Introduzione all'EEG e Stadi del Sonno (Fisiologia 99)
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Questions and Answers

La depolarizzazione di una sinapsi eccitatoria crea una zona extracellulare lievemente negativa rispetto al resto dell'ambiente.

True (A)

I potenziali d'azione generati dal cono di emergenza contribuiscono in modo significativo all'EEG.

False (B)

Le variazioni di potenziale positive vengono mostrate verso l'alto nelle rappresentazioni EEG.

False (B)

Se 'n' dipoli oscillano in modo sincrono, il contributo al segnale è proporzionale alla radice quadrata di 'n'.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'ampiezza del segnale EEG è compresa tra 5 e 150 millivolt.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il segnale di 100 dipoli sincronizzati genera un segnale 10 volte maggiore rispetto a 100 dipoli desincronizzati.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

L'attività di base è presente in tutte le zone della corteccia cerebrale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno profondo si registra un aumento della frequenza cardiaca.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'ipnogramma rappresenta graficamente le fasi del sonno in relazione al tempo.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Le apnee notturne possono comportare interruzioni della respirazione fino a 30 secondi.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

La saturazione dell'ossigeno diminuisce senza alcun ritardo rispetto all'evento respiratorio.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno REM, la frequenza respiratoria rimane costante e regolare.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La nomenclatura degli elettrodi è uniformemente standardizzata in tutto il mondo senza variazioni.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno, le oscillazioni neuronali diventano sincronizzate e si propagano uniformemente sulla corteccia cerebrale.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Lo stadio 4 del sonno è definito da meno del 50% di onde lente.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il ciclo sonno-veglia ha una durata variabile che può superare i 120 minuti.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il ritmo EEG durante lo stadio REM è simile a quello della veglia.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il sonno è caratterizzato da un aumento dell'attività motoria e dalla riduzione della soglia di risposta agli stimoli.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il sistema di Wilson per l'EEG utilizza solo elettrodi sui mastoidi come riferimento.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La coscienza è legata alla capacità del cervello di integrare poche informazioni provenienti da diverse aree cerebrali.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'EEG misura solo l'attività elettrica neuronale durante la veglia.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno a onde lente, gli stimoli magnetici generano risposte più complesse rispetto allo stato di veglia.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'atonia muscolare durante il sonno REM è causata da una inibizione passiva dei motoneuroni.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il potenziale di membrana dei motoneuroni lombari è depresso durante il sonno REM rispetto al sonno non-REM.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il legame tra postura e attività cerebrale durante il sonno è principalmente controllato dal midollo spinale.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il talamo non ha alcun ruolo nella regolazione della corteccia durante il sonno.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'EMG dei muscoli del collo è alta durante il sonno.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Studi su persone in stato di minima coscienza mostrano una connessione tra complessità del segnale EEG e coscienza.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Nel sonno non-REM, un animale aumenta la velocità dell'atto respiratorio per disperdere calore in condizioni di alta temperatura.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno, si mantiene sempre una postura attiva per evitare cadute.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il nucleo reticolare del talamo agisce come un freno per il talamo.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Durante la veglia, i sistemi di proiezione nervosa eccitano il nucleo reticolare e inibiscono il talamo.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno, l'attività dei neuroni talamici si organizza in brevi burst sincronizzati.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Le onde lente nella corteccia riflettono l'attività ritmica del talamo a circa 4 Hz.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il corpo genicolato laterale del talamo chiude il gate sensoriale durante la veglia.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Durante il sonno, la sensibilità agli stimoli aumenta a causa della chiusura del gate talamico.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Il talamo consente il passaggio delle afferenze periferiche alla corteccia quando è attivo.

<p>True (A)</p> Signup and view all the answers

Il sonno REM è caratterizzato da un'intensa attività cerebrale generata dal talamo.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

La depolarizzazione rallentata è causata dall'inattivazione dei canali voltaggio-dipendenti del sodio.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

L'iperpolarizzazione postuma è dovuta ai canali del sodio calcio-dipendenti.

<p>False (B)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Nomenclatura EEG

La nomenclatura degli elettrodi per l'EEG è standardizzata a livello internazionale, con alcune variazioni tra la nomenclatura anglosassone e quella americana.

