Lezione 38 (Ripasso V nucleo tematico) - Slide

Processo che crea il vincolo contrattuale tra datore di lavoro e lavoratore.

Soggetti coinvolti nel contratto di lavoro (datore e lavoratore).

Atto formale che inizia il rapporto di lavoro.

Periodo iniziale di prova per valutare reciprocamente le capacità.

Difetti che invalidano il contratto di lavoro.

Il contratto di lavoro può essere stipulato senza una forma specifica, salvo eccezioni.

Registro ufficiale dove il datore di lavoro deve registrare l'assunzione del lavoratore.

Periodo di prova per valutare reciprocamente la compatibilità lavorativa tra lavoratore e datore.

Forma scritta obbligatoria per la validità di un accordo, non solo per la prova.

Il lavoratore deve svolgere la propria mansione con cura e attenzione, come richiesto dalla natura del lavoro e dagli interessi dell'azienda.

Il lavoratore è tenuto a seguire le istruzioni del datore di lavoro, rispettando le direttive aziendali.

Doveri del datore di lavoro durante l'assunzione del lavoratore, compresa informazione e comunicazioni.

Il lavoratore non può svolgere attività simili a quelle del suo datore di lavoro, né per conto proprio né per conto terzi, durante il periodo di lavoro e, in alcuni casi, anche dopo la fine del rapporto lavorativo.

Decreto legislativo che regola le informazione ed i compiti per il datore di lavoro, in attuazione di una direttiva europea.

Strumenti tecnologici per la gestione del lavoro.

Il lavoratore non può divulgare informazioni riservate dell'azienda, come metodi di produzione o informazioni sui clienti.

Un accordo tra datore di lavoro e lavoratore che estende il divieto di concorrenza anche al periodo successivo alla fine del rapporto di lavoro.

Direttiva europea del 1991 che introduce l'obbligo per i datori di lavoro di informare i dipendenti sulle condizioni lavorative.

Diritti dei dipendenti a ricevere informazioni chiare e complete sulle condizioni di lavoro dal loro datore di lavoro.

Documenti scritti che descrivono i termini principali del rapporto di lavoro.

Direttiva europea che amplia lo scopo della direttiva del 1991, promuovendo un'occupazione più trasparente e prevedibile.

Forma specifica del contratto di lavoro, come ad esempio la scrittura o l'oralità.

Obbligare il datore di lavoro a informare il lavoratore sulle condizioni applicabili al contratto di lavoro.

Principi importanti per la direttiva del 2019, che mirano a garantire che le condizioni di lavoro siano chiare e prevedibili.

Le leggi e le consuetudini specifiche di ogni paese in materia di forma del contratto di lavoro.

Direttiva che stabilisce il diritto del lavoratore subordinato di ricevere informazioni essenziali sul proprio contratto di lavoro.

Articolo del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea che riguarda il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di mercato comune.

Articolo del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea che riguarda le condizioni di lavoro.

Decreto legislativo italiano che introduce nuove disposizioni per garantire la trasparenza delle condizioni di lavoro, in attuazione della Direttiva UE 1991/533.

Migliorare le condizioni di lavoro promuovendo un'occupazione più trasparente e prevedibile, garantendo l'adattabilità del mercato del lavoro.

Si applica a tutti i lavoratori nell'Unione Europea che hanno un contratto di lavoro o un rapporto di lavoro.

Il decreto fornisce informazioni aggiuntive rispetto alla Direttiva UE 1991/533 e al D.Lgs. 152/1997, come la durata delle ferie e i dettagli del piano di formazione.

Il decreto introduce nuove norme sostanziali di notevole importanza, andando oltre la semplice trasparenza informativa.

Condizione di instabilità lavorativa, caratterizzata da contratti a termine o a tempo indeterminato con elevata variabilità della programmazione.

Capacità di prevedere in anticipo gli orari, la quantità di lavoro e la durata del rapporto lavorativo.

Possibilità di prevedere gli orari di lavoro, la durata del rapporto e le attività da svolgere.

Flessibilità del lavoro in termini di quantità, durata e orari, spesso caratterizzata da una certa imprevedibilità.

Rapporto di lavoro con una durata definita in anticipo, indicata nel contratto.

Obbligo del datore di lavoro di garantire un livello minimo di prevedibilità del lavoro anche per i contratti a tempo indeterminato con elevata variabilità.