Storia d'Italia e Guerra Fredda

Processo storico che ha visto l'avvento della produzione industriale su larga scala in Inghilterra, caratterizzato da innovazioni tecnologiche, crescita urbana e sfruttamento del lavoro.

Ideologia che promuove l'unità e la superiorità di una nazione rispetto alle altre, spesso associata a tendenze militariste e aggressive.

Politica di espansione e dominio territoriale esercitata da uno stato su altri, spesso attraverso la forza militare e l'imposizione economica.

Ideologia politica che esalta lo stato e il suo ruolo di guida in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e culturale, spesso basata su una leadership carismatica.

Movimento politico e sociale che mira a instaurare una società senza classi sociali e proprietà privata, basata sulla collettivizzazione dei mezzi di produzione.

Conflitto ideologico e politico tra Stati Uniti e Unione Sovietica, caratterizzato dalla competizione per il dominio geopolitico e la diffusione delle rispettive ideologie.

Evento storico che ha segnato la divisione del mondo in due blocchi contrapposti: il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti e il blocco orientale guidato dall'Unione Sovietica.

Metodo di controllo sociale e di propaganda utilizzato dai regimi fascisti, caratterizzato da una forte censura, propaganda e repressione dell'opposizione.

Il periodo in cui le Brigate di Garibaldi, Giustizia e Libertà, le formazioni Giacomo Matteotti, le Brigate Fiamme Verdi, le Brigate del popolo, i militari fedeli al Re e le Brigate Osoppo combatterono contro il regime fascista in Italia e in Germania.

La Repubblica Sociale Italiana era uno stato fantoccio creato da Hitler dopo la liberazione di Mussolini dal Gran Sasso. Aveva un governo, un esercito e una capitale a Salò.

Il Partito d'Azione, un movimento politico che si batteva per la libertà e l'indipendenza dell'Italia, fondato durante la Resistenza.

Un partito politico italiano che nacque come sezione italiana del Partito Comunista Internazionale.

La conferenza di Yalta, dove i leader dei tre paesi vincitori della seconda guerra mondiale (Churchill, Roosevelt e Stalin) si incontrarono per decidere il destino dell'Europa.

Un parlamentare italiano assassinato dal regime fascista nel 1925.

La carta firmata dagli alleati alla fine della seconda guerra mondiale, che stabiliva i principi di pace e di cooperazione internazionale.

Il governo britannico, attraverso la Dichiarazione Balfour del 1917, si mostra favorevole all'idea di creare una "casa nazionale" per il popolo ebraico in Palestina. Tuttavia, si sottolinea che questo deve avvenire senza ledere i diritti delle comunità non ebraiche già presenti.

Negli anni del mandato britannico in Palestina, l'immigrazione ebraica aumenta notevolmente, anche a causa della persecuzione nazista in Europa. Gli ebrei in Palestina rappresentano il 30% della popolazione nel 1936.

Un'organizzazione che collabora con gli inglesi nella gestione delle comunità ebraiche in Palestina. L'Agenzia ebraica svolge un ruolo importante nello sviluppo delle infrastrutture e nell'organizzazione di strutture parastatali.

La seconda guerra mondiale non ha un impatto diretto sulla Palestina. Gli inglesi continuano a gestire il territorio fino al 1947, quando dichiarano la loro intenzione di abbandonare il mandato.

L'ONU propone una soluzione per il futuro della Palestina, dividendo il territorio in due stati: uno ebraico e uno arabo. Gerusalemme è dichiarata città libera.

Gli ebrei proclamano la nascita dello Stato di Israele il 14 maggio 1948, in concomitanza con il ritiro degli inglesi dalla Palestina. L'evento segna l'inizio della prima guerra arabo-israeliana.

La prima guerra arabo-israeliana vede Israele scontrarsi con gli eserciti arabi di Egitto, Giordania, Siria, Libano e Iraq. La guerra termina con la vittoria di Israele, che si espande territorialmente.

Dopo la prima guerra arabo-israeliana, Israele controlla più del doppio del territorio assegnatogli dalla Risoluzione ONU 181, inglobando il 78% della Palestina mandataria.

Il 13% della popolazione italiana era analfabeta nel 1951, con il 25% nelle isole e al sud.

