Teatro Greco Antico: Origini e Contesto

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Questions and Answers

Quale delle seguenti NON è una caratteristica delle Grandi Dionisie nell'antica Grecia?

  • Una processione inaugurale con una propria rigorosa regia.
  • Rappresentazioni teatrali pubbliche durante il mese di Elafebolione.
  • Partecipazione degli alleati di Atene nel pubblico. (correct)
  • Sospensione dei conflitti e rilascio dei prigionieri.

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del mito nel teatro ateniese, secondo quanto indicato nel testo?

  • Un riflesso della dimensione politica del teatro, limitato alla rappresentazione di eventi storici.
  • Un veicolo per l'esplorazione di valori condivisi e per un massaggio etico-civile. (correct)
  • Un mero pretesto narrativo per intrattenere il pubblico con storie di eroi e dei.
  • Una fonte di originalità drammatica attraverso la variazione di elementi mitologici.

Quale dei seguenti elementi NON caratterizza il processo di progressiva desacralizzazione del teatro, come descritto nel testo?

  • L'attore assume una posizione progressivamente sopraelevata rispetto al coro.
  • La parola ipocrita deriva da upokrites, termine associato all'attore.
  • La tragedia mantiene un legame indissolubile con il culto di Dionisio. (correct)
  • Il teatro è sempre meno legato alla sfera del sacro e più a quella culturale.

In che modo Aristotele contribuisce alla comprensione del teatro antico, considerando le limitazioni intrinseche alla sua prospettiva?

<p>Propone una rilettura a posteriori che, pur descrittiva, ha influenzato la percezione successiva del teatro. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni riflette meglio la relazione tra coro e attori nel teatro greco, secondo quanto emerge dal testo?

<p>L'attore emerge gradualmente dal coro, assumendo un ruolo sempre più centrale. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti NON era una funzione attribuita al teatro nell'antica Grecia?

<p>Offrire intrattenimento puramente evasivo. (A)</p> Signup and view all the answers

Come si rifletteva la struttura sociale ateniese nell'organizzazione degli spazi teatrali?

<p>Le prime file erano riservate alle cariche civili e religiose, seguite dai cittadini, con gli schiavi e le donne relegati nelle posizioni più distanti. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la concezione aristotelica della catarsi tragica?

<p>Un processo di purificazione delle passioni attraverso la pietà e la paura. (D)</p> Signup and view all the answers

Che ruolo aveva la 'macchina' nel teatro greco e quale implicazione aveva sull'azione drammatica?

<p>Consentiva di rappresentare azioni che non potevano essere imitate direttamente, favorendo la fantasia dello spettatore. (A)</p> Signup and view all the answers

In che modo i Padri della Chiesa si ponevano in contrasto con la visione aristotelica del teatro?

<p>Criticavano la funzione purificatrice del teatro, vedendo in esso un'istigazione all'imitazione del male. (A)</p> Signup and view all the answers

Qual era una delle principali differenze tra la commedia antica e la commedia nuova?

<p>La commedia antica aveva un forte legame con la politica contemporanea, mentre quella nuova era incentrata su temi più privati e personali. (A)</p> Signup and view all the answers

Cosa si intende con l'espressione "leitourgia" nel contesto del teatro greco?

<p>Una forma di imposta indiretta che imponeva ai cittadini più ricchi di assumersi i costi della messa in scena. (B)</p> Signup and view all the answers

In che modo l'organizzazione dello spazio teatrale greco influenzava l'esperienza dello spettatore?

<p>La gradualità della cavea permetteva a tutti gli spettatori di avere una buona visuale, indipendentemente dalla distanza. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del dramma satiresco?

<p>Era un genere che offriva un momento di distensione dopo una serie di tragedie. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale ruolo avevano le maschere nel teatro greco?

<p>Aiutavano a definire il rango e la divinità dei personaggi. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti elementi NON rientra tra le caratteristiche peculiari del teatro romano rispetto a quello greco?

<p>Una struttura teatrale completamente differente. (B)</p> Signup and view all the answers

Secondo il testo, quali erano le principali fonti per lo studio del teatro antico?

<p>Riferimenti indiretti in testi che trattano altri argomenti, ricostruzioni di autori antichi e documenti cronologici precisi. (A)</p> Signup and view all the answers

Perché è importante considerare il contesto storico nella comprensione della Poetica di Aristotele?

