Origini e Storia di Israele

Regno formato dalle tribù del nord d'Israele, separate da Giuda dopo la morte di Salomone.

Re d'Israele che conquistò Gerusalemme e unificò Giuda e Israele.

Lavori forzati per opere pubbliche imposti da Salomone.

Re successivo a David, famoso per la saggezza e per la costruzione del tempio di Gerusalemme.

Separazione del regno unificato di Israele in due regni, Giuda e Israele, a causa di tensioni politiche e fiscali.

Città conquistata e scelta come capitale da David.

Morte di Saul in battaglia contro i filistei, evento che portò al regno di David.

Regno formato dalle tribù del sud, che rimase unito dopo la divisione del regno.

Le origini di Israele sono descritte in due testi: la stele del faraone Merneptah (XIII secolo a.C.) e la stele di Mesha (IX secolo a.C.).

Periodo compreso tra il XVIII e il XIV secolo a.C. circa, in cui si narra la storia di famiglie, come Abramo, Isacco e Giacobbe.

Evento narrato nel libro dell'Esodo, intorno al 1250 a.C., legato a Mosè e alla nascita dello yahwismo.

Periodo dal 1200 al 1050 a.C. circa, in cui Israele è guidato da leader carismatici, detti giudici.

Primo re di Israele, Saul guidò Israele in risposta alle pressioni dei filistei a causa del loro monopolio sul ferro.

Popolo di origine indoeuropea, che si stabilirono in Canaan, lungo la costa, all'inizio dell'età del ferro (ca. 1200 a.C.), e detenevano il monopolio del ferro.

Fiorì in Mesopotamia intorno al XX-XVIII secolo a.C., caratterizzata da città-stato.

Dinastia fondata da Hammurabi (1792-1750 a.C.) in Mesopotamia, importante per la legislazione.

Il Regno di Giuda cadde sotto il dominio babilonese a causa della sconfitta nella battaglia di Karkemish.

Periodo in cui migliaia di persone del Regno di Giuda furono deportate a Babilonia tra il 597 e il 587 a.C..

Nel 587 a.C., il Tempio di Salomone a Gerusalemme fu distrutto.

Dichiarazione di Ciro il Grande che permise agli esiliati babilonesi di tornare in Giudea e ricostruire il tempio.

Nel 539 a.C., Ciro il Grande conquistò Babilonia, ponendo fine al dominio babilonese.

Un piccolo gruppo di esuli tornò in Giudea per ricostruire il tempio, come permesso dall'Editto di Ciro.

L'impero persiano diventò il nuovo potere dominante nell'antico Oriente dopo la conquista di Babilonia.

Un viceré nominato dalle autorità babilonesi per amministrare la Giudea dopo la deportazione.

Riforma popolare contro Roma (66-74 d.C.) culminata nella distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C.

Evento cruciale della prima rivolta giudaica, determinante per la storia del popolo ebraico.

Nuova ribellione contro Roma (132-135 d.C.) a seguito di azioni imperiali, condotta da Bar Kokhba.

Nuovo nome romano di Gerusalemme, come colonia romana, dopo la seconda rivolta.

Nuovo nome della Giudea dopo la repressione della seconda rivolta giudaica.

Re seleucide che saccheggiò il tempio.

Il successore di Ciro nominò Zorobabele, un israelita della famiglia di Davide, governatore.

Successore di Seleuco IV, regnò dal 175 al 164 a.C., noto per le sue politiche ellenizzanti.

Neemia migliorò la situazione degli esuli a Gerusalemme, restaurò il sacerdozio e proibì i matrimoni misti.

Movimento di opposizione alla politica dei Seleucidi, guidata da Mattatia e Giuda Maccabeo.

Esdra ripristinò la purezza della fede ebraica con durezza, annullò i matrimoni misti, e la Torah divenne la legge di Israele.

Leader carismatico della rivolta Maccabea che riconquistò Gerusalemme.

Con le riforme di Esdra, Israele non era più una nazione ma un popolo unito dalla fede.

Dinastia che governò la Giudea dopo la rivolta Maccabea, fondata da Giovanni Ircano I.

Alessandro Magno sconfisse i Persiani e conquistò territori, portando la cultura e la filosofia greca in Medio Oriente.

Tolomeo acquisì l'Egitto e la Giudea dopo la morte di Alessandro Magno.

Re appoggiato da Roma che sconfisse gli ultimi Asmonei, governò dal 37 al 4 a.C.

Giudea divenne parte della provincia romana di Siria dopo la morte di Erode Archelao.

I Seleucidi presero il controllo della Giudea dai Tolomei.

Famoso governatore romano della Giudea (26-36 d.C.) menzionato nel Nuovo Testamento.

Il periodo storico successivo alle conquiste di Alessandro Magno, caratterizzato dalla diffusione della cultura greca in Medio Oriente.

