Storia Antica: Italici e Celti

Cultura archeologica preistorica dell'Italia centrale, databile dall'XI secolo a.C., caratterizzata dall'uso di urne cinerarie a forma biconica, dalla diffusione di oggetti di bronzo e dalla presenza di villaggi fortificati.

La pratica di bruciare i defunti prima della sepoltura.

Le persone che avevano una posizione sociale elevata, con ricchezza e potere.

Il periodo storico in cui si utilizzava la lavorazione del ferro, caratterizzato da nuove tecnologie e cambiamenti sociali.

Un mosaico di culture e popoli che vivevano nell'Italia prima dell'Impero Romano.

Il processo di costruzione di edifici in pietra senza l'uso di malta o cemento, un metodo di costruzione antico molto diffuso.

Le lingue parlate in Italia prima dell'arrivo del latino, come il greco o l'etrusco.

Un gruppo di persone che si stabiliscono in un nuovo territorio.

I Celti, originari dell'Europa centrale tra il Reno e il Danubio, erano un popolo con una società vivace, ricca di risorse minerarie e impegnata nel commercio con Greci ed Etruschi. Sono noti per le loro tombe principesche e hanno avuto contatti con la cultura di Golasecca nell'Italia settentrionale a partire dal V secolo a.C.

I gruppi tribali Italici condividevano alcune caratteristiche comuni: un'urbanizzazione limitata, un'agricoltura arretrata e un'economia basata sulla pastorizia, con pratiche di transumanza e seminomadismo. Gli animali avevano una funzione totemica per loro e a volte le loro migrazioni erano legate al ver sacrum, una sorta di "primavera sacra", una migrazione rituale.

Un gruppo tribale italico che abitava il Piemonte occidentale e la Lombardia nel IV-III secolo a.C.

Un movimento ritualistico di migrazione che si verificava tra gli Italici, spesso associato alla primavera e a riti religiosi.

Il nome 'Celti' deriva dal greco 'Keltói' e si riferisce a un popolo indoeuropeo originario dell'Europa centrale con una cultura distintiva nota come 'cultura di Hallstatt'.

Le tribù celtiche che vivevano nella regione tra i fiumi Oglio e Adige nell'antica Italia.

Le tribù celtiche che vivevano in Emilia nell'antica Italia.

Le tribù celtiche che vivevano fino alla costa adriatica nell'antica Italia.

Il nucleo originario degli Etruschi, situato in Toscana.

Il sistema urbano degli Etruschi, caratterizzato da città con mura, porte ed edifici in pietra.

L'organizzazione politica delle città etrusche, caratterizzata dalla presenza di un re elettivo chiamato lucumone.

Un consiglio di anziani che affiancava il lucumone nella città-stato etrusca.

Una confederazione di dodici città etrusche.

Un termine che si riferisce alla forma di governo in cui il potere è detenuto da un sovrano ereditario.

Un tipo di governo in cui il potere è detenuto da un piccolo gruppo di persone, in genere aristocratici.

Magistrati romani che avevano il compito di amministrare la giustizia.

Magistrati romani responsabili della manutenzione delle strade, dei giochi pubblici e degli edifici.

Il periodo storico in cui l'Italia era caratterizzata da un'economia prospera grazie all'agricoltura fiorente, alle risorse minerarie e all'artigianato.

L'espansione del potere romano su altre terre e popoli.

La relazione complessa e a volte conflittuale tra Etruschi e Greci.

La lingua utilizzata dagli Etruschi, per lo più nota attraverso iscrizioni e altri resti.

La religione etrusca comprendeva un pantheon di divinità antropomorfe, tra cui Tinia, Uni e Mnerva.

Una pratica divinatoria etrusca che prevedeva l'osservazione del volo degli uccelli per predire il futuro.

Una pratica divinatoria etrusca che prevedeva la lettura delle viscere degli animali per predire il futuro.

La concezione etrusca dell'aldilà, che includeva un aldilà gioioso ma anche inquietudine.

La classe sociale degli Etruschi, composta da grandi proprietari terrieri, ricchi mercanti e persone con alto status sociale.

La schiavitù era praticata nella società etrusca, coinvolgendo contadini, minatori e altre persone in condizione di servitù.

L'arte e la cultura etrusca erano molto sviluppate, con alta qualità nella pittura, nella scultura e nell'architettura.

I sette re di Roma, i primi governanti della città, che hanno governato durante il periodo monarchico.

Il re di Roma veniva eletto dal popolo romano, confermando il suo ruolo importante in politica.

L'Imperium era il potere militare del re romano, il suo comando e la sua autorità sulle forze armate.

Il Senato era il consiglio degli anziani, un organo di consulenza politica e militare al re.

I comizi curiati erano assemblee popolari, suddivise in curie, avevano il potere di eleggere il re e di approvare le leggi.

La riforma serviana fu un cambiamento sociale che organizzò il popolo romano in classi e centurie, basandosi sul reddito.

I proletari erano coloro che non avevano proprietà e non appartenevano a nessuna classe sociale.

La fine della monarchia romana, guidata dall'espulsione dei Tarquini, avvenne nel 509 a.C., dando inizio alla Repubblica Romana.

I Tarquini erano una dinastia di re etruschi che governarono Roma prima della Repubblica.

La dominazione etrusca su Roma si riferisce al periodo di controllo degli Etruschi sulla città, che ha lasciato un'impronta importante nella cultura e nell'organizzazione di Roma.

Termine che indica il momento in cui il re di Roma, Romolo, fu considerato morto e il suo potere terminò, aprendo la strada alla nascita della Repubblica Romana.

Si riferisce alla fine del periodo monarchico e all'inizio del periodo repubblicano nella storia di Roma. È una fase cruciale nella trasformazione del potere e dell'organizzazione sociale della città.

Membri della classe sociale dominante a Roma nell'epoca monarchica e repubblicana, erano proprietari terrieri e di bestiame e avevano un grande potere politico. Erano considerati i discendenti dei primi abitanti di Roma.

Cittadini romani liberi, ma di condizione sociale inferiore rispetto ai patrizi, spesso contadini o artigiani. Non avevano accesso alle cariche pubbliche e godevano di minori diritti.

Unità di base della società romana, caratterizzata dalla sua struttura gerarchica. Il pater familias aveva il potere assoluto all'interno della famiglia e i suoi membri erano legati da stretti legami di sangue e di obbligo.

Il capo della famiglia romana, aveva il potere assoluto sui suoi membri, inclusi i figli, la moglie e i servitori. A lui spettavano le decisioni importanti e il controllo di tutti i beni familiari.

Rapporto di dipendenza e fedeltà reciproca che univa un cliente a un patrono. Il cliente riceveva protezione e favori dal patrono, in cambio di fedeltà e servizi.

Individui che avevano ottenuto la libertà, spesso dopo essere stati schiavi. Avevano alcuni diritti, ma non godevano della piena cittadinanza romana.

Dio romano che presiedeva al culto domestico, che era la divinità dei focolari delle case e della protezione familiare. Erano venerati dai Romani sia in modo pubblico che privato.

Divinità romane che erano associate agli incontri e ai punti di riferimento di strade o luoghi pubblici. Erano divinità protettrici delle vie e dei confini.