<p>Perché la Poetica è una rilettura a posteriori del teatro, influenzata dal contesto culturale dell'epoca di Aristotele. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti NON era una caratteristica del teatro greco del V secolo a.C.?

<p>Le opere teatrali erano sempre rappresentate ogni sera. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del coro nelle tragedie greche?

<p>Era un personaggio collettivo che incarnava e dava voce alla collettività. (A)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Origine del teatro greco

Evento religioso dedicato a Dionisio con danze, canti e sacrifici.

Riferimenti indiretti al teatro

Testi che trattano altri argomenti ma parlano anche di teatro.

Ricostruzioni teatrali antiche

Autori antichi che hanno sistematizzato e spiegato le conoscenze teatrali.

Riferimenti cronologici precisi

Documenti che forniscono date e dettagli specifici su eventi teatrali.

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Grandi Dionisie

Feste pubbliche in onore di Dionisio, con sospensioni dei conflitti.

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Lenee

Altra festa in onore di Dionisio, meno prestigiosa delle Grandi Dionisie.

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Monotematicità della tragedia

Esplorazione del mito per consolidare i valori collettivi.

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Agorà

Concetto di base del teatro greco, per funzioni religiose, assembleari e militari.

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Leitourgia

Imposta indiretta per i cittadini più ricchi per sostenere i costi del teatro.

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Orchestra

Parte centrale del teatro, di forma circolare, usata per performance e danze.

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Thymele

Piccola struttura al centro dell'orchestra, forse usata come altare.

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Cavea

Gradinata divisa in sezioni per gli spettatori.

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Skene

Scena costruita su un podio, elevata rispetto all'orchestra.

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Catarsi aristotelica

Processo di purificazione dei sentimenti attraverso pietà e paura.

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Definizione di tragedia

Tragedia è imitazione di un'azione seria e compiuta.

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Proedria

Prime file riservate alle cariche civili e religiose.

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Deus ex machina

Figura che appare nel finale per sciogliere un evento luttuoso

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Funzione del teatro

Funzione di esemplarità che serve all'uomo a guardare il male.

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Commedia antica.

Struttura che ha momenti di snodo attorno all'agone e alla parabasi.

