Motoneuroni e Muscolatura Sperimentale (Fisiologia 90)
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Questions and Answers

Il motoneurone utilizza solo il valore corrente e non la sua derivata per rispondere agli stimoli.

False (B)

Stimolando il motoneurone con un treno di impulsi a frequenza costante, il muscolo raggiunge più rapidamente la forza finale senza la componente dinamica.

False (B)

Il motoneurone, grazie alla sua componente derivativa, ritarda i picchi di scarica rispetto alla corrente per compensare gli effetti del filtro passa-basso del muscolo.

False (B)

A basse frequenze, la corrente che agisce sul motoneurone e la forza generata dal muscolo non sono scalate in base alle proprietà del muscolo.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il sistema motoneurone-muscolo può rispondere a frequenze più alte grazie all'estensione della banda di risposta del muscolo effettuata dal motoneurone.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il controllo posturale non ha alcun ruolo nei movimenti volontari.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Gli aggiustamenti posturali anticipatori (APA) sono una conseguenza dell'esecuzione del movimento.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Un'unità motrice può essere definita come l'insieme di un motoneurone e tutte le fibre muscolari che innerva.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Le unità motrici e le unità sensoriali ricevono entrambe informazioni dall'ambiente.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

I muscoli di potenza hanno un numero minore di fibre muscolari per motoneurone rispetto ai muscoli di precisione.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La variazione nel numero di fibre muscolari per motoneurone non dipende dalla funzione del muscolo.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le unità motrici rappresentano l'elemento fondamentale dell'interazione neuromuscolare.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

I muscoli bianchi sono costituiti principalmente da unità lente e sono resistenti alla fatica.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le fibre muscolari FF consumano ATP più rapidamente delle fibre S, a parità di forza generata.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il metabolismo ossidativo è predominante nelle fibre FF e utilizza l'ossigeno per produrre ATP.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le fibre S si inattivano con il calo di pH a differenza delle fibre FF.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il movimento leggero e la respirazione attiva post-attività fisica aiutano le fibre rapide a eliminare l'acido lattico.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La massima forza che un'unità motrice può generare è nota come forza tetanica massima.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Le fibre FF sono più resistenti alla fatica rispetto alle fibre S.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il ciclo di Krebs è parte del metabolismo anaerobico utilizzato dalle fibre FF.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le fibre muscolari lente (S) utilizzano principalmente il lattato come substrato preferito.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il muscolo non ha mai un ritardo costante nello sviluppo della forza richiesta.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Un filtro passa-basso smorza le basse frequenze della stimolazione.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'analisi nel dominio della frequenza permette di scomporre un segnale in onde sinusoidali di diverse frequenze.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Un filtro notch è usato per eliminare un rumore specifico da un ECG.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Un filtro passa-alto blocca le basse frequenze e lascia passare solo le basse.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante la flessione della mano, gli artefatti si manifestano come rumore ad alte frequenze.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La funzione di trasferimento di un filtro passa-basso è pari a 1 per le alte frequenze.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Un segnale periodico presenta uno spettro continuo.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Filtrare un segnale equivale a sommare l'ampiezza delle sue frequenze.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il ritardo tra reclutamento e sviluppo di forza è influenzato dalla frequenza di stimolazione.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'indice di fatica è il rapporto tra la forza sviluppata in un tetano dopo 1 minuto e la forza iniziale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le unità muscolari slow hanno alti livelli di enzimi ossidativi.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

La distinzione tra fast resistenti e fast faticabili è possibile solo usando l'indice di fatica.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il diametro della fibra muscolare è direttamente correlato all'ampiezza del potenziale postsinaptico IA prodotto dalle afferenze dei fusi.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le fibre slow presentano una bassa velocità di conduzione assonale e una lunga iperpolarizzazione postuma.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Un potenziale d'azione nel motoneurone innesca direttamente una contrazione muscolare senza il rilascio di calcio.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Le unità fast resistenti presentano alti livelli di enzimi glicolitici.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il modello di classificazione a tre variabili include solo la forza tetanica e il diametro della fibra muscolare.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La contrazione muscolare eccentrica si verifica quando il muscolo si accorcia.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La frequenza di scarica dei motoneuroni non ha alcuna influenza sulla forza muscolare.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Controllo Posturale

Il controllo posturale è un processo complesso che aiuta a mantenere l'equilibrio e la stabilità del corpo, essenziale per l'esecuzione dei movimenti volontari.

