Introduzione al Corso di Istologia-Embriologia

Introduzione al Corso di Istologia-Embriologia

• I contatti per il corso sono la Prof.ssa Deborah Bonazza ([email protected], Ospedale di Cattinara), la Prof.ssa Emiliana Giacomello ([email protected], Ospedale di Cattinara, tel. 040.3993251, ricevimento martedì 9-12), e il Prof. Giovanni Sorrentino ([email protected], ICGEB Area Science Park, tel. 040.5588644).

Testi Consigliati

• Per istologia si consigliano: Istologia Pawlina, Ross - Cea; Istologia del Monesi, Ed. Piccin; Atlante di istologia (Istologia e Anatomia microscopica, Wheater, ed. Edra e Atlante di istologia, D. Cui, ed Piccin).
• Per embriologia si consigliano: Embriologia umana di De Felici, Boitani, Ed. Piccin e Lo sviluppo prenatale dell’uomo di Moore, Persaud e Torchia, ed. Edra.

Organizzazione del Corso: Microstruttura

• Il modulo di microstruttura è propedeutico all'esame di Istologia ed Embriologia
• Prevede l'analisi di 3 vetrini virtuali attraverso l'istologia digitale, con l'obiettivo di identificare determinate strutture.
• Il superamento di questo modulo è necessario per poter accedere all'esame scritto di Istologia ed Embriologia.
• La validità del modulo di Microstruttura è di massimo un anno.
• Il voto finale verrà verbalizzato solo dopo il superamento di entrambi i moduli.

Date degli Esami (2025)

• 25 giugno
• 15 luglio
• 5 settembre
• 23 settembre

Modalità d’Esame

• L'esame di microstruttura consiste nell'analisi di 3 immagini in 30 minuti, dove si dovrà identificare strutture specifiche, riconoscere il metodo di colorazione e determinare il tipo di campione istologico.
• L'esame di Istologia ed Embriologia dura 2 ore e include 30 domande a scelta multipla (Prof. Sorrentino), 15 domande a risposta breve (Prof. Giacomello) e 3 domande a risposta breve (Prof. Bonazza).
• Il punteggio massimo è 33/30 e con 31, 32, 33 si ottiene la lode.

Organizzazione del Corso: Istologia ed Embriologia

• Prof. Sorrentino: Nozioni generali sulle tecniche di microscopia e descrizione delle strutture cellulari, Tessuto epiteliale, Tessuto connettivo, Tessuto nervoso, Tessuto linfoide, Microstruttura.
• Prof. Giacomello: Tessuto muscolare, Embriologia (gameti, fecondazione, sviluppo embrionale fino all’ottava settimana di gravidanza, cenni di organogenesi).
• Prof. Bonazza: Epiteli squamosi pluristratificati e ghiandolari.
• Le lezioni del Prof. Sorrentino avranno un quarto d'ora accademico all'inizio, una pausa intermedia e la conclusione 10 minuti prima.
• Il corso è diviso in due parti: Istologia all'inizio e Microstruttura (circa 12 ore) alla fine.
• Chi non è nel team del corso deve segnalarlo.
• L'esame di istologia implica approfondimento con testi di riferimento e power point.
• Le immagini e parti di testo del libro Pawlina usate in lezione sono coperte da copyright.

Istologia

• L'istologia è una disciplina biologica, non medica, senza correlazioni cliniche.
• Il corso include la biologia cellulare, trattata con il prof. Sblattero.
• Concetti chiave: Long non-coding RNA sono RNA non codificanti molto lunghi e miRNA sono RNA non codificanti di dimensioni più ridotte.
• L'istologia studia la morfo-funzione dei tessuti, descrivendone la struttura e determinandone le funzioni.

Introduzione all'Istologia

• L'istologia, o anatomia microscopica, è lo studio scientifico delle strutture microscopiche di tessuti e organi.
• Il termine "tessuto" deriva dagli strati sovrapposti, come nell'industria tessile.
• I tessuti del corpo sono trasparenti, ma possono apparire rossastri con sangue o contaminazioni fisiologiche.
• Le colorazioni istologiche servono a distinguere le strutture cellulari.
• L'istologia si basa su tecniche di colorazione e microscopio.
• Ogni tessuto è formato da cellule di diverse forme e dimensioni e dalla matrice extracellulare, che fornisce supporto e struttura.

