Sociologia e Rivoluzione Industriale

Processo di trasformazione economica, sociale e tecnologica che ha riguardato la produzione di beni e servizi, con un impatto significativo sulla vita delle persone.

Cambiamenti nelle strutture sociali e nei rapporti tra le persone causati da fattori come la rivoluzione industriale.

Gruppi di persone che condividono caratteristiche economiche, politiche o sociali simili.

Il progressivo aumento di importanza di nuove classi sociali in sostituzione di quelle tradizionali.

Struttura organizzativa dell'economia e del lavoro.

Gruppo di persone legate da vincoli di parentela che vivono insieme.

Figura di potere che deteneva terre e esercitava autorità su vassalli e sudditi

Pratica di trattare i lavoratori in modo ingiusto per ottenere un profitto.

Spencer concepiva la società come un organismo complesso in evoluzione, sottolineando l'importanza dell'integrazione delle parti per il progresso sociale.

Aspetto della sociologia che studia le strutture e le relazioni sociali permanenti di una società.

Passaggio da forme sociali incoerenti e indifferenziate a forme più coerenti e differenziate, dove diverse componenti sociali svolgono ruoli specifici.

Aspetto della sociologia che studia i cambiamenti e lo sviluppo delle società.

Il concetto di progressione da forme più semplici e incoerenti a forme più complesse e interconnesse, applicato alla società umana.

Teoria di Comte che descrive il progresso della conoscenza umana attraverso tre stadi: teologico, metafisico e positivo.

In Inghilterra, l'idea di progresso era legata all'abolizione di interventi statali nelle questioni economiche, promuovendo la libertà individuale.

Primo stadio della legge dei tre stadi, in cui la spiegazione dei fenomeni si basa su forze soprannaturali.

Secondo stadio della legge dei tre stadi, in cui la spiegazione dei fenomeni si basa su principi astratti e concetti filosofici.

Le idee di Spencer sulla società, pur preesistenti a Darwin, ricevettero un forte impulso dalle teorie di Darwin sull'evoluzione biologica.

Trasformazione radicale nell'organizzazione del lavoro, in Inghilterra, caratterizzata da un'espansione dell'industria.

Terzo stadio della legge dei tre stadi, in cui la spiegazione dei fenomeni si basa su osservazione e verifica scientifica.

Movimento intellettuale del XVIII secolo che valorizzava la ragione e la critica.

In Inghilterra, nonostante la supremazia economica e la libertà delle classi, permanevano problemi, specialmente legati alla classe lavoratrice e alle questioni riguardo alla giustizia sociale che necessitavano soluzioni.

Fondatore del positivismo e della sociologia moderna.

Scienza che si propone di comprendere la società, in particolare in relazione al periodo socio-economico a cavallo dell'800.

Concezione di un avanzamento continuo e inevitabile della società verso un miglioramento.

Problemi sociali e economici che hanno causato sommosse in Europa nell'800.

Comte pensava alla sociologia come scienza suprema, che include e guida le altre scienze umane (inclusa la psicologia).

Sociologi successivi a Comte che cercavano di delimitare i confini della sociologia, interagendo con altre discipline.

Società caratterizzata da produzione industriale e grandi cambiamenti sociali. Punto centrale di indagine per la sociologia.

Simmel credeva che la sociologia si differenziasse da altre scienze sociali, con i suoi metodi.

Trasformazione dei rapporti umani in relazioni basate sulla proprietà e sul denaro, secondo Marx (e influenze nello studio di Simmel).

Concezione filosofica e sociologica che vede i mutamenti economici come motore della storia e dei cambiamenti sociali.

La capacità dei fenomeni sociali di evolvere e coesistere, anche se a volte in modo complesso, all'interno di una società.

L'enorme crescita dell'industria, con significative conseguenze sulle società.

Sentimento di disconnessione e estraneità, spesso connesso a fattori economici e lavorativi.

Uno stato di smarrimento, sia individuale che sociale, che deriva da una mancanza di adattamento fra individuo e regole sociali, sistema e leggi.

Sociologo francese che ha contribuito in modo significativo alla nascita e allo sviluppo della sociologia come disciplina accademica.

Processo di organizzazione sociale caratterizzato da regole e procedure formali.

Considerazioni e riflessioni sociali precedenti all'istituzione della sociologia come scienza accademica.

La disciplina che studia la società, i suoi processi, le interazioni e le strutture.