Movimenti Anticipatori Posturali (APA)

I movimenti anticipatori posturali (APA) sono cambiamenti di posizione che si verificano prima di un movimento volontario, preparando il corpo per il movimento.

Esperimento sul Controllo Posturale

L'esperimento con la massa dimostra che gli APA non sono solo conseguenza del movimento, ma sono programmati nel cervello prima dell'esecuzione del movimento.

Unità Motrice

L'unità motrice è l'elemento base dell'interazione tra il sistema nervoso e i muscoli. È composta da un motoneurone e dalle fibre muscolari da esso innervate.

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Muscoli di Potenza

I muscoli di potenza, come il gastrocnemio e il quadricipite, hanno più fibre muscolari per motoneurone, permettendo di generare forze elevate.

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Muscoli di Precisione

I muscoli di precisione, come i muscoli extraoculari, hanno meno fibre muscolari per motoneurone, permettendo movimenti fini e controllati.

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Variazioni nel Numero di Fibre Muscolari per Motoneurone

Il numero di fibre muscolari innervate da un motoneurone varia a seconda del muscolo e della sua funzione. I muscoli di potenza hanno più fibre, mentre i muscoli di precisione ne hanno meno.

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L'Unità Motrice: l'Interfaccia tra Sistema Nervoso e Muscoli

L'unità motrice rappresenta l'interfaccia tra il sistema nervoso e i muscoli, come il 'ponte' che trasferisce le informazioni.

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Fibre Muscolari Veloci

Il muscolo pettorale del pollo è composto da unità veloci e viene spesso utilizzato per descrivere le fibre muscolari veloci.

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Fibre Muscolari Lente

Il soleo è ricco di unità lente e resistente alla fatica. Spesso viene utilizzato per descrivere le fibre muscolari lente.

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Consumo di ATP nelle Fibre

Le fibre veloci consumano ATP molto più rapidamente rispetto alle fibre lente quando generano la stessa forza.

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Istoistochimica

Un metodo che usa la colorazione con fosfato inorganico e un pH acido per identificare le fibre lente (si colorano) e le fibre veloci (non si colorano).

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Effetto del pH sulle Fibre

Le fibre veloci (FF e FR) si inattivano quando il pH diminuisce, mentre le fibre lente (S) no.

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Glicolisi Anaerobica

La glicolisi anaerobica è un processo veloce che produce ATP senza ossigeno. Genera acido lattico e domina nelle fibre veloci.

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Metabolismo Ossidativo

Il metabolismo ossidativo è lento ma efficiente, usa l'ossigeno per produrre ATP attraverso il ciclo di Krebs e la catena respiratoria. Domina nelle fibre lente.

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Caratteristiche delle Fibre FF

Le fibre veloci (FF) sono rapide perché non hanno bisogno di ossigeno, ma si affaticano rapidamente a causa dell'accumulo di acido lattico.

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Fibre Lente e Acido Lattico

Le fibre lente svolgono un ruolo fondamentale nell'eliminazione dell'acido lattico accumulato dopo l'attività fisica.

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Indice di Fatica

Rapporto tra la forza sviluppata in un tetano dopo 2 minuti e la forza iniziale.

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Classificazione Unità Motrici: Slow vs Fast

Le unità motrici slow si contraggono lentamente e sono resistenti alla fatica. Le fast si contraggono rapidamente e possono essere resistenti o faticabili.

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Classificazione Unità Motrici: Resistenti vs Faticabili

L'indice di fatica è fondamentale per distinguere le unità fast resistenti, che mantengono la forza a lungo, dalle fast faticabili, che si stancano velocemente.

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Modello a Tre Variabili per Classificare le Unità Motrici

Il metodo più efficace classifica le unità motrici in base a tempo di contrazione, forza tetanica e indice di fatica, identificando così slow, fast resistenti, fast faticabili e unità fast intermedie.

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Enzimi Ossidativi e Tipologia di Unità Motrici

Le unità slow hanno alti livelli di enzimi ossidativi, le fast resistenti hanno livelli medi e le fast faticabili hanno livelli bassi.

