Giudizio Sociale e Interazioni Umane

Il processo di formulazione di una domanda di ricerca che può nascere da un'analisi approfondita della letteratura e della teoria o dall'osservazione del mondo quotidiano.

Il passaggio successivo all'individuazione del quesito d'indagine. Si tratta di formulare ipotesi specifiche basate sulle conoscenze preesistenti sull'argomento.

La pianificazione di tutti gli aspetti pratici della ricerca, dalla scelta del metodo di ricerca al campione, ai criteri etici.

Il processo di raccolta dei dati necessari per rispondere alla domanda di ricerca.

L'analisi dei dati raccolti, utilizzando tecniche statistiche o qualitative, per individuare schemi e relazioni.

Il processo di interpretazione dei risultati dell'analisi dati, collegandoli alla domanda di ricerca e alle ipotesi.

La diffusione dei risultati della ricerca attraverso diverse modalità, come articoli scientifici, conferenze e presentazioni.

Un metodo di ricerca che utilizza dati numerici e analisi statistiche, come studi correlazionali, esperimenti e studi longitudinali.

Il modello configurazionale suggerisce che le impressioni su una persona non si formano semplicemente sommando i suoi tratti, ma che questi si integrano a vicenda creando un'esperienza unitaria e complessa.

L'effetto primacy afferma che i tratti presentati o percepiti per primi hanno un'influenza maggiore sulle impressioni globali rispetto ai tratti successivi.

I tratti centrali sono quelli che hanno un impatto maggiore sulle impressioni complessive, mentre i tratti periferici hanno un'influenza minore.

Il calore si riferisce ai tratti che indicano la capacità di una persona di relazionarsi socialmente e cooperare, come l'amichevolezza, la sincerità e la fiducia.

La competenza si riferisce ai tratti che indicano la capacità di una persona di raggiungere obiettivi, come la competenza, l'intelligenza e l'efficacia.

Situazioni nuove e sconosciute in cui ci troviamo per la prima volta.

Assegnazione di priorità ai propri obiettivi rispetto a quelli del gruppo e definizione della propria identità in base a caratteristiche individuali.

Assegnazione di priorità agli obiettivi del gruppo e definizione della propria identità in base all'appartenenza al gruppo.

Tendenza a percepire se stessi in modo positivo, anche quando i risultati non lo dimostrano.

Valutazione complessiva che una persona ha di se stessa.

Tendenza a spiegare i successi come risultati delle proprie capacità e i fallimenti come dovuti a fattori esterni.

Ottimismo generale verso eventi futuri per se stessi, anche quando non ci sono basi reali per tale ottimismo.

Confronto con gli altri che può portare a emozioni negative come invidia, rammarico e senso di colpa.

La teoria che sostiene che le interazioni sociali sono basate su uno scambio di beni sociali, come l'affetto, la stima o l'aiuto, con l'aspettativa di ricevere qualcosa in cambio.

I costi che si possono sostenere nel prestare aiuto, come il tempo, l'energia o il timore di conseguenze negative.

I benefici che si possono ottenere nel prestare aiuto, come la restituzione del favore, l'approvazione sociale o l'aumento dell'autostima.

La norma sociale che suggerisce che se ricevi un favore, dovresti restituirlo.

Il processo di apprendimento che coinvolge l'osservazione del comportamento di altri e la ripetizione di quel comportamento nel caso in cui sia stato premiato.

Un comportamento che si verifica con maggiore probabilità in futuro se è stato precedentemente seguito da una ricompensa.

L'effetto del vedere qualcun altro aiutare su la probabilità che anche altri si offrano di aiutare.

Regole che definiscono quali comportamenti, valori e credenze sono accettabili o desiderabili in un gruppo sociale.

La tendenza umana a cercare e mantenere relazioni durature, positive e significative, che risultano in interazioni frequenti e positive con diverse fonti di affiliazione.

La mancanza di soddisfazione del bisogno di appartenenza porta a conseguenze immediate e negative che coinvolgono tutte le dimensioni della persona, dalla salute fisica al benessere mentale.

L'aiuto orientato all'autonomia fornisce al beneficiario gli strumenti per risolvere il problema in modo indipendente, promuovendo la sua autonomia e autostima.

L'aiuto orientato alla dipendenza fornisce una soluzione pronta al beneficiario, senza permettergli di sviluppare le capacità per affrontare il problema in futuro.

Questi modelli analizzano l'impatto dell'aiuto sociale sull'autostima e sui rapporti interpersonali, evidenziando l'importanza di fornire un aiuto che favorisca l'autonomia e l'emancipazione.

Le interazioni brevi e frequenti, con persone con cui non si ha un legame stretto. Ad esempio, una chiacchierata veloce sul tempo con il vicino di casa.

Un bisogno psicologico fondamentale, legato al sentirsi parte di un gruppo o di una comunità.

Gli effetti negativi che derivano dalla privazione del bisogno di appartenenza.

L'esperienza di essere esclusi dagli altri fisicamente o emotivamente, sentendosi isolati.

Esprimere in modo diretto a qualcuno che non è desiderato.

L'esperienza di essere ignorati, come se si fosse invisibili agli altri.

Un esperimento che simula l'ostracismo in laboratorio, attraverso un gioco di palla virtuale.

Un sistema che ci aiuta a monitorare la nostra posizione sociale, rilevando segnali di accettazione o esclusione.