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Questions and Answers
Quale delle seguenti NON è una caratteristica delle Grandi Dionisie nell'antica Grecia?
Quale delle seguenti NON è una caratteristica delle Grandi Dionisie nell'antica Grecia?
- Una processione inaugurale con una propria rigorosa regia.
- Rappresentazioni teatrali pubbliche durante il mese di Elafebolione.
- Partecipazione degli alleati di Atene nel pubblico. (correct)
- Sospensione dei conflitti e rilascio dei prigionieri.
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del mito nel teatro ateniese, secondo quanto indicato nel testo?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del mito nel teatro ateniese, secondo quanto indicato nel testo?
- Un riflesso della dimensione politica del teatro, limitato alla rappresentazione di eventi storici.
- Un veicolo per l'esplorazione di valori condivisi e per un massaggio etico-civile. (correct)
- Un mero pretesto narrativo per intrattenere il pubblico con storie di eroi e dei.
- Una fonte di originalità drammatica attraverso la variazione di elementi mitologici.
Quale dei seguenti elementi NON caratterizza il processo di progressiva desacralizzazione del teatro, come descritto nel testo?
Quale dei seguenti elementi NON caratterizza il processo di progressiva desacralizzazione del teatro, come descritto nel testo?
- L'attore assume una posizione progressivamente sopraelevata rispetto al coro.
- La parola ipocrita deriva da upokrites, termine associato all'attore.
- La tragedia mantiene un legame indissolubile con il culto di Dionisio. (correct)
- Il teatro è sempre meno legato alla sfera del sacro e più a quella culturale.
In che modo Aristotele contribuisce alla comprensione del teatro antico, considerando le limitazioni intrinseche alla sua prospettiva?
In che modo Aristotele contribuisce alla comprensione del teatro antico, considerando le limitazioni intrinseche alla sua prospettiva?
Quale delle seguenti affermazioni riflette meglio la relazione tra coro e attori nel teatro greco, secondo quanto emerge dal testo?
Quale delle seguenti affermazioni riflette meglio la relazione tra coro e attori nel teatro greco, secondo quanto emerge dal testo?
Quale delle seguenti NON era una funzione attribuita al teatro nell'antica Grecia?
Quale delle seguenti NON era una funzione attribuita al teatro nell'antica Grecia?
Come si rifletteva la struttura sociale ateniese nell'organizzazione degli spazi teatrali?
Come si rifletteva la struttura sociale ateniese nell'organizzazione degli spazi teatrali?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la concezione aristotelica della catarsi tragica?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la concezione aristotelica della catarsi tragica?
Che ruolo aveva la 'macchina' nel teatro greco e quale implicazione aveva sull'azione drammatica?
Che ruolo aveva la 'macchina' nel teatro greco e quale implicazione aveva sull'azione drammatica?
In che modo i Padri della Chiesa si ponevano in contrasto con la visione aristotelica del teatro?
In che modo i Padri della Chiesa si ponevano in contrasto con la visione aristotelica del teatro?
Qual era una delle principali differenze tra la commedia antica e la commedia nuova?
Qual era una delle principali differenze tra la commedia antica e la commedia nuova?
Cosa si intende con l'espressione "leitourgia" nel contesto del teatro greco?
Cosa si intende con l'espressione "leitourgia" nel contesto del teatro greco?
In che modo l'organizzazione dello spazio teatrale greco influenzava l'esperienza dello spettatore?
In che modo l'organizzazione dello spazio teatrale greco influenzava l'esperienza dello spettatore?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del dramma satiresco?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del dramma satiresco?
Quale ruolo avevano le maschere nel teatro greco?
Quale ruolo avevano le maschere nel teatro greco?
Quale dei seguenti elementi NON rientra tra le caratteristiche peculiari del teatro romano rispetto a quello greco?
Quale dei seguenti elementi NON rientra tra le caratteristiche peculiari del teatro romano rispetto a quello greco?
Secondo il testo, quali erano le principali fonti per lo studio del teatro antico?
Secondo il testo, quali erano le principali fonti per lo studio del teatro antico?
Perché è importante considerare il contesto storico nella comprensione della Poetica di Aristotele?