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Attività ATPasi Miofibrillare e Tipologia di Unità Motrici

Le unità slow hanno basse attività ATPasi miofibrillari, le fast hanno alte attività.

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Enzimi Glicolitici e Tipologia di Unità Motrici

Le unità slow hanno bassi livelli di enzimi glicolitici, le fast hanno livelli alti.

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Diametro della Fibra e Potenziale Postsinaptico IA

Il diametro della fibra muscolare e assonale è inversamente correlato all'ampiezza del potenziale postsinaptico IA prodotto dai fusi neuromuscolari.

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Velocità di Conduzione e Iperpolarizzazione Postuma

Le fibre slow hanno una bassa velocità di conduzione assonale e una lunga iperpolarizzazione postuma. Le fast hanno una velocità maggiore e una iperpolarizzazione più breve.

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Conversione Frequenza-Forza

Il problema principale è capire come la frequenza di scarica dei motoneuroni si traduce in forza muscolare, ovvero la relazione tra impulsi nervosi e contrazione.

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Ritardo Costante

Il tempo che un muscolo impiega per sviluppare la forza massima richiesta, indipendentemente dalla frequenza di stimolazione.

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Filtro Passa-Basso (Muscolare)

Un modello di risposta muscolare che smorza le frequenze di stimolazione più alte, come un filtro che blocca le alte frequenze.

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Analisi nel Dominio della Frequenza

La tecnica di analisi di un segnale bioelettrico che scompone il segnale nelle sue componenti di frequenza.

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Decomposizione di Fourier

La scomposizione matematica di un segnale in una somma di onde sinusoidali di diverse frequenze.

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Spettro Discreto

Lo spettro di un segnale periodico, con frequenze discrete e ben definite.

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Spettro Continuo

Lo spettro di un segnale aperiodico, con frequenze continue e variabili.

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Filtri (Segnale)

Un strumento che agisce sul segnale nel dominio della frequenza, lasciando passare o bloccando specifiche frequenze.

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Filtro Notch

Un filtro che elimina una specifica banda di frequenza, ad esempio per rimuovere il rumore a 50 Hz in un ECG.

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Filtro Passa-Alto

Un filtro che elimina le frequenze basse, ad esempio per rimuovere gli artefatti di movimento in un ECG.

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Funzione di Trasferimento (Filtro)

La funzione matematica che rappresenta un filtro e descrive come il filtro modifica lo spettro di frequenza di un segnale.

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Proprietà Derivativa del Motoneurone

Il motoneurone è un sistema dinamico che risponde sia al valore corrente del segnale in ingresso sia alla sua variazione nel tempo. Questo comportamento è analogo a una derivata matematica, ovvero il motoneurone è in grado di "vedere" la velocità di cambiamento del segnale.

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Componente Dinamica del Motoneurone

La componente dinamica della risposta del motoneurone è la sua capacità di accelerare l'aumento della forza muscolare. Questo implica che il motoneurone non solo risponde al segnale in ingresso, ma lo "modula" in modo da ottenere una risposta muscolare più rapida e precisa.

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Effetto della Componente Dinamica sullo Stimolo a Frequenza Costante

Se si applica un treno di impulsi a frequenza costante al motoneurone, il muscolo impiega più tempo per raggiungere la forza finale rispetto a quando la componente dinamica è presente. La componente dinamica agisce come un "acceleratore" per la forza muscolare.

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Simulazione del Motoneurone

Il motoneurone può essere simulato con un modello che risponde proporzionalmente al segnale in ingresso, ma senza la componente dinamica. Il confronto tra la simulazione e il motoneurone reale mostra che il motoneurone è più rapido e preciso nella sua risposta.

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Risposta del Muscolo a Stimolo Sinusoidale

Se si stimola il motoneurone con una corrente sinusoidale, la forza muscolare non replica esattamente il segnale. Il muscolo agisce come un filtro passa-basso, attenuando l'ampiezza del segnale e introducendo un ritardo all'aumentare della frequenza.

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Study Notes

NEURONI MIRROR NELL'AREA PREMOTORIA VENTRALE

  • I neuroni mirror sono una classe di neuroni che si attivano sia quando un individuo esegue un'azione sia quando osserva un altro individuo compiere la stessa azione.
  • Questa caratteristica li rende fondamentali per la comprensione del comportamento e dell'apprendimento sociale.