Il 25% degli italiani era semianalfabeta, ovvero in grado solo di firmare il proprio nome, mentre il 60% parlava solo il dialetto.

Don Lorenzo Milani, un prete fiorentino, decise di lasciare la sua famiglia e diventare prete per aiutare i bambini in difficoltà a Barbiana.

Don Lorenzo Milani creò una scuola innovativa a Barbiana, che accoglieva bambini di tutte le età e provenienti da famiglie povere, per aiutarli a imparare e a migliorare la loro vita.

La Telescuola è un programma educativo della RAI, creato nel 1958, per offrire lezioni a distanza a chi non aveva potuto frequentare la scuola.

Le lezioni della Telescuola duravano mezz'ora ciascuna e venivano tenute da insegnanti scelti dal Ministero dell'Istruzione.

Non è mai troppo tardi è un programma educativo per adulti, creato dopo la Telescuola, che insegnava a leggere e scrivere con metodi divertenti e coinvolgenti.

Il Maestro Manzi, protagonista di "Non è mai troppo tardi", usava metodi innovativi per insegnare a leggere e scrivere, con lo scopo di rendere la televisione pedagogica, ovvero utile all'istruzione.

Il periodo successivo alla crisi dei missili di Cuba, segnato da un tentativo di migliorare le relazioni tra USA e URSS, caratterizzato da un clima più distensivo.

Il presidente americano che sostituì John F. Kennedy dopo la sua morte nel 1963, proiettando l'escalation della guerra in Vietnam e firmando il Civil Rights Act.

Legge del 1964 che abolì la discriminazione razziale negli Stati Uniti, portando a significativi cambiamenti nella società americana.

Un'azione militare che ha visto gli Stati Uniti coinvolti in una guerra lunga e sanguinosa in Vietnam, a partire dagli anni '60.

Il movimento di guerriglia che si è formato nel Vietnam del Sud con l'obiettivo di resistere al governo del sud e unire il paese sotto il controllo del Vietnam del Nord.

Un agente chimico usato dagli americani durante la guerra del Vietnam per defoliarizzare le foreste e rendere più visibili i soldati vietcong.

Il leader comunista del Vietnam del Nord che guidò il paese alla lotta per l'indipendenza dalla Francia e poi alla riunificazione del Vietnam.

Il processo di divisione del Vietnam in due stati separati, il Vietnam del Nord comunista e il Vietnam del Sud alleato degli Stati Uniti, a seguito degli accordi di Ginevra del 1954.

Nel 1973, gli Stati Uniti, non volendo che il Cile diventasse un paese socialista, supportarono il colpo di stato guidato da Augusto Pinochet contro il presidente Salvador Allende. Allende si suicidò per non soccombere a Pinochet, dando inizio a una lunga dittatura.

Dopo il colpo di stato in Argentina nel 1976, gruppi di giovani comunisti venivano rapiti, torturati e fatti sparire. Le loro madri si unirono in proteste per cercare i propri figli, creando il movimento delle "Madri di Plaza de Mayo".

Le Brigate Rosse erano un gruppo terroristico di matrice comunista che si sviluppò in Italia negli anni '70. Iniziarono come studenti e militanti del PCI che criticavano la "debolezza" del partito.

Le Brigate Rosse si organizzarono in colonne (romana, genovese, milanese e torinese) e cercavano di ottenere un seguito tra la classe operaia tramite volantinaggio e azioni contro gli imprenditori. Il loro simbolo era una stella rossa.

Le Brigate Rosse iniziarono ad usare il terrorismo nel 1970. Per finanziare le loro attività, rapirono persone importanti, tra cui l'imprenditore Costa, per chiedere un riscatto.

Nel 1974, i leader delle Brigate Rosse, Curcio e Franceschini, vennero arrestati grazie ad un infiltrato. La nuova guida divenne Mario Moretti, che ideò il rapimento di Aldo Moro.

Secondo Moretti, la decisione di rapire Moro fu presa per ragioni pratiche: Moro era meno protetto e più facile da avvicinare rispetto ad altri politici come Andreotti o Fanfani.

Le Brigate Rosse si caratterizzarono per la loro violenza e il loro terrorismo, che causarono danni significativi in Italia. I loro atti terroristici includono rapimenti, attentati e omicidi.