Teoria Neoclassica e Mercato

Etimologia di "Economia"

• Economia deriva dal greco oiko/nomos.
• Oiko significa dimora.
• Nomos significa amministrare la casa, o colui che amministra la casa.
• L'economia studia il modo in cui le società gestiscono le risorse limitate.
• Esistono tre scuole di pensiero economico.

Differenze tra Microeconomia e Macroeconomia

• Gli argomenti economici possono essere analizzati da due punti di vista:
• Microeconomia: si concentra sul comportamento dei singoli soggetti economici.
  • Consumatore: decide di effettuare acquisti per soddisfare bisogni tramite l'utilità dei beni.
  • Imprenditore: vende e produce beni.
  • Microeconomia studia il baratto che precedentemente al denaro, e la formazione del codice civile del compratore 1865/1942.
• Macroeconomia: si concentra sul funzionamento del sistema economico nel suo complesso.
  • Studio del volume globale dei consumi, risparmi, livello dell'occupazione e dell'equilibrio della bilancia di pagamenti.
  • Macroeconomia studia il prodotto interno lordo (PIL) di una nazione.
  • Studia la bilancia dei pagamenti (esportazioni meno importazioni)
    • Italia è sia esportatrice sia importatrice.

Metodi di analisi delle scienze economiche

• L'economia non è una scienza esatta.
• Metodo induttivo: dal particolare al generale (osservare e poi formulare una teoria).
• Metodo deduttivo: dal generale al particolare (formulare ipotesi e poi osservarne gli effetti).

Analisi Positiva e Normativa

• Analisi positiva: descrive la realtà come è (con dati e fatti).
• Analisi normativa: esprime giudizi su come dovrebbe essere la realtà per migliorare la collettività (con proposizioni di miglioramento).

Politica Industriale (Politiche Pubbliche)

• Regolamentazione: lo Stato interviene per regolare inefficienze nel mercato.
• Es. fissazione dei prezzi dei beni, per andare a regolamentare le inefficienze di un determinato mercato.
• Antitrust: politica della concorrenza (garantire concorrenza di mercato nelle imprese).
• L'intervento dello Stato nei mercati è un tema molto dibattuto in economia.

Paradigma Struttura-Comportamento-Performance (SCP)

• Struttura del mercato: Influenza il comportamento delle imprese che a loro volta influenzano le performance delle imprese.
• Indicatore di concentrazione: quantificazione delle imprese concentrate in un determinato mercato.
• Quota di mercato: la percentuale di mercato di ogni impresa.
• Obiettivi: obiettivi dell'impresa, la politica di prezzo, il design del prodotto, e le colusioni.
• Conseguenze: risultato economico e tecnologico di tali decisioni.

Strategic Management: Il modello delle 5 forze di Porter

• L'ambiente competitivo delle imprese (influenza esterna).
• Stakeholders (portatori di interesse)
  • Interni all'azienda: dipendenti, azionisti
  • Esterni: ambiente competitivo (concorrenza, compratori, fornitori, sostituti)
• La dinamica competitiva dell'ambiente influenza le performance.
• Porter individua le 5 forze di mercato che influenzano la competitività.

Teorie di impresa: la teoria neoclassica

• Definizione d'impresa: istituzione economica che si occupa di produzione e scambio di beni e servizi
• Teoria neoclassica: obiettivo massimo di profitto delle imprese
• Massimizzazione del profitto: guida le decisioni di prezzo e quantità offerte.
• Adam Smith: economista inglese noto per la sua teoria sulla divisione del lavoro e la mano invisibile, nel 1776

Teorie comportamentali

• Le imprese possono non avere obiettivi precisi ma risultano da una pluralità di gruppi e individui con obiettivi diversi.
• Comportamentalista studiano le interazioni e negoziazioni tra questi.
• Non si basano solo sulla razionalità, ma anche sull'incertezza e razionalità limitata
• Costo di transazione: analisi delle relazioni all'interno delle imprese e sui mercati
• Caso storico: Ronald Coase