Perché è importante considerare il contesto storico nella comprensione della Poetica di Aristotele?
Quale delle seguenti NON era una caratteristica del teatro greco del V secolo a.C.?
Quale delle seguenti NON era una caratteristica del teatro greco del V secolo a.C.?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del coro nelle tragedie greche?
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la funzione del coro nelle tragedie greche?
Flashcards
Origine del teatro greco
Origine del teatro greco
Evento religioso dedicato a Dionisio con danze, canti e sacrifici.
Riferimenti indiretti al teatro
Riferimenti indiretti al teatro
Testi che trattano altri argomenti ma parlano anche di teatro.
Ricostruzioni teatrali antiche
Ricostruzioni teatrali antiche
Autori antichi che hanno sistematizzato e spiegato le conoscenze teatrali.
Riferimenti cronologici precisi
Riferimenti cronologici precisi
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Grandi Dionisie
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Lenee
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Monotematicità della tragedia
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Agorà
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Leitourgia
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Orchestra
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Thymele
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Cavea
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Skene
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Catarsi aristotelica
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Definizione di tragedia
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Proedria
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Deus ex machina
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Funzione del teatro
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Commedia antica.
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La Chiesa e il Teatro
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Study Notes
Teatro Antico: Grecia
- La tragedia greca del V secolo affascina per la possibilità di immaginare l'evento teatrale in un contesto specifico, sapendo che aveva una forte connessione con il sacro.
- Il teatro greco ebbe origine come evento religioso dedicato a Dionisio, il dio del vino, con riti che includevano danze, canti e sacrifici.
- La principale difficoltà nello studio del teatro antico è la mancanza di documenti diretti, costringendo a ricorrere a fonti spesso vaghe.
- I documenti storici disponibili si dividono in tre categorie principali: riferimenti indiretti, ricostruzioni di autori antichi e riferimenti cronologici precisi.
- Nel IV secolo a.C., non esisteva una versione univoca della nascita del dramma; Aristotele riteneva che la tragedia derivasse dal ditirambo, un canto corale in onore di Dioniso.
- Tespi, nel 535 a.C., è considerato il primo a recitare in scena durante le Olimpiadi, evento già legato a Dionisio, contestando la versione di Aristotele.
- Il teatro nasce da antiche pratiche rituali; Arione, Tespi e Pratina svilupparono forme drammatiche, precedute da tradizioni teatrali più antiche.
- Le rappresentazioni avvenivano occasionalmente durante le Grandi Dionisie nel mese di Elafebolione (marzo-aprile), periodo di sospensione dei conflitti e rilascio dei prigionieri.
- La processione inaugurale era regolata, con sacrificio di un toro e processione dei falli rituali, seguita dalla gara degli agoni tragici, istituzionalizzata da Pisistrato tra il 534 e il 531, con rappresentazioni di tetralogie tragiche e drammi satireschi.
- Le cerimonie duravano tutta la giornata e si concludevano con la proclamazione dei vincitori da parte di una giuria composta da un giurato per tribù, scelto a sorteggio.
- Le Lenee erano un'altra importante festa in onore di Dioniso, celebrata nel mese di Gamelione (gennaio-febbraio) nel Leneo, un santuario presumibilmente in città.
- Le Lenee avevano meno prestigio delle Grandi Dionisie, con solo due poeti tragici ammessi e condizioni climatiche sfavorevoli alla presenza degli alleati di Atene nel pubblico.
- Queste feste sottolineavano l'aspetto politico del teatro ateniese, favorito da un pubblico vasto e attivo.
- La tragedia era monotematica, esplorando il mito come patrimonio di storie comuni per rafforzare i valori collettivi.
- Aristotele considerava il mito l'elemento più importante della tragedia, insieme a personaggio, linguaggio, pensiero, musica e vista.
- Le tragedie superstiti sono principalmente di ordine mitologico, con l'eccezione dei Persiani di Eschilo, che trattano un argomento storico.
- Le tragedie mitiche erano uno strumento politico per un "massaggio etico-civile" al pubblico.
