Trasformazioni del mondo antico: XII - VIII sec. a.C.

Il XII secolo a.C. fu un periodo di grandi cambiamenti in Eurasia, caratterizzato da incendi, distruzioni e caos. L'uso del ferro segnò una rivoluzione nella guerra, rendendo le armi più accessibili e dando inizio all'Età del Ferro.

Il ferro, più facile da reperire e lavorare del bronzo, consentì a più persone di accedere alle armi, influenzando gli equilibri sociali e militari.

Il regno d'Egitto, seppur colpito dalla crisi, mantenne la sua identità politica e territoriale. Tuttavia, la sua influenza nell'area orientale diminuì significativamente.

La crisi del XII secolo a.C. portò all'indebolimento dell'Assiria, creando un vuoto di potere nell'area orientale. Questo permise alle popolazioni migranti, come gli Ebrei, e nuove culture, come i Fenici, di stabilirsi e prosperare.

I Fenici erano un popolo che si stabilì nella regione del Libano, tra le montagne e il mare. Svilupparono un'intensa attività commerciale marittima e divennero famosi per la loro abilità nella navigazione e nell'artigianato.

Il regno ittita nella penisola anatolica (Asia Minore) crollò durante la crisi del XII secolo a.C., dando luogo a piccoli principati che si contesero l'eredità del grande impero scomparso.

I Micenei, una civiltà che fiorì nel Peloponneso e Creta, furono travolti dall'invasione dei Dori, un popolo di origine indoeuropea. Questo evento portò alla fine della civiltà palaziale micenea.

I Dori, originari dell'Europa, invasero il Peloponneso e Creta, distruggendo la civiltà palaziale micenea e segnando la fine dell'età del bronzo nella Grecia. Il loro arrivo diede inizio all'età oscura greca, un periodo di decadenza e instabilità.

Il periodo che va dal XII secolo a.C. (invasione dei Dori) fino alla metà del VII secolo a.C., caratterizzato da cambiamenti che hanno portato all'autonoma crescita della civiltà greca. Inizia con la fine della cultura micenea e l'emergere di nuove forme di organizzazione sociale e politica.

Una unità politica autonoma e indipendente che si compone di una città e il territorio agricolo circostante.

La parte alta della città, originariamente sede del re nella città-fortezza micenea, che in seguito diventa il cuore simbolico e religioso della polis, contenente templi e santuari.

La parte bassa della città, dove si trovano le abitazioni, le botteghe e gli edifici pubblici, il centro sociale della polis.

Una piazza pubblica al centro della polis, all'incrocio di strade importanti; è un importante centro sociale, politico ed economico, dove si svolgono affari, mercati e assemblee.

Il territorio rurale che circonda la polis, fonte di sostentamento economico e produttivo per la città; è composto da villaggi agricoli e fornisce la base della vita cittadina.

Il periodo che va dal 480 a.C. al 323 a.C., anno della morte di Alessandro Magno, considerato il periodo d'oro della cultura e della società greca.

La fase iniziale del periodo classico (480-450 a.C.), caratterizzata da uno stile severo e rigido nell'arte.

La fase più matura del periodo classico (450-425 a.C.), caratterizzato da un'arte equilibrata e armoniosa.

La fase finale del periodo classico (380-323 a.C.), caratterizzata da un'arte più elaborata e con una maggiore attenzione al dettaglio.

Il periodo che va dal 323 a.C. al 31 a.C., caratterizzato da un declino della cultura greca, ma anche dalla sua massima diffusione ad altre culture.

La fase iniziale del periodo ellenistico (323-230 a.C.), caratterizzata da un continuo sviluppo della cultura greca, con alcuni elementi che si allontanano dallo stile classico.

La fase centrale del periodo ellenistico (230-170 a.C.), caratterizzata da un'arte più dinamica e drammatica.

La fase finale del periodo ellenistico (170-31 a.C.), caratterizzata da un'arte sempre più elaborata e con una maggiore attenzione al virtuosismo.

Periodo di grande instabilità politica ed economica che seguì la fine della civiltà micenea. Caratterizzato da una diminuzione della popolazione, della ricchezza e da un regresso culturale, incluso la perdita della scrittura.

La prima fase di espansione delle colonie greche, che portò alla fondazione di insediamenti in diverse aree del Mediterraneo orientale.

Un'epoca in cui la civiltà greca iniziò a riprendersi dopo il 'Medioevo ellenico', caratterizzata da una crescita demografica, ripristino dei contatti con l'esterno e sviluppo del commercio.

Uno scambio intenso e proficuo di idee, merci e cultura tra le due sponde del Mediterraneo, che ha portato alla diffusione di modelli artistici e culturali nel mondo greco.

Un periodo di espansione e colonizzazione greca in diverse aree del Mediterraneo, tra cui l'Italia meridionale, la Spagna e la Francia.

Un modello di organizzazione urbanistica che prevedeva una disposizione razionale degli spazi pubblici e privati, e la creazione di infrastrutture per il bene comune.

Il processo di sperimentazione e sviluppo di diverse forme di governo nelle città-stato greche, che portò all'emergere di regimi oligarchici, tirannici e democratici.

La città-stato ateniese, considerata la più sviluppata e influente per il suo modello di governo democratico, un punto di riferimento per la cultura occidentale.

L'arte greca, che si distingue per la ricerca della bellezza, dell'equilibrio e della perfezione, libera dai condizionamenti religiosi e magici.

La ricerca di ideali assoluti di bellezza, equilibrio e perfezione, che caratterizza l'arte greca, con l'intento di rappresentare la perfezione della natura umana.

Un periodo storico che segna l'inizio dell'arte greca, caratterizzato dalla nascita della ceramica, dalla scultura monumentale e da uno stile geometrico.

Il periodo storico che precede l'era classica, segnato da un importante sviluppo della scultura e dall'emergere di nuove forme artistiche

Un periodo storico dell'arte greca caratterizzato da una forte influenza dell'arte orientale, visibile nelle decorazioni ceramiche e nell'introduzione di motivi ornamentali