Piano di Autocontrollo per la Sicurezza Alimentare
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Questions and Answers

Quale dichiarazione descrive più accuratamente il piano di autocontrollo?

  • E' un documento che non include alcuna analisi dei rischi.
  • E' composto da diverse parti, compresa l'analisi dei rischi. (correct)
  • Comprende esclusivamente le buone pratiche di fabbricazione.
  • Include solo un diagramma di flusso per la produzione.
  • Qual è la funzione principale dell'analisi dei rischi nel piano di autocontrollo?

  • Stabilire un piano di disinfestazione.
  • Elencare i dipendenti e le loro mansioni.
  • Individuare problemi potenziali per gli alimenti. (correct)
  • Creare un diagramma di flusso generico.
  • Cosa caratterizza un diagramma di flusso nel piano di autocontrollo?

  • Deve seguire schemi standardizzati.
  • Rappresenta una sequenza di fasi operativa specifica di un'attività. (correct)
  • E' un diagramma univoco per tutte le attività.
  • È obbligatorio includere il numero di lavoratori.
  • Quale parte del piano di autocontrollo è considerata la più importante?

    <p>l'analisi dei rischi.</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti affermazioni è vera riguardo le buone pratiche di fabbricazione nel piano di autocontrollo?

    <p>Sono specifiche per ogni attività e devono essere menzionate.</p> Signup and view all the answers

    Quale attività non contribuisce a mantenere la salubrità degli alimenti durante la lavorazione?

    <p>Lasciare aperti i contenitori di conservazione</p> Signup and view all the answers

    Quale dei seguenti comportamenti non è consigliato durante la manipolazione degli alimenti?

    <p>Pulirsi le mani sugli abiti da lavoro</p> Signup and view all the answers

    Quale affermazione riguarda correttamente la conservazione degli alimenti?

    <p>Scatolami e alimenti conservati hanno sempre una scadenza</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti fonti di contaminazione non deriva dal corpo umano?

    <p>Insetti volanti</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti affermazioni sulle tossinfezioni alimentari è corretta?

    <p>Possono avere sia un'azione rapida che lenta</p> Signup and view all the answers

    Study Notes

    Il Piano di Autocontrollo

    • Il piano di autocontrollo è composto da diverse parti, le più importanti sono:
    • Presentazione dettagliata dell'attività: si elencano l'anagrafica del locale/attività, i lavoratori impiegati specificando le loro mansioni, le norme seguite per la rintracciabilità, il piano di formazione dei dipendenti, il piano pulizie e il piano di monitoraggio e disinfestazione; inoltre, si elencano le buone pratiche di fabbricazione utilizzate nell'attività.
    • Diagrammi di flusso: rappresentazioni schematiche delle sequenze di fasi od operazioni utilizzate durante la produzione o lavorazione di un prodotto alimentare. Ogni diagramma è personalizzato e illustra la sequenza di operazioni. Non esiste uno schema giusto o sbagliato; ogni diagramma descrive il modo di operare in quell'attività precisa.
    • Analisi dei rischi: la funzione è individuare tutto ciò che potrebbe danneggiare gli alimenti, al fine di evitare che accada. L'analisi prende in considerazione ogni passaggio dei diagrammi di flusso. Include:
      • Il tipo di pericolo e la sua natura
      • Le misure preventive relative al pericolo
      • I controlli effettuati per monitorare il pericolo
      • Le eventuali misure correttive (come ci si comporta in caso di emergenza)
      • La documentazione eventualmente utile

    Ulteriori dettagli del Piano di Autocontrollo

    • L'allegato al piano di autocontrollo include in ogni caso:

      • Elenco fornitori e clienti
      • Autocertificazione dei fornitori del rispetto del metodo HACCP
      • Pianta dei locali
      • Scheda relativa alla gestione degli alimenti non conformi
      • Scheda relativa alla registrazione delle anomalie di temperatura
      • Scheda relativa alla gestione delle anomalie delle attrezzature e alla loro manutenzione
      • Copie degli attestati di formazione o corsi seguiti dal personale
      • Documenti relativi al monitoraggio degli infestanti e dall'eventuale disinfestazione
      • Schede tecniche e di sicurezza dei prodotti utilizzati per la pulizia
    • Il piano di autocontrollo non è immutabile nel tempo: le leggi o le lavorazioni possono subire modifiche. Il piano deve essere periodicamente revisionato, in particolare ogni volta che l'attività cambia qualcosa nel trattamento degli alimenti.