Riferimento EEG

L'EEG misura le differenze di potenziale rispetto a un riferimento, che può essere un elettrodo sui mastoidi o lobi auricolari, o la media di tutti gli elettrodi, come nel sistema di Wilson per l'ECG.

Mappatura EEG

I dati raccolti dall'EEG possono essere elaborati per creare mappe dell'attività cerebrale.

Definizione di Sonno

Il sonno è un'alterazione temporanea e reversibile dello stato di coscienza, caratterizzato da riduzione dell'attività motoria, assunzione di posture stereotipate, aumento della soglia di risposta agli stimoli, variazione dei parametri neurovegetativi e rapida reversibilità.

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Stadi del Sonno

Il passaggio dalla veglia al sonno segue una sequenza di cambiamenti nell'attività EEG: 1) veglia: onde beta; 2) assonnato: ritmo alfa; 3) stadio 1: misto di onde alfa e beta; 4) stadio 2: onde theta, fusi del sonno e complessi K; 5) stadi 3 e 4: sonno a onde lente, caratterizzato da onde delta; 6) stadio REM: attività EEG simile alla veglia, ma con atonia muscolare e movimenti oculari rapidi.

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Ciclo del Sonno

Il ciclo sonno-veglia si ripete più volte durante la notte, con una durata di circa 90 minuti.

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Sincronizzazione Neuronale

Durante il sonno, le oscillazioni neuronali diventano sincronizzate e si propagano uniformemente su tutta la corteccia, associandosi alla perdita di coscienza.

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Coscienza

La teoria della coscienza suggerisce che essa sia legata alla capacità del cervello di integrare informazioni e discriminare tra un elevato numero di stati, con una mancanza di omogeneità nel comportamento di diverse aree cerebrali.

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TMS-EEG

La TMS-EEG (stimolazione magnetica transcranica ed elettroencefalografia) permette di studiare la risposta del cervello alla stimolazione.

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Potenziale di Campo Extracellulare

La depolarizzazione di un neurone crea una zona extracellulare leggermente negativa rispetto al resto dell'ambiente. Questo crea un flusso di corrente dall'interno del dendrite verso il soma, generando un potenziale di campo positivo nella zona del soma.

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L'EEG riflette l'attività sinaptica sincronizzata

L'EEG riflette la somma dell'attività sinaptica sincronizzata, principalmente nella corteccia cerebrale. I potenziali d'azione generati dal cono di emergenza non contribuiscono all'EEG perché il doppio fronte di potenziale si cancella a livello dello scalpo.

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Proiezioni talamiche e corticali nell'EEG

Le proiezioni talamiche creano variazioni di corrente opposte rispetto a quelle delle proiezioni corticali, perché depolarizzano in direzione opposta. Le variazioni negative sono mostrate verso l'alto nell'EEG, mentre le positive verso il basso.

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Sincronicità nell'EEG

La sincronizzazione dell'attività neuronale è fondamentale per l'EEG. L'ampiezza del segnale EEG è proporzionale al numero di neuroni che si attivano in modo sincrono.

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Dipoli di corrente

Le linee di corrente (dipoli) seguono il percorso dal negativo (-) al positivo (+) all'interno del neurone e dal positivo (+) al negativo (-) all'esterno. Dipoli sincronizzati in antifase si cancellano.

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Ampiezza del segnale EEG

L'ampiezza del segnale EEG è relativamente bassa, tra 5 e 150 microvolt. Il segnale EEG è influenzato dallo scarto quadratico medio dell'attività neuronale sincrona.

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Attività de base del segnale EEG

Alcune zone della corteccia hanno un'attività di base, anche in assenza di stimoli esterni. L'EEG misura questa attività di base e può variare a seconda della zona del cervello.

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Effetti del Sonno Profondo sul Sistema Vegetativo

La diminuzione della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria e del tono sia del sistema ortosimpatico che parasimpatico durante il sonno profondo.

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Effetti del Sonno REM sul Sistema Vegetativo

L'aumento della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria e del tono parasimpatico durante il sonno REM.

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Ipnogramma

Un grafico che rappresenta le diverse fasi del sonno (REM e non-REM) in funzione del tempo, fornendo informazioni sull'architettura del sonno.

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Variazione della Durata delle Fasi REM

La durata della fase REM aumenta progressivamente durante la notte con un sonno meno profondo tra una fase REM e la successiva.

