Ruolo dell'Infermiere e Normative Italiane

Il ruolo dell'infermiere è passato da un ruolo tecnico ad uno professionale, con autonomia specifica e responsabilità dell'assistenza generale alla persona, incluso il processo di somministrazione dei farmaci.

La legge 42/99 sottolinea la necessità di una formazione superiore, un ordinamento didattico e un codice deontologico per gli infermieri, dimostrando l'importanza della loro professionalità.

L'art. 2229 del codice civile definisce la professione infermieristica come una professione intellettuale, sottolineando il suo valore professionale.

L'infermiere svolge un ruolo fondamentale nella gestione della terapia, compresa la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, il cui processo non può prescindere da un pensiero critico e diagnostico.

La legge Gelli (L. 24/2017) si concentra sulla sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari, compreso l'infermiere.

La legge 219/2017 disciplina il consenso informato, un aspetto fondamentale per l'assistenza sanitaria che coinvolge anche l'infermiere.

Il codice deontologico degli infermieri (FNOPI), in particolare gli articoli citati, definisce i princìpi etici e le responsabilità professionali dell'infermiere nel suo ruolo.

L'art. 1 del codice deontologico dell'infermiere (FNOPI) afferma che l'infermiere è un professionista autonomo, responsabile e indipendente nel suo lavoro.

Il periodo di tempo in cui un farmaco mantiene la sua efficacia e può essere utilizzato in sicurezza.

Un farmaco scaduto può avere una ridotta efficacia del principio attivo, ma non comporta necessariamente effetti tossici.

Le forme farmaceutiche, come compresse, fiale o sciroppi, influenzano la durata di conservazione del farmaco.

Colliri, gocce, pomate, sciroppi e spray hanno una durata di conservazione limitata, solitamente da 1 a 3 mesi, a meno che non siano monodose.

In un reparto ospedaliero, è importante controllare la data di apertura per le confezioni di farmaci aperte, in quanto il farmaco può degradarsi dopo l'apertura.

L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) autorizza la commercializzazione di un farmaco per garantire la sicurezza e l'efficacia.

Il principio attivo di un farmaco è la sostanza che esercita l'azione terapeutica, mentre gli eccipienti aiutano a preservare e migliorare la somministrazione.

La denominazione chimica descrive la struttura chimica del farmaco. Il nome generico è il nome standard, mentre il nome commerciale è quello utilizzato per commercializzare il farmaco.

I farmaci possono essere classificati in base alla loro azione terapeutica, struttura chimica, via di somministrazione o altre caratteristiche.

Un sistema di gestione del farmaco in un reparto ospedaliero, che prevede il controllo e l'organizzazione dei farmaci e dei presidi medici, con l'indicazione della data di scadenza.

La via di somministrazione di un farmaco si riferisce al modo in cui il farmaco viene introdotto nell'organismo, come inalazione, orale, sublinguale, ecc.

La modalità di somministrazione del farmaco descrive i metodi specifici per come il farmaco viene somministrato in base alla via scelta, ad esempio, l'uso di uno spray per l'inalazione o la deglutizione di una compressa per via orale.

La formulazione di un farmaco si riferisce alla forma fisica in cui il farmaco viene presentato, come pillole, capsule, soluzioni, ecc.

La conservazione del farmaco si riferisce alle condizioni specifiche per conservare il farmaco in modo che rimanga efficace e sicuro per l'uso

Il foglietto illustrativo è un documento che fornisce informazioni complete su un farmaco, inclusi usi, dosaggio, effetti collaterali, precauzioni e informazioni di sicurezza

Gli eccipienti sono sostanze non attive aggiunte a un farmaco per aiutarlo a mantenere la sua forma, consistenza o stabilità

La posologia si riferisce alla quantità e alla frequenza con cui un farmaco deve essere somministrato

Gli effetti indesiderati sono effetti negativi o non desiderati che possono verificarsi come conseguenza dell'assunzione di un farmaco

Convertire una frazione in percentuale, si moltiplica la frazione decimale per 100 e si aggiunge il simbolo '%'.

Per convertire un decimale in percentuale, si moltiplica il decimale per 100 e si aggiunge il segno '%'.

Il sistema metrico è basato su multipli di 10. Le unità di misura sono abbreviate e scritte dopo il valore numerico.

Le unità di misura sono scritte in minuscolo come sigle. Utilizzare i decimali al posto delle frazioni. Se il numero è inferiore a 1, si usa lo zero prima della virgola. Omettere gli zeri superflui.

La conversione è il processo che permette di esprimere la stessa quantità in unità di misura diverse.

Il Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità (SIMES) è un sistema di segnalazioni volontarie che mira a promuovere una cultura di apprendimento dagli errori in campo sanitario in Italia.

Gli errori in farmacoterapia possono verificarsi durante diverse fasi del processo di gestione del farmaco, dalla prescrizione alla somministrazione e al monitoraggio.

Un errore di prescrizione può riguardare l'assenza di dati essenziali, un dosaggio sbagliato, unità di misura non corrette e indicazioni errate sulla modalità di somministrazione.

La trascrizione di un farmaco è un processo delicato che può essere soggetto a errori. L'utilizzo di sistemi informatici può ridurre questi errori.

Confezionare e etichettare correttamente un farmaco è fondamentale per evitare errori. Questo processo richiede attenzione e accuratezza.

La somministrazione di farmaci attraverso l'iniezione nel tessuto sottocutaneo (derma).

I volumi tipici sono piccoli, tra 0,5 e 1 ml.

È la via privilegiata per farmaci come insulina, calciparina e vaccini.

Si utilizzano siringhe da 1 ml con aghi da 25-27 G di lunghezza 1,3-1,5 cm.

Vantaggi: rapido assorbimento e addestramento facile.

Svantaggi: non è possibile somministrare grandi volumi o farmaci irritanti, importante valutare lo strato del derma del paziente.

L'iniezione di farmaci direttamente sotto l'epidermide, lo strato superficiale della pelle.

Si utilizzano volumi molto piccoli, tra 0,1 e 0,3 ml.

È utilizzata principalmente per scopi diagnostici, come il test della tubercolina, o per anestetici locali.

Una unità di misura per il diametro degli aghi.

Un numero gauge (G) più alto indica un diametro dell'ago più piccolo.

Un contenitore di vetro che contiene un farmaco in forma liquida o in polvere.

Un contenitore di vetro che contiene un farmaco, spesso in forma liquida.

La via di somministrazione di farmaci attraverso un ago e una siringa.

Soluzione di cloruro di sodio al 9% in peso, utilizzata come solvente per alcuni farmaci.

La somministrazione di un farmaco in una vena.