- Il repertorio tragico antico era cristallizzato nel mito condiviso, ma le varianti offrivano ai drammaturghi una scelta rilevante per il significato profondo della tragedia.
- La tragedia fungeva da occasione per discutere questioni collettive, sociali, morali e religiose, come dimostrato dall'Antigone di Sofocle.
- Il teatro e lo spettacolo variavano sui temi, sollecitando lo spettatore su storie già note, focalizzandosi sulla modalità di realizzazione piuttosto che sulla scelta del mito.
- La storia del teatro antico inizia nel VI-V secolo a.C. e prosegue fino al II-III secolo d.C., quando il cristianesimo influenzò i costumi e le abitudini culturali.
- Gli storici del teatro hanno evidenziato l'evoluzione dello spazio teatrale, lasciando un'impronta forte su come concepiamo gli spazi teatrali organizzati.
- Le fonti sul teatro sono spesso successive ai fenomeni stessi; ad esempio, la poetica di Aristotele è successiva di due secoli al periodo dei Tre Tragici.
- La ricostruzione del teatro si basa su frammenti di informazioni provenienti da epoche diverse, il che implica una rilettura posteriore con possibili contaminazioni.
- Nel 330 a.C., l'oratore ateniese Licurgo introdusse una legge per conservare i testi drammatici originali nell'archivio cittadino.
- Nel III secolo a.C., i Tolomei studiarono il patrimonio letterario greco, in particolare la tragedia.
- Nell'età bizantina (I-II secolo d.C.), i testi furono ridotti a tre drammi per autore per scopi scolastici.
- Delle circa mille tragedie rappresentate, sono giunte poche testimonianze: sette di Eschilo, sette di Sofocle, diciotto di Euripide, un dramma satiresco, undici drammi di Aristofane e uno di Menandro.
- I testi disponibili potrebbero non rappresentare l'intera produzione; il dramma classico era un connubio di canto, musica, danza, costumi e scene, concepito come irripetibile.
- La tragedia è una delle principali forme della drammaturgia ateniese, ma non è chiaro cosa definisca un'opera teatrale come tragica.
- L'idea di un esito infelice non è sufficiente; la tragedia era un genere mimetico, poetico, con metri e ritmi variabili.
- Uno spettacolo teatrale antico comprendeva elementi vocali diversificati, tra recitazione, "recitativo" e canto.
- Gli strumenti utilizzati non sono noti con certezza, ma includevano l'aulos (flauto a doppia canna) e la lira per l'accompagnamento musicale.
- La tradizione attribuisce a Tespi l'uso di maschere di lino, poi colorate; i costumi avevano carattere iconografico per indicare il rango o la divinità del personaggio.
- Gli attori recitavano e cantavano in maschera e costume ed erano esclusivamente uomini, anche nei ruoli femminili.
- Il dramma satiresco, attribuito a Pratina, rappresentava un momento più leggero rispetto alle trilogie tragiche, tendente al comico; l'unico esempio superstite è il Ciclope di Euripide.
- Secondo la tradizione, il teatro di Dioniso fu costruito dagli Ateniesi dopo il crollo delle tribune nell'agorà, all'inizio del V secolo.
- Il teatro fu spostato sul lato meridionale dell'Acropoli, vicino al recinto sacro a Dioniso, consacrando uno spazio dedicato allo spettacolo.
- La struttura del teatro antico comprende la cavea (gradinata per gli spettatori), l'orchestra (punto nevralgico per il coro) e la skené (palcoscenico).
- Dal termine greco "cheomai" (muoversi), l'orchestra era lo spazio dedicato al coro e aveva forma circolare.
- La skené fungeva da separazione tra l'area degli attori e il retroscena.
- Progressi architettonici permisero di creare gradinate, dando la possibilità agli spettatori più lontani di seguire tutti gli eventi in scena.
- Pericle avviò una ristrutturazione del teatro di Dioniso nel 440 a.C. e costruì l'Odeion nel 444 a.C..
- Inizialmente, l'orchestra e la skené erano allo stesso livello, ma poi la skené fu elevata, dando risalto alla figura dell'attore.