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Nucleo Reticolare del Talamo

Il nucleo reticolare del talamo inibisce l'attività dei nuclei talamici, agendo come un 'freno' per il talamo. Questo meccanismo regola il flusso di informazioni sensoriali alla corteccia.

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Sistemi Attivanti

Durante la veglia, i sistemi di proiezione del tronco encefalico inibiscono il nucleo reticolare, permettendo al talamo di essere 'attivo' e trasmettere informazioni alla corteccia.

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Veglia: Attività Talamica

La veglia si caratterizza per un'attività desincronizzata del talamo, consentendo il passaggio di informazioni sensoriali alla corteccia.

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Sonno: Attività Talamica

Nel sonno, l'attività del talamo si organizza in serie di brevi burst sincronizzati, intervallati da circa mezzo secondo.

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Ritmo Corticale

L'attività ritmica del talamo genera onde lente (circa 2 Hz) nella corteccia, grazie all'azione pacemaker del nucleo reticolare.

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Chiusura del Gate Talamico Durante il Sonno

Durante il sonno, l'attività del talamo si interrompe, bloccando il passaggio delle informazioni sensoriali alla corteccia.

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Corpo Genicolato Laterale

Il corpo genicolato laterale del talamo riceve informazioni visive. Durante la veglia, il firing neuronale riflette la luminosità dello stimolo. Durante il sonno, questo non accade più.

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Diversa Sensibilità

La chiusura del gate talamico durante il sonno spiega la minore sensibilità agli stimoli.

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Sonno REM

Anche se la corteccia è attiva durante il sonno REM, l'attività non è generata dal talamo, ma da elaborazioni corticali, come i sogni.

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Ruolo del Talamo

Il talamo funge da importante 'regolatore' dell'attività cerebrale, in particolare nel passaggio tra stato di veglia e sonno.

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Cos'è la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS)?

La stimolazione magnetica transcranica (TMS) utilizza impulsi magnetici per stimolare specifiche aree del cervello. Questi impulsi vengono generati da un dispositivo che crea un campo magnetico concentrato, che penetra il cranio e induce correnti elettriche nel cervello.

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Come influisce la TMS sull'attività corticale durante il sonno e la veglia?

La TMS genera risposte diverse in diverse aree della corteccia cerebrale a seconda dello stato di veglia o di sonno. Durante la veglia, la corteccia mostra una maggiore integrazione, mentre durante il sonno a onde lente, la risposta è più omogenea, indicando una minore integrazione.

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Qual è la relazione tra la TMS e la coscienza?

Studi su persone in stato di coma o minima coscienza hanno mostrato che una ridotta complessità del segnale EEG è correlata alla mancanza di coscienza.

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Come varia l'attività muscolare durante il sonno?

Durante il sonno, l'attività dei muscoli del collo è bassa con due picchi di atonia muscolare (rilassamento).

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Cosa causa l'atonia muscolare durante il sonno a onde lente?

L'attività del fascio reticolo-spinale, responsabile dei movimenti volontari, si riduce durante il sonno a onde lente, portando all'atonia muscolare.

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Cosa causa l'atonia muscolare durante il sonno REM?

L'atonia muscolare durante il sonno REM è causata da un'inibizione attiva dei motoneuroni, tranne quelli dei muscoli oculomotori e masticatori, che garantiscono il movimento degli occhi e la respirazione.

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Cosa accade al potenziale di membrana dei motoneuroni durante il sonno REM?

Il potenziale di membrana dei motoneuroni lombari è più negativo durante il sonno REM rispetto al sonno non-REM e alla veglia, indicando una maggiore depressione.

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Come vengono inibiti i motoneuroni durante il sonno REM?

Durante il sonno REM, i motoneuroni sono inibiti attivamente dalle vie che proiettano al midollo spinale, contribuendo all'atonia muscolare caratteristica di questa fase del sonno.

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Come influisce il sonno REM sulla termoregolazione?

Il sonno REM inibisce la termoregolazione, rendendo l'organismo meno sensibile alle variazioni di temperatura.

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Qual è il ruolo del talamo nella regolazione del sonno?

Il talamo è una struttura cerebrale fondamentale per il sonno, collegata in modo bidirezionale alla corteccia cerebrale.

