Movimento Antisegregazionista e Decolonizzazione

Un'organizzazione economica creata dal blocco sovietico per promuovere la cooperazione economica tra i suoi membri.

Un'alleanza militare formata dai paesi del blocco sovietico in risposta alla NATO.

Una strategia di politica estera che implicava l'utilizzo di mezzi indiretti per influenzare gli altri stati, come aiuti economici o militari, per promuovere gli interessi nazionali.

Rappresentava la competizione a livello globale tra USA e URSS in diversi campi, come la politica, l'economia, l'ideologia e la propaganda, senza sfociare in una guerra diretta.

Un tipo di guerra che non coinvolge uno scontro diretto tra le superpotenze, ma attraverso conflitti indiretti sostenendo fazioni in guerra in altri Paesi.

Un conflitto su vasta scala che ha visto USA e URSS sostenere rispettivamente la Corea del Sud e la Corea del Nord.

Un'ideologia che diffonde un messaggio negativo sull'avversario per creare un clima di paura e ostilità.

Periodo storico caratterizzato da una forte competizione tra USA e URSS per il controllo di tecnologie militari e strategiche, soprattutto negli anni '60.

Il movimento per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti, che mirava a porre fine alla segregazione razziale e alla discriminazione.

Un movimento che si opponeva all'apartheid, un sistema di segregazione razziale imposto in Sudafrica dal 1948 al 1994.

La crisi dei missili di Cuba, evento che portò il mondo sull'orlo di una guerra nucleare nel 1962.

La protesta pacifica guidata da Martin Luther King Jr. che ha marciato su Washington nel 1963 per protestare contro la segregazione razziale

Un leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti, noto per il suo approccio non violento alla lotta contro la segregazione razziale.

La marcia del sale fu un evento cruciale nella storia dell'India, guidata da Mahatma Gandhi contro il dominio britannico. Era una protesta contro le tasse elevate sul sale, un bene di prima necessità per la popolazione indiana. La marcia è un simbolo di resistenza non violenta e di disobbedienza civile.

La divisione dell'India e del Pakistan fu un evento complesso e doloroso avvenuto nel 1947, subito dopo l'indipendenza indiana. La divisione fu causata principalmente da tensioni religiose tra gli indù e i musulmani, e portò a diffuse violenze e sfollati.

Charles de Gaulle, il leader francese, cercò di dare alla Francia un ruolo internazionale più forte dopo la Seconda Guerra Mondiale. Voleva che la Francia fosse indipendente dalle superpotenze come gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. De Gaulle promosse l'integrazione europea, ma sotto la guida francese.

De Gaulles mirava a pacificare le relazioni con la Germania, condividendo la sovranità nazionale, piuttosto che con un semplice trattato. Un esempio di questa collaborazione fu la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio.

La Francia cercò di mantenere un impero coloniale dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma affrontò resistenze nelle sue colonie. La perdita dell'Indocina nel 1954 e la guerra di Algeria dal 1954 al 1962 furono eventi cruciali che dimostrarono la difficoltà di mantenere il controllo sulle colonie.

La Quinta Repubblica francese fu inaugurata nel 1958 con una nuova Costituzione. Questo cambiamento fu in parte dovuto alla crisi di Algeria e alla necessità di stabilizzare la Francia internamente.

De Gaulle era un leader forte e carismatico, ma la sua leadership aveva anche alcuni aspetti autoritari. Le sue decisioni spesso non consultavano il parlamento e il governo.

La Francia sotto De Gaulle si distinse anche per essere il primo paese ad avere una bomba atomica, sia a scopo militare che civile. Questa capacità nucleare rafforzò l'indipendenza francese.

Un periodo di miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Unione Sovietica, iniziato negli anni '70, caratterizzato da negoziati e accordi per ridurre la tensione internazionale.

Una strategia diplomatica adottata da Richard Nixon per migliorare le relazioni con la Cina e ridurre l'influenza dell'Unione Sovietica.

Un periodo di repressione e di culto della personalità di Mao Zedong in Cina iniziato nel 1966, che mirava a eliminare ogni forma di opposizione politica e intellettuale.

Nel 1968, una serie di proteste studentesche e di movimenti sociali che hanno attraversato l'Europa e gli Stati Uniti, rivendicando libertà, diritti civili e un mondo migliore.

L'insieme degli eventi politici, sociali e culturali che hanno portato a una crescente autonomia delle università negli anni '60, con una maggiore libertà di espressione e partecipazione degli studenti.

Una strategia adottata da Ronald Reagan negli anni '80 per contrastare l'Unione Sovietica con un'azione militare e politica aggressiva.

Una politica adottata dalla Germania dell'Est nell'ambito della distensione, volta a migliorare le relazioni con la Germania dell'Ovest e gli stati occidentali.

Un periodo di intensa competizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica negli anni '80, caratterizzato da un aumento delle spese militari e di un'aspra rivalità ideologica.

Una serie di rivolte pacifiche che hanno portato all'indipendenza dei paesi satellite dell'Unione Sovietica, senza violenza.

Stati formalmente indipendenti, ma sotto il controllo politico e militare dell'Unione Sovietica. Non erano parte dell'URSS.

Il primo passo del colonialismo italiano, avvenuto nel 1882 con l'acquisizione della baia di Assab in Eritrea.

Il desiderio del Regno d'Italia di inserirsi nella competizione europea per il dominio coloniale nell'Ottocento.

Il colonialismo italiano si concentra sull'Africa orientale, con la conquista dell'Eritrea, della Somalia e della Libia.

Un territorio che non esisteva prima dell'arrivo degli italiani, formato assemblando diverse aree e creando una nuova struttura amministrativa.

Un'impresa, con il controllo del governo italiano, con l'obiettivo di amministrare le colonie a scopo di profitto.

La Somalia, inizialmente amministrata da società private italiane, divenne direttamente sotto il controllo dello Stato italiano.

La concezione biologica della nazione afferma che i popoli sono legati da un'origine comune e da caratteristiche biologiche condivise. L'Impero italiano usa questa concezione per giustificare il controllo sulle colonie.

L'Italia tenta di minimizzare le proprie responsabilità coloniali, presentando il colonialismo come una forma di migrazione e di sviluppo.

Gli archivi coloniali vengono aperti con molta lentezza e difficoltà negli anni '60. Il governo italiano esita nel riconoscere le richieste di risarcimento da parte delle ex colonie.

La restituzione della Stele di Axum all'Etiopia nel 2005 è un simbolo del tardivo riconoscimento delle colpe coloniali da parte dell'Italia.

Il governo britannico controlla le ex colonie italiane dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questo periodo è chiamato British-Italian Administration .

L'Italia cerca di presentarsi come una potenza coloniale benevola e civilizzatrice.

Il sottosegretario agli affari esteri Manlio Di Stefano pubblica un post sui social media nel 2019, rievocando l'immagine positiva del colonialismo italiano.

Il presidente libico Muammar Gheddafi indossa una divisa con una foto di tre giudici italiani, due carabinieri e Omar al-Mukhtar durante la sua visita in Italia nel 2009. Questo evento simboleggia la complessa storia italo-libica.