Lezione 26 (Il rapporto di lavoro autonomo) - Slide

Il lavoro autonomo

• Il lavoro autonomo è stato tradizionalmente regolato dal codice civile, che disciplina il contratto d'opera (artt. 2222-2228 c.c.) e il contratto d'opera intellettuale (artt. 2229-2238 c.c.).
• L'articolo 2222 c.c. definisce il momento in cui una persona si obbliga a compiere un'opera o un servizio in cambio di una ricompensa, senza vincolo di subordinazione con il committente. Sono applicate le norme di questo capo, salvo una disciplina particolare nel libro IV.
• L'articolo 2230 c.c. specifica che il contratto per una prestazione intellettuale è regolato dalle norme relative, in quanto compatibili con le disposizioni del capo precedente e con la natura del rapporto.
• Le norme sono salvate da disposizioni di leggi speciali.

Il contratto d'opera: consensualità e onerosità

• Il prestatore d'opera è un lavoratore autonomo che svolge una prestazione caratterizzata dalla fiducia del committente, con l'esecuzione personale dell'obbligazione.
• Il contratto d'opera è consensuale ed ha effetti obbligatori. Una parte si obbliga a compiere un'opera o un servizio, dietro un corrispettivo.
• Il contratto è oneroso. La mancata pattuizione di un corrispettivo non comporta la nullità del contratto. Il corrispettivo può essere determinato secondo tariffe professionali, usi o dal giudice, considerando il risultato e il lavoro necessario.

Il contratto d'opera: commutatività e istantaneità

• Il contratto d'opera è un contratto commutativo e non aleatorio.
• In caso di difficoltà o onerosità, si applica l'articolo 1467 c.c. La parte che deve la prestazione può domandare la risoluzione del contratto con gli effetti dell'articolo 1458. La parte contro cui viene richiesto la risoluzione può evitarlo modificando equamente le condizioni del contratto.
• Generalmente è un contratto istantaneo, a meno che il completamento dell'opera non sia ripetuto per un interesse durevole del committente.

Il contratto d'opera: l'esecuzione

• Il committente non ha potere di eterodirezione sul lavoratore autonomo. Può solo impartire istruzioni e controllare la conformità della prestazione alle condizioni contrattuali.
• L'articolo 2224 c.c. stabilisce che se il prestatore non esegue l'opera conformemente alle condizioni, il committente può fissare un termine congruo per il rispetto delle condizioni. Trascorso senza esito, il committente può recedere dal contratto.

Il contratto d'opera: la consegna

• L'accettazione espressa o tacita dell'opera compiuta libera il prestatore dalla responsabilità per difformità o vizi noti o facilmente riconoscibili al momento dell'accettazione.
• Il committente deve denunciare difformità e vizi occulti entro 8 giorni dalla scoperta.
• La prescrizione è di un anno dalla consegna.
• I diritti in caso di difformità o vizi sono regolati dall'articolo 1668 c.c. (eliminazione a spese del prestatore, diminuzione proporzionale del prezzo e risarcimento danni o risoluzione).

Il contratto d'opera: estinzione del rapporto

• Il committente può recedere dal contratto, anche dopo l'inizio dell'esecuzione, indennizzando il prestatore per spese, lavoro e mancato guadagno (articolo 2227 c.c.).
• Il recesso prima dell'inizio non comporta nessun obbligo.
• In caso di impossibilità di esecuzione non imputabile a nessuno, il prestatore ha diritto a un compenso commisurato all'utilità generata dalla parte di opera realizzata.

Il c.d. Statuto del lavoro autonomo

• La legge 81/2017 ha introdotto tutele ulteriori a quelle codicistiche per il lavoro autonomo non imprenditoriale.
• Le disposizioni si applicano ai contratti di lavoro autonomo regolati dal libro V e IV c.c. (es. mandato, agenzia).
• Alcune disposizioni (artt. 3, 8 e 14) valgono solo per collaborazioni coordinate e continuative, escludendo imprenditori e piccoli imprenditori.

Ritardi nei pagamenti e clausole abusive

• L'articolo 2 estende alle relazioni lavorative autonome le disposizioni sul pagamento in tempi ragionevoli nelle transazioni commerciali (d.lgs. 231/2002).
• L'articolo 3 vieta clausole abusive che permettono al committente di modificare unilateralmente il contratto o di recedere senza preavviso in contratti continuativi.
• È vietata la concordazione di scadenze di pagamento superiori a 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura o richiesta di pagamento.
• Il rifiuto di stipulare contratti in forma scritta è considerato abusivo.

Abuso di dipendenza economica

• In base alla legge 192/1998, si applica ai rapporti non imprenditoriali autonomi un divieto di abuso di dipendenza economica (art.9).
• È considerata tale la condizione nella quale un'impresa può determinare un eccessivo squilibrio dei diritti e degli obblighi in un rapporto commerciale.
• L'abuso può concretizzarsi in rifiuto di vendita/acquisto o in condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose o discriminatorie, interrompendo arbitrariamente relazioni commerciali.
• I patti che realizzano l'abuso di dipendenza economica sono nulli.

Sospensioni del rapporto

• In caso di gravidanza, malattia o infortunio, la legge (art. 14) prevede una sospensione del rapporto di lavoro senza interruzione del rapporto, senza corrispettivo, fino a 150 giorni annuali (salvo interesse del committente).
• In caso di maternità, è prevista la possibilità di sostituzione della lavoratrice con altra lavoratrice o sostituto autonomo se adeguatamente qualificato.

Sospensioni del rapporto e invenzioni del lavoratore

• In caso di malattia o infortunio prolungato (oltre 60 giorni), la prestazione lavorativa viene sospesa. I contributi previdenziali sono sospesi per l’intera durata della malattia o dell'infortunio con un massimo di 2 anni.
• Al superamento di questo periodo, il lavoratore è obbligato a versare i contributi relativi ai mesi di sospensione in rate mensili.
• L'articolo 4 della legge 81/2017 stabilisce che i diritti di utilizzazione economica delle opere/invenzioni appartengono al lavoratore autonomo, salvo che la loro realizzazione non rappresenti l'oggetto del rapporto contrattuale.

Disposizioni previdenziali e fiscali

• Leggi aggiuntive (artt. 8 e 9) offrono tutele previdenziali e assistenziali per particolari lavoratori autonomi, come disoccupazione e congedo parentale.
• Le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS hanno diritto a un trattamento economico per congedo parentale fino a 3 mesi alternati per 12 anni di età del bambino.
• I trattamenti economici per congedo parentale non possono superare 9 mesi in totale. Il congedo può essere fruito in altro schema previdenziale ma senza superare i 9 mesi previsti in totale.
• Per il parto, l’indennità di maternità può essere fruita per due mesi antecedenti e per tre successivi al parto indipendentemente se sono svolte o meno attività di lavoro. Questo diritto è per i lavoratori della Gestione separata INPS.

TEST DI AUTOVALUTAZIONE

• Verificare le conoscenze acquisite con un test a risposta multipla. Il tempo previsto è di 30 minuti.