Esempi di Attivazione dei Neuroni Mirror

  • Esistono neuroni che rispondono sia alla vista che al suono di un'azione specifica (es. afferrare un anello). Questi neuroni si attivano anche solo vedendo o ascoltando l'azione.
  • Sono stati identificati neuroni mirror nel parietale che rispondono in modo specifico a diverse azioni (es. "afferrare per mangiare" vs "afferrare per riporre").
  • I neuroni sono stati identificati in base alla loro risposta preferenziale all'azione motoria. Le azioni sono state mostrate tramite video ai neuroni pre-classificati. I risultati hanno dimostrato una correlazione tra l'esecuzione e l'osservazione dell'azione.

CORTECCIA SUPPLEMENTARE MOTORIA (SMA) E PRE-SMA

  • La SMA e la pre-SMA sono regioni cerebrali coinvolte nella pianificazione e nell'organizzazione di sequenze motorie complesse.
  • L'area motoria primaria si attiva durante i movimenti, sia volontari che non.
  • La SMA si attiva specificamente durante i movimenti volontari complessi.
  • L'attivazione di SMA è maggiore per movimenti complessi rispetto a quelli semplici.
  • Neuroni nella SMA rispondono in modo preferenziale a istruzioni come "tira" o "spingi".
  • Neuroni simili nella pre-SMA aumentano o diminuiscono l'attività a seconda dell'istruzione.
  • La SMA è coinvolta nella pianificazione di sequenze complesse, non solo nell'esecuzione semplice.
  • Lesioni unilaterali alla SMA causano difficoltà ad eseguire azioni diverse con le due mani.
  • Durante la rievocazione mentale di movimenti, la SMA è attivata, mentre la corteccia motoria primaria non lo è.

Studi Sperimentali sulla SMA e Pre-SMA

  • La pre-SMA è più attiva nei movimenti volontari e veloci.
  • La SMA è più coinvolta nell'organizzazione di sequenze, soprattutto in movimenti complessi.
  • L'immaginazione di azioni (es. tennis) attiva la SMA, così come l'immaginazione di percorsi complessi (es. per i tassisti) attiva anche l'ippocampo.
  • Gli studi confermano il ruolo della SMA nella pianificazione e nella simulazione mentale dei movimenti.

CODIFICA NEURALE DI SEQUENZE DI AZIONI NELLA SMA E PRE-SMA

  • Sono stati identificati diversi tipi di neuroni nella SMA e pre-SMA:
    • Neuroni di inizio: Attivi per la prima azione, indipendentemente da qual è.
    • Neuroni di secondo passo: Attivi per la seconda azione.
    • Neuroni specifici per l'azione: Attivi per azioni specifiche (es. "trazione"), indipendentemente dall'ordine della sequenza.
    • Neuroni di sequenza: Codificano sequenze di due azioni (es. "spingi" dopo "tira").
    • Neuroni di sequenza complessa: Codificano sequenze di tre o più azioni.
  • Maggiore è la posizione dei neuroni, maggiore è il livello di astrazione nell'attività neuronale.

La Volontarietà del Movimento: Dove si Trova?

  • La volontarietà è un processo complesso.
  • Le aree corticali, come il dorsal stream, sono coinvolte nella selezione dell'azione.
  • Le aree premotorie (SMA e pre-SMA) organizzano la sequenza delle azioni.
  • Il cingolo anteriore è correlato alla motivazione.

CONTROLLO POSTURALE E MOVIMENTO VOLONTARIO

  • Il controllo posturale è essenziale per movimenti volontari.
  • Durante un movimento volontario, alcuni muscoli devono inibire per mantenere la postura.
  • Anche quando il movimento è bloccato, gli aggiustamenti posturali anticipatori (APA) avvengono, indicando che gli APA sono parte del comando motorio, non una conseguenza dell'esecuzione del movimento.

UNITÀ MOTRICI: L'INTERFACCIA TRA SISTEMA NERVOSO E MUSCOLI

  • Le unità motrici sono l'insieme di un motoneurone e le fibre muscolari innervate da quel motoneurone e sono fondamentali per l'interazione neuromuscolare.
  • Sono elementari per studiare neurofisiologia e fisiologia d'organo.

