Pedagogia di Makarenko e Gramsci

Un gruppo di persone organizzato e guidato da un direttore, composto da un collettivo di ragazzi e un collettivo di insegnanti.

Il collettivo di base favorisce la crescita individuale e la partecipazione agli obiettivi della comunità.

I valori del dovere, dell'onore e della produttività sono centrali nel sistema educativo di Makarenko.

Il lavoro produttivo si basa sulla consapevolezza del collettivo di contribuire allo sviluppo della società.

Makarenko credeva che la famiglia fosse l'ambiente ideale per la prima educazione del bambino.

Nel 1906, Maria Montessori organizza asili a Roma per i bambini nelle case popolari. Nel 1907, fonda la prima "Casa dei bambini".

Il metodo Montessori si basa sullo studio sperimentale del bambino, concentrandosi sulle sue attività senso-motorie.

Gli esercizi di vita pratica e i materiali scientificamente organizzati aiutano a sviluppare le capacità senso-motorie del bambino.

Montessori si impegnò nel rinnovamento dei metodi ortofrenici, rivolti all'educazione dei bambini con disabilità.

Montessori si batté per la "liberazione” del bambino, sottolineando l'importanza di un ambiente formativo e di una mente infantile come "mente assorbente".

L'ambiente dovrebbe essere adattato alle esigenze del bambino, favorendo la sua crescita e il suo apprendimento.

La mente del bambino è vista come "mente assorbente". Ciò significa che ha un grande potere di assimilazione e di partecipazione-comunicazione.

L'impegno sociale di Montessori si è concentrato sull'educazione alla pace e alla solidarietà tra i popoli.

La non-diffusione della rivoluzione proletaria in Europa dopo il 1917, e le contro-rivoluzioni preventive e autoritarie negli stati europei come il fascismo in Italia, hanno spinto Gramsci a rivedere i principi metodologici del marxismo e la sua visione della storia.

Il pensiero pedagogico di Gramsci, che ritiene che l'egemonia culturale si costruisce attraverso l'azione di molte istituzioni educative, tra cui la scuola.

La visione di Gramsci di una scuola unica senza latino fino ai 14 anni, che promuova una cultura storica e scientifica per superare il folklore e la concezione religiosa del mondo.

L'enfasi di Gramsci sul nozionismo, la guida ad un apprendimento sistematico della cultura, l'impegno nello studio e la disciplina, contro lo spontaneismo e l'attivismo pedagogici.

L'influenza del pensiero pedagogico di Gramsci sulla pedagogia italiana a partire dal secondo dopoguerra.

L'affermazione di un'educazione di matrice cristiana nel Novecento, a causa della crescente attenzione del Cristianesimo e della Chiesa cattolica verso il mondo moderno, i suoi ideali e i suoi problemi.

La crescente attenzione del Cristianesimo e della Chiesa cattolica verso il mondo moderno, i suoi ideali antropologici e sociali, e i problemi che emergono nel XX secolo.

Un movimento pedagogico che si oppone al naturalismo pedagogico, credendo che il naturalismo non tenga conto di tutti i bisogni e le finalità della vita umana, comprimendo le esigenze spirituali.

Secondo DEVAUD, la figura del maestro è superiore a quella dell'allievo ed è fondamentale l'autorità. Questo si oppone al movimento attivistico, che si basa sul protagonismo infantile e sull'anti-autoritarismo.

L'indirizzo pedagogico che pone al centro l'esperienza educativa, considerando la persona come valore trascendente, i suoi valori e la sua crescita.

Il compito del personalismo è quello di svolgere il valore della persona, affermarlo e realizzarlo in ogni aspetto della vita.

Pedagogista neokantiano che si opponeva alla pedagogia tedesca troppo nazionalista e militarista, sostenendo una educazione integrale che comprenda la coeducazione dei sessi, l'importanza dell'educazione fisica, il lavoro, l'impegno sociale e l'obbedienza come valore che trasformerà l'individualità in personalità.

Secondo FORSTER, l'obbedienza è un valore importante perché educa il bambino a subordinare i propri impulsi ad un principio superiore, trasformando l'individualità in personalità.

Il personalismo di FORSTER vuole porsi come uno strumento per risolvere la crisi spirituale contemporanea, caratterizzata da individualismo e anomia.

HESSEN, influenzato dalla 'filosofia dei valori', sottolineava l'eternità e la supremazia dei valori, in particolare la loro unità fondamentale.

L'educazione è una disciplina severa che limita la libertà per guidare il bambino verso valori superiori, identificati con quelli religiosi.

Questa visione sostiene che l'educazione dovrebbe essere basata sulla socialità, ma spesso rimane legata a un ruolo dominante del maestro nel processo educativo.

La pedagogia dovrebbe essere incentrata sulla persona, con un forte accento sulla dignità umana e sulla sua natura come 'fine a sé stessa'.

L'educazione cristiana dovrebbe promuovere la solidarietà, la collaborazione, la carità e la libertà dell'allievo.

Comunità che si basa su un modello familiare e si impegna nella rieducazione dei minorenni, contestando l'ordine sociale vigente.

Don Zeno Saltini, fondatore di Nomadelfia, è un esempio di pedagogista che ha contestato le posizioni ufficiali della Chiesa cattolica nel XX secolo..

La comunità educativa di Nomadelfia sfida le norme sociali e si impegna per il ritorno allo spirito del Vangelo.

L'educazione di Nomadelfia si basa sul modello della famiglia, piuttosto che su quello della scuola, e coinvolge tutti i membri, adulti e bambini.

La riforma scolastica del 1923, attuata dal regime fascista, mirava a riorganizzare l'istruzione in Italia, ma fu criticata per la sua selettività e per le barriere che poneva all'ascesa sociale dei ceti meno abbienti.

Il processo di fascistizzazione della scuola italiana, iniziato nel 1925, comprendeva l'introduzione di un testo unico per le elementari, l'insegnamento della religione nelle scuole secondarie, il giuramento dei professori universitari e la "bonifica fascista" della scuola.

La Carta della Scuola del Ministro Bottai, una delle tappe della fascistizzazione della scuola italiana, introduceva l'ideologia fascista e razzista nei programmi scolastici, militarizzando la vita scolastica.

La Riforma Bottai del 1939, attuata nel contesto dell'autarchia fascista, introdusse la scuola media unica e un biennio di "scuola del lavoro" nelle elementari, enfatizzando il ruolo del lavoro nell'educazione.

Il regime fascista utilizzò diverse associazioni giovanili, come l'Opera Nazionale Balilla e la Gioventù del Littorio, per promuovere la propaganda fascista, l'ideologia e il culto della disciplina attraverso feste, gare, parate militari e attività di propaganda.

La politica educativa del nazismo in Germania si concentrò sulla formazione di un corpo fisicamente sano e sull'indebolimento della cultura a favore dell'ideologia e delle attività fisiche, con una forte enfasi sulla discriminazione razziale.

Durante il periodo nazista, gli insegnanti erano obbligati ad iscriversi alla "Lega Nazionalsocialista" e a giurare fedeltà al Fuhrer. Questo dimostrava il totalitarismo del regime nazista e il suo controllo sull'istruzione.

Il nazismo si occupava anche di organizzare la vita dei ragazzi nel tempo libero, promuovendo attività come gare ginniche, campeggi, sedute di propaganda e preparazione all'arte bellica, imprimendo un profondo controllo sulla loro formazione.