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La Chiesa e il Teatro

Esaltazione dell'effetto imitativo, non c'è catarsi

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Study Notes

Teatro Antico: Grecia

  • La tragedia greca del V secolo affascina per la possibilità di immaginare l'evento teatrale in un contesto specifico, sapendo che aveva una forte connessione con il sacro.
  • Il teatro greco ebbe origine come evento religioso dedicato a Dionisio, il dio del vino, con riti che includevano danze, canti e sacrifici.
  • La principale difficoltà nello studio del teatro antico è la mancanza di documenti diretti, costringendo a ricorrere a fonti spesso vaghe.
  • I documenti storici disponibili si dividono in tre categorie principali: riferimenti indiretti, ricostruzioni di autori antichi e riferimenti cronologici precisi.
  • Nel IV secolo a.C., non esisteva una versione univoca della nascita del dramma; Aristotele riteneva che la tragedia derivasse dal ditirambo, un canto corale in onore di Dioniso.
  • Tespi, nel 535 a.C., è considerato il primo a recitare in scena durante le Olimpiadi, evento già legato a Dionisio, contestando la versione di Aristotele.
  • Il teatro nasce da antiche pratiche rituali; Arione, Tespi e Pratina svilupparono forme drammatiche, precedute da tradizioni teatrali più antiche.
  • Le rappresentazioni avvenivano occasionalmente durante le Grandi Dionisie nel mese di Elafebolione (marzo-aprile), periodo di sospensione dei conflitti e rilascio dei prigionieri.
  • La processione inaugurale era regolata, con sacrificio di un toro e processione dei falli rituali, seguita dalla gara degli agoni tragici, istituzionalizzata da Pisistrato tra il 534 e il 531, con rappresentazioni di tetralogie tragiche e drammi satireschi.
  • Le cerimonie duravano tutta la giornata e si concludevano con la proclamazione dei vincitori da parte di una giuria composta da un giurato per tribù, scelto a sorteggio.
  • Le Lenee erano un'altra importante festa in onore di Dioniso, celebrata nel mese di Gamelione (gennaio-febbraio) nel Leneo, un santuario presumibilmente in città.
  • Le Lenee avevano meno prestigio delle Grandi Dionisie, con solo due poeti tragici ammessi e condizioni climatiche sfavorevoli alla presenza degli alleati di Atene nel pubblico.
  • Queste feste sottolineavano l'aspetto politico del teatro ateniese, favorito da un pubblico vasto e attivo.
  • La tragedia era monotematica, esplorando il mito come patrimonio di storie comuni per rafforzare i valori collettivi.
  • Aristotele considerava il mito l'elemento più importante della tragedia, insieme a personaggio, linguaggio, pensiero, musica e vista.
  • Le tragedie superstiti sono principalmente di ordine mitologico, con l'eccezione dei Persiani di Eschilo, che trattano un argomento storico.
  • Le tragedie mitiche erano uno strumento politico per un "massaggio etico-civile" al pubblico.
  • Il repertorio tragico antico era cristallizzato nel mito condiviso, ma le varianti offrivano ai drammaturghi una scelta rilevante per il significato profondo della tragedia.
  • La tragedia fungeva da occasione per discutere questioni collettive, sociali, morali e religiose, come dimostrato dall'Antigone di Sofocle.
  • Il teatro e lo spettacolo variavano sui temi, sollecitando lo spettatore su storie già note, focalizzandosi sulla modalità di realizzazione piuttosto che sulla scelta del mito.
  • La storia del teatro antico inizia nel VI-V secolo a.C. e prosegue fino al II-III secolo d.C., quando il cristianesimo influenzò i costumi e le abitudini culturali.
  • Gli storici del teatro hanno evidenziato l'evoluzione dello spazio teatrale, lasciando un'impronta forte su come concepiamo gli spazi teatrali organizzati.
  • Le fonti sul teatro sono spesso successive ai fenomeni stessi; ad esempio, la poetica di Aristotele è successiva di due secoli al periodo dei Tre Tragici.
  • La ricostruzione del teatro si basa su frammenti di informazioni provenienti da epoche diverse, il che implica una rilettura posteriore con possibili contaminazioni.
  • Nel 330 a.C., l'oratore ateniese Licurgo introdusse una legge per conservare i testi drammatici originali nell'archivio cittadino.
  • Nel III secolo a.C., i Tolomei studiarono il patrimonio letterario greco, in particolare la tragedia.
  • Nell'età bizantina (I-II secolo d.C.), i testi furono ridotti a tre drammi per autore per scopi scolastici.
  • Delle circa mille tragedie rappresentate, sono giunte poche testimonianze: sette di Eschilo, sette di Sofocle, diciotto di Euripide, un dramma satiresco, undici drammi di Aristofane e uno di Menandro.
  • I testi disponibili potrebbero non rappresentare l'intera produzione; il dramma classico era un connubio di canto, musica, danza, costumi e scene, concepito come irripetibile.