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Study Notes

Introduzione all'Elettroencefalogramma (EEG) e agli Stadi del Sonno

  • L'attività cerebrale durante il sonno è caratterizzata da diverse fasi.
  • Queste fasi sono identificate principalmente attraverso l'EEG e la presenza o assenza di movimenti oculari rapidi (REM).
  • I movimenti oculari non sono sempre un indicatore affidabile, poiché alcune persone possono dormire con gli occhi aperti.

La Struttura e l'Organizzazione della Corteccia Cerebrale

  • Lo spessore della corteccia cerebrale varia, con una media di 2.5 mm, da 1.5 a 4.5 mm.
  • La superficie della corteccia è di circa un quarto di metro quadrato, ripiegata in solchi per aumentare l'area.
  • Si stima che la corteccia cerebrale contenga circa 30 miliardi di neuroni, di cui circa il 75% sono eccitatori.
  • L'organizzazione della corteccia è in strati, con diversi tipi di cellule.
  • I neuroni piramidali sono presenti negli strati II, III e V, hanno alberi dendritici ortogonali alla superficie e paralleli tra loro.
  • Questi neuroni svolgono un ruolo fondamentale nella generazione del segnale EEG.
  • Altri strati contengono diversi interneuroni con proiezioni trasversali alle colonne corticali.

Organizzazione delle Sinapsi sui Dendriti

  • I pool sinaptici sono in gran parte segregati.
  • I dendriti verso il soma sono principalmente sinapsi inibitorie.
  • I dendriti apicali presentano prevalentemente sinapsi eccitatorie.
  • Il rapporto tra sinapsi eccitatorie e inibitorie nei dendriti apicali è approssimativamente di 6-7:1.
  • I segnali talamici si collocano sui dendriti più vicini al soma.
  • I segnali provenienti da altre aree corticali si trovano più superficialmente sui dendriti.

Generazione del Potenziale di Campo Extracellulare e il suo Legame con l'EEG

  • La depolarizzazione di una sinapsi eccitatoria crea una zona extracellulare leggermente negativa rispetto all'ambiente circostante.
  • Il flusso di corrente depolarizzante entra nel dendrite e poi esce dove la resistenza è minore (verso il soma), creando un potenziale di campo positivo in quest'area.
  • Le sinapsi eccitatorie generano segnali che influenzano il potenziale extracellulare.

Sincronizzazione e Potenziale di Campo

  • Le linee di corrente (dipoli) seguono una direzione interna dal terminale negativo al positivo e una direzione esterna dal terminale positivo al negativo.
  • La sincronizzazione dei dipoli di corrente porta ad un aumento del segnale, proporzionale al numero di dipoli sincronizzati.
  • Dipoli sincronizzati in antifase si annullano a vicenda.
  • L'ampiezza del segnale è proporzionale allo scarto quadrati medio del segnale.

Genesi dell'EEG e Classificazione delle Onde

  • L'EEG riflette la sommazione dell'attività sinaptica sincronizzata, ampiamente corticale e superficiale.
  • L'attività dei neuroni talamici si riflette nell'EEG con variazioni di corrente opposte rispetto a quelle generate dalle proiezioni corticali.
  • Le onde EEG sono classificate in base alla loro frequenza.
  • Onde Beta: frequenza da 12-35 Hz, ampiezza piccola, associate alla veglia.
  • Onde Alpha: frequenza intorno ai 10 Hz, ampiezza maggiore, associate alla veglia rilassata
  • Onde Theta: frequenza da 4-8 Hz, presenti nei primi stadi del sonno.
  • Onde lente: bassa frequenza e alta ampiezza, tipiche del sonno profondo.

Montaggio degli Elettrodi EEG: Standard e Nomenclatura

  • L'EEG utilizza più elettrodi posizionati sullo scalpo secondo schemi standardizzati.
  • Questi schemi garantiscono la comparabilità dei dati tra diversi studi e laboratori.
  • Esistono diversi sistemi di montaggio.
  • Ad esempio, il sistema 10-10 e il sistema 10-20.

Sonno: Definizione e Caratteristiche

  • Il sonno è un'alterazione temporanea e reversibile dello stato di coscienza.
  • È caratterizzato da una riduzione dell'attività motoria, dell'aumento della soglia di risposta agli stimoli, di variazioni dei parametri neurovegetativi e di rapida reversibilità.