Teoria di Comte che descrive il progresso della conoscenza umana attraverso tre stadi: teologico, metafisico e positivo.

Primo stadio della legge dei tre stadi, dove le spiegazioni dei fenomeni si basano su forze soprannaturali.

Secondo stadio della legge dei tre stadi, dove le spiegazioni dei fenomeni si basano su principi astratti e concetti filosofici.

Terzo stadio della legge dei tre stadi, dove le spiegazioni dei fenomeni si basano sull'osservazione empirica e sulle leggi scientifiche.

Corrente di pensiero che enfatizza l'importanza dell'osservazione empirica e della scienza come fondamento della conoscenza.

Fondatore del positivismo e della sociologia moderna.

Scienza che studia la società e il comportamento umano in società.

Sociologo inglese, considerato uno dei padri fondatori della sociologia.

Periodo storico inglese caratterizzato da un contesto politico ed economico diverso da quello francese (senza rivoluzione e restaurazione).

Nuovo stadio di sviluppo, contrapposto alla tesi, scaturito da un conflitto interclasse.

Struttura sociale che regola la produzione e la distribuzione di beni e servizi.

Principi di uguaglianza davanti alla legge e libera concorrenza in economia, caratteristiche delle società borghesi.

Problemi di diseguaglianza e discriminazione in una società, pur esistendo le libertà formali.

Classe sociale che possiede solo la propria forza-lavoro da vendere sul mercato.

Insieme di idee e valori usate per giustificare e sostenere un sistema economico.

Concetto marxista che evidenzia come il modo di produzione determina le idee e le istituzioni di una società.

Modalità di produzione di beni e servizi all'interno di una società (es. lavoro manuale, meccanico).

Lotta tra gruppi per interessi diversi, spesso connesso a differenze di classe.

Il conflitto sociale tra nuove e vecchie modalità di produzione, con classi sociali in ascesa.

Concezione che vede i fattori economici e materiali come i principali motori del cambiamento storico.

Possibilità di raggiungere una conoscenza imparziale e scientifica delle realtà sociali.

Valutazioni soggettive su ciò che è bene o male, giusto o sbagliato, influenzando le nostre scelte.

Approccio scientifico basato sulla selezione di un fattore specifico per interpretare un fenomeno complesso, accentuandone un aspetto.

Astrazione dalla realtà empirica di un suo tratto caratteristico che, una volta accettato, guida l'interpretazione.

Processi di scelta di specifiche componenti di un complesso di fattori, nell'esaminare una realtà sociale.

Studio scientifico della società, dei suoi processi, interazioni e strutture

Forza morale che trascende gli individui, caratteristica di una società, ineliminabile.

Tipica di società semplici, con divisione del lavoro limitata, coscienza collettiva prevale.

Tipica di società complesse, con divisione del lavoro, interdipendenza degli individui.

Sociologo francese, fondamentale per la definizione e lo studio sociologico della società.

Studio della società, con metodo scientifico per spiegarne le relazioni e i processi.

Studio sistematico e scientifico della società e dei suoi fenomeni.

Studio delle relazioni e delle norme che regolano la società umana.

Tipo di suicidio in cui l'individuo si uccide per rispettare o proteggere la propria comunità o gruppo.

Tipo di suicidio causato dalla mancanza di norme sociali e orientamento, spesso durante periodi di crisi economica o sociale.

Tipo di suicidio che deriva da un'eccessiva individualizzazione e da una mancanza di integrazione sociale.

Tipo di suicidio causato da un'eccessiva regolamentazione e controllo sociale, limitando fortemente la libertà individuale.

Condizione sociale caratterizzata dalla mancanza di norme e valori condivisi, portando disorientamento e smarrimento.

Forza morale che trascende gli individui, tipica di una società e influenza le azioni individuali.

Tipo di solidarietà tipica di società semplici, dove la coscienza collettiva prevale sulla divisione del lavoro.

Tipo di solidarietà tipica di società complesse, dove la divisione del lavoro e l'interdipendenza degli individui sono significativi.

Importante sociologo francese che studiò il suicidio e il ruolo della società nell'influenzare il comportamento umano.

Durkheim definisce "anomica" la situazione caotica dei rapporti tra capitale e lavoro, caratterizzata da una mancanza di norme e regole.

L'operaio, isolato e specializzato nel proprio lavoro, si sente staccato dalla famiglia e dal datore di lavoro, riducendosi a una macchina.

