Cap 2 - Fashionabilities

Il processo di creazione di una collezione di moda, che comprende la progettazione, la produzione e la distribuzione.

La struttura gerarchica che caratterizza le organizzazioni aziendali, soprattutto in ambito moda, è stata ridefinita per incoraggiare la collaborazione e il flusso di informazioni.

Il design non è più solo una funzione tecnica, ma un fattore cruciale per il successo dell'azienda. Le aziende di moda devono saper utilizzare il pensiero progettuale per prendere decisioni strategiche.

Rilevante per la moda perché i prodotti sono collegati alla stagione, il che implica scadenze rigide e cicli di produzione veloci.

La gestione di processi, il lavoro su progetti e la gestione della conoscenza sono strumenti fondamentali per il successo delle aziende di moda.

Le aziende di moda devono considerare le caratteristiche specifiche dell'offerta e dei suoi cicli di vita per gestire il business in modo efficace.

Le aziende di moda devono adattare la propria struttura, processi e modelli di business in risposta ai cambiamenti nel contesto tecnologico, competitivo e di mercato.

L'industria della moda contemporanea richiede una visione innovativa della gestione aziendale e del design, basata sulla collaborazione, sulla flessibilità e sull'integrazione di diversi ambiti di competenza.

Il sistema moda propone un insieme di prodotti, non singoli articoli. Ogni nuova collezione è un insieme completo progettato per soddisfare determinate esigenze del mercato.

Una collezione non è solo un'espressione artistica, ma un piano strategico che definisce la quantità di prodotti, l'identità del brand e il suo posizionamento.

La moda è un sistema che prevede un calendario rigido e stagionale per il lancio delle collezioni, con almeno quattro collezioni all'anno, anche nel lusso.

La moda è un ciclo di vita dei prodotti con una obsolescenza programmata che segue i calendari stagionali del sistema moda.

Il modello tradizionale di produzione nella moda prevede un processo di programmazione e semi-programmazione, dove i capi sono prodotti solo dopo aver ricevuto gli ordini dai buyer.

Negli stadi iniziali della produzione, vengono creati campionari per mostrare le collezioni ai buyer e raccogliere gli ordini.

La complessità del processo di programmazione e produzione richiede di anticipatr di quasi un anno la ricerca e sviluppo rispetto al lancio sul mercato.

Il processo di produzione prevede due cicli: uno interno, di piccola scala per i campionari, spesso realizzato internamente o con fornitori locali, e uno esterno, per la produzione su larga scala una volta ricevuti gli ordini.

Il secondo ciclo produttivo della moda, spesso gestito attraverso una catena di fornitura diversa e una rete produttiva più ampia e delocalizzata.

Un modello organizzativo basato su tre macro-processi paralleli: creazione e sviluppo prodotto, pianificazione e gestione della comunicazione, sviluppo dei mercati e della distribuzione.

Il ruolo chiave responsabile della creazione e dello sviluppo del prodotto.

Il ruolo responsabile della gestione artistica e del design del prodotto.

Il ruolo responsabile della vendita al dettaglio, della distribuzione e del marketing del prodotto.

L'utilizzo dei dati provenienti dai canali di vendita per pianificare l'architettura di collezione.

L'utilizzo di strumenti e tecnologie digitali per migliorare l'efficienza, la sostenibilità e l'innovazione nel settore della moda.

L'attenzione crescente dei Millennial verso un'interazione più stretta con i brand attraverso diversi canali e media.

Il sistema moda si basa sulla creazione di "famiglie" di prodotti, ovvero collezioni, che includono diversi articoli complementari (abbigliamento, accessori).

Le collezioni sono progettate come sistemi complessi e coerenti, tenendo in considerazione l'identità del brand e le esigenze del mercato.

Questo sistema riduce il rischio di produzione al buio e di rimanenze di magazzino, ma comporta un ciclo di produzione complesso.

Il ciclo di produzione prevede due fasi: la realizzazione di campionari per i buyer e la produzione su larga scala.

La prima fase di produzione è spesso internalizzata, mentre la seconda è di solito affidata a fornitori esterni.

Il cambiamento nel comportamento dei consumatori a causa dell'accesso facile alle informazioni e della formazione di comunità online.

La crescente sensibilità dei consumatori alla genuinità e alla trasparenza dei prodotti.

La difficoltà di conciliare la produzione su larga scala e l'immediatezza delle informazioni online.

Un nuovo modello di organizzazione industriale che integra la tecnologia digitale in ogni fase del processo.

Un'infrastruttura digitale che collega oggetti, macchine e persone attraverso l'internet delle cose (IoT) e l'internet delle persone (IoP).

La capacità di replicare virtualmente l'intera catena produttiva, consentendo il controllo e l'intervento in tempo reale.

La ricerca di autenticità nel prodotto che spinge aziende di moda a riscoprire l'artigianalità.

La sfida di offrire un'esperienza di relazione con il sarto personale, creando l'aspettativa di un prodotto unico e fatto su misura.

L'industria tessile, partendo dalla fine del XVIII secolo nel Regno Unito, è stata uno dei motori principali della Prima Rivoluzione Industriale Europea grazie all'utilizzo di macchine a vapore e propulsione idrica. Successivamente, questa rivoluzione si è diffusa anche nell'industria nordamericana.

L'introduzione dell'energia elettrica all'inizio del XX secolo ha portato a una meccanizzazione più spinta dell'industria dell'abbigliamento, rendendola un motore chiave per la seconda fase della Rivoluzione Industriale. Questa fase è caratterizzata dall'affermazione del modello di produzione e consumo di massa.

La Seconda Rivoluzione Industriale ha influenzato tutti i processi e i comparti della filiera della moda, dalla filatura alla confezione, grazie alle continue innovazioni tecnologiche e alla loro diffusione nei principali paesi occidentali.

La moderna globalizzazione ha aperto nuovi mercati e creato un contesto competitivo più affollato per l'industria della moda. I modelli di business di successo si basano su processi paralleli e aperti, con professionisti multidisciplinari che integrano competenze tecniche, progettuali e manageriali.

Gli accordi commerciali internazionali con le economie in crescita, come quelle asiatiche, hanno accelerato il processo di delocalizzazione della produzione nell'industria della moda.

La Terza Rivoluzione Industriale, basata sul sistema di produzione a controllo elettronico, ha consolidato l'esternalizzazione di molte fasi produttive nell'industria della moda. I sistemi CAD/CAM consentono lo scambio di dati attraverso linguaggi software standardizzati.

L'industria della moda ha subito un'evoluzione significativa negli anni '90, con l'emergere del fast fashion e la diffusione di internet. I mercati sono diventati maturi e saturi, con l'afflusso di nuovi produttori a basso costo.

Internet ha eliminato le barriere di comunicazione nell'industria della moda, consentendo un accesso immediato alle informazioni e alle tendenze globali.