VARIAZIONI NEL NUMERO DI FIBRE MUSCOLARI PER MOTONEURONE

  • Il numero di fibre muscolari innervate da un singolo motoneurone varia a seconda del muscolo e della sua funzione.
  • Muscoli di potenza (es. gastrocnemio, quadricipite) hanno più fibre per motoneurone, producendo quindi forze maggiori.
  • Muscoli di precisione (es. muscoli extraoculari) hanno meno fibre per motoneurone, permettendo movimenti più fini e controllati.

PROCESSO DI TRASDUZIONE E INTEGRAZIONE DEL SEGNALE

  • I motoneuroni integrano segnali afferenti, trasformandoli in segnali modulati in ampiezza, determinando la frequenza di scarica sulle fibre muscolari.
  • Le fibre muscolari trasformano questi segnali in forza sommando i transienti di forza.
  • La relazione tra forza e movimento dipende dalle caratteristiche del muscolo stesso.

ORGANIZZAZIONE DEI NUCLEI MOTONEURONALI

  • I motoneuroni sono localizzati nel midollo spinale o nei nervi cranici.
  • Sono nelle corna anteriori laterali del midollo.
  • I motoneuroni dei muscoli che generano più forza (es. gastrocnemio) hanno corpi cellulari più grandi rispetto a quelli di muscoli meno potenti (es. soleo).

ACCOMPIAMENTO ECCITAZIONE-CONTRAZIONE: LA PLACCA NEUROMUSCOLARE

  • La placca neuromuscolare è la sinapsi specializzata tra il motoneurone e la fibra muscolare.
  • L'innervazione è estesa e rilascia neurotrasmettitori (acetilcolina).
  • I recettori nicotinici ionotropici si trovano nelle pieghe della membrana che ricevono il neurotrasmettitore.
  • Il potenziale di placca depolarizza la membrana muscolare, propagandosi lungo la membrana e i tubuli T.
  • La depolarizzazione dei tubuli T attiva i recettori diidropiridinici, aprono i canali rilasciando calcio nel citoplasma, essenziale per la contrazione.

IL RUOLO DEL CALCIO NELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE

  • Il calcio intracitoplasmatico è necessario per la contrazione muscolare.
  • A riposo, il calcio è segregato.
  • Il riposo avviene quando il calcio lega actina e miosina, rilasciando i prodotti della loro idrolisi.
  • Il calcio si lega alla troponina, spostando la tropomiosina e rivelando i siti di legame per la miosina sull'actina.
  • La miosina si lega all'actina, generando potenza.

COMPORTAMENTO "PIGRO" DEL MUSCOLO

  • Il muscolo ha un comportamento inerziale con tempi di latenza tra stimolo e risposta.

IDENTIFICAZIONE DI UNITÀ MOTRICI CON LA DEPLEZIONE DEL GLICOGENO

  • Lo stimolatore di un motoneurone esaurisce il glucosio nelle fibre muscolari che esso controlla.
  • Il contrasto di colorazione istologica delle fibre rivela i confini delle unità motrici.
  • Le fibre di una unità motrice nel muscolo si distribuiscono in modo omogeneo, per una distribuzione omogenea della forza.

CLASSIFICAZIONE DELLE UNITÀ MOTRICI

  • Le unità motrici sono classificate in base alle loro caratteristiche funzionali:
    • lente (slow, S), forza bassa, elevata resistenza alla fatica.
    • rapide resistenti (fast resistant, FR), forza intermedia, moderata resistenza alla fatica.
    • rapide faticabili (fast faticable, FF), forza alta, bassa resistenza alla fatica.
  • Le unità motrici differiscono nella scossa contrattile, tetano incompleto, e resistenza alla fatica.

METABOLISMO ENERGETICO E DIFFERENZE TRA FIBRE

  • Le fibre FF consumano ATP molto più rapidamente delle fibre S, per un'uguale forza.
  • Le fibre FF utilizzano preminentemente la glicolisi anaerobica, le fibre S utilizzano il metabolismo ossidativo.
  • L'istochimica mostra le differenze tra i tipi di fibre.