  • La tragedia è una delle principali forme della drammaturgia ateniese, ma non è chiaro cosa definisca un'opera teatrale come tragica.
  • L'idea di un esito infelice non è sufficiente; la tragedia era un genere mimetico, poetico, con metri e ritmi variabili.
  • Uno spettacolo teatrale antico comprendeva elementi vocali diversificati, tra recitazione, "recitativo" e canto.
  • Gli strumenti utilizzati non sono noti con certezza, ma includevano l'aulos (flauto a doppia canna) e la lira per l'accompagnamento musicale.
  • La tradizione attribuisce a Tespi l'uso di maschere di lino, poi colorate; i costumi avevano carattere iconografico per indicare il rango o la divinità del personaggio.
  • Gli attori recitavano e cantavano in maschera e costume ed erano esclusivamente uomini, anche nei ruoli femminili.
  • Il dramma satiresco, attribuito a Pratina, rappresentava un momento più leggero rispetto alle trilogie tragiche, tendente al comico; l'unico esempio superstite è il Ciclope di Euripide.
  • Secondo la tradizione, il teatro di Dioniso fu costruito dagli Ateniesi dopo il crollo delle tribune nell'agorà, all'inizio del V secolo.
  • Il teatro fu spostato sul lato meridionale dell'Acropoli, vicino al recinto sacro a Dioniso, consacrando uno spazio dedicato allo spettacolo.
  • La struttura del teatro antico comprende la cavea (gradinata per gli spettatori), l'orchestra (punto nevralgico per il coro) e la skené (palcoscenico).
  • Dal termine greco "cheomai" (muoversi), l'orchestra era lo spazio dedicato al coro e aveva forma circolare.
  • La skené fungeva da separazione tra l'area degli attori e il retroscena.
  • Progressi architettonici permisero di creare gradinate, dando la possibilità agli spettatori più lontani di seguire tutti gli eventi in scena.
  • Pericle avviò una ristrutturazione del teatro di Dioniso nel 440 a.C. e costruì l'Odeion nel 444 a.C..
  • Inizialmente, l'orchestra e la skené erano allo stesso livello, ma poi la skené fu elevata, dando risalto alla figura dell'attore.
  • Un elemento che consentiva di elevare un oratore era già in uso nel mondo antico, suggerendo che coro e attori rappresentassero un'entità omogenea.
  • In origine, il coro incarnava e dava voce alla collettività.
  • La Poetica di Aristotele associa l'origine del dramma tragico e comico rispettivamente a chi intonava ditirambi e partecipava a processioni falliche in onore di Dioniso.
  • L'elemento satiresco era quella improvvisazione che permeava il canto e la danza del coro al seguito del komos dionisiaco. Alcuni ritengono che il dramma satiresco preesistesse alla tragedia stessa.
  • Il dramma satiresco consisteva nella quarta opera della tetralogia o in una tragedia in lieto fine, utile per calmare gli animi e presentata con un linguaggio meno aulico.
  • "Tragedia" (tragos oidè), canto del capro, indica il contesto rituale in onore di Dioniso.
  • La scena greca è considerata tripartita: scena, orchestra, cavea, che riflettono la divisione tra attore, coro e spettatori, diversamente dal binarismo del teatro romano e medievale.
  • La posizione del coro come parabola necessaria della storia fu superata, riducendone la presenza a esecuzione di entractes per intrattenere il pubblico.
  • La tragedia greca includeva declamazione, canto e danza ed è scandita dall'elemento coro: prologo, parodo (l'ingresso del coro), episodi e stasimi (alternanza di parti recitate e cantate) ed esodo (uscita del coro e conclusione).
  • Tespi è ritenuto il primo poeta a introdurre un attore per dare una pausa al coro.
  • Eschilo (525-456 a.C.) diede importanza al logos, riducendo il ruolo del coro e portando il numero degli attori a due.
  • Sofocle (496-406 a.C.) aggiunse un terzo attore e introdusse la scenografia.
  • Euripide (485-406 a.C.) enfatizzò la sperimentazione, umanizzando i protagonisti e avvicinandosi al gusto del pubblico ateniese.
  • Il teatro nasce quando la parola dell'attore interrompe il coro, interrompendo momentaneamente il canto e la danza.
  • Come l'interprete sacerdotale, l'attore era un medium, capace di interpretare segni e incarnare parole.
  • La riduzione del coro è un elemento chiave dell'evoluzione del teatro classico, spostando il focus sugli attori solisti.
  • L'attore da medium divenne padrone del teatro. Dal IV secolo a.C., si affermò un teatro incentrato sull'attore e il suo corpo, che divenne la scena stessa.
  • La professionalizzazione dell'attore si concretizzò con le corporazioni a partire dal III secolo a.C.
  • L'allontanamento dell'attore dal coro portò alla sua elevazione fisica e spaziale, segnando una desacralizzazione del teatro.
  • Nel Tardo Antico e con l'avvento del cristianesimo, il teatro fu visto negativamente; il termine "upokrites" (attore) diede origine a "ipocrita", colui che finge per ingannare.
