Quiz sulla Sicurezza della Navigazione Marittima

Direttiva Union Europea 2017/2110, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 37/2020, che riguarda l'ispezione periodica delle navi.

Direttiva quadro dell'Unione Europea 2009/45/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 45/2000, che definisce i requisiti di sicurezza e di controllo delle navi da pesca.

Direttiva dell'Unione Europea 2002/59/CE recepita in Italia con il Decreto Legislativo 4/2016, che regolamenta il monitoraggio e la reportistica delle navi.

Regolamento (CE) n. 725/2004 e Direttiva 2005/65/CE recepita con Decreto Legislativo 203/2007, che definiscono le misure di sicurezza portuale (port security).

Direttiva dell'Unione Europea 2009/16/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 53/2011, che riguarda le misure di sicurezza per le navi da diporto.

Direttiva 2016/802/UE recepita in Italia con il Decreto Legislativo 152/2006, che regolamenta l'utilizzo dei combustibili marittimi.

Direttiva dell'Unione Europea 2019/883 recepita in Italia con il Decreto Legislativo 197/2021, che regolamenta il conferimento dei rifiuti dalle navi.

Legge 616/1972: legge italiana che definisce i principi generali sulla sicurezza della navigazione e la vita umana in mare.

Il Port State Control (PSC) è un sistema internazionale di ispezione delle navi per assicurarsi che esse rispettino le norme di sicurezza marittima e di protezione dell'ambiente.

L'Autorità Centrale per il PSC in Italia è il MARICOGECAP, 6° Reparto del Corpo delle Capitanerie di porto che coordina i centri di formazione e fornisce direttive per il PSC.

Il PSC è condotto dagli Ufficiali delle Capitanerie di porto appositamente abilitati dopo un corso di formazione presso il Centro di formazione specialistica “Amm.De Rubertis” di Genova.

Il Maritime Security Inspector (MSI) è un ruolo che si occupa di sicurezza marittima terrestre, eseguendo ispezioni e controlli nei porti e nelle strutture portuali.

La formazione per MSI prevede una fase teorica e una fase pratica. La fase teorica comprende lezioni sulla normativa e la sicurezza marittima, mentre la fase pratica include ispezioni e controlli nei porti.

La direttiva MARSEC 001 fornisce le linee guida per la sicurezza marittima e i controlli negli ambienti portuali.

La formazione per MSI dura 3 settimane e si svolge presso il Centro di formazione CA(CP) A.De Rubertis.

L'addestramento per MSI include ispezioni nei porti, verifiche di piani di sicurezza e analisi di informazioni di sicurezza prima dell'arrivo delle navi.

In questo caso, un'altra nave impatta contro la tua nave.

Questo termine indica l'impatto della tua nave contro un'altra nave.

Le casse di zavorra che sono state utilizzate per trasportare idrocarburi devono essere completamente ripulite e possono essere utilizzate solo per la zavorra.

Le navi petroliere con una portata superiore a 20.000 tonnellate devono avere casse separate per la zavorra, in modo da poter viaggiare senza utilizzare le cisterne di carico.

Questo dispositivo monitora e registra la discarica di residui del carico in mare. È obbligatorio per le navi petroliere superiori a 150 GT e deve essere in funzione durante la discarica.

Le visite periodiche annuali o intermedie sono obbligatorie per mantenere la validità del certificato. Se non vengono completate in tempo, il certificato perde la sua validità.

Un cambio di bandiera comporta la perdita di validità del certificato. La nuova amministrazione deve rilasciare un nuovo certificato dopo aver verificato la conformità della nave.

Ogni amministrazione è autonoma nel rilascio dei certificati e non riconosce automaticamente quelli rilasciati da altre bandiere. Quindi, la conformità della nave deve essere verificata nuovamente dalla nuova amministrazione.

I certificati devono essere scritti in inglese o francese. Se la lingua del certificato è diversa, è necessario allegare una traduzione in inglese o francese.

I certificati sono disponibili in due formati: cartaceo ed elettronico. I certificati elettronici sono custoditi nel database dell'ente che li ha rilasciati e sono dotati di un meccanismo per verificarne l'autenticità.

I certificati elettronici sono dotati di un codice (numerico, alfanumerico o QR) che consente di verificarne l'autenticità durante un controllo.

I certificati devono essere disponibili a bordo in caso di un controllo. Si ha il diritto di richiedere l'esibizione del certificato durante un'ispezione.

I certificati elettronici sono custoditi nel database dell'ente che li ha rilasciati. In caso di ispezione, questi certificati devono essere mostrati al funzionario che effettua il controllo.

Un manuale che identifica le procedure e gli equipaggiamenti necessari per il trasporto di sostanze nocive alla rinfusa (categoria X, Y o Z), comprendendo la movimentazione del carico, la pulizia delle cisterne, il trattamento degli slops e la gestione degli scarichi.

Un documento che contiene le procedure da seguire in caso di incidente durante il trasporto di sostanze pericolose. Include informazioni sulle procedure di emergenza, la redazione di un rapporto di incidente e le autorità da contattare.

Un documento che regolamenta il trasporto marittimo di sostanze nocive trasportate in contenitori (es. cisterne, autocisterne, container) e non depositate nei locali di scarico della nave.

Le aree speciali sono zone marine individuate per situazioni ecologiche particolari, che richiedono attenzione specifica per l'inquinamento. Possono variare a seconda dell'annesso considerato.

Il Mar Mediterraneo, il Mar Baltico, il Mar Nero, il Mar Rosso, l'area del Golfo Persico, il Golfo di Aden, l'Antartico, le Acque Europee Nord-occidentali, Oman e Mare Arabico, e lo specchio acqueo a sud dell'Africa sono esempi di aree speciali.

Le aree speciali sono definite dall'annesso I delle disposizioni MARPOL e sono soggette a specifiche misure di protezione ambientale per evitare l'inquinamento.

La discarica di idrocarburi in mare è vietata, salvo in casi eccezionali come la salvezza della nave o delle persone, eventi accidentali non colposi o l'utilizzo di idrocarburi per controllare un inquinamento esistente.

Ogni petroliera superiore a 150 GT e ogni unità superiore a 400 GT deve sottoporsi a controlli periodici.

I controlli periodici includono visite iniziali, annuali, intermedie e di rinnovo.

I controlli periodici possono essere condotti da ispettori dell'amministrazione marittima dello stato di bandiera o da organismi riconosciuti.

Al termine di una visita iniziale o di rinnovo, alla nave viene rilasciato il certificato internazionale di prevenzione dell'inquinamento da petrolio (IOPP).