- Un elemento che consentiva di elevare un oratore era già in uso nel mondo antico, suggerendo che coro e attori rappresentassero un'entità omogenea.
- In origine, il coro incarnava e dava voce alla collettività.
- La Poetica di Aristotele associa l'origine del dramma tragico e comico rispettivamente a chi intonava ditirambi e partecipava a processioni falliche in onore di Dioniso.
- L'elemento satiresco era quella improvvisazione che permeava il canto e la danza del coro al seguito del komos dionisiaco. Alcuni ritengono che il dramma satiresco preesistesse alla tragedia stessa.
- Il dramma satiresco consisteva nella quarta opera della tetralogia o in una tragedia in lieto fine, utile per calmare gli animi e presentata con un linguaggio meno aulico.
- "Tragedia" (tragos oidè), canto del capro, indica il contesto rituale in onore di Dioniso.
- La scena greca è considerata tripartita: scena, orchestra, cavea, che riflettono la divisione tra attore, coro e spettatori, diversamente dal binarismo del teatro romano e medievale.
- La posizione del coro come parabola necessaria della storia fu superata, riducendone la presenza a esecuzione di entractes per intrattenere il pubblico.
- La tragedia greca includeva declamazione, canto e danza ed è scandita dall'elemento coro: prologo, parodo (l'ingresso del coro), episodi e stasimi (alternanza di parti recitate e cantate) ed esodo (uscita del coro e conclusione).
- Tespi è ritenuto il primo poeta a introdurre un attore per dare una pausa al coro.
- Eschilo (525-456 a.C.) diede importanza al logos, riducendo il ruolo del coro e portando il numero degli attori a due.
- Sofocle (496-406 a.C.) aggiunse un terzo attore e introdusse la scenografia.
- Euripide (485-406 a.C.) enfatizzò la sperimentazione, umanizzando i protagonisti e avvicinandosi al gusto del pubblico ateniese.
- Il teatro nasce quando la parola dell'attore interrompe il coro, interrompendo momentaneamente il canto e la danza.
- Come l'interprete sacerdotale, l'attore era un medium, capace di interpretare segni e incarnare parole.
- La riduzione del coro è un elemento chiave dell'evoluzione del teatro classico, spostando il focus sugli attori solisti.
- L'attore da medium divenne padrone del teatro. Dal IV secolo a.C., si affermò un teatro incentrato sull'attore e il suo corpo, che divenne la scena stessa.
- La professionalizzazione dell'attore si concretizzò con le corporazioni a partire dal III secolo a.C.
- L'allontanamento dell'attore dal coro portò alla sua elevazione fisica e spaziale, segnando una desacralizzazione del teatro.
- Nel Tardo Antico e con l'avvento del cristianesimo, il teatro fu visto negativamente; il termine "upokrites" (attore) diede origine a "ipocrita", colui che finge per ingannare.
- Il teatro perse la sua dimensione sacra e l’attore smise di essere unanimemente riconosciuto, venendo visto come estraneo.
- La tragedia greca del V secolo a.C. rivela elementi che anticipano la percezione moderna del teatro, pur mantenendo un forte legame liturgico.
- Il teatro ellenistico si struttura rivelando equilibri diversi da quelli originali, con un'evoluzione dello spazio dell'agorà, dove la collettività si riuniva per funzioni religiose e civili.
- Il teatro è concepito come un'estensione di questi spazi assembleari, dove la comunità si riunisce e ilibera sul suo futuro.
- Le tragedie erano eventi occasionali, legati ai momenti del culto come le Grandi Dionisie.
- La polis si faceva carico dell'organizzazione e delle spese, pagando attori e autori e organizzando il concorso di tetralogie.
- La partecipazione civica era elevata, con lo Stato che imponeva ai cittadini più ricchi di farsi carico dei costi degli spettacoli tramite la "leitourgia".
- Frammenti di iscrizioni ritrovati vicino all'Acropoli testimoniano i vincitori degli agoni ditirambici, comici e tragici dalla fine del VI secolo.
- Tali iscrizioni e statue confermano la rilevanza istituzionale e politica delle tradizioni teatrali di Atene.
- Il teatro divenne fonte di prestigio per Atene, esibito in forma monumentale.
