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Questions and Answers
Cosa indica un rango percentile di 2?
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Quale metodo è utilizzato per calcolare i punti z?
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Qual è la formula per calcolare i punti z?
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Quali punteggi ponderati indicano una prestazione in relazione a un gruppo di riferimento?
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Qual è il valore di un punteggio z se la prestazione è 118, la media è 100 e la deviazione standard è 15?
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Cosa si intende per sviluppo atipico?
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Quali sono i parametri quantitativi nel contesto dello sviluppo atipico?
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Come si può manifestare l'atipicità nello sviluppo?
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Qual è la rilevanza dei criteri statistici nello sviluppo atipico?
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Che cosa può rendere un certo comportamento atipico?
Che cosa può rendere un certo comportamento atipico?
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Study Notes
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico: Introduzione
- Il corso si intitola Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, a.a. 2024/2025, tenuto dalla Prof.ssa Anna Maria Re.
Definizione di sviluppo atipico
- Lo sviluppo atipico si riferisce a quei funzionamenti o ritmi di acquisizione che, sebbene la popolazione mostri variabilità, si discostano dalle caratteristiche tipiche previste per determinate fasce d'età.
- Lo sviluppo atipico si può presentare in modo precoce (es. ritardo nello sviluppo, disabilità cognitiva, disturbo dello spettro autistico) o tardivo (es. disturbo specifico dell'apprendimento).
- Lo sviluppo atipico presenta parametri sia qualitativi (le traiettorie sono diverse dallo sviluppo tipico), sia quantitativi (intensità, frequenza e gravità delle caratteristiche lungo un continuum di variazioni quantitative).
Età di esordio
- L'atipicità può manifestarsi in età precoce, come nei ritardi di sviluppo o in condizioni come disabilità cognitiva o disturbo dello spettro autistico.
- L'atipicità può manifestarsi anche in età tardiva, come nel caso dei disturbi specifici dell'apprendimento.
Sviluppo atipico e criteri statistici
- I parametri qualitativi e/o quantitativi aiutano a definire se uno sviluppo si discosta dalla traiettoria tipica della popolazione.
- Lo sviluppo atipico può manifestarsi in termini di una sola caratteristica o nella quantità con cui una caratteristica è presente (es. eccessiva frequenza di comportamenti iperattivi).
- È fondamentale conoscere lo sviluppo tipico per comprendere le deviazioni in uno sviluppo atipico e in quali ambiti.
- I punteggi ponderati come ranghi percentili, punti z, punti T, punti stanine e quozienti di deviazione permettono di standardizzare i risultati e comprendere la posizione di un soggetto rispetto al campione normativo.
Curva normale: corrispondenze tra punteggi
- La curva normale mostra la distribuzione di un parametro in una popolazione.
Punteggi ponderati
- Ranghi percentili, punti z, punti T, punti stanine e quozienti di deviazione sono utilizzati per quantificare e standardizzare i punteggi, consentendo di valutare la posizione di un soggetto rispetto a un campione normativo.
Percentili
- I percentili indicano la posizione di un punteggio rispetto a un gruppo di riferimento, ad esempio quanti sono i risultati superiori o inferiori a un dato percentile.
Deviazioni standard (punti z)
- Le deviazioni standard (punti z) sono utili per quantificare le differenze rispetto alla media di un campione, utilizzando la media e la deviazione standard del test, riferite alla fascia d'età o alla scolarità del soggetto.
Fasce di prestazione
- Alcune prove di apprendimento raggruppano i risultati in fasce di prestazione (CR, PS, RA e RI).
Corrispondenza tra punteggi
- Tabelle che relazionano i punteggi standardizzati (es. Punti Z o punteggi T) alle percentuali cumulative nella curva normale.
Sviluppo atipico come "mancato raggiungimento"
- In passato, lo sviluppo atipico era spesso inteso come "mancato raggiungimento" di tappe dello sviluppo tipiche.
Approccio necostruttivista
- Lo sviluppo psicologico è rappresentato da cambiamenti qualitativi dovuti all'emergere di nuove strutture di pensiero.
- Il neurosviluppo è un processo attivo di costruzione della conoscenza, basandosi su strutture di pensiero e modelli operativi di funzionamento.
- Le teorie neocostruttivista inquadrano lo sviluppo in una prospettiva bio-ecologica, considerando la relazione tra sistema cognitivo e aspetti ambientali, ed aspetti relazionali e sociali.
Nature vs Nurture
- Natura: dotazione biologica.
- Educazione: ambiente.
- Epigenetica: interazione tra ambiente e patrimonio genetico
Epigenetica
- L'interazione tra fattori genetici e ambientali influenza la maturazione del sistema nervoso centrale (SNC).
- I geni guidano le fasi iniziali dello sviluppo del SNC, mentre l'ambiente influenza e modella la struttura e la funzione attraverso sinaptogenesi, formazione dendritica e rimodellamento assonale.
Neuroplasticità
- Il cervello è in grado di modificare le proprie connessioni neurali a causa dell'esperienza.
- La neuroplasticità è particolarmente evidente durante l'infanzia.
- La plasticità experience-dependent guida la maturazione di circuiti corticali durante periodi critici.
- La neuroplasticità è fondamentale per l'adattamento del comportamento e il recupero da danni neurologici.
Neuropsicologia
- La neuropsicologia studia le correlazioni tra processi cognitivi e comportamentali e i meccanismi anatomico-fisiologici del SNC.
- I modelli neuropsicologici, come quello di Coltheart, studiano la relazione tra aree cerebrali e funzioni cognitive.
Modello Neuropsicologico
- Un modello a due vie per spiegare il processo di lettura e scrittura.
