Imprenditore Commerciale e Registro delle Imprese

Gli imprenditori commerciali sono coloro che esercitano professionalmente un'attività economica non agricola.

La legge che regola gli imprenditori commerciali definisce un insieme di obblighi e regole.

Gli imprenditori commerciali sono obbligati a iscriversi al Registro delle Imprese, un registro pubblico che contiene informazioni sulle aziende.

Gli imprenditori commerciali devono tenere una contabilità regolare, registrando tutte le entrate e le uscite.

Gli imprenditori commerciali sono sottoposti a un regime particolare quando si trovano in difficoltà finanziarie.

Le società commerciali sono automaticamente soggette all'obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese.

Il registro delle imprese è un registro pubblico che contiene informazioni sulle aziende.

Le attività commerciali sono obbligate a rendere pubbliche determinate informazioni.

L'iscrizione al Registro delle Imprese rende note le informazioni sulle aziende a tutti, garantendo trasparenza e facilitando i rapporti economici. L'iscrizione è un'informazione pubblica e accessibile a chiunque.

L'imprenditore deve chiedere l'iscrizione al Registro delle Imprese entro 30 giorni dall'inizio dell'attività. Deve fornire informazioni come il nome, la ditta, l'oggetto dell'impresa, la sede e i rappresentanti legali.

Il libro giornale è un registro cronologico delle operazioni economiche dell'impresa. Registra entrate, uscite, pagamenti, acquisti, e ogni transazione rilevante.

Il libro inventario raccoglie informazioni dettagliate sul patrimonio e sui debiti dell'impresa, compilato almeno una volta all'anno. Include lo stato patrimoniale e il conto economico, offrendo una panoramica finanziaria.

I libri contabili, prima di essere usati, devono essere numerati, bollati o vidimati. L'ufficio del Registro delle Imprese o un notaio certifica l'autenticità di questi documenti.

L'imprenditore deve registrare l'inizio della sua attività e ogni cambiamento rilevante. Queste informazioni sono pubbliche e facilitano i rapporti con lo Stato e con gli altri.

Le informazioni registrate nel Registro delle Imprese hanno un effetto di pubblicità, cioè sono di pubblico dominio. Chiunque può consultarle e utilizzarle.

L'iscrizione al Registro delle Imprese è un requisito legale per le aziende. Chi non la rispetta può essere soggetto a sanzioni.

Se un imprenditore non registra le informazioni richieste, non può oppore queste informazioni ai terzi. I terzi possono basarsi sulle informazioni registrate, ignorando quelle non registrate.

La contabilità deve essere adeguata alla natura e alle dimensioni dell'impresa. I piccoli imprenditori hanno obblighi contabili meno rigorosi.

La contabilità è un obbligo per gli imprenditori commerciali, ma è anche un vantaggio. Le scritture contabili sono una prova in caso di contenzioso e garantiscono la trasparenza delle operazioni aziendali.

L'inventario è un documento che descrive il patrimonio e i debiti dell'impresa. Deve essere redatto annualmente e include lo stato patrimoniale e il conto economico.

I libri, i repertori, le scritture e la documentazione la cui tenuta è obbligatoria per legge o regolamento o che sono richiesti dalla natura o dalle dimensioni dell'impresa possono essere tenuti con strumenti informatici.

Le registrazioni dei documenti informatici devono essere consultabili in qualsiasi momento e costituiscono l'informazione primaria e originale da cui è possibile fare copie.

L'efficacia probatoria dei libri, repertori e scritture tenuti con strumenti informatici è equivalente a quella dei documenti su carta.

Le scritture devono essere tenute senza spazi vuoti, interlinee o trasporti in margine, con eventuali cancellazioni leggibili.

I documenti devono essere conservati per 10 anni dalla data dell'ultima registrazione, inclusi fatture, lettere e telegrammi.

Le scritture e i documenti possono essere conservati come registrazioni su supporti di immagini se le registrazioni corrispondono ai documenti e sono leggibili.

La contabilità non finanziaria considera l'azienda come un elemento centrale della società, valutando i suoi rapporti con gli stakeholder.

La Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) obbligatoria per alcune società di interesse pubblico fornisce informazioni su aspetti ambientali, sociali e di governance.

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) estende e sostituisce la DNF, rendendo la rendicontazione della sostenibilità più dettagliata e standardizzata.

L'imprenditore può nominare un institore che ha la rappresentanza generale dell'azienda e può compiere tutti gli atti pertinenti all'impresa.

L'institore è colui che è preposto dal titolare all'esercizio di un'impresa commerciale.

La figura dell'institore, in ambito commerciale, è quella di un ausiliario dell'imprenditore, un prestatore di lavoro subordinato con funzioni diretive, che ha un ampio potere di gestione e autonomia di iniziativa.

L'institore può compiere tutti gli atti necessari per l'esercizio dell'attività commerciale, tranne alcune specifiche limitazioni come la vendita o l'ipoteca di beni immobili, senza autorizzazione esplicita del preponente.

L'institore è personalmente obbligato se non informa il terzo che sta agendo per conto del preponente. Pertanto, se un terzo entra in contatto con l'institore senza sapere che sta operando per conto di qualcun altro, l'institore assume la responsabilità diretta per le obbligazioni create.

La norma stabilisce il criterio della "pertinenza" per i poteri dell'institore, ovvero i suoi poteri sono legati alla tipologia di attività svolta, secondo un principio di congruità rispetto alla stessa, salvo le limitazioni previste.

L'institore svolge un ruolo di alter ego dell'imprenditore, a cui deve direttamente rispondere del suo operato. Ha la responsabilità di tenere la contabilità dell'azienda e di gestire eventuali onori e oneri accessori.

La figura del procuratore è gerarchicamente inferiore all'institore, non è preposto all'azienda, esercita funzioni esecutive e i suoi poteri sono limitati e espressamente concessi.

I poteri del procuratore sono limitati agli atti pertinenti all'esercizio dell'impresa, ma non comprendono l'esercizio dell'impresa stessa.

Le disposizioni che regolano l'institore si applicano anche al procuratore, che ha il potere di compiere atti in nome dell'imprenditore relativi all'esercizio dell'impresa, pur non essendo preposto ad essa.

Il procuratore non può agire in giudizio in nome dell'imprenditore, a meno che il potere di rappresentanza processuale non gli sia stato espressamente conferito per iscritto.

È considerata una figura di supporto all'institore e non è preposto all'esercizio dell'impresa, con poteri decisionali autonomi, ma limitati.

Il commesso è colui che svolge principalmente attività esecutive o materiali, entrando in contatto con i clienti e svolgendo le operazioni ordinarie del negozio.

I commessi possono compiere gli atti abituali del negozio, come la vendita di merci, ma hanno limitazioni specifiche come l'esigenza di un'autorizzazione per concedere dilazioni o sconti.

I commessi non possono agire in nome e per conto dell'imprenditore senza un atto formale di preposizione.

Il commesso, nonostante svolga mansioni esecutive, ha un potere di manovra di denaro, potendo incassare per conto dell'imprenditore.

I commessi hanno poteri attribuiti dal semplice fatto di essere posti dietro al bancone del negozio, derivanti dall'esercizio di fatto, che è basato sull'uso del potere che il commesso ha in quanto si trova in quella posizione.