- La disposizione del pubblico rifletteva un tratto politico: la proedria (prime file) era riservata alle alte cariche civili e religiose, seguite dai cittadini di pieno diritto, dagli schiavi e, probabilmente, dalle donne.
- Il teatro di Epidauro, costruito nel IV secolo a.C., è un esempio celebre per la sua acustica e il suo design.
- L'orchestra, di forma circolare, era utilizzata per le performance e le danze.
- Al centro dell'orchestra si trovava la thýmēlē, una piccola struttura per rituali o sacrifici.
- La cavea, divisa in sezioni, poteva ospitare circa 14.000 spettatori ed era costruita in pietra a forma semicircolare per migliorare visibilità e acustica.
- La skene era eretta su un podio rialzato rispetto all'orchestra, e decorata con colonne, nicchie e sculture relative alla trama dell'opera. Era volto a riflettere l'importanza degli attori.
- L'architettura del teatro ottimizzava l'esperienza visiva e acustica, il valore drammatico e il significato della rappresentazione.
- L'idea di teatro per i cittadini di Atene era molto diversa dalla concezione moderna.
- La comprensione della poetica di Aristotele aiuta a definire il profilo del teatro antico.
- Albin Lesky sottolinea come la ricezione della Poetica possa rappresentare una storia della cultura occidentale e dei suoi malintesi.
- La pseudonominità aristotelica è una lettura a posteriori che attribuisce un valore normativo a considerazioni descrittive.
- Il proverbio "Niente a che vedere con Dioniso" riflette l'abbandono delle abitudini cultuali e la scrittura di storie apparentemente non legate al dio.
- Lentamente, si decise di concludere gli spettacoli con un dramma satiresco per onorare Dioniso.
- Nel II secolo d.C., Aristotele sanciva un legame tra tragedia e ditirambo ma gran parte delle tragedie, con l'eccezione delle Baccanti, non mostra attinenza al culto del Dioniso.
- Aristotele afferma che "La tragedia è imitazione di un'azione seria e compiuta,..condito da ornamenti,... attraverso la pietà e la paura produce la purificazione,... di questi sentimenti".
- L'essenza della tragedia per Aristotele risiede nella concatenazione causale di azioni; questi sviluppi di segmenti del repertorio mitico.
- L'uso della musica e dell'intonazione, quando si parlava del ditirambo, è ciò che lascia aperta un'altra questione fondamentale per la tragedia dell'origine, cioè il ruolo che aveva la musica e l'intonazione all'interno della macchina complessiva.
- Nei ditirambi il focus era il canto corale e il ballo intorno all'altare del dio; furono sviluppate nuove tecniche per gli strumenti, in capaci di evocare elementi naturali.
- La musica in forma d'arte ha origine dal tentativo di ricreare la sovrapposizione di poesia e musica che tipicizzava la tragedia, producendo qualcosa di nettamente differente.
- Una differenza cardine fra la lirica creale e la tragedia risieda nella peculiarità delle parola teatrale, pensata per la scena ed interamente indirizzata alla dimensione spaziale.
- L'imitazione era affidata ad "personaggi che giscono,... l'allestimento dello spettacolo, poi la musica e la dizione,.. Questi sono i mezzi con cui si compie l'imitazione", come afferma Aristotele.
- Aristotele contrasta il presupposto un approccio logocentrico al repertorio classico, insistendo che tutto ha origine con il dizione, il musica, lo melodia, l'imitazione e l'allestimento.
- L'orchestra origina da "cheomai", muovere, ergo il coro doveva avere una preparazione coreutica. Aristotele suggeriva così un meccanismo delle rappresentazion molto più complesso.
- Aristotele, seppur non padroneggiando ancora il pensiero odierno, sottolinea l'importanza della riproduzione meccanica dei fenomeni artistici.
- L'impiego del mito muta profondament tra la lirica corale e la tragedia, spesso legato tra la committenza e la composizione che si riflette nei ruoli e nell'importanza dei personaggi sulla scena.