    Metodo HACCP

    • L'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) è un metodo di autocontrollo igienico finalizzato a tutelare la salute del consumatore. Implica la "padronanza" o il "controllo" del proprio sistema di lavoro, a scopo preventivo. La sigla in italiano può tradursi in "analisi dei rischi e dei punti critici di controllo", o più semplicemente "prevenzione".
    • Il manuale di autocontrollo HACCP deve includere tutti i processi di produzione e commercio di un alimento.
    • Il manuale individua i punti critici, annotando i controlli legali da eseguire sistematicamente per identificare i possibili problemi.
    • Il manuale descrive i comportamenti lavorativi necessari per raggiungere l'obiettivo finale, che è un alimento sano e di qualità.

    L'applicazione del sistema HACCP

    • Sicurezza igienica e salubrità dei prodotti alimentari
    • Idoneità degli alimenti al consumo umano dal punto di vista igienico
    • Analisi dei potenziali rischi per gli alimenti
    • Individuazione di fasi e processi in cui si possono verificare i rischi
    • Decisioni da adottare in relazione ai pericoli per la sicurezza dei prodotti
    • Individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza dei punti critici
    • Riesame e modifiche periodici del processo
    • Attività, analisi del rischio, punti critici e procedure di controllo e sorveglianza

    Buone Pratiche di Lavorazione (GMP)

    • Le GMP sono comportamenti, pratiche e procedure corrette e stabilite per diverse tipologie di attività (manipolazione, conservazione, cottura, ecc.) che devono essere mantenute durante tutte le operazioni di produzione di un alimento.
    • Le GMP sono fondamentali per garantire la salubrità dell'alimento.
    • Non esiste una tecnologia in grado di garantire la salubrità dell'alimento senza le competenze comportamentali degli addetti alla produzione.

    Igiene Ambientale

    • Rimozione dei residui grossolani: si rimuove lo sporco evidente, come polvere, briciole e residui di alimenti; si utilizzano scope, aspirapolvere e panni, per rimuovere tutta la sporcizia visibile a occhio nudo.
    • Detersione: si eliminano segni di sporco invisibile; si usano detersivi diversi in base allo sporco, con acqua calda (minimo 60-80°C).
    • Risciacquo: si rimuovono tutti i residui di prodotti chimici utilizzati.
    • Disinfezione: riduzione della carica batterica sulle superfici. Si utilizzano disinfettanti fisici (calore secco o umido) o chimici (come sali d'ammonio o acido peracetico). Si necessitano indicazioni sul tipo di disinfettante e su eventuali controindicazioni.
    • Igiene personale: pratiche da rispettare durante tutta la lavorazione, come non starnutire, tossire o soffiare sugli alimenti da servire, lavarsi le mani, evitare di fumare, non masticare gomma o mangiare. Non toccarsi il naso, i capelli, i baffi o altre parti del corpo.

    Fasi preliminari del Piano HACCP

    • Formazione del team HACCP, registrazione degli elementi HACCP, descrizione del prodotto e identificazione della sua destinazione d'uso.
    • Descrizione completa del prodotto trattato e dell'utenza che lo consuma (tipologia di locale).
    • Identificazione di tutti i CCP che si verificano nel ciclo di lavorazione
    • Forma di diagramma di flusso di tutte le fasi del ciclo produttivo
    • Riferimento a tutti i parametri di misurazione, frequenza, e responsabile del controllo.

    I Sette Principi di HACCP

    • Analisi del pericolo: individuare tutti i pericoli (chimici, fisici, biologici) che possono manifestarsi nel ciclo di lavorazione di un alimento.
    • Individuazione dei punti critici: identificare tutti i punti dove è possibile controllare o eliminare i pericoli.
    • Definizione dei limiti critici: stabilire i valori limite che consentono di mantenere sotto controllo i CCP.
    • Monitoraggio: controllare che i CCP siano sempre sotto controllo
    • Azione correttiva: definire le azioni da intraprendere quando i CCP non sono sotto controllo.
    • Documentazione: registrare tutte le attività di prevenzione.
    • Revisione: il piano deve essere periodicamente revisionato.

    Procedure di controllo preoperativo

    • Verifica condizioni igieniche locali, impianti e attrezzature.
    • Controlli su servizi igienici, spogliatoi, docce.
    • Verificare corretto funzionamento impianti: elettrico, illuminazione, aspirazione vapori, aerazione.
    • Verifica corretto funzionamento apparecchiature e attrezzature.
    • Verificare che il personale indossi abbigliamento idoneo e utilizzi guanti, mascherine etc.

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    Questo quiz esplora le varie componenti del piano di autocontrollo nel contesto della sicurezza alimentare. Scoprirai l'importanza di diagrammi di flusso, analisi dei rischi e buone pratiche di fabbricazione. Preparati a testare la tua conoscenza su come implementare un piano efficace per garantire la sicurezza nella tua attività.

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