Dislessia Fonologica
- La dislessia fonologica è causata da un danno alla via fonologica del sistema di lettura.
- Soggetti con dislessia fonologica hanno una buona capacità di leggere parole regolari e parole non parole, ma hanno difficoltà a leggere parole irregolari o parole non conosciute.
Dislessia Superficiale
- La dislessia superficiale è causata da un danno alla via lessicale del sistema di lettura, influenzando la lettura di parole irregolari e parole omofone non omofone.
Neuroplasticità e fasi dello sviluppo
- La plasticità del cervello è massima nei primi anni di vita.
- Lo sviluppo durante dai 3 ai 15 anni comporta cambiamenti significativi anche se minori rispetto ai primi tre anni di vita.
- La specializzazione di alcune aree cerebrali e la lateralizzazione emisferica aumentano l'efficienza neurale delle aree più specializzate.
Periodi critici
- Periodi sensibili in cui il cervello è particolarmente plastico e sensibile agli stimoli ambientali.
Neuroplasticità e deprivazione
- L'esposizione a fattori stressanti come malnutrizione o cure materne carenti influiscono negativamente sullo sviluppo cerebrale.
- Esperienze stressanti precoci possono aumentare la vulnerabilità a disturbi di neurosviluppo in età adulta.
- I fattori ambientali influenzano notevolmente lo sviluppo, come dimostrato nelle popolazioni di bambini in orfanotrofio.
Enriched environment
- Gli ambienti arricchiti offrono molteplici stimolazioni sensoriali, cognitive e sociali.
- Un ambiente arricchito promuove la plasticità neurale, la neurogenesi, l'aumento della formazione sinaptica e l'effetto neuroprotettivo.
Esempi di ambiente arricchito
- Il massaggio nei prematuri, l'esposizione a una seconda lingua nei primi anni di vita, sono considerati esempi di ambienti arricchiti.
Fattori di rischio e fattori protettivi
- Fattori biologici, psicosociali ed educativi possono essere sia fattori di rischio che fattori protettivi.
- La manifestazione di un disturbo dipende dall'interazione di vari fattori, non solo da una causa singola.
Multifattorialità dei disturbi dello sviluppo
- La multifattorialità dei disturbi dello sviluppo indica che molti fattori contribuiscono allo sviluppo di un disturbo, come ad esempio l'interazione tra fattori genetici, ambientali, con caratteristiche interne del bambino e aspetti relazionali.
Dalla diagnosi all'intervento
- Gli obiettivi dell'attività clinica includono l'identificazione del problema, la spiegazione del fenomeno, la previsione del decorso del problema e modificando il decorso del problema.
Procedimento diagnostico
- Il procedimento diagnostico si basa su diverse fasi, inclusi anamnesi, colloquio con genitori, controllo quaderni, raccolta dati scolastici, valutazioni psicodiagnostiche e neuropsicologiche, valutazione degli apprendimenti, test intelligenza, questionari, osservazione e colloquio clinico.
Diagnosi di I e II livello
- La diagnosi di primo livello valuta se ci sono disturbi o solo normali variazioni comportamentali.
- La diagnosi di secondo livello conferma le informazioni ottenute nella diagnosi di primo livello, fornendo informazioni per un eventuale intervento successivo.
Diagnosi funzionale
- La diagnosi funzionale descrive punti di forza e abilità residue dell'individuo.
- Un profilo disarmonico considera i punti di forza di ciascun individuo per creare un trattamento individualizzato ed efficace.
Un buon trattamento
- L'intervento deve essere rapido, basato su dati scientifici, avere ipotesi di miglioramento esplicite ed essere efficace rispetto all'evoluzione naturale attesa.
Tipi di intervento
- Intervento preventivo (primario e secondario), intervento clinico, intervento riabilitativo e abilitativo sono i tipi di intervento più comuni.
Intervento preventivo
- L'intervento preventivo primario mira a proteggere i soggetti sani dal rischio di malattia.
- L'intervento preventivo secondario è rivolto ai soggetti predisposti a manifestare un problema, anche se non è ancora clinico.
Intervento clinico
- L'intervento clinico si effettua dopo una diagnosi per limitare il danno derivato dal disturbo.
Intervento riabilitativo e abilitativo
- L'intervento riabilitativo si concentra sul recupero dell'autonomia funzionale del soggetto.
- L'intervento abilitativo cerca di facilitare lo sviluppo del potenziale individuale attuale.
Intervento su caso singolo
- L'intervento su caso singolo è specifico e si concentra sul problema principale nella diagnosi funzionale.
Intervento su piccoli gruppi
- I interventi su piccoli gruppi richiedono la scelta dei contenuti, delle modalità d'intervento, del materiale d'intervento, e la scelta di materiale per valutare l'efficacia del trattamento.
Parent Training
- Un tipo particolare di intervento per i genitori, rivolto alle problematiche dei figli, con un trainer specializzato per educare e supportare genitori nella creazione di un buon rapporto genitori-figli.
DSM-5, ICD-10, ICD-11
- Sistemi di classificazione per i disturbi di neurosviluppo, includendo disabilità intellettive, disturbi della comunicazione, disturbo dello spettro autistico, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbi dell'apprendimento e disturbi del movimento.
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Description
Questo quiz esplora i concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo tipico e atipico, come trattato nel corso tenuto dalla Prof.ssa Anna Maria Re. Saranno discussi aspetti come le caratteristiche dello sviluppo atipico, l'età di esordio e come queste variabilità influenzino i percorsi di sviluppo. Ideale per chiunque voglia approfondire il tema e le sue implicazioni pratiche.