Fonti del Diritto e Amministrazione

Gerarchia delle Fonti

• Le fonti del diritto sono ordinate gerarchicamente in base alla loro competenza, sia in termini di materia che di dimensione territoriale.
• Legge: Votata dal Parlamento in doppia delibera conforme. Il testo deve essere identico tra Camera e Senato.
• Decreto-legge: Emanato dal Presidente della Repubblica, su proposta del Governo, in casi di necessità e urgenza. Il contenuto deve essere specifico, omogeneo, e corrispondente al titolo. Deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla pubblicazione.
• Decreto legislativo: Atto con valore di legge adottato dal Governo su delega del Parlamento tramite una legge-delega. Il governo non può eccedere i limiti indicati nella legge delega e rispettare i criteri. La Corte Costituzionale può dichiarare le norme viziate da illegittimità costituzionale in caso di "eccesso di delega legislativa".

Amministrazione e Burocrazia

• Amministrazione deriva dal latino "administrare", che significa "servire, aiutare". È l'apparato che cura, regola, e sorveglia l'interesse altrui.
• Burocrazia deriva dal francese "bureau" e dal greco "kratos". Fu coniato dall'economista francese Vincent de Gournay (1712-1759).
• La pubblica amministrazione è l'insieme dei soggetti che hanno il dovere di curare concretamente l'interesse generale.
• Nel caso specifico, l'amministrazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito dovrebbe curare, regolare e sorvegliare il buon andamento del sistema di istruzione.

Politica e Amministrazione

• La pubblica amministrazione, secondo i principi costituzionali, dovrebbe mantenere la propria "terzietà" e "imparzialità".
• I doveri della pubblica amministrazione sono la trasparenza dei processi, la motivazione dei provvedimenti e l'operare secondo i principi di efficacia, efficienza, economicità.
• Il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" è la principale norma di riferimento.
• Al Ministro: Spetta l'indirizzo politico-amministrativo, definendo obiettivi, programmi, e verificando i risultati dell'attività amministrativa.
• All'Amministrazione: Spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, la gestione finanziaria, tecnica, e amministrativa.

La Separazione e l'Istruzione Speciale

• Nel 1931 l'Enciclopedia Treccani definì le "classi differenziali" come speciali classi nelle scuole elementari per alunni "tardivi".
• Le classi differenziali erano destinate agli alunni che non si adattavano facilmente ai metodi di insegnamento e alla disciplina della scuola comune.
• L'inadattabilità era considerata temporanea e le classi differenziali erano pensate per educare gli alunni per un ritorno alle classi comuni.
• Le classi differenziali erano anche destinate agli alunni con problemi di condotta o disagio sociale o familiare.

Gli Anni 60/70: Istruzione

• Tra il 1962 e il 1967 vi fu una impennata nella frequenza scolastica, con un aumento di un milione di alunni.
• L'aumento delle frequenze portò ad una massa di precariato e conseguenti sanatorie.
• L'edilizia scolastica non era in grado di tenere il passo con l'incremento demografico e la richiesta di scolarizzazione.

Il "Documento Falcucci"

• Il documento Falcucci del 1975 promuoveva l'integrazione dei ragazzi handicappati nella scuola comune.
• L'obiettivo era quello di considerare i soggetti con difficoltà di sviluppo come protagonisti della propria crescita, valorizzando le loro potenzialità
• Il documento promuoveva un concetto più articolato di apprendimento che valorizzasse tutte le forme