La specializzazione nel campo del lavoro scientifico genera effetti negativi sulla società, e la ricerca di soluzioni aderiscono a questa problematica.

Marx crede che l'alienazione possa essere superata solo eliminando la proprietà privata, mentre Durkheim sostiene che la divisione del lavoro debba essere mantenuta poiché crea solidarietà.

La divisione del lavoro può essere coercitiva (impone scelte) se non consente ai singoli individui di svolgere funzioni corrispondenti alle proprie inclinazioni.

La società è più della somma delle parti, ha un'esistenza autonoma e precede l'individuo, plasmandolo.

La società esercita un potere coercitivo sugli individui, sia tramite leggi scritte e non scritte, che attraverso la coscienza.

Un modo di agire o di pensare è un fatto sociale se è coercitivo, ossia indipendente dalle scelte individuali.

Le regole del metodo sociologico definiscono la sociologia come lo studio dei fatti sociali, studiando le strutture che esistono al di fuori degli individui e li influenzano.

Le istituzioni sociali, le norme, i concetti, i fenomeni sociali seguono leggi sociologiche proprie, indipendenti dagli istinti biologici individuali.

L'uomo è sia il prodotto che il creatore della società: ne è influenzato profondamente, ma contribuisce alla sua evoluzione e formazione.

Durkheim studia il socialismo come un fenomeno sociale tipico della società industriale, con caratteristiche proprie.

Durkheim sottolinea l'importanza della società come forza superiore all'individuo, che ne regola il comportamento e le azioni.

Durkheim vede la religione come una forza morale che mantiene la coesione sociale.

Durkheim dimostra, tramite analisi statistiche, che il suicidio è influenzato da fattori sociali, non solo personali.

Durkheim individua tre tipi di suicidio (egoistico, altruistico, anomico) basandosi su fattori di coesione sociale.

Suicidio che si verifica quando la società non riesce a integrarsi adeguatamente sugli individui, lasciando spazio al sentimento di solitudine e mancanza di sostegno sociale.

Durkheim sosteneva che le religioni nascono e svolgono una funzione di coesione all'interno di una società.

Le religioni tengono unite le persone in una società.

Le interazioni tra individui creano una realtà sociale che ha caratteristiche religiose di superiorità e trascendenza.

Prima di essere autonome, le istituzioni sociali erano collegate alla religione o ad aspetti religiosi.

Nei suoi inizi, la religione rappresentava il sistema di valori comune di una società, simboleggiato dagli dei.

La funzione principale del culto era quella di rinnovare le immagini sociali collettive.

Il totem, simbolo sacro del clan, è fondamentale per mantenere unita la società, secondo Durkheim.

L'esperienza delle norme sociali è fondamentale per la comprensione della socialità.

Il concetto di Dio è in realtà una proiezione della società stessa, vista con caratteristiche di divinità.

Durkheim si servì di studi su tribù australiane per approfondire il concetto di totem e società.

Spiegazioni psicologiche e sociologiche non si escludono a vicenda, ma analizzano livelli diversi della realtà.

Durkheim si oppone all'individualismo e sostiene l'importanza della società sul singolo individuo.

I fatti sociali non possono essere ridotti a comportamenti individuali, ma hanno una realtà autonoma.

Durkheim differisce da Marx e Weber sulla visione della società e del ruolo dell'individuo, con una prospettiva specifica.

Durkheim distingue la struttura sociale dai rapporti individuali con le regole, i gruppi e i valori che ci influenzano.

Studio scientifico della società, dei suoi processi, interazioni e strutture, in modo da comprenderne le relazioni e i meccanismi che le regolano.

Forza morale che trascende gli individui, caratteristica di una società, immutabile e riconoscibile tramite i suoi effetti.

Tipo di solidarietà tipica delle società semplici, con scarsa divisione del lavoro, dove la coscienza collettiva prevale sull'individuo.

Tipo di solidarietà tipica delle società complesse, con elevata divisione del lavoro, dove l'interdipendenza degli individui è fondamentale.

Importante sociologo francese che ha elaborato concetti fondamentali per la sociologia, come la coscienza collettiva e la solidarietà.

Studio sistematico e scientifico della società e dei suoi fenomeni, basato su osservazione e analisi dei processi sociali ed effetti.

Un modo di agire o di pensare è un fatto sociale se è coercitivo, ossia indipendente dalle scelte individuali, e ha un impatto sulle persone.

