Infarto e Aterosclerosi nelle Donne

L'infarto miocardico è una complicazione comune dell'aterosclerosi nelle donne prima della menopausa.

Le donne in menopausa hanno un rischio maggiore di infarto miocardico rispetto alle donne prima della menopausa.

L'aterosclerosi è una malattia che colpisce solo gli uomini.

Le donne prima della menopausa sono completamente immuni all'infarto miocardico.

I cambiamenti ormonali legati alla menopausa possono influenzare il rischio di infarto miocardico nelle donne.

La valvola tricuspide si apre durante la fase di diastole ventricolare.

Il sangue passa nel ventricolo destro attraverso l'arteria polmonare.

La valvola semilunare polmonare si apre durante la sistole ventricolare.

Nei polmoni, il sangue cede ossigeno e si carica di anidride carbonica.

La valvola tricuspide è una valvola semilunare.

Il sangue ossigenato dai polmoni viene pompato immediatamente nel ventricolo sinistro.

Il cuore destro è responsabile del circolo polmonare, mentre il cuore sinistro è responsabile del circolo sistemico.

L'aorta riceve il sangue ossigenato direttamente dal ventricolo destro.

Le vene polmonari trasportano sangue ricco di ossigeno.

L'ischemia prolungata può causare lesioni al tessuto cardiaco.

Se l'ischemia dura più di 20 minuti, si verifica sicuramente necrosi dei cardiomiociti.

La necrosi dei cardiomiociti causata da ischemia prolungata può essere completamente invertita.

L'ischemia che dura meno di 20 minuti non causa danni al cuore.

La necrosi dei cardiomiociti è un processo graduale che inizia con la morte delle cellule muscolari più piccole e si diffonde alle più grandi.

I betabloccanti cardioselettivi sono utilizzati per il trattamento della angina pectoris, agendo principalmente sulla riduzione della frequenza cardiaca e della contrattilità miocardica.

L'ivabradina è un farmaco che agisce sul sistema nervoso simpatico, rallentando la frequenza cardiaca.

I calcio agonisti non diidropiridinici sono utilizzati per il trattamento dell'angina pectoris, migliorando il flusso sanguigno coronarico attraverso la dilatazione delle arterie coronarie.

Il nicorandil è un farmaco che ha un solo effetto, quello di dilatare le arterie coronarie.

La ranolazina è un farmaco utilizzato per il trattamento dell'angina pectoris che agisce principalmente sull'attività elettrica del cuore.

La rivascolarizzazione chirurgica non considera il numero di vasi malati.

Il rischio operatorio globale deve essere valutato prima di una rivascolarizzazione percutanea.

La rivascolarizzazione percutanea è sempre meno rischiosa rispetto a quella chirurgica.

Il numero di vasi malati non influisce sui risultati della rivascolarizzazione.

La valutazione del rischio operatorio è un passaggio superfluo nel processo di rivascolarizzazione.