Le imposte approfondimenti1

Terminologie Usate per le Imposte

• Si intende per discriminazione qualitativa dei redditi il riconoscere un onere di imposta differenziato alle diverse categorie di reddito.
• La discriminazione tra redditi di lavoro e redditi di capitale vede le legislazioni tipicamente a favore dei primi.
• I redditi di lavoro richiedono un sacrificio maggiore, sono temporanei e hanno una valenza sociale.
• La discriminazione può essere ottenuta aggiungendo un'imposta reale su tutti i redditi diversi da quelli di lavoro.
• Ulteriori metodi includono un prelievo sul patrimonio o introducendo una deduzione specifica per i redditi di lavoro.

Tax Expenditure

• "Tax expenditure" si riferisce agli abbattimenti del debito d'imposta imputabili a previsioni legislative.
• Rientrano deduzioni, detrazioni, esclusioni, esenzioni, aliquote ridotte e differimenti di imposte.
• Questi abbattimenti riducono il gettito e hanno un effetto simile alle spese pubbliche, ma sono indiretti.
• Deduzioni e detrazioni influenzano le aliquote medie e marginali.
• Le deduzioni e detrazioni rendono progressive imposte altrimenti proporzionali.
• Hanno la funzione anche di personalizzare l'imposta, attuano la discriminazione qualitativa dei redditi e incentivano specifici impieghi del reddito.

Esempi di Tax Expenditure

• €10.000 a favore di donazioni ad enti no profit deducibili dal reddito, ciò significa che il contribuente con un'aliquota marginale del 36% pagherebbe €3.600 di imposta su €10.000.
• E' come se donasse soltanto €6.400, il resto è a carico dello Stato, in termini di minori entrate.
• L'articolo 14 della legge 80/2005 stabilisce che ogni donazione, a determinate condizioni, è deducibile dal reddito complessivo per persone fisiche e soggetti Ires.
• Il decreto legislativo 4.12.97 numero 460, articolo 13 prevede che, in alternativa, ogni donazione a favore delle ONLUS è detraibile dall'imposta per le persone fisiche o deducibile dal reddito d'impresa.

Criteri di Ripartizione del Carico Tributario

• I principali criteri di ripartizione del carico tributario sono il principio del beneficio e la capacità contributiva.
• Il beneficio (o controprestazione) implica che l'imposta deve essere commisurata al beneficio che il contribuente riceve dai beni e servizi pubblici, di cui fa liberamente domanda e ne costituisce il prezzo.
• La capacità contributiva implica che l'imposta dev'essere commisurata alla capacità contributiva dei soggetti, ovvero alla loro capacità di pagarla.
• L'articolo 53 della Costituzione stabilisce che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e che il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Principio del Beneficio

• Principio del beneficio implica che l'imposta deve essere commisurata al beneficio che il contribuente riceve dai beni e servizi pubblici, di cui fa liberamente domanda e ne costituisce il prezzo.
• La finalità dell'imposta è finanziare l'offerta di servizi e beni pubblici, senza contemplare finalità redistributive, e deve esserci equità nello scambio.
• Problemi applicativi includono il free riding nel caso di beni non rivali e non escludibili, quindi quando un individuo beneficia di risorse senza voler contribuire al pagamento sapendo che se ne fa carico il resto della collettività.
• L'offerta dei beni e servizi può avvenire in una logica diversa dallo scambio volontario, come nel caso di beni meritevoli o esternalità.
• Il vantaggio è che crea un collegamento tra decisioni di spesa e decisioni di entrata, trasparenza delle decisioni pubbliche e responsabilizzazione di chi decide le spese rispetto a chi ne sopporta il costo.
• Il decentramento rende possibile applicare il principio della prestazione, soprattutto per i servizi pubblici locali, dove è più semplice individuare i beneficiari.
• La funzione redistributiva non è opportuno decentrare.

Capacità Contributiva

• Il principio della capacità contributiva implica che l'imposta dev'essere commisurata alla capacità contributiva dei soggetti e cioè alla loro capacità di pagarla.
• La finalità dell'imposta non è solo finanziare l'offerta di beni e servizi pubblici, ma anche la redistribuzione della ricchezza.
• La ripartizione deve avvenire in modo equo, e l'equità si ottiene mediante riferimento alla capacità contributiva del soggetto.
• L'equità orizzontale prevede che a uguale capacità deve corrispondere uguale imposta.
• L'equità verticale prevede che a maggiore capacità deve corrispondere maggiore imposta.
• L'ordinalità costante implica che le imposte non devono alterare la scala distributiva (tm<100%).

Problemi Applicativi

• Problemi in applicazione del principio di capacità contributiva includono l'Individuare un corretto indicatore di capacità contributiva, tra patrimonio, reddito o consumo.
• Ulteriore problema anche nel definire i criteri di ripartizione dell'onere di imposta in relazione alla capacità contributiva così individuata(eguale sacrificio, assoluto,marginale o proporzionale).
• L'imposta deve essere ripartita in modo da uguagliare il sacrificio che deve essere sopportato dai contribuenti.
• Esistono tre modi diversi di equalizzare il sacrificio tra le parti, sacrificio assoluto uguale, sacrificio proporzionale uguale, o sacrificio marginale uguale (o minimo collettivo)

Principio del Sacrificio Assoluto Uguale

• Pagare imposte è un sacrificio ed è legato al principio della utilità/disutilità decrescente.
• All'aumentare del reddito il sacrificio per una quantità x di imposte è minore.
• Con tale metodo si deve individuare la quantità di imposte che renda uguale il sacrificio assoluto di utilità tra un contribuente povero e uno ricco.
• Ciò significa che il contribuente ricco dovrà pagare una imposta maggiore per equità di sacrificio assoluto
• Il limite di questo principio è il superamento di un valore "confiscato" dove i povero potrebbero dover rinunciare a tutto il proprio reddito.

