Sensazione e Percezione - Lezione 2

La rivoluzione informatica ha portato all'avanzamento delle tecniche di rilevazione che consentono di studiare la cognizione umana in modo indiretto. Misurando i tempi di reazione e le risposte, si possono analizzare i processi di apprendimento e di elaborazione delle informazioni.

Il cognitivismo riprende il concetto di inconscio di Freud, ma lo vede come un insieme di processi cognitivi normali che operano al di fuori della coscienza.

Gli approcci contemporanei allo studio del comportamento e della mente umana si basano principalmente sulla neuropsicologia, integrata con una visione biologica e evoluzionistica.

Questa corrente indaga i processi biologici e neurobiologici che sono alla base del comportamento e dei processi mentali.

Questo approccio studia gli effetti della selezione naturale sul comportamento e sulla fisiologia, analizzando le basi genetiche e le caratteristiche istintive.

L'eclettismo in psicologia implica l'integrazione di diversi approcci per avere una visione completa e complessa del comportamento e della mente umana.

Gli approcci biologico ed evoluzionistico, pur diversi, non si escludono a vicenda, ma contribuiscono a una visione più completa del comportamento.

L'eclettismo è fondamentale per comprendere fenomeni complessi e multifattoriali come il comportamento e la mente umana.

La sensazione è il processo di base attraverso il quale gli organi di senso rilevano gli stimoli fisici dell'ambiente esterno. È la prima fase della percezione.

La percezione è l'interpretazione e l'organizzazione delle sensazioni in unità significative. È il processo di dare senso alle informazioni sensoriali.

La vista è il senso principe, il più studiato in psicologia. Ci permette di percepire la luce e le forme del mondo esterno.

Il Mural di Salvador Dalì dimostra come la percezione può essere influenzata dal modo in cui ci poniamo davanti a uno stimolo. La stessa opera può essere interpretata in modi diversi a seconda del punto di vista.

L'esperienza precedente influenza la nostra percezione: se abbiamo già visto un'immagine, è più facile riconoscerla la prossima volta. La nostra esperienza ci aiuta a organizzare e interpretare gli stimoli.

Gli psicologi si sono interrogati sulle regole che governano il rapporto tra stimolo esterno e percezione, cercando di comprendere come il nostro cervello interpreta la realtà.

La capacità di percepire uno stimolo e di discriminare la sua presenza da un contesto di stimoli di fondo.

Il livello minimo di intensità di uno stimolo necessario per essere percepito.

La capacità di un individuo di rispondere a uno stimolo, influenzata da diversi fattori psicologici come l'esperienza, le aspettative e la motivazione.

La capacità di un individuo di percepire e rispondere a uno stimolo, influenzata da variabili soggettive.

L'interpretazione di segnali e sintomi per identificare una condizione patologica.

I segnali che il nostro corpo invia al cervello, derivanti dagli organi sensoriali e dai recettori.

Rilevare correttamente la presenza di uno stimolo.

Non rilevare uno stimolo presente.

Rilevare uno stimolo assente.

Rilevare correttamente l'assenza di uno stimolo.

Un mosaico di luci e colori che l'occhio riceve dalla retina.

Cellule nervose nella retina che traducono la luce in segnali elettrici.

Il processo di integrazione delle informazioni sensoriali in una rappresentazione coerente.

La prima cosa che il nostro cervello fa quando riceve informazioni dai sensi è organizzare la scena in una figura principale (elemento in primo piano) e uno sfondo. Questa organizzazione è fondamentale per la nostra comprensione del mondo.

Non possiamo percepire ogni stimolo dell'ambiente, il nostro cervello ne seleziona solo una parte. La percezione non è una riproduzione fedele della realtà, ma una costruzione basata sulla nostra esperienza e sui processi mentali.

Secondo la teoria della Gestalt, il nostro cervello tende a creare un ordine e un significato anche in assenza di informazioni complete. Per esempio, possiamo percepire un triangolo, anche se i suoi lati sono solo parzialmente visibili.

La Gestalt spiega che la percezione dipende da come le parti di una scena si relazionano tra loro. I principi gestaltici ci aiutano a capire come il nostro cervello organizza le informazioni e crea un'interpretazione del mondo.

Un'immagine può avere più interpretazioni. La percezione è soggettiva e dipende da come la mente organizza e interpreta le informazioni.

Anche quando non c'è un contorno fisico visibile, il nostro cervello può percepire una forma completa. Questa dimostra la capacità del cervello di organizzare le informazioni in modo significativo, completando i vuoti.

Non esiste un'unica realtà, ma una serie di costruzioni percettive. La percezione è un processo dinamico che è influenzato da fattori soggettivi come la nostra esperienza, il nostro stato mentale e la nostra cultura.

La camera di Ames è una stanza con una forma particolare che crea un'illusione ottica, in cui persone poste a distanze diverse appaiono di dimensioni differenti a causa della distorsione della profondità percepita.

La costanza di grandezza è la tendenza a percepire gli oggetti come aventi dimensioni costanti, indipendentemente dalla loro distanza dalla retina. Questo fenomeno ci aiuta a percepire il mondo in modo stabile, anche se le dimensioni degli oggetti sulla retina variano.

L'illusione di grandezza si verifica quando la costanza di grandezza viene manipolata, portando a una percezione errata delle dimensioni di un oggetto. Questo avviene perché il cervello si affida a indici di profondità imprecisi, creando un'illusione.

Gli indici binoculari di profondità sono segnali che il nostro cervello utilizza per percepire la profondità e la distanza di un oggetto utilizzando entrambi gli occhi. Questi includono la convergenza oculare (l'angolo tra gli occhi), l'accomodazione (la messa a fuoco del cristallino) e la disparità retinica (la piccola differenza tra le immagini ricevute dai due occhi).

Gli indici monoculari di profondità (o indici pittorici) sono segnali visivi percepibili anche con un solo occhio. Essi sono usati per inferire la profondità e la distanza di un oggetto. Tra questi troviamo: la sovrapposizione, l'ombreggiatura, la prospettiva lineare, la grandezza relativa, l'altezza relativa e la prospettiva aerea.

Le illusioni visive sono esempi di dissociazione tra sensazione e percezione. Mentre le costanze percettive ci aiutano a percepire il mondo con precisione, le illusioni ci mostrano come la percezione può essere distorta. Questa discrepanza tra sensazione e percezione dimostra come il cervello elabora il mondo esterno.