CONCLUSIONI SULLA FISIOLOGIA DELLE UNITÀ MOTRICI

  • Le fibre FF sono rapide ma si affaticano in fretta, le fibre S sono più lente ma resistenti alla fatica. Lo sviluppo di forza è guidato dal reclutamento gerarchico delle unità motrici, con le unità lente che vengono reclutate prima delle unità veloci.

PARAMETRI FUNZIONALI DELLE UNITÀ MOTRICI: UNA CLASSIFICAZIONE MULTIFATTORIALE

  • Per classificare le unità motrici in modo più completo, oltre a considerare la velocità e la forza, si utilizzano altri parametri come il tempo di contrazione e la resistenza alla fatica.
  • I criteri includono forza tetanica massima, tempo di contrazione della scossa singola, e indice di fatica.
  • La distinzione tra slow e fast è solo un punto di partenza.

MODELLI A TRE VARIABILI

  • Il modello di classificazione più efficace per le unità motrici considera tempo di contrazione, forza tetanica e indice di fatica.
  • Altri parametri importanti sono gli enzimi ossidativi, l'ATPasi miofibrillare e i glicolitici.

CORREZIONI TRA PARAMETRI FUNZIONALI

  • La frequenza di scarica dei motoneuroni si traduce in forza muscolare. Questo si può vedere negli esperimenti con correnti stimolanti.
  • L'aumento della corrente corrisponde ad un aumento della frequenza di scarica del motoneurone, producendo maggiori forze.
  • La relazione tra corrente, frequenza e forza è lineare fino ad un certo punto e poi si satura.

STUDIO DELLA CONVERSIONE FREQUENZA-FORZA

  • Per studiare la relazione tra frequenza di scarica e forza, si possono fare esperimenti con stimolazioni di corrente e misura della risposta.
  • L' aumento della corrente stimolante causa un aumento sia della frequenza di scarica sia della forza muscolare.
  • La relazione tra corrente, frequenza e forza è lineare fino a un certo punto.

POSTUMA

  • Esiste corrispondenza tra durata della scossa e l'iperpolarizzazione postuma.
  • I neuroni slow hanno una durata maggiore di iperpolarizzazione rispetto ai neuroni fast. Questa differenziazione è correlata al decorso temporale della scossa nelle fibre muscolari.
  • La reobase è minore nei motoneuroni slow e maggiore nei fast.

Implicazioni Funzionali

  • La Reobase (la corrente minima richiesta per attivare un neurone) è più bassa nei motoneuroni lenti rispetto ai motoneuroni veloci.
  • La minima frequenza di scarica è definita dalla durata dell'iperpolarizzazione postuma, determinando il tempo necessario a generare un nuovo impulso.
  • I neuroni motori devono lavorare insieme per produrre una relazione frequenza-forza.

FILTRAGGIO DEL SEGNALE: UN ELEMENTO CHIAVE NELLE MISURE BIOELETTRICHE

  • Il filtraggio è una tecnica fondamentale nelle misure bioelettriche, eliminando rumore e artefatti.
  • Ci sono diversi tipi di filtri, passabasso e passaalto che modificano come la forza si modifica rispetto al tempo.

ANALISI NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA

  • Il segnale può essere scomposto in onde sinusoidali.
  • L'analisi nel dominio della frequenza permette di vedere come i segnali si comportano in risposta alle frequenze.

EFFETTO DEL FILTRAGGIO SUL SEGNALE MUSCOLARE

  • Il muscolo si comporta come filtro passabasso.
  • Questo ritardo è equivalene ad una riduzione delle alte frequenze nel dominio della frequenza.

COMPENSAZIONE DEL RITARDO DA PARTE DEL MOTONEURONE

  • Per compensare il ritardo introdotto dal muscolo, i motoneuroni modulano la frequenza di scarica.
  • I motoneuroni accelerano l'aumento di forza muscolare.

RISPOSTA A CORRENTE A RAMPA

  • La risposta dinamica del motoneurone è correlata alla sua derivata nel tempo, e al suo valore corrente.
  • Il sistema neurone-muscolo somma risposte individuali dei componenti.

RISPOSTA A CORRENTE SINUSOIDALE

  • Il muscolo si comporta da filtro passabasso.
  • La componente derivativa anticipa i picchi di scarica rispetto alla corrente, compensando l'effetto passabasso del muscolo.
  • L'aumento della risposta in frequenza del motoneurone "estende" la banda di risposta del muscolo, permettendogli di rispondere a frequenze più alte, accelerando l'aumento di forza.

