Zootecnia: Storia e Pratiche Novecentesche

L'attività di trasformazione di vegetali e sottoprodotti industriali in cibo per animali e per l'uomo.

L'origine della zootecnia è legata all'addomesticamento degli animali avvenuta circa 11.000 anni fa.

La zootecnia moderna è interessata al miglioramento genetico, gestione e benessere degli animali.

Il processo di trasformazione degli alimenti da vegetali ad animali comporta una perdita energetica.

La zootecnia ricopre un ruolo cruciale nell'alimentazione umana, provvedendo a carne, latte, uova e altri prodotti.

L'evoluzione della zootecnia è stata influenzata dalle necessità umane e dalle innovazioni tecnologiche.

La zootecnia deve affrontare sfide come la sostenibilità, il benessere animale e la sicurezza alimentare.

La zootecnia mira a produrre alimenti di alta qualità e garantire la sicurezza alimentare per l'uomo.

La fase di differenziazione delle razze, iniziata alla fine del XVII secolo, ha visto la razionalizzazione dell'allevamento e la selezione degli animali per migliorare la produttività.

Questo periodo ha visto: 1) la creazione dei primi Libri Genealogici per i censimenti degli animali riproduttori, 2) i primi esperimenti di fecondazione artificiale, 3) i primi studi sulla nutrizione animale e 4) la nascita delle scuole di veterinaria e agraria.

A partire dalla fine del XIX secolo, lo sviluppo industriale e la crescente domanda di proteine animali hanno portato a una specializzazione produttiva a livello aziendale.

In questa fase, si sono sviluppate tecniche di conservazione degli alimenti, è aumentata la produttività e si sono create aziende dedicate allevamento di animali.

Un sistema di allevamento dove gli animali sono tenuti in spazi ristretti, con alta densità di popolazione e un'elevata meccanizzazione.

Conseguenza negativa dell'intensificazione dell'allevamento, riguardante la qualità e il sapore dei prodotti alimentari di origine animale.

La diminuzione del numero di razze locali di animali dovuta all'abbandono di pratiche di allevamento tradizionali e alla preferenza per razze più produttive.

L'insieme delle considerazioni etiche, ambientali e di sicurezza alimentare legate alle pratiche di allevamento.

La considerazione etica che riguarda il benessere degli animali allevati, come le condizioni di vita, alimentazione e cura.

La considerazione ambientale legata alle pratiche di allevamento si concentra sulla gestione delle emissioni di gas serra e l'utilizzo di risorse come acqua ed energia.

La preoccupazione che riguarda la sicurezza alimentare legata all'allevamento, come la presenza di residui di farmaci o sostanze chimiche nei prodotti di origine animale.

L'uso eccessivo di farmaci veterinari per gli animali allevati, con potenziali rischi per la salute umana e l'ambiente.

Il periodo migliore per il parto delle pecore nelle zone mediterranee è l'autunno, quando le condizioni climatiche e di pascolo sono favorevoli alla lattazione.

Tecnica che aumenta il numero di pecore che partoriscono tra settembre e dicembre, rendendole meno dipendenti dal fotoperiodo.

La macellazione avviene a 8-12 kg, dopo 5-6 settimane di vita, e l'animale si alimenta esclusivamente di latte materno o ricostituito.

Maschi di razze da carne macellati a 25-30 kg, dopo 110-130 giorni, alimentati con latte materno fino allo svezzamento e poi con foraggi e concentrati.

Soggetti di razze da carne macellati a 180 giorni, con un peso superiore a 35 kg, alimentati con foraggi e concentrati.

Soggetti castrati intorno al quarto mese di vita, macellati dopo i 180 giorni, alimentati prevalentemente con foraggi e concentrati.

La principale produzione delle pecore è il latte, utilizzato per la produzione di formaggi.

Le pecore producono latte per circa 6-8 mesi, con una produzione totale di circa 150-200 litri.

La mungitura delle pecore avviene tramite mungitura meccanica, come per le capre.

Le pecore e le capre hanno due capezzoli.

Sostanze minerali come sodio, calcio, fosforo, magnesio e zolfo sono essenziali per la crescita e la salute degli animali.

Elementi in tracce come ferro, iodio, cobalto, rame, manganese, zinco, molibdeno e selenio sono importanti per le funzioni biologiche in piccole quantità.

Le vitamine, come la vitamina A, D, E e K, sono necessarie per la crescita, il metabolismo e l'immunità.

Gli enzimi sono proteine ​​che aiutano a digerire i cibi e ad assorbire i nutrienti.

I microrganismi, come i batteri lattici, possono migliorare la digestione e rafforzare il sistema immunitario.

Prodotti come silice colloidale, sepiolite, bentonite e argilla caolinitica possono essere aggiunti agli alimenti per migliorare la loro struttura e consistenza.

Materie prime come cereali, semi oleosi e legumi sono fondamentali per fornire energia, proteine ​​e altri nutrienti.

Tuberi come patate e barbabietole possono essere utilizzati come fonte di energia e di fibre.

Il regolamento (CE) n. 834/2007 stabilisce i principi e le norme per la produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici nell'Unione Europea.

Il regolamento (CE) n. 889/2008 definisce le modalità applicative del regolamento 834/2007 per la produzione biologica, l'etichettatura e i controlli.

Il regolamento (CE) n. 1235/2008 regolamenta l'importazione di prodotti biologici provenienti da paesi terzi nell'Unione Europea.

Il regolamento (UE) n. 271/2010 è un regolamento attuativo per la produzione biologica che è stato emanato nel 2010.

Il regolamento di esecuzione (UE) 2016/673 è una successiva integrazione del regolamento 834/2007, emanato nel 2016.

L'allevamento biologico è una forma di produzione animale in cui gli animali sono allevati secondo criteri rigorosi di benessere e sostenibilità ambientale.

Gli obiettivi principali della produzione biologica sono: 1) creare un sistema di gestione sostenibile per l'agricoltura, 2) garantire l'efficace funzionamento del mercato interno, 3) assicurare una concorrenza leale, 4) tutelare gli interessi dei consumatori e costruire la loro fiducia.

I prodotti biologici devono essere etichettati in modo specifico per indicare che sono stati prodotti secondo i criteri dell'agricoltura biologica.

La produzione biologica è una pratica agricola che esclude l'uso di OGM.

I principi e gli obiettivi della produzione biologica si applicano a tutti i tipi di produzione, dalla produzione animale a quella vegetale, dall'acquacoltura ai mangimi.