La religione, secondo Durkheim, non nasce da idee individuali, ma da dinamiche sociali che la creano e la utilizzano per la coesione.

Le religioni servono a unire le persone in una società, fornendo valori condivisi.

Per Durkheim, la società stessa, attraverso le interazioni, assume caratteristiche di trascendenza e superiorità, come se fosse una divinità.

Simbolo sacro per un gruppo sociale, che ne rappresenta l'identità e la coesione.

Modo di agire, pensare o sentire che esiste al di fuori dell'individuo e lo influenza.

Il totem costituisce un fondamento per l'esperienza di socialità e l'istituzione di norme sociali.

Durkheim riconosce che spiegazioni psicologiche e sociologiche non si escludono a vicenda, ma si occupano di livelli diversi di analisi.

Durkheim sostiene che i fatti sociali non possono essere ridotti a comportamenti individuali, ma hanno una propria esistenza.

Suicidio causato dalla mancanza di norme sociali, durante periodi di crisi.

La società ha un potere coercitivo sugli individui, influenzando le loro azioni e credenze.

Tipo di suicidio in cui l'individuo si uccide per rispettare o proteggere la sua comunità o gruppo.

Tipo di suicidio causato dalla mancanza di norme sociali e orientamento, spesso durante periodi di crisi economica o sociale.

Tipo di suicidio che deriva da un'eccessiva individualizzazione e da una mancanza di integrazione sociale.

Tipo di suicidio causato da un'eccessiva regolamentazione e controllo sociale, limitando fortemente la libertà individuale.

Condizione sociale caratterizzata dalla mancanza di norme e valori condivisi, portando disorientamento e smarrimento.

Forza morale che trascende gli individui, tipica di una società e influenza le azioni individuali.

Tipo di solidarietà tipica di società semplici, dove la coscienza collettiva prevale sulla divisione del lavoro.

Tipo di solidarietà tipica di società complesse, dove la divisione del lavoro e l'interdipendenza degli individui sono significativi.

Importante sociologo francese che studiò il suicidio e il ruolo della società nell'influenzare il comportamento umano.

Durkheim dimostra, tramite analisi statistiche, che il suicidio è influenzato da fattori sociali, non solo personali.

Durkheim individua tre tipi di suicidio (egoistico, altruistico, anomico) basandosi su fattori di coesione sociale.

Suicidio che si verifica quando la società non riesce a integrarsi adeguatamente sugli individui, lasciando spazio al sentimento di solitudine e mancanza di sostegno sociale.

Durkheim sosteneva che le religioni nascono e svolgono una funzione di coesione all'interno di una società.

Rapporti tra capitale e lavoro senza norme e regole, definiti da Durkheim come anomici.

Sentimento di isolamento e disconnessione dell'operaio dal suo lavoro e dalla società, causato dalla specializzazione e dalla separazione dalla famiglia/datore.

La specializzazione nel campo scientifico ha impatti negativi sulla società.

Marx: l'alienazione si supera eliminando la proprietà privata; Durkheim: la divisione del lavoro crea solidarietà.

Divisione del lavoro che impone scelte all'individuo, non consentendogli di esercitare funzioni consone alle sue inclinazioni.

Durkheim: la società è più della somma delle singole parti e preesiste all'individuo, plasmandolo.

La società influenza il comportamento dell'individuo, attraverso leggi scritte e non e la coscienza.

Modo di agire o pensare coercitivo, indipendente dalle scelte individuali, studiato dalla sociologia.

La sociologia studia i fatti sociali, le strutture che esistono al di fuori dell'individuo ma che lo influenzano.

Le istituzioni, norme e valori sociali seguono leggi autonome, indipendenti dagli istinti biologici.

L'individuo è influenzato dalla società, ma contribuisce anche alla sua formazione.

Durkheim vede il socialismo come un fenomeno sociale, tipico della società industriale.

Durkheim sottolinea che la società ha un ruolo preminente rispetto all'individuo, che ne è influenzato e controllato.

Durkheim considera la religione un elemento fondamentale per la coesione sociale, una forza morale.

Durkheim dimostra, con statistiche, che il suicidio è un fenomeno influenzato da fattori sociali.

Durkheim individua tre tipi di suicidio (egoistico, altruistico, anomico) basandosi su fattori di coesione sociale.

Suicidio dovuto alla mancanza di integrazione sociale, all'isolamento e al sentimento di solitudine, mancanza di supporto.