Principio del Sacrificio Proporzionale Uguale

• Nel principio proporzionale uguale, il sacrificio di utilità richiesto è una percentuale uguale dell'utilità complessiva che hanno dal proprio reddito.
• Un individuo Povero ha una utilità di OY1DM, di cui paga Py1 di tasse, quindi sta sopportando una utilità di perita pari a PY1DK
• Un individuo ricco ha una utilità pari a O'Y2D'M' di cui paga P'y2 di tasse, quindi sta sopportando una utilità di perita pari a PY2D'K'
• Quindi PY1DK/0Y1DM=PY2D'K'/O'Y2D'M'

Sacrificio Marginale Uguale

• Il principio del sacrificio marginale richiede di eguagliare il valore dell'utilità marginale dei due contribuenti a seguito dell'introduzione dell'imposta.
• Però implica che il prelievo grava dapprima sul ricco, con unico vincolo di non ribaltare la scala della distribuzione del reddito.

Critiche

• I principi del sacrificio si basano su assunzioni poco realistiche.
• Trae le critiche vi sono il fatto che il sacrificio di utilità sia misurabile e confrontabile tra le persone, e che il reddito pre-imposta sia sempre dato e conosciuto.
• Il criterio della capacità contributiva, trova fondamento nelle valutazioni politiche degli enti impositivi più che nei principi utilitaristi.
• Solo nell'ipotesi in cui i due soggetti abbiano la stessa funzione di utilità è possibile effettuare il nesso tra il sacrificio e la progressività.
• Se le funzioni di utilità fossero diverse, risulterebbe ottimale far pagare di più a chi trae meno soddisfazione dal reddito, coerentemente alla visione utilitarista

Scelta Della Base Imponibile

• Nella scelta della base imponibile si considerano due profili principali per l'equità e l'efficienza.
• Il profilo equitativo implica l'individuazione del concetto di reddito che meglio riflette la capacità contributiva del soggetto.
• Il profilo di efficienza valuta gli effetti economici, ovvero la distorsione stessa del ricorso a una definizione rispetto a un'altra.
• Il legislatore distingue le forme di tassazione del reddito in base alla fonte e all'uso che se ne fa.
• Viene inoltre fatta una distinzione tra le nozioni di produzione, entrata e consumo.

Base Imponibile

• La base imponibile può coincidere con il reddito prodotto(redditi da lavoro + redditi da capitale = salari e stipendi + profitto + rendite + interessi).
• Quindi si può affermare che RP = ΣΥ (i = lavoro, terra, capitale).
• Nel caso di una nazione, la base imponibile può essere considerata quindi il valore complessivo della Produzione Interna Lorda (PIL).
• I problemi di questa tassazione può essere la territorialità dell'imposta (se si considerano anche i prodotti all'interno del paese da cittadini non residenti)
• Ulterioriproblimi sono la non considerazione delle plusvalenze nette e dei beni straordinari per i profili fiscali

Reddito Entrata

• Gli aspetti critici del precedente modello hanno ispirato l'elaborazione di un nuovo concetto di base imponibile proposto da Schanz (1896), ed elaborato da Haig (1921), Simons (1939).
• Il reddito di un individuo è pari all'ammontare massimo di risorse che egli può consumare in un periodo senza ridurre il proprio patrimonio.
• Matematicamente RE = Consumo effettivo + Variazione del patrimonio (+/-) (consumo potenziale)
• RE = Wt - Wt-1 + Ct (dove Wt e Risparmio = W-Wt-1 e C₁ =consumo effettivo al tempo t

Altre Caratteristiche Derivate

• Il Reddito Entrate è pari (Redditi da lavoro + redditi da capitale) + plusvalenze nette + entrate straordinarie o occasionali
• Questo è traducibile matematicamente in termini di RE = ΣΥ + CG + AE
• Questo implica che sono tassate tutte le fonti di reddito, comprese le plusvalenze maturate (in quanto potenzialmente traducibili in consumo).
• Si fanno eccezioni a questo principio per le donazioni ed eredità.
• Le entrate straordinarie e occasionali non comprendono donazioni ed eredità, in quanto assoggettate a tributi autonomi, generalmente meno onerosi.
• Unproblema importante da tenere sotto controlla è come tassare le plusvalenze (alla maturazione oppure alla reale realizzazione)

Tassazione alla Maturazione

• Richiede di conoscere il valore di mercato di tutte le attività patrimoniali al 31 dicembre di ogni anno; valore che spesso non è valutabile con certezza in assenza di transazioni.
• Può creare al contribuente problemi di liquidità.

Tassazione alla Realizzazione

• Determina effetti di immobilizzo(lock in effect), imputabili alla volontà di differire l'imposta.
• Incentiva attività elusive: realizzazione immediata delle minusvalenze (deducibili), differimento della realizzazione delle plusvalenze (tassate).

Reddito Spesa

• La adozione della nozione di “Reddito spesa” trova sostegno ideologico in nazioni, come gli USA per la forte necessità di favorire l'accumulo.
• Il “Reddito imponibile”è pari all'ammontare di risorse effettivamente speso.