Malattie dell'Orofaringe e Faringite

Porzione centrale della faringe, posta posteriormente al cavo orale.

Due strutture linfoidi, dx e sx, localizzate nell'orofaringe.

Tonsilla situata sulla base della lingua, di natura linfatica.

Complesso di tonsille (palatine, linguale, rino-faringee) che proteggono le vie respiratorie superiori.

Spazio anatomico che ospita le tonsille palatine.

Spazio tra la capsula della tonsilla e la fascia faringo-basilare.

Strutture anatomiche che delineano la loggia tonsillare. I pilastri anteriore e posteriore sono rispettivamente costituiti dai muscoli palato-glosso e palato-faringeo.

Le tonsille svolgono un ruolo cruciale nella protezione contro le sostanze estranee che entrano attraverso il cavo orale e il naso.

Tipo di faringotonsillite caratterizzata da arrossamento della gola. Spesso causata da infezioni virali o fase iniziale di infezione batterica, o mononucleosi.

Faringotonsillite con arrossamento e essudato (placche) nelle cripte tonsillari. Più frequentemente causata da un'infezione batterica.

Faringotonsillite causata da Mononucleosi Infettiva (EBV). Caratteristiche diverse rispetto alla forma batterica.

Classificazione basata sulle caratteristiche cliniche (sintomi) della malattia, non sulla causa specifica. Più rappresentativa della realtà.

Sintomatica, ovvero mirata a risolvere i sintomi (dolore, febbre), non con antibiotici (se non in casi specifici).

Piccoli gruppi di tessuto linfatico sulla lingua, simili a quelli nelle tonsille palatine.

Infiammazione delle tonsille palatine.

Infiammazione delle tonsille e del tessuto linfatico nella faringe.

Difficoltà nella deglutizione.

Dolore alla gola.

Vie attraverso le quali passano l'aria e il cibo, nella parte superiore del corpo.

L'ipertrofia adeno-tonsillare è la causa più comune dell'OSAS nei bambini.

L'ostruzione oro-faringea è la sede più frequente dell'OSAS negli adulti.

Il meccanismo preciso che causa l'OSAS non è ancora completamente compreso, anche se si conoscono i siti di ostruzione.

Infezione tonsilllare che persiste nel tempo, causata da batteri.

I sintomi possono essere lievi, come febbre bassa o mal di gola, ma persistenti e ricorrenti.

La tonsillectomia è il trattamento consigliato per la tonsillite cronica.

Le complicanze delle angine possono essere locoregionali, come l'infezione degli spazi attorno alle tonsille.

L'infezione si diffonde da tonsille a spazi peritonsillari, parafaringei, retrofaringei e può raggiungere il collo.

La tonsillectomia, l'intervento di rimozione delle tonsille, si effettua sempre in anestesia generale. Il paziente è in stato di incoscienza, intubato e con un apribocca per un'ampia apertura del cavo orale.

Dopo l'anestesia, il chirurgo identifica e rimuove le tonsille. L'apribocca facilita la procedura, consentendo una migliore visualizzazione dell'orofaringe.

Dopo l'intervento, il paziente viene monitorato per un giorno intero. La dimissione avviene dopo 24 ore e un ulteriore controllo medico è previsto dopo 7 giorni.

Il paziente deve rimanere idratato e seguire una dieta morbida. La deglutizione e l'idratazione sono cruciali per la guarigione e la cicatrizzazione.

Il fumo, l'alcol e l'HPV 16-18 sono i principali fattori di rischio per i tumori dell'orofaringe. Altri fattori includono una dieta povera di frutta e verdura e un'eccessiva esposizione a polveri organiche.

La tonsilla è la zona più colpita dai tumori dell'orofaringe, seguita da base della lingua, palato e pareti del faringe.

I carcinomi squamocellulari dell'orofaringe HPV+ sono un'entità clinica diversa rispetto a quelli HPV-. Questo influisce sul tipo di trattamento.

I tumori del orofaringe sono principalmente carcinomi squamocellulari, ma è possibile trovare anche linfomi e altri tipi di cellule tumorali.

Un tipo di tumore che colpisce l'orofaringe. Si divide in due categorie: p16-negativo e p16-positivo.

Un marker che indica la possibile presenza del virus HPV. Non è necessario che l'HPV sia presente, ma un risultato positivo al p16 indica una classificazione come HPV positiva.

I carcinomi squamocellulari dell'orofaringe possono essere positivi o negativi per l'HPV, influenzando la prognosi e il trattamento. Le persone HPV-positive rispondono bene alla radioterapia e alla chemioterapia, mentre quelle HPV-negative potrebbero necessitare di intervento chirurgico.

I sintomi includono dolore al deglutire (odinofagia), dolore quando si sporge la lingua, dolore all'orecchio (otalgia), dolore quando si preme sull'osso ioide e difficoltà a parlare (stomatolalia).

Il trattamento include antibiotici e corticosteroidi per via endovenosa e, in alcuni casi, un drenaggio chirurgico.

Un approccio chirurgico minimamente invasivo per tumori dell'orofaringe, specialmente utile per la base della lingua.

La stadiazione dei tumori dell'orofaringe è un processo che determina la diffusione del tumore e aiuta a pianificare il trattamento. Questo può essere un fattore importante nella prognosi di un paziente.