Una stele egizia del XIII secolo a.C. che fa riferimento a Israele, fornendo una delle prime prove archeologiche dell'esistenza di questo popolo.

Una stele del IX secolo a.C. che racconta la storia di Mesha, re di Moab, e della sua ribellione contro Israele.

Il periodo dalla metà del XVIII secolo a.C. alla metà del XIV secolo a.C. circa, narrato nella Genesi, che descrive le origini della storia di Israele attraverso famiglie come quelle di Abramo, Isacco e Giacobbe.

Il primo re di Israele, della tribù di Beniamino, che guidò il popolo contro le minacce dei Filistei, soprattutto a causa del loro monopolio sul ferro.

Il periodo della storia di Israele caratterizzato dal regno di David e Salomone, che unificarono il popolo e crearono un impero.

Il primo re di Israele, che guidò il popolo contro i filistei ma perse la vita in battaglia.

Un giovane pastore che divenne re dopo la morte di Saul, unificò Israele e conquistò Gerusalemme.

Famoso per la sua saggezza, costruì il Tempio di Gerusalemme e fu il re più ricco di Israele.

Dopo la morte di Salomone, il regno di Israele si divise in due: il regno di Giuda a sud e il regno di Israele a nord.

L'uomo che guidò le tribù del nord nella rivolta contro la tassazione e la corvée, formando il regno di Israele.

Conquistata da David, diventò la capitale del regno unificato d'Israele.

Costruito da Salomone, fu un simbolo di fede e di centralità del culto religioso per gli israeliti.

Omri è il primo re di Israele a tentare di fondare una dinastia. Il suo regno è caratterizzato dalla costruzione di una nuova capitale, Samaria, e dalla creazione di un'alleanza con i Fenici.

Acabe, figlio di Omri, divenne re del Nord e sposò Gezabele, figlia del re di Tiro. La sua alleanza con i Fenici fu molto importante per Israele.

Il regno di Israele fu minacciato dalla crescente potenza dell'Assiria. Per contrastare questa minaccia, il re del Nord si alleò con Damasco e cercò di coinvolgere anche il re di Giuda.

L'Assiria, sotto Sargon II, assediò e distrusse Samaria nel 722 a.C., ponendo fine al regno del Nord e trasformandolo in una provincia assira.

Ezechia, re di Giuda, cercò di ristabilire il culto di YHWH come unico Dio, riformando la religione giudaica.

Il re assiro Sennacherib invase la Giudea nel 701 a.C. per punire l'alleanza di Ezechia con l'Egitto. Tuttavia, fu costretto a ritirarsi improvvisamente.

Manasse, figlio di Ezechia, regnò per 45 anni, il periodo più lungo nella storia del regno di Israele.

Giosia, re di Giuda, attuò una riforma religiosa nel 622 a.C., eliminando i culti non yahwisti e riaffermando l'unicità di YHWH e del popolo ebraico.

Processo di diffusione della cultura greca in altre regioni, con l'intento di uniformarle.

Un uomo che ha comprato la carica di sommo sacerdote a Gerusalemme da Antioco IV Epifanès.

Un altro individuo che ha preso il posto di Giasone come sommo sacerdote, sempre a Gerusalemme.

Scontro decisivo nel 605 a.C. in cui l'Egitto, guidato dal faraone Necao, fu sconfitto dall'esercito babilonese di Nabucodonosor, segnando l'inizio della dominazione babilonese.

Il re babilonese Nabucodonosor assediò e conquistò Gerusalemme, deportando in Babilonia migliaia di persone, tra cui nobili, sacerdoti e il profeta Ezechiele.

Durante la seconda invasione di Gerusalemme nel 587 a.C., Nabucodonosor distrusse il Tempio di Salomone, simbolo del culto ebraico.

Periodo storico in cui una grande parte della popolazione giudaica fu deportata a Babilonia, durante il quale si sviluppò una nuova spiritualità e si reinterpretò la storia ebraica.

Dichiarazione ufficiale del re persiano Ciro il Grande che permetteva agli ebrei esiliati a Babilonia di tornare in Giudea e ricostruire il tempio di Gerusalemme.

Un piccolo gruppo di ebrei, spinto dall'Editto di Ciro, tornò in Giudea e, dopo varie difficoltà, ricostruì il tempio di Gerusalemme nel 515 a.C.

Durante l'Esilio a Babilonia, tra gli ebrei si sviluppò una nuova visione del monoteismo basata su principi etici e morali, che si distaccava dai riti e dalle pratiche cultuali.

La lingua ebraica venne gradualmente sostituita dall'aramaico, la lingua franca dell'epoca, durante la dominazione babilonese.

Il nome di Dio nella fede giudaica, alla cui Legge e fede il popolo giudaico si strinse dopo la repressione romana.