(8) Regola di valutazione degli indizi - prove a sostegno della colpevolezza

Introduzione Generale sugli Indizi

• Un indizio non è una prova "minore" ma necessita di verifica.
• La valutazione degli indizi è disciplinata dall'art. 192 comma 2.
• L'articolo sancisce che l'esistenza di un fatto può essere dedotta da indizi solo se questi sono gravi, precisi e concordanti.
• Gli indizi gravi sono quelli che resistono alle obiezioni e dimostrano un'elevata capacità di persuasione.
• Gli indizi precisi non sono soggetti a diverse interpretazioni.
• Gli indizi concordanti devono convergere tutti verso la medesima conclusione.
• Gli indizi devono essere gravi, precisi e concordanti, altrimenti sono inutilizzabili, devono tendere a dimostrare l'esistenza di un fatto.
• Se l'oggetto della prova è un fatto incompatibile con la ricostruzione del fatto storico nell'imputazione, è sufficiente anche un solo indizio.
• L'alibi è una prova logica che dimostra l'impossibilità per l'imputato di essere sul luogo del delitto perché si trovava in un altro luogo in quel momento.

Differenza tra: Prova - Indizio - Massima d'Esperienza - Leggi Scientifiche

• Il termine "prova" può avere quattro significati: fonte di prova, mezzo di prova, elemento di prova e risultato probatorio.
• La fonte di prova è tutto ciò che può fornire un elemento di prova.
• Il mezzo di prova è lo strumento con cui si acquisisce un elemento che serve per la decisione, come una testimonianza.
• L'elemento di prova è l'informazione ricavata dalla fonte, non ancora valutata dal giudice.
• Il risultato probatorio si ha quando il giudice valuta la credibilità della fonte e l'attendibilità dell'elemento ottenuto.
• La prova rappresentativa è un procedimento logico che ricava l'esistenza del fatto da provare da un fatto noto per rappresentazione.
• L'indizio è un procedimento che ricava l'esistenza di un fatto storico da provare partendo da un fatto provato (circostanza indiziante) attraverso massime di esperienza o leggi scientifiche.
• La massima di esperienza è una regola di comportamento che esprime ciò che avviene nella maggior parte dei casi, dando luogo a un giudizio di probabilità, non di certezza.
• Le leggi scientifiche si caratterizzano per generalità e sperimentabilità.
• La generalità implica che non ammettono eccezioni o che il margine di errore è esattamente conosciuto.
• La sperimentabilità implica che il fenomeno scientifico deve essere riconducibile ad esperimenti misurabili quantitativamente.
• La sperimentabilità implica anche la controllabilità, nel senso che gli esperimenti devono essere ripetibili e controllabili mediante procedure che verificano la misura dei fenomeni e la validità della legge.
• L'applicazione delle leggi scientifiche porta a un giudizio di certezza.

Approfondimento: Complesso di Prove Indirette a Sostegno della Colpevolezza

• L'indizio, definito anche "prova critica", permette di ricavare l'esistenza di un ulteriore fatto da provare partendo da un fatto provato.
• A differenza della prova rappresentativa, che ricava il fatto da provare da un fatto noto (es. testimonianza), la prova critica desume l'esistenza del fatto da provare mediante massime di esperienza o leggi scientifiche.
• La giurisprudenza prevede che il giudizio di colpevolezza che superi ogni ragionevole dubbio può essere sostenuto da un compendio probatorio di natura indiziaria.
• Un complesso di prove esclusivamente indirette è ammissibile purché queste siano significative al pari della prova rappresentativa, basandosi sul contenuto e il grado di persuasività (Cass. Pen. 14 febbraio 2013, n. 25834).
• Ai fini del giudizio di colpevolezza, con prove indirette, l'art. 192 c.p.p. richiede che gli indizi siano plurimi, precisi e concordanti, ciò significa che in assenza di pluralità e concordanza, la discrezionalità del giudice non può esercitarsi.
• Il giudice non può esercitare la propria discrezionalità quando difetta la certezza del fatto da cui trarre il convincimento (Cass. Pen. Sez. VI, 15 novembre 2016, n.51628).