Il Mercato: La Funzione di Domanda

• Mercato: luogo dove avviene lo scambio di beni e servizi, caratterizzato da regole.
• Funzione di Domanda: relazione tra prezzo di un bene e la quantità che i consumatori desiderano acquistare.
• Fattori che influenzano la Domanda: prezzo del bene, prezzo di altri beni, reddito del consumatore ed altri fattori ambientali o preferenze.
• Fattori che influenzano la curva di domanda
  • Quando il prezzo del bene stesso cambia: si muove lungo la curva
  • Quando altri fattori cambiano: la curva si sposta
  • Beni complementari: la quantità domandata di uno aumenta con la diminuzione di un altro. (es. scarpe)
  • Beni sostituti: la quantità domandata di uno aumenta con l'aumento dell'altro. (es. coca cola)
  • Beni indipendenti: la quantità domandata di uno non è influenzata dalla variazione di un altro.

Il Mercato: La Funzione di Offerta

• La quantità di beni o servizi che le imprese sono disposte ad offrire a un determinato prezzo.
• Fattori che influenzano l'offerta: il prezzo del bene stesso, i fattori produttivi, altre variabili.
• La curva di offerta: Rappresenta graficamente la relazione tra prezzo offerta e quantità offerta.
• Relazione positiva tra prezzo e quantità offerta.

Surplus del consumatore e surplus del produttore

• Surplus del consumatore: differenza tra la massima disponibilità a pagare del consumatore e il prezzo effettivamente pagato.
• Surplus del produttore: differenza tra il prezzo percepito dal produttore e il prezzo minimo che è disposto a vendere il bene.
• Il mercato raggiunge l'equilibrio dove le quantità domandate e offerte sono uguali.

Le Curve di Costo e la Massimizzazione del Profitto

• Profitto: Differenza tra ricavo totale e costo totale.
• Massimizzazione del profitto: punto dove il ricavo marginale eguaglia il costo marginale.

I Costi

• Costo opportunità: il valore del bene o servizio alternativo a cui si rinuncia.
• Costi totali (CT): costo complessivo per produrre un certo quantitativo di bene o servizio
• Costi medi totali (CMT) : costo totale diviso per la quantità prodotta
• Costi marginali (C'): Il costo aggiuntivo associato alla produzione di ogni prodotto, in più

Le Curve di Costo: Il Lungo Periodo

• Tutti i fattori produttivi sono variabili.
• Principio della minimizzazione del costo: l'impresa sceglie la combinazione di lavoro e capitale che minimizza il costo.
• Scala efficienza minima: quantità minima di output produttivo sulla base di costo.
• Rendimenti di scala: relazione tra variazioni di input e output.
  • Economie di scala: output aumenta in misura più che proporzionale agli input
  • Diseconomia di scala: output aumenta in misura meno che proporzionale agli input

La Condizione di Massimizzazione del Profitto

• Ricavo marginale (R'): extra ricavo per produrre unità aggiuntiva del prodotto.
• Il costo marginale(C'): Il costo aggiuntivo di produrre quell'ultima unità.
• Ricavo marginale = costo marginale: il punto ottimale per massimizzare il profitto.

Le Tipologie di Forme di Mercato

• Mercato concorrenziale: molti venditori e compratori che non influenzano sul prezzo(es. agricoli)
• Monopolio: un solo venditore in un determinato mercato (es. aziende farmaceutiche).
• Oligopolio: poche imprese in un determinato mercato (es. mercato automobilistico)
• Concorrenza monopolistica: prodotto differenziato con varie caratteristiche per diverse aziende (es. ristoranti).

Schema Riassuntivo dei Mercati

• Concorrenza Perfetta: tanti produttori e compratori, prodotto identico e libero accesso al mercato.
• Concorrenza Imperfetta: Concorrenza monopolistica (molti produttori, prodotto differenziato) e Oligopolio (poche aziende, prodotto identico o differenziato).
• Monopolio (una sola impresa, prodotto unico e accesso al mercato limitato).