  • Il teatro perse la sua dimensione sacra e l’attore smise di essere unanimemente riconosciuto, venendo visto come estraneo.
  • La tragedia greca del V secolo a.C. rivela elementi che anticipano la percezione moderna del teatro, pur mantenendo un forte legame liturgico.
  • Il teatro ellenistico si struttura rivelando equilibri diversi da quelli originali, con un'evoluzione dello spazio dell'agorà, dove la collettività si riuniva per funzioni religiose e civili.
  • Il teatro è concepito come un'estensione di questi spazi assembleari, dove la comunità si riunisce e ilibera sul suo futuro.
  • Le tragedie erano eventi occasionali, legati ai momenti del culto come le Grandi Dionisie.
  • La polis si faceva carico dell'organizzazione e delle spese, pagando attori e autori e organizzando il concorso di tetralogie.
  • La partecipazione civica era elevata, con lo Stato che imponeva ai cittadini più ricchi di farsi carico dei costi degli spettacoli tramite la "leitourgia".
  • Frammenti di iscrizioni ritrovati vicino all'Acropoli testimoniano i vincitori degli agoni ditirambici, comici e tragici dalla fine del VI secolo.
  • Tali iscrizioni e statue confermano la rilevanza istituzionale e politica delle tradizioni teatrali di Atene.
  • Il teatro divenne fonte di prestigio per Atene, esibito in forma monumentale.
  • La disposizione del pubblico rifletteva un tratto politico: la proedria (prime file) era riservata alle alte cariche civili e religiose, seguite dai cittadini di pieno diritto, dagli schiavi e, probabilmente, dalle donne.
  • Il teatro di Epidauro, costruito nel IV secolo a.C., è un esempio celebre per la sua acustica e il suo design.
  • L'orchestra, di forma circolare, era utilizzata per le performance e le danze.
  • Al centro dell'orchestra si trovava la thýmēlē, una piccola struttura per rituali o sacrifici.
  • La cavea, divisa in sezioni, poteva ospitare circa 14.000 spettatori ed era costruita in pietra a forma semicircolare per migliorare visibilità e acustica.
  • La skene era eretta su un podio rialzato rispetto all'orchestra, e decorata con colonne, nicchie e sculture relative alla trama dell'opera. Era volto a riflettere l'importanza degli attori.
  • L'architettura del teatro ottimizzava l'esperienza visiva e acustica, il valore drammatico e il significato della rappresentazione.
  • L'idea di teatro per i cittadini di Atene era molto diversa dalla concezione moderna.
  • La comprensione della poetica di Aristotele aiuta a definire il profilo del teatro antico.
  • Albin Lesky sottolinea come la ricezione della Poetica possa rappresentare una storia della cultura occidentale e dei suoi malintesi.
  • La pseudonominità aristotelica è una lettura a posteriori che attribuisce un valore normativo a considerazioni descrittive.
  • Il proverbio "Niente a che vedere con Dioniso" riflette l'abbandono delle abitudini cultuali e la scrittura di storie apparentemente non legate al dio.
  • Lentamente, si decise di concludere gli spettacoli con un dramma satiresco per onorare Dioniso.
  • Nel II secolo d.C., Aristotele sanciva un legame tra tragedia e ditirambo ma gran parte delle tragedie, con l'eccezione delle Baccanti, non mostra attinenza al culto del Dioniso.
  • Aristotele afferma che "La tragedia è imitazione di un'azione seria e compiuta,..condito da ornamenti,... attraverso la pietà e la paura produce la purificazione,... di questi sentimenti".
  • L'essenza della tragedia per Aristotele risiede nella concatenazione causale di azioni; questi sviluppi di segmenti del repertorio mitico.
  • L'uso della musica e dell'intonazione, quando si parlava del ditirambo, è ciò che lascia aperta un'altra questione fondamentale per la tragedia dell'origine, cioè il ruolo che aveva la musica e l'intonazione all'interno della macchina complessiva.
  • Nei ditirambi il focus era il canto corale e il ballo intorno all'altare del dio; furono sviluppate nuove tecniche per gli strumenti, in capaci di evocare elementi naturali.
  • La musica in forma d'arte ha origine dal tentativo di ricreare la sovrapposizione di poesia e musica che tipicizzava la tragedia, producendo qualcosa di nettamente differente.
  • Una differenza cardine fra la lirica creale e la tragedia risieda nella peculiarità delle parola teatrale, pensata per la scena ed interamente indirizzata alla dimensione spaziale.
  • L'imitazione era affidata ad "personaggi che giscono,... l'allestimento dello spettacolo, poi la musica e la dizione,.. Questi sono i mezzi con cui si compie l'imitazione", come afferma Aristotele.
  • Aristotele contrasta il presupposto un approccio logocentrico al repertorio classico, insistendo che tutto ha origine con il dizione, il musica, lo melodia, l'imitazione e l'allestimento.