- Lesky evidenziò come ciò che è considerato l'incomprensione della Poetica, sia in realtà legata ad uno sguardo centrato sul testo che non permette di analizzare appieno la complessità degli altri elementi, come ad esempio è più evidente nelle pitture vascolari (il vaso di Pronomos).
- L'orchestra avrà avut potenzialità diverse, in quanto il coro ditirambico si muoveva ad andamenti circolari mentre quello delle tragedie usava movenze più lineari.
- La tendenza era di privilegiare il logos, per la rappresetnabilità ed è vero che azioni non potevono essere mostrate per la loro violenza o tragicità.
- La mancanza della rappresentazione di tali azioni, viene in parte colmato dai Recit, eseguiti ad esempio i Messaggeri nella tragedia
- La tragedia, ed in particolar modo la commedia, vedono l'uso di machinae per il volo a simulare apparizioni celesti ed epifanie.
- La sostituzione sulla scena di una storia viene colmata ed enfatizzata del codice verbale ed evoca elementi nella mente dello spettatore.
- Finali come quello della Medea viene colmata nella sua assurdità visiva dallo spettatore consapevole dello slittamento.
- La scenotecnica ed il nuovo ruolo degli attori costituirono una rivoluzione all'interno della drammaturgia e per questo Aristotele richiamava ad un ritorno all'oridine.
- I miti che il teatro greco adatta si prestavano azioni brutali, l'esibizione del male in teatro aveva la funzione purificatria ma rimaneva molto delicata.
- Lo stessa problematica si riproporrà nel medioeve cristiano in cui la storia sacra presentava molti problemi di rappresentazione e blasfemia.
- La poetica di Aristotele sancisce l'importanza del teatro in quanto elmento educativo, dove lo spettatore allonatana determinati elementi ma se ne purifica.
- Guardare in anteprima gli effetti del male come se si preparasse permette di elevarsi, di allontanarsi dal male.
- Il teatro non solo ha diritto di esistere, ma che ha una precisa finalità di coesione nella società.
- Tutta la storia del teatro occidentale si inscrive fra due polarità: Aristotele(teatro con azione purificatrice, positiva ed educativa) vs i Padri della chiesa(teatro che istiga all'essuefarzione del male).
- Questo problema sulla sacralizzazione porta a chiedersi quale funzione ha il teatro e se e quali aspetti educativi possa avere.
- Il teatro trova una sua logica nella cultura greca che differentemente si pone nella cultura romana, che ne adatta la struttura ma non il modello civile e l'idealità.
- Le origini della tragedia greca sono avvolte nell'oscurità, più semplice e comprensibile è la trattazione della commedia.
- Aristotele ricordava le origini della commedia, identificando nei cortei fallici la radice.
- Non si sfuggono le trasformazioni e circostanze della tragedia, ci sfugge la commedia perchè originariamente non ebbe un riconoscimento serio sin dall'inizio.
- Per la commedia del 5 secolo abbiamo solo 11 commedie integri di Aristofane; le costanti sembrano essere un coro ed una struttura attorno alla snodo dell'agone e della parabasi.
- L'agone è significativo di un elemento strutturale che gli antichi non riconoscevano ma che in moderni hanno potuto individuare nella presenza costante di dialoghi accesi e senza tono irriguardose fra gli attori.
- La commedia trattiene relazioni molto profonde con la politica contemporanea perchè i caratteri sono piuttosto aggressivi, un fattorstilistico con la poesia giambica.
- Il parodia è presente in maniera molto differente per esercitare la maniera tragica in un ambito comico.
- Fra la commedia e la commedia nuova nuove caratteristiche cambiano, le trame aumentano personaggi tridimensionali lontani dello stereotipo "eroico.
- Le commedie si basevano sempre du trame inventate o distorsioni e parodia sui tipi di trame tragiche.
- Il mondo teatrale romano era differente del mondo teatrale greco negli spazi e nei generi.
- Nell'Antica Roma Livio racconta dell'avvio all'esperienza teatrale sottolineando il pregiudizio antiteatrale.
- Lo status dell'attore poneva ulteriori difficoltà in quanto è difficile dare una lettura unico sul piano dell'agire sacrare che aveva un teatro che invece perse ogni identità.
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