Nuclei della Base: Funzioni e Patologie (Fisiologia 97)

Circuito cerebrale cruciale per funzioni cognitive come la pianificazione delle azioni. Coinvolge la corteccia prefrontale, lo striato, il globo pallido interno e il talamo.

Circuito cerebrale che regola i comportamenti sociali, il controllo degli impulsi e il rispetto delle regole. Coinvolge la corteccia orbitofrontale.

Circuito coinvolto nell'apprendimento associativo e nella motivazione. Coinvolge l'area cingolata anteriore.

Stato disfunzionale caratterizzato da un'iperattività del circuito nigrostriatale. Il sintomo principale è un'eccessiva attività motoria e un'iperreattività emotiva.

Stato disfunzionale caratterizzato da una ridotta attività del circuito nigrostriatale. I sintomi principali sono il freezing motorio, la letargia e l'anedonia.

Mantenimento della postura eretta contro la forza di gravità.

Posizione mantenuta nel tempo, spesso riferita alla posizione eretta. Dipende dalla posizione delle diverse parti del corpo rispetto all'ambiente.

L'utilizzo di muscoli non direttamente coinvolti nel movimento per stabilizzare il corpo. Ad esempio, durante un pugno, i muscoli delle gambe si contraggono per mantenere l'equilibrio.

Il movimento di base del corpo che si verifica in anticipo rispetto all'azione successiva, per prevenire la perdita di equilibrio.

Il punto di applicazione delle forze sul suolo, controllato dai muscoli delle caviglie.

Il punto centrale della massa del corpo.

Il centro di massa deve rimanere all'interno della base di appoggio per mantenere l'equilibrio.

Un modello che descrive l'equilibrio in posizione eretta come il bilanciamento di uno scopa sul dito.

Il controllo posturale è più complesso del pendolo invertito perché il corpo ha molte articolazioni, ciascuna controllata da coppie di muscoli antagonisti.

La posizione ideale in cui la tibia è verticale e il peso si scarica direttamente sull'articolazione tibiotarsica.

Un riflesso che si verifica quando un muscolo viene stirato, generando una contrazione che resiste allo stiramento.

Il riflesso vestibolo-spinale è un riflesso automatico che potenzia i muscoli estensori degli arti inferiori in risposta al movimento verso il basso, preparando il corpo all'atterraggio. È spesso accompagnato da un aumento del tono muscolare del collo.

Nella postura eretta, l'uomo attiva i muscoli antigravitari per rimanere stabile. Questo è simile alla postura di un canguro o di un orso su due zampe, dove i muscoli antigravitari svolgono un ruolo chiave.

Il riflesso tonico del collo (cervico-spinale) e il riflesso vestibolo-spinale possono interagire tra loro, a volte annullandosi a vicenda. Questo si verifica quando la rotazione della testa crea l'illusione di un'inclinazione del corpo, influenzando la postura.

L'inclinazione del corpo a sinistra, con il collo dritto, attiva i muscoli di supporto grazie all'influenza vestibolare. Se la testa è dritta e il corpo si inclina, i propriocettori del collo rilevano l'inclinazione, non il vestibolo.

Il riflesso sacculare è un'iperattivazione dei muscoli antigravitari durante una caduta, nel tentativo di opporsi alla gravità. Questo aiuta a rallentare la caduta e a mantenere l'equilibrio.

Questo riflesso si attiva quando un arto viene esteso, causando la rotazione della vertebra in senso opposto e il mento che si rivolge verso l'arto disteso.

Quando il collo è immobile e il corpo è inclinato, questo sistema aiuta l'animale a riallinearsi grazie alle informazioni del vestibolo.

Con il collo immobile, se l'animale è su una pendenza ascendente, fletterà le zampe anteriori ed estenderà quelle posteriori. Al contrario, su una pendenza discendente, estenderà le zampe anteriori e fletterà quelle posteriori.

Si occupano di mantenere il capo stabile e dritto nello spazio.

Parte del controllo vestibolo-spinale proviene dalle macule del sacculo e dell'utricolo. Queste strutture sono più complesse da studiare rispetto ai canali semicircolari.

Ogni canale semicircolare trasmette informazioni sulla direzione della rotazione della testa. La loro stimolazione produce un segnale chiaro sulla rotazione in un determinato piano.

La stimolazione del nervo del canale orizzontale destro (testa che ruota a destra) porta l'animale a ruotare la testa a sinistra per mantenersi dritto.

La stimolazione di entrambi i canali anteriori (testa che si inclina in avanti) porta l'animale a guardare in alto per raddrizzare la testa.

Anche se complesse da studiare, si ritiene che le macule trasmettano informazioni di rotazione e traslazione per il mantenimento dell'equilibrio.

La posizione eretta è instabile e richiede un costante controllo per mantenere l'equilibrio. Un piccolo spostamento del peso del corpo può far perdere l'equilibrio.

I muscoli antigravitari e il riflesso da stiramento lavorano insieme per mantenere l'equilibrio. La contrazione dei muscoli antigravitari impedisce la caduta, mentre il riflesso da stiramento corregge gli sbilanciamenti.

L'attività estensoria che ci mantiene in piedi è principalmente un riflesso automatico, presente anche in animali con cervello danneggiato.

I neuroni della sostanza reticolare pontina e bulbare sono coinvolti nel controllo del tono muscolare necessario per la postura eretta.

Le afferenze fusali, provenienti dai fusi neuromuscolari, forniscono informazioni sul grado di stiramento del muscolo e sono essenziali per il controllo della postura

Anche senza le afferenze fusali, è possibile mantenere la postura, ma con maggiore instabilità e un processo ritardato.

L'innervazione gamma regola il tono muscolare statico e dinamico, adattando la postura a diverse situazioni.

Il riflesso da stiramento è più rapido del riflesso vestibolare, consentendo una risposta muscolare immediata alle perturbazioni.

Il riflesso da stiramento è fondamentale per il mantenimento della postura e l'equilibrio, proteggendo le articolazioni da movimenti improvvisi.