Tecniche di Preparazione e Colorazione dei Campioni Istologici

• L'analisi istologica si fa con microscopio e vetrino, con tessuto sottile e colorato.
• Lo spessore varia in base al tipo di microscopio.
  • Microscopio ottico: spessore 5-10 micrometri.
  • Microscopio elettronico: spessore 1 micrometro.
• L'ematossilina-eosina è una colorazione comune che rivela posizione, morfologia cellulare, matrice extracellulare, orientamento e la tipologia di tessuto analizzato.
• Questa colorazione è il primo passo per l'orientamento dell'istologo.

Processo di Preparazione

• Un aspetto complesso dell’istologia è la ricostruzione tridimensionale di una struttura da un’immagine bidimensionale colorata.
• Per analizzare un campione serve una biopsia.
• Esempio: in caso di problemi gastrointestinali, si esegue una colonscopia e, se si rileva un'anomalia, si preleva un campione per l'esame istologico.
• L'esame stabilisce se il tessuto è tumorale e definisce il trattamento.

Fasi di Preparazione Istologica

• Fissazione: blocca le reazioni chimiche interne per preservare la morfologia, paragonabile a una "fotografia".
  • Si usa formalina, una soluzione di formaldeide al 37%, che crea cross-linking.
• Disidratazione: elimina l'acqua dal tessuto immergendo il campione in soluzioni di alcol a concentrazioni crescenti fino al 100%.
• Chiarificazione (o diafanizzazione): trasparentezza del tessuto con xilene (o xilolo), che facilita l'infiltrazione della paraffina.
• Infiltrazione e inclusione: immersione in paraffina liquida (52-60°C), che solidificandosi conferisce compattezza al tessuto.
  • Il tessuto impregnato viene collocato in cassette riempite di paraffina, formando un blocchetto solido per il taglio.
• Sezioni sottili: il blocchetto viene tagliato con il microtomo, che crea fette di 5-10 μm (microscopia ottica) o 1 μm (microscopia elettronica).
  • I frammenti ottenuti vengono poi immersi in acqua e successivamente raccolti su un vetrino.

Colorazioni Istologiche

• Da una biopsia si ottengono diversi tagli consecutivi posti su vetrini differenti ed è necessario colorare il preparato.
• Le colorazioni forniscono informazioni su funzione cellulare e componenti extracellulari, distinguendo strutture e permettendo identificazione e studio.
• Alcune colorazioni colorano direttamente le strutture, altre creano reazioni chimiche.
• Molte strutture si perdono durante la preparazione istologica, come piccoli RNA, ioni e lipidi.
• Le tecniche di colorazione si basano sull'approccio istologico, sulle tecniche istochimiche e sull'immunoistochimica.

Colorazione Eosina-Ematossilina

• È una colorazione classica che prevede colorazione con eosina e ematossilina, permettendo di distinguere diverse strutture senza reazioni chimiche.
  • L'ematossilina (blu) è basica acidofila e interagisce con elementi acidi, colorando principalmente i nuclei per la presenza di DNA.
  • L'eosina (rosa/rosso) è acida basofila, interagisce con componenti cellulari basici e colora citoplasma e matrice extracellulare, ricca di proteine come il collagene.
• L'immagine mostra la combinazione dei due coloranti che evidenziano nuclei (viola scuro) e citoplasmi (rosa).
• Il fegato colorato con eosina-ematossilina mostra epatociti (nuclei poliedrici, rosa con "pallini viola scuro").
  • Ogni epatocita ha un nucleo, e circa il 20% è binucleato.
  • Sono visibili i sinusoidi epatici (capillari ricchi di "palline rosse" eosinofile, composte per il 95% da emoglobina).

Sezione Istologica

• Le sezioni istologiche sono bidimensionali, mentre organi e tessuti sono tridimensionali.
• Il modo in cui si seziona il tessuto influenzerà i risultati istologici e la morfologia della stessa struttura.