DINAMICA DELLE UNITÀ MOTRICI: RISPOSTA E RECLUTAMENTO

  • Le unità motrici rispondono agli stimoli in modo diverso, e il loro reclutamento è influenzato dall'allenamento.
  • La risposta rapida iniziale, seguita da un plateau di forza, riflette l'adattamento del motoneurone.
  • La forza aumenta con l'aggiunta di impulsi in sequenza.

DESINCERONIZZAZIONE DELLE UNITÀ MOTRICI PER MOVIMENTI FLUIDI

  • La natura delle contrazioni è non tetanica, con oscillazioni.
  • I motoneuroni sono non sincronizzati per movimenti fluidi.

RECLUTAMENTO PROGRESSIVO DELLE UNITÀ MOTRICI

  • Il reclutamento segue un ordine basato sulle dimensioni. Uità slow (S) vengono reclutate prima, poi unità fast-resistenti (FR) e infine unità fast-faticabili (FF). Questo ordine è dato dall'organizzazione spinale dei motoneuroni, non volontario.

STUDIO DEL RECLUTAMENTO CON PREPARATO DECEREBRATO

  • Preparazioni decerebrate mostrano un reclutamento facilitato degli estensori, a causa dell'eliminazione delle inibizioni centrali.
  • L'inserimento di microelettrodi permette di registrare l'attività extracellulare delle singole unità.

BASE FISIOLOGICA DEL RECLUTAMENTO GERARCHICO

  • Il muscolo è controllato da un pool di motoneuroni nel midollo spinale.
  • La connessione sinaptica tra vie discendenti e ascendenti con i motoneuroni forma il pool di motoneuroni.
  • I motoneuroni con diametro più piccolo (slow) hanno minore resistenza e ricevono PSEP più ampi a parità di input.
  • All'aumentare dell'input sinaptico, vengono reclutate, in ordine, le unità S, poi FR, e infine FF, con aumento della frequenza di scarica.

L'AMPIEZZA DEI PSEP COME INDICE DI RECLUTAMENTO

  • I PSEP nelle unità slow sono più ampi rispetto alle unità FF, a parità di reclutamento di unità 1A.

ANALISI DEL RECLUTAMENTO CON LA MEDIA SINCRONIZZATA

  • Tecnica: calcolare la media della forza muscolare in intervalli temporali attorno alla scarica di un'unità motrice.
  • Analisi: permette di stimare il contributo di forza di ogni unità motrice.
  • Le unità rapide generano più forza in meno tempo.

QUANTIFICAZIONE DELLE UNITÀ MOTRICI

  • Unità Slow (S): 1/4 dei motoneuroni, 5% della forza.
  • Unità Fast Resistant (FR): 15% dei motoneuroni, 25% della forza.
  • Unità Fast Faticable (FF): metà dei motoneuroni, 75% della forza.

TRAINING DELL'UNITÀ MOTRICE: ADATTAMENTI INDOTTI DALL'ALLENAMENTO

  • L'allenamento altera la risposta delle unità motrici, soprattutto quelle intermedie, aumentandone forza, resistenze e potenza di contrazione.
  • L'allenamento di forza induce adattamenti diversi rispetto all'allenamento di resistenza, indirizzandosi su diversi tipi di unità motrici.

DEGENARAZIONE MUSCOLARE: CONSEGUENZE DELLA PATOLOGIA

  • Denervazione: Morte dei motoneuroni causa atrofia, riorganizzazione con unità motrici più grandi e contrazioni più frammentate.
  • Miopatia: Morte delle cellule muscolari, riduzione della velocità di contrazione, polifasicità della risposta e allargamento temporale della risposta.
  • Invecchiamento: Progressivo diminuzione del numero di unità motrici e perdita di efficienza.

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Questo quiz esplora il funzionamento dei motoneuroni e la loro interazione con i muscoli durante la risposta agli stimoli. Verranno discussi concetti come il treno di impulsi, la forza generata e il controllo posturale. Testa la tua comprensione su come il sistema motoneurone-muscolo opera a diverse frequenze.

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