Domande immuno prof

L'attivazione dell'immunità adattativa è una risposta tardiva all'infiammazione, mentre la produzione di mediatori solubili e DAMPs è una risposta iniziale.

I macrofagi, con la loro capacità di fagocitosi e di rilascio di citochine, sono cellule chiave nell'infiammazione cronica. Questo tipo di infiammazione è caratterizzata da una presenza prolungata di queste cellule.

I linfociti B sono specializzati nella produzione di anticorpi, che sono proteine ​​che si legano agli antigeni e li neutralizzano.

Il test di Coombs rileva la presenza di anticorpi che si legano alla superficie dei globuli rossi. Questo può essere utile per diagnosticare alcuni tipi di anemia emolitica.

L'aspirina inibisce la cicloossigenasi 1, un enzima coinvolto nella sintesi delle prostaglandine, che promuovono l'aggregazione piastrinica.

I mastociti rilasciano istamina, un mediatore infiammatorio importante nelle reazioni allergiche. Inoltre, rilasciano enzimi proteolitici che possono contribuire all'infiammazione e alla rimodellazione dei tessuti.

Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule beta del pancreas, che producono insulina. Questo porta a una carenza di insulina e all'iperglicemia.

Un tipo di autoimmunità nel quale i linfociti T citotossici attaccano e distruggono le cellule beta del pancreas, che sono responsabili della produzione di insulina.

Una serie di proteine del siero che svolgono un ruolo fondamentale nella difesa immunitaria, promuovendo l'infiammazione e la lisi degli agenti patogeni.

Una risposta immunitaria anomala caratterizzata dalla formazione e dal deposito di immunocomplessi circolanti, che possono causare danni ai tessuti.

Una reazione immunitaria ritardata, mediata da linfociti T sensibilizzati, che porta a un'infiammazione locale.

Una reazione avversa a un antisiero, che si manifesta con la formazione di immunocomplessi circolanti che danneggiano i tessuti.

Un trattamento che prevede la somministrazione di immunoglobuline anti-D alle donne in gravidanza Rh-negative. L'obiettivo è prevenire la formazione di anticorpi anti-Rh da parte della madre, che potrebbero attaccare i globuli rossi del feto Rh-positivo.

Un test che valuta l'esistenza di una precedente esposizione al batterio Mycobacterium tuberculosis. Viene effettuato mediante l'iniezione intradermica di derivati proteici purificati della tubercolina.

La risposta del sistema immunitario al Mycobacterium tuberculosis, in cui i linfociti T sensibilizzati al batterio rilasciano citochine e attivano l'infiammazione.

Una risposta immunitaria in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i propri tessuti.

Una risposta immunitaria in cui il sistema immunitario è indebolito e non riesce a difendersi dalle infezioni.

Un gruppo di malattie causate da difetti genetici nel sistema immunitario.

Cellule del sistema immunitario che sono tra le prime ad arrivare al sito dell'infiammazione.

Una sostanza chimica che induce la vasodilatazione e l'aumento della permeabilità vascolare durante l'infiammazione.

Il processo in cui i leucociti attraversano i vasi sanguigni per raggiungere il sito dell'infiammazione.

Il midollo osseo è il sito principale di produzione delle cellule staminali ematopoietiche (HSC) negli adulti. Le HSC sono cellule che possono differenziarsi in tutti i tipi di cellule del sangue.

Le cellule dendritiche sono cellule immunitarie che presentano l'antigene ai linfociti T. Sono presenti nei tessuti linfoidi secondari, secernono citochine e sono coinvolte nell'immunità adattativa.

Il differenziamento ematopoietico è il processo di maturazione delle cellule staminali ematopoietiche (HSC) in cellule del sangue mature, come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo processo è regolato da fattori di crescita e citochine.

Le cellule T citotossiche (CTL) sono cellule immunitarie che uccidono cellule bersaglio infettate da agenti patogeni. Riconoscono le cellule bersaglio attraverso l'MHC-I e secernono citochine pro-infiammatorie. Sono importanti per il controllo delle infezioni virali.

L'ipersensibilità di tipo I è una reazione allergica immediata. È mediata dal rilascio di istamina da parte dei mastociti, che sono cellule immunitarie che si trovano nel tessuto connettivo.

Il processo di formazione dei globuli rossi dal differenziamento delle cellule staminali ematopoietiche.

Le cellule staminali ematopoietiche multipotenti che possono generare cellule mieloidi e linfoidi.

Le cellule staminali ematopoietiche pluripotenti che possono generare tutte le cellule del sangue.

Il processo di formazione delle piastrine dal differenziamento delle cellule staminali ematopoietiche.

Piccole proteine ​​che regolano la risposta immunitaria, come l'infiammazione e la crescita cellulare.

Lo stato in cui il sistema immunitario non attacca i propri tessuti.

La capacità del sistema immunitario di rispondere più rapidamente e in modo più efficace agli agenti patogeni incontrati in precedenza.

I due principali rami di differenziamento delle cellule staminali ematopoietiche: i linfociti (T e B) e le cellule mieloidi (globuli rossi, piastrine, granulociti, monociti).

Il principale sito di maturazione dei linfociti T dopo la nascita, dove si sviluppano la loro identità e funzione.

Specializzazione dei linfociti B che si trovano principalmente nel midollo osseo e producono anticorpi specifici contro antigeni.

Un tipo di immunodeficienza legata al cromosoma X che colpisce principalmente i maschi e può portare a gravi deficit immunitari.

Il processo di presentazione dell'antigene da parte delle cellule dendritiche ai linfociti T.

Un approccio terapeutico che utilizza il sistema immunitario del paziente per combattere la malattia.

Una risposta immunitaria eccessiva e dannosa ai tessuti del proprio corpo.

La risposta immunitaria contro agenti patogeni presenti nell'ambiente.

Il processo di maturazione dei precursori linfoidi in cellule T mature. Avviene nel timo.