ILLUMINISMO ITALIA+GERMANIA

Study Notes

Il periodo della seconda metà del Settecento vede una diffusione dell'Illuminismo in Italia, con sovrani che ristrutturano i sistemi scolastici e intellettuali che propongono riforme educative.

Milano diventa un centro di riferimento per la statalizzazione globale dell'istruzione tra il 1760 e il 1805, con la laicizzazione dell'insegnamento, la creazione di scuole normali e la riorganizzazione del sistema scolastico.
L'Accademia dei Pugni, un gruppo di intellettuali milanesi, pubblica "Il Caffè" (1764-1766), un periodico che promuove una cultura liberatrice dai pregiudizi e propone idee per migliorare la vita civile.
Alessandro Verri, membro dell'Accademia dei Pugni, scrive "Saggio di legislazione sul pedantismo", criticando l'erudizione fine a se stessa e sostenendo che l'educazione deve formare all'uso personale e critico della ragione.
Francesco Soave, scrittore lombardo, pubblica "Novella morali ad uso de' fanciulli" (1786), proponendo insegnamenti morali per i bambini. Nello stesso anno scrive "Compendio del metodo", un testo per la formazione degli insegnanti nelle scuole normali, definendo la funzione sociale della scuola primaria come insegnamento all'obbedienza alle autorità religiose e civili.

Il Regno di Napoli vive un periodo di fermento culturale con studi umanistici, scientifici ed economici.
Gaetano Filangieri, importante teorico della riforma scolastica, pubblica "Scienza della legislazione" (dal 1780) diventando famoso per il suo lavoro.
Filangieri, a differenza di Locke, favoreggia l'istruzione pubblica come strumento per formare cittadini virtuosi, inserendo l'organizzazione dell'educazione nel diritto come problema pubblico da affrontare dallo Stato.
Filangieri sostiene l'universalità dell'istruzione ma non la sua uniformità, proponendo due curricoli: uno per le attività manuali e produttive, l'altro per quelle intellettuali e amministrative.
L'educazione della classe agiata è a pagamento e prevede un alto livello culturale, ma per i poveri dotati di talento è istituita una "Cassa d'educazione" per finanziare i loro studi.

L'Illuminismo pedagogico si diffonde in Germania grazie all'iniziativa di Stati e sovrani che considerano la riforma dell'educazione come mezzo per rafforzare il proprio potere e organizzare la società in modo funzionale.
In Prussia, Federico Guglielmo Hohenzollern introduce l'obbligo scolastico, poi diffuso in tutto il regno da Federico il Grande.
Vengono istituite scuole rurali per i figli dei contadini e scuole cittadine suddivise in scuole tecniche per la borghesia e accademie per la nobiltà.