Il Settecento: Arcadia e Illuminismo

Il periodo storico che va dalla fine del XVII secolo all'inizio del XVIII secolo, caratterizzato da cambiamenti politici e culturali in Italia.

Un movimento letterario e culturale che nasce in Italia come reazione al Barocco e al Marinismo. Ha come obiettivo una maggiore semplicità e naturalezza nello stile.

Un importante intellettuale italiano del Settecento, che fu uno dei fondatori dell'Accademia dell'Arcadia. Era un sostenitore della semplicità stilistica e dell'imitazione dei classici.

Un drammaturgo italiano del Settecento, noto per le sue commedie realiste e borghesi che rompono con le convenzioni del teatro tradizionale.

Un importante periodo di rinnovamento culturale in Italia, che si sviluppa tra il XVII e il XVIII secolo. La letteratura, il teatro e le arti vengono influenzati da nuove idee e movimenti.

Un movimento intellettuale e filosofico che si diffonde in Europa nel XVIII secolo. Valorizza la ragione, la scienza e l'osservazione, contribuendo a un profondo cambiamento nella società.

Un sovrano che governa in modo illuminato, privilegiando la ragione e il progresso sociale. Ad esempio, la figura di Maria Teresa d'Austria o di Pietro il Grande.

Un periodo storico che si sviluppa in Italia nell'Ottocento, con l'obiettivo di unificare il Paese sotto un unico governo. È un movimento patriottico e nazionalista.

Un movimento che caratterizza il teatro italiano del Settecento, introducendo personaggi reali e situazioni quotidiane, con l'obiettivo di rappresentare il mondo borghese.

Il Regno Sabaudo, guidato dai Savoia, che nel Settecento diventa una potenza rilevante in Italia. Ha come capitale Torino.

Un tipo di teatro popolare che si basava sull'improvvisazione e l'uso di maschere tradizionali.

La riforma teatrale di Carlo Goldoni che mirava a sostituire la commedia dell'arte con un tipo di teatro che si concentrava sulla verosimiglianza e la rappresentazione realistica dei personaggi e della società.

Goldoni riteneva che la commedia dell'arte fosse diventata troppo ripetitiva e che non rappresentava più la complessità della società contemporanea, poiché si basava su maschere stereotipate.

Goldoni cercava di creare commedie che riflettessero la società italiana del Settecento, con personaggi reali e situazioni verosimili.

Goldoni credeva che le maschere tradizionali non fossero più adatte alla sua visione di teatro poiché non permettevano di rappresentare la complessità individuale dei personaggi.

L'influenza del movimento culturale dell'Illuminismo, che poneva l'accento sulla ragione, sulla critica sociale e sull'individualità.

La Locandiera è ambientata nella Firenze del Settecento, un contesto sociale in cui si discuteva di uguaglianza e di classi sociali.

La protagonista della Locandiera è una donna borghese che gestisce una locanda e interagisce con diversi personaggi, tra cui nobili e borghesi.

La Locandiera affronta temi sociali e di costume, come la differenza di classe sociale, le relazioni amorose e le ipocrisie del comportamento umano.

Le commedie di Goldoni, pur distinguendosi dalla letteratura arcadica, non raggiungono la profondità e il realismo che caratterizzeranno le opere del XIX secolo.

Un nuovo modo di fare teatro in cui i personaggi sono realistici e credibili, con una forte attenzione all’aspetto psicologico e sociologico, e la rappresentazione è realistica e basata su un copione scritto.

La protagonista di La locandiera, una donna forte e indipendente che utilizza la sua intelligenza e il suo fascino per ottenere quello che vuole.

Un nobile vanitoso e misogeno che si vanta di non essere mai stato innamorato, ma che in realtà è attratto da Mirandolina.

La commedia di Carlo Goldoni scritta nel 1753, in cui Mirandolina, la locandiera, gioca con i suoi clienti, cercando di far innamorare di lei il Cavaliere di Ripafratta.

Uno dei due nobili che corteggiano Mirandolina, ricco ma superficiale.

Uno dei due nobili che corteggiano Mirandolina, è elegante ma povero.

Goldoni voleva rappresentare in modo realistico la vita delle persone comuni, in particolare i borghesi, come le persone comuni.

La critica che Goldoni ricevette dai suoi contemporanei: i suoi personaggi erano considerati troppo reali e sciocchi.

Goldoni voleva far progredire il teatro italiano e creare qualcosa di nuovo e innovativo.

La locandiera di Goldoni racconta una storia di intrighi amorosi, in cui Mirandolina cerca di fare dei suoi amati tutto quello che vuole.

Il Marchese di Forlipopoli è un nobile impoverito, mentre il Conte di Albafiorita è un ricco mercante che ha comprato il titolo nobiliare. Entrambi sono innamorati di Mirandolina.

Il Conte cerca di conquistare Mirandolina con regali costosi come collane e orecchini di diamanti, mostrando un atteggiamento generoso.

Il Marchese si giustifica per il suo comportamento e quello del Conte, cercando di apparire generoso nonostante le sue scarse risorse.

Il Marchese, in mancanza di ricchezza, regala a Mirandolina un fazzoletto che cerca di farle sembrare pregiato, enfatizzando la sua gentilezza.

Il Cavaliere di Ripafratta, inizialmente freddo e disprezzante verso le donne, si innamora di Mirandolina e mostra segni di gelosia.

Il Cavaliere, nonostante la sua iniziale freddezza, dimostra un certo affetto per Mirandolina, regalando una boccetta di melissa per le sue indisposizioni.

Ortensia e Dejanira sono due commedianti che, imitando le dame, vengono facilmente smascherate da Mirandolina, che è la vera attrice.

Ortensia e Dejanira rappresentano una critica alla Commedia dell'Arte, un teatro caratterizzato da improvvisazione e personaggi stereotipati.

Fabrizio, cameriere della locandiera e suo futuro marito, è un giovane che, proveniente dalla campagna, è entrato a far parte della classe borghese.

Mirandolina, in punto di morte, aveva promesso al padre di sposare Fabrizio, il suo cameriere.