Stadi del Sonno e Onde EEG

  • Il passaggio dalla veglia al sonno segue una sequenza stereotipata di cambiamenti nell'attività EEG.
  • La veglia è caratterizzata da onde beta.
  • L'assonnamento è caratterizzato dal ritmo alfa.
  • Stadio 1: misto di onde alfa e beta, con l'intercalazione di onde theta.
  • Stadio 2: onde theta, fusi del sonno e complessi K.
  • Stadi 3 e 4: Sonno ad onde lente, con onde delta prevalenti.
  • Stadio REM: attivo, con onde simile allo stato di veglia, caratterizzato da atonia muscolare e movimenti oculari rapidi (REM).

Studio della Coscienza con TMS-EEG

  • TMS-EEG combina la stimolazione magnetica transcranica (TMS) con l'elettroencefalografia (EEG) per studiare la risposta del cervello alla stimolazione.
  • In stato di veglia, la stimolazione genera risposte diverse nelle diverse aree cerebrali, evidenziando la capacità di integrazione del cervello.
  • Durante il sonno ad onde lente, lo stesso stimolo induce una risposta più omogenea.

Tono Muscolare e Sonno

  • L'elettromiografia (EMG) del collo mostra una bassa attività durante il sonno, caratterizzato da picchi di atonia muscolare.
  • L'atonia muscolare durante il sonno REM è dovuta a un'inibizione attiva dei motoneuroni.

Sonno, Veglia e Coscienza-Sincronizzazione

  • Durante il sonno, le oscillazioni neuronali diventano sincronizzate e si propagano uniformemente sulla corteccia, associandosi alla perdita di coscienza.
  • La coscienza è legata alla capacità del cervello di integrare le informazioni e discriminare tra un elevato numero di stati.

Attività Respiratoria Durante il Sonno e Disturbi del Sonno

  • La respirazione durante il sonno REM può divenire irregolare a causa della mancanza di controllo termoregolatorio.
  • La Polisonnografia registra diversi parametri durante il sonno come l'oculogramma, EMG del mento, ECG, pressione, movimenti della cassa toracica.
  • Le apnee notturne sono interruzioni della respirazione per intervalli di tempo fino a 30 secondi.
  • La dispnea notturna parossistica è caratterizzata da risvegli notturni con sensazione di mancanza di respiro.

Ipnottogrammi e Cicli del Sonno: Variazioni con l'Età

  • L'ipnogramma è una rappresentazione grafica delle diverse fasi del sonno (REM e non-REM) in funzione del tempo.
  • La cadenza dei cicli del sonno è di circa 90 minuti.
  • La durata della fase REM aumenta verso la mattina.
  • Bambini: Molti cicli non-REM/REM, fasi REM non particolarmente lunghe. Elevata durata totale del sonno (fino a 16 ore).
  • Adulti: Progressiva diminuzione del sonno in fase 4.
  • Anziani: Risvegli più frequenti, difficoltà a raggiungere lo stadio di sonno profondo (4) e sonno più frammentato.

Variazioni della Durata e della Composizione del Sonno con l'Età

  • La durata totale del sonno si modifica con l'età.
  • Nei neonati può superare le 16 ore, nei primi anni di vita diminuisce a circa 12 ore ed è stabile intorno alle 8 ore nell'età adulta.
  • La proporzione di sonno REM nei neonati è del 50%, per poi ridursi al 30% nei primi mesi e al 20% in età adulta.
  • Negli anziani il sonno non-REM può mancare della fase 4 (sonno profondo).

Sonno Diurno e Ritmo di Rotazione della Terra

  • Il sonno diurno è elevato nei bambini.
  • La quantità di sonno diurno diminuisce con l'età.

Proporzioni delle Fasi del Sonno negli Animali

  • Le proporzioni delle fasi del sonno variano notevolmente tra le specie.
  • Gli animali preda hanno una fase REM minore rispetto agli animali non preda.
  • I Primati presentano proporzioni simili agli umani.

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Questo quiz esplora l'elettroencefalogramma (EEG) e gli stadi del sonno, evidenziando l'attività cerebrale durante il riposo. Scoprirai come le fasi di sonno sono identificate e come la struttura della corteccia cerebrale influisce su questi processi. Metti alla prova le tue conoscenze su questi affascinanti argomenti scientifici.

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