Principali Colorazioni Istologiche

• Le colorazioni vengono utilizzate per evidenziare strutture in un preparato istologico, la scelta dipende da cosa si vuole osservare.

Tricromica di Mallory

• La colorazione è utilizzata per evidenziare il collagene e si compone di tre coloranti.
  • Blu di anilina colora di azzurro il collagene.
  • Orange C colora i citoplasmi di arancione.
  • Fucsina acida/acido ossalico colora i nuclei di rosso.
• Il blu di anilina è la colorazione più importante, poiché mette in evidenza le fibre di collagene che compongono la matrice extracellulare.

Azan-Mallory

• È una variante della tricromica evidenzia il collagene, colorato di blu intenso.
• Colorazione: rosso intenso nuclei, cromatina ed eritrociti; rosa pallido il citoplasma; azzurro mucine e mucinogeno; arancione cellule del sangue e fibre muscolari.
• L'immagine rappresenta un fegato di maiale.

Tricromica di Masson

• È indicata per riconoscere i vari tipi di cellule del connettivo.
• Composizione:
  • Ematossilina: colora i nuclei di viola.
  • Fucsina acida: colora il citoplasma di un rosso.
  • Blu di anilina: colora in blu il connettivo e le strutture fortemente basiche.
• La zona bianca è tessuto adiposo, che ha perso i lipidi ma mantiene le strutture della membrana citoplasmatica.

Picrosirius

• È un colorante rosso Sirius sciolto in una soluzione di acido picrico, che colora il collagene.
• Al microscopio a luce polarizzata, il collagene colorato con picrosirius appare di rosso.
• L'immagine rappresenta fibrosi epatica.

Blu di Toluidina (Colorazione di Nissl)

• È utilizzato per il tessuto nervoso e colora di blu gli acidi nucleici (DNA, RNA), glicosaminoglicani e proteoglicani della matrice extracellulare.
• Vengono colorate cellule e parti della matrice.
• L'immagine mostra il corpo del neurone circondato da assoni, nucleo con nucleolo blu e corpi di Nissl o sostanza tigroide.

Impregnazione Argentica

• Tecnica di colorazione utilizzata frequentemente per colorare i neuroni.

Weigert Van Gieson (Fucsina)

• Questa colorazione è spesso utilizzata per evidenziare l'elastina, il tessuto connettivo e il collagene.
• Le fibre elastiche sono costituite da polimeri di elastina e microfibrille elastiche, che formano una rete tridimensionale in una matrice extracellulare all'interno del tessuto connettivo

Oil Red-O

• È una colorazione specifica per i lipidi, che assumono una colorazione rossa.
• Se il campione istologico viene preparato con il protocollo di inclusione in paraffina, non sarà possibile analizzare la componente lipidica, poiché essa andrà persa
• Si usa la tecnica del congelamento, che consente di rendere solido un tessuto senza impregnarlo di paraffina, semplicemente congelandolo
• Si utilizza il criostato per evitare che il tessuto si scongeli.

Giemsa

• La colorazione di Giemsa viene utilizzata per identificare gli elementi figurati del sangue su uno striscio preparato su vetrino.
• Essa consiste in una miscela di Blu di metilene, Eosina e Giemsa

Von Kossa

• Colorazione specifica per il tessuto osseo, che viene colorato di marrone.

Alcian Blu

• La colorazione Alcian Blue viene utilizzata per evidenziare le cartilagini, grazie alla sua specificità per i mucopolisaccaridi. Condrociti sono colorati intensamente di blu
• Colorazione specifica per la mucina, che porta alla colorazione blu

Colorazioni Istochimiche

• A differenza delle colorazioni istologiche, le colorazioni istochimiche implicano anche reazioni chimiche.
• Reazione PAS (acido periodico-reattivo di Schiff)

Esame

• Ci si può iscrivere sia alla parte di microstruttura che a quella di istologia
• Se si fanno entrambi, verrà prima corretta la parte di microstruttura e se si passa questa parte, allora verrà corretta pure l’altra.
• L’esame di microstruttura è la prima mezz’ora dell’appello