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Questions and Answers
Qual è lo scopo della legge 1 marzo 2006, n. 67?
Qual è lo scopo della legge n. 67 del 1 marzo 2006?
Quali sono le due forme di discriminazione menzionate nel testo?
Cosa si intende per discriminazione diretta?
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Cosa si intende per discriminazione indiretta?
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Cosa sono considerati comportamenti discriminatori?
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Come viene attuata la tutela giurisdizionale avverso gli atti discriminatori?
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Quali comportamenti sono considerati discriminatori?
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Cosa deve dimostrare il ricorrente per ottenere la tutela giurisdizionale contro un comportamento discriminatorio?
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Come viene attuata la tutela giurisdizionale avverso gli atti discriminatori?
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Cosa deve dimostrare il ricorrente per ottenere la tutela giurisdizionale?
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Chi è legittimato ad agire in nome e per conto del soggetto passivo della discriminazione?
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Quali provvedimenti può adottare il giudice che accoglie il ricorso contro un comportamento discriminatorio?
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Study Notes
La legge 1 marzo 2006, n. 67 è stata approvata per promuovere la piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità, al fine di garantire il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali. La nozione di discriminazione comprende sia la discriminazione diretta, ovvero il trattamento meno favorevole di una persona con disabilità rispetto ad una non disabile in situazione analoga, sia la discriminazione indiretta, ovvero l'adozione di disposizioni, criteri o comportamenti che mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone. Sono considerati anche comportamenti discriminatori le molestie che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità. La tutela giurisdizionale avverso gli atti discriminatori è attuata nelle forme previste dall'articolo 44 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. Il ricorrente deve dimostrare la sussistenza di un comportamento discriminatorio a proprio danno, e il giudice, con il provvedimento che accoglie il ricorso, può ordinare la cessazione del comportamento discriminatorio e adottare ogni altro provvedimento idoneo a rimuovere gli effetti della discriminazione. Le associazioni e gli enti individuati con decreto del Ministro per le pari opportunità sono legittimati ad agire in nome e per conto del soggetto passivo della discriminazione, nonché ad intervenire nei giudizi per danno subìto dalle persone con disabilità e ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l'annullamento di atti lesivi degli interessi delle persone stesse.
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"La tutela giuridica delle persone con disabilità: scopri le leggi contro la discriminazione" - Questo quiz ti aiuterà a comprendere la legge 1 marzo 2006, n. 67, che promuove la piena attuazione del principio di parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità. Imparerai a riconoscere la discriminazione diretta e ind