  • L'orchestra origina da "cheomai", muovere, ergo il coro doveva avere una preparazione coreutica. Aristotele suggeriva così un meccanismo delle rappresentazion molto più complesso.
  • Aristotele, seppur non padroneggiando ancora il pensiero odierno, sottolinea l'importanza della riproduzione meccanica dei fenomeni artistici.
  • L'impiego del mito muta profondament tra la lirica corale e la tragedia, spesso legato tra la committenza e la composizione che si riflette nei ruoli e nell'importanza dei personaggi sulla scena.
  • Lesky evidenziò come ciò che è considerato l'incomprensione della Poetica, sia in realtà legata ad uno sguardo centrato sul testo che non permette di analizzare appieno la complessità degli altri elementi, come ad esempio è più evidente nelle pitture vascolari (il vaso di Pronomos).
  • L'orchestra avrà avut potenzialità diverse, in quanto il coro ditirambico si muoveva ad andamenti circolari mentre quello delle tragedie usava movenze più lineari.
  • La tendenza era di privilegiare il logos, per la rappresetnabilità ed è vero che azioni non potevono essere mostrate per la loro violenza o tragicità.
  • La mancanza della rappresentazione di tali azioni, viene in parte colmato dai Recit, eseguiti ad esempio i Messaggeri nella tragedia
  • La tragedia, ed in particolar modo la commedia, vedono l'uso di machinae per il volo a simulare apparizioni celesti ed epifanie.
  • La sostituzione sulla scena di una storia viene colmata ed enfatizzata del codice verbale ed evoca elementi nella mente dello spettatore.
  • Finali come quello della Medea viene colmata nella sua assurdità visiva dallo spettatore consapevole dello slittamento.
  • La scenotecnica ed il nuovo ruolo degli attori costituirono una rivoluzione all'interno della drammaturgia e per questo Aristotele richiamava ad un ritorno all'oridine.
  • I miti che il teatro greco adatta si prestavano azioni brutali, l'esibizione del male in teatro aveva la funzione purificatria ma rimaneva molto delicata.
  • Lo stessa problematica si riproporrà nel medioeve cristiano in cui la storia sacra presentava molti problemi di rappresentazione e blasfemia.
  • La poetica di Aristotele sancisce l'importanza del teatro in quanto elmento educativo, dove lo spettatore allonatana determinati elementi ma se ne purifica.
  • Guardare in anteprima gli effetti del male come se si preparasse permette di elevarsi, di allontanarsi dal male.
  • Il teatro non solo ha diritto di esistere, ma che ha una precisa finalità di coesione nella società.
  • Tutta la storia del teatro occidentale si inscrive fra due polarità: Aristotele(teatro con azione purificatrice, positiva ed educativa) vs i Padri della chiesa(teatro che istiga all'essuefarzione del male).
  • Questo problema sulla sacralizzazione porta a chiedersi quale funzione ha il teatro e se e quali aspetti educativi possa avere.
  • Il teatro trova una sua logica nella cultura greca che differentemente si pone nella cultura romana, che ne adatta la struttura ma non il modello civile e l'idealità.
  • Le origini della tragedia greca sono avvolte nell'oscurità, più semplice e comprensibile è la trattazione della commedia.
  • Aristotele ricordava le origini della commedia, identificando nei cortei fallici la radice.
  • Non si sfuggono le trasformazioni e circostanze della tragedia, ci sfugge la commedia perchè originariamente non ebbe un riconoscimento serio sin dall'inizio.
  • Per la commedia del 5 secolo abbiamo solo 11 commedie integri di Aristofane; le costanti sembrano essere un coro ed una struttura attorno alla snodo dell'agone e della parabasi.
  • L'agone è significativo di un elemento strutturale che gli antichi non riconoscevano ma che in moderni hanno potuto individuare nella presenza costante di dialoghi accesi e senza tono irriguardose fra gli attori.
  • La commedia trattiene relazioni molto profonde con la politica contemporanea perchè i caratteri sono piuttosto aggressivi, un fattorstilistico con la poesia giambica.
  • Il parodia è presente in maniera molto differente per esercitare la maniera tragica in un ambito comico.
  • Fra la commedia e la commedia nuova nuove caratteristiche cambiano, le trame aumentano personaggi tridimensionali lontani dello stereotipo "eroico.
  • Le commedie si basevano sempre du trame inventate o distorsioni e parodia sui tipi di trame tragiche.
  • Il mondo teatrale romano era differente del mondo teatrale greco negli spazi e nei generi.
  • Nell'Antica Roma Livio racconta dell'avvio all'esperienza teatrale sottolineando il pregiudizio antiteatrale.
  • Lo status dell'attore poneva ulteriori difficoltà in quanto è difficile dare una lettura unico sul piano dell'agire sacrare che aveva un teatro che invece perse ogni identità.

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