unisce, con i suoi dotti, ai dotti delle vescichette seminali, andando a costituire i dotti eiaculatori. Le vescichette seminali sono poste infero-lateralmente rispetto alle ampolle del dotto deferente. I dotti eiaculatori formati dall'unione tra ampolla e vescichetta seminale attraversano la parete muscolare della prostata a livello della base con direzione obliqua antero-inferiore terminando a livello dell'uretra prostatica. ![](media/image24.png)In modo particolare i dotti eiaculatori sboccano ai lati dell'utricolo prostatico, a livello della parete posteriore dell'uretra prostatica (l'utricolo prostatico è un residuo embrionale corrispondente all'utero femminile) lateralmente al collicolo seminale sono presenti due seni laterali, detti seni prostatici, dove si concentrano gli sbocchi delle ghiandole prostatiche. La parete del dotto deferente presenta: - La tonaca mucosa appare sollevata in pieghe longitudinali che conferiscono al lume di questo organo un aspetto quasi stellato. - La tonaca muscolare è dotata di uno spessore enorme rispetto al lume dell'organo stesso, questa muscolatura è essenziale perché la contrazione della stessa che consentirà di spingere lo sperma nell'uretra. - La tonaca avventizia è costituita da tessuto connettivo con fibre elastiche e qualche cellula muscolare liscia. ![](media/image27.jpeg)Il dotto deferente rappresenta una. delle strutture presente all'interno del funicolo spermatico, che è una struttura cordonale contenente diverse formazioni immerse in connettivo lasso ricco di adipe: il dotto deferente, l'arteria testicolare, l'arteria spermatica esterna, il plesso pampiniforme, i nervi, i vasi linfatici e il muscolo cremastere interno. Esso è un mezzo di sostegno per il testicolo all'interno dello scroto. Si estende dal margine posteriore del testicolo all'orifizio addominale del canale inguinale. Esso è rivestito da involucri di tessuto connettivo. Comprende diverse parti tra le quali. **Uretra.** *La professoressa riprende concetti spiegati nella trattazione dell'apparato urinario. La suddivisione in uretra prostatica, membranosa e peniena. E come la mucosa si modifica nelle diverse porzioni dell'uretra, soprattutto l'epitelio di rivestimento, che è un epitelio di transizione, che diventa un epitelio cilindrico semplice, in alcuni casi composti, nella porzione più distale*. **Le ghiandole annesse all'apparato genitale maschile.** Sono ghiandole che hanno la funzione di secernere la componente fluida dello sperma, necessario per il nutrimento e per la maturazione funzionale degli spermatozoi. Hanno la capacità di produrre un secreto debolmente alcalino che neutralizza l'acidità presente a livello della vagina e dell'uretra. **Le vescichette seminali.** Le vescichette seminali sono organi di forma conica, lunghe 7 centimetri e una superficie irregolare. Esse sono poste posteriormente alla vescica, anteriormente al retto, e superiormente alla prostata. Ciascuna vescichetta è formata da un dotto che origina sfondo cieco estremamente irregolare e convoluto, che delimita una cavità interna labirintica. Il suo epitelio è cilindrico semplice. ![](media/image29.jpeg)Esse sono responsabili della produzione di circa il 60% del liquido seminale, il quale è fondamentale perché garantisce la motilità degli spermatozoi. Esse producono anche un liquido alcalino ricco di proteine e fruttosio con funzione trofica per gli spermatozoi favorendone la motilità. All'interno del secreto sono presenti anche prostaglandine che agiscono a livello della muscolatura liscia delle vie genitali femminili, inducendo la progressione degli spermatozoi dalla vagina all'utero. **La prostata.** La prostata è la ghiandola più voluminosa annessa alle vie genitali maschili. È situata nella piccola pelvi, alla base della vescica, davanti all'ampolla rettale. Ha la forma di una castagna con una base rivolta superiormente, e apice inferiore. Circonda l'uretra prostatica. La prostata è attraversata dall'uretra e dai dotti eiaculatori. È formata da circa 30-50 ghiandole tubulo alveolari che si aprono a livello dei seni prostatici, ai lati del collicolo seminale. La prostata produce circa il 30% del liquido seminale. Produce un secreto lattiginoso detto liquido prostatico, che contiene enzimi come le fosfatasi acide, le amilasi. Inoltre contiene fibrinolisina che contribuisce alla fluidificazione dello sperma, PSA (antigene prostatico usato come marcatore diagnostico per il carcinoma prostatico), acido citrico utilizzato per la produzione di ATP e la seminalplasmina avente funzione antibiotica contro le potenziali infezioni delle vie urinarie. La prostata è bersaglio dell'ormone testosterone. È una ghiandola che si ingrandisce fino ai 30 anni e poi può andare incontro ad ipertrofia prostatica benigna. ![](media/image31.jpeg) Dal punto di vista istologico la prostata è un organo pieno rivestita da una capsula di tessuto connettivo. Internamente al tessuto connettivo si trova una componente muscolare particolarmente consistente che va a costituire anche lo stroma. Lo stroma suddivide la prostata in logge, che accolgono le ghiandole, che sono circa 30-50, di tipo tubulo alveolare composte. Possiamo identificare un lobo anteriore, davanti all'uretra in cui prevale il tessuto fibromuscolare (per la sua composizione istologica questo lobo è il meno interessato da patologie). Un lobo medio, tra l'uretra e i dotti eiaculatori, questa porzione può andare incontro ad ipertrofia prostatica benigna. I lobi laterali, questi sono quelli maggiormente interessati al carcinoma prostatico. ![](media/image33.png) Dal punto di vista delle ghiandole sono indecisi abili tre zone concentriche rispetto l'uretra posizionata centralmente. La zona più interna comprende le ghiandole periuretrali interne o ghiandole muscose, così chiamate perché simili a una tonaca mucosa che va a circondare l'uretra. Lo strato più interno della componente ghiandolare comprende ghiandole più piccole che si aprono con un solo dotto escretore direttamente a livello dell'uretra con fori sparsi sia a livello della superficie posteriore che anteriore. La zona intermedia comprende le ghiandole periuretrali esterne o sottomucose, che sono un po' più lunghe e ramificate rispetto alle precedenti e sono drenate da corti dotti escretori che sboccano a livello dei seni prostatici ai lati del collicolo seminifero La porzione delle ghiandole principali è la più ampia (occupa circa i due terzi dell'organo) ed esterna. Ciascuna ghiandola è delimitata da tessuto connettivo che origina dalla capsula creando un lobulo. È possibile individuare la porzione secernente e quella di dotto; i dotti escretori principali sono quelli di calibro maggiore, che si suddividono a loro volta in dotti che sono di calibro sempre minore. ![](media/image35.jpeg)I dotti principali sono molto ramificati e hanno contorni irregolari e inizialmente presentano l'epitelio secernente, nella prima porzione. Man mano che ci si avvicina all'uretra l'epitelio diventa cilindrico composto, simile all'ureterio. La porzione secernente è costituita da alveoli, che possono avere una forma irregolare. Possono essere molto ampi e molto dilatati, ma in molti casi sono particolarmente irregolari, con creste sostenute da tessuto connettivo della lamina propria, che si estroflettono all'interno dell'alveolo conferendo allo stesso l'aspetto irregolare. Sono rivestite da epitelio secernente, semplice cilindrico o pseudo strafica to. In alcuni casi l'epitelio può essere cubico basso o pavimento so. Le cellule di questo epitelio sono di due tipologie: - secernenti, la maggior parte, sono alte e cilindriche con nuclei chiari e citoplasma poco colorato anch'esso con aspetto spugnoso, per la presenza di vacuoli contenenti il liquido prostatico; - cellule basali, piccole, più colorate, con funzione staminale.![](media/image37.jpeg) Negli alveoli più dilatati, soprattutto nei soggetti più anziani si trovano delle strutture particolari, dette corpi amilacei o concrezioni prostatiche, importante elemento per il riconoscimento dei preparati di questo organo. Queste strutture hanno un'organizzazione lamellare, costituite da glicoproteine del secreto prostatico agglomerate su cui si depositano sali di calcio. **Preparati istologici** [Testicolo.] Si nota la tonaca albuginea a destra, mentre nella parte a sinistra si notano sezioni di tubuli, con lume irregolare. Questa caratteristica dimostra come i tubuli sia estremamente convoluti a livello del testicolo. ![](media/image39.jpeg)[Parete dei tubuli del testicolo.] Si tratta di un epitelio stratificato costituito da diversi tipi di cellule. Epitelio germinativo tipico dei tubuli seminiferi. È facilmente notabile la differenza delle cellule, è diversa la grandezza dei nuclei e la spiralizzazione della cromatina. Sono cellule che stanno andando incontro a divisioni cellulari, un processo di differenziamento. È visibile anche la lamina propria, e cellule con un nucleo molto allungato, le quali sono le cellule mioidi. A lato un ingrandimento del preparato sovrastante. In questo sono più facilmente visibili i diversi tipi cellulari presenti. La cellula del sertoli è identificabile dalla sua forma irregolare, dal nucleo triangolare o stellato, e un puntino identificabile come nucleolo. ![](media/image41.jpeg)[Testicolo]. Visibili le sezioni dei tubuli seminiferi. [Epididimo. ] A questo ingrandimento, si notano le sezioni di tubuli irregolari, ma non si capisce se sono tubuli seminiferi o vie spermatiche. ![](media/image43.jpeg) Ingrandimento maggiore del preparato soprastante. Si nota l'epitelio, che non è germinativo, ma un epitelio che circonda un lume irregolare, stellato. È quindi il lume dei condottini della testa dell'epididimo. È un epitelio cilindrico semplice cigliato. [Canale dell'epididimo]. È presente un epitelio più alto, e con contorno del lume regolare, pseudostratificato, con stereociglia con funzione assorbente. Si possono notare le cellule basali, le più piccole con il nucleo in posizione basale. ![](media/image45.jpeg)[Epididimo.] Si notano i condottini efferenti. Ad ingrandimento maggiore. Si nota la grande quantità di connettivo, in continuità con il connettivo del mediastino testicolare. ![](media/image47.png) [Canale dell'epididimo] [Dotto deferente.] ![](media/image49.jpeg)Sopra, sempre dotto deferente a maggiore ingrandimento. Dove si nota l'epitelio di rivestimento che forma delle pieghe. Il quale è simile a quello dell'epididimo, con cellule a pennacchio, con microvilli apicali. Da ricordare: molto importante la muscolatura dei dotti deferenti!! [Prostata.] Ghiandola di tipo fribromuscolare, dove la capsula e lo stroma sono sviluppati con una grandissima quantità di tessuto muscolare liscio. Lobulo con alveoli della prostata. ![](media/image51.png) ![](media/image53.jpeg)Irregolari, lume anfrattuoso. In alcuni casi l'alveolo si dilata molto e l'epitelio si appiattisce. La struttura a sinistra circolare è fondamentale per riconoscere il tessuto della prostata. L'epitelio pseudostratificato, con cellule secernenti con nucleo chiaro, citoplasma pallido ricco di vacuoli di secreto prostatico che da alla cellula un aspetto schiumoso. All'interno del lume della prostata è presente un corpo amilaceo

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