Il Monopolio

• Situazione di mercato in cui esiste un solo venditore che domina il mercato ed è in grado di controllare i prezzi delle proprie offerte.
• Barriere all’ingresso: ostacoli che impediscono ad altre aziende di entrare nel mercato.
• Monopolio legale: conferito dallo Stato
• Monopolio tecnologico - vantaggio tecnologico
• Monopolio naturale - costo elevato per entrare nel mercato

L'efficienza del mercato concorrenziale vs. monopoli

• Il monopolio presenta la minore efficienza nella distribuzione delle risorse.
• Perdita di surplus del consumatore che non viene distribuito al produttore e in generale
• minore efficienza allocativa del mercato
• Perdita secca per lo scambio: perdita di benessere sociale complessivo.
• Le imprese che operano in condizioni di monopolio possono generare maggiori profitti rispetto a quelle in concorrenza perfetta

La Concorrenza Monopolistica

• Grande numero di venditori che offrono prodotti simili, ma non identici o sostituibili.
• La differenziazione del prodotto è l'aspetto chiave.
• L’impresa può imporre un prezzo differente.

L'Oligopolio

• Mercato in cui pochi produttori dominano il mercato
• Le aziende hanno una forte interdipendenza
• Cartelli: accordi tra imprese per coordinare le loro scelte (es. OPEC)
• Strategie cooperative: collaborazioni tra aziende per accrescere le proprie risorse
• Strategie non cooperative: ciascuna aziende agisce in base alle decisioni delle altre oppure con concorrenza non di prezzo

Il Dilemma del Prigioniero e l'Equilibrio di Nash

• Gioco teorico dove gli individui hanno più possibilità di scelta
• Individui hanno degli incentivi a scegliere una strategia che non è ideale per loro se scegliesse in isolamento
• Riconosce che ogni azione è influenzata dalle altre scelte (reciprocitá)

Il Caso Procter & Gamble

• Il caso di equilibrio di Nash e dilemma del prigioniero applicato in un oligopolio

Le Fusioni

• Fusioni orizzontali: aziende che producono lo stesso tipo di prodotto si uniscono.
• Fusioni verticali: aziende in fasi diverse di un processo produttivo si uniscono.
• Fusioni conglomerali: aziende che producono prodotti diversi si uniscono

Le Alleanze Strategiche

• Joint Venture: accordo tra due o più imprese per creare una nuova azienda.
• Consorzi: associazione di imprese per svolgere attività comuni
• Franchising: una parte concede il diritto ad un'altra di utilizzare il suo marchio e una tecnologia specifica

I Costi Sociali delle Esternalità

• Esternalità: impatto delle azioni di un agente economico su terzi che non sono coinvolti nello scambio.
• Esternalità positive = il beneficio che un individuo genera su terzi non coinvolti nello scambio, non viene preso in considerazione
• Esternalità negative = costo che qualcuno genera a terzi non coinvolti nello scambio, che non vengono presi in considerazione
• Politiche Pubbliche (tasse, sussidi): interviene per rimuovere o ridurre le esternalità per massimizzare l'efficienza sociale.

La pubblicità

• Informativa: descrive le caratteristiche del prodotto.
• Persuasiva: convince il cliente che il prodotto è superiore agli altri.
• Segnalazione: fa conoscere al cliente che il prodotto esiste nel contesto generale

La Tutela della Proprietà Intellettuale

• Diritti di proprietà intellettuale (copyright/brevetti) che proteggono i contenuti creativi e tecnologici.
• La ricerca si divide in ricerca di base e ricerca applicata.

I Requisiti per il Brevetto

• Il segreto industriale garantisce un periodo di protezione più lungo rispetto a un brevetto ma non permette al bene di uscire dalla segretezza.

Questo quiz esplora concetti fondamentali della teoria neoclassica dell'economia, inclusi il costo marginale, l'utilità marginale e l'equilibrio di mercato secondo economisti come Adam Smith e Alfred Marshall. Metti alla prova la tua comprensione delle dinamiche del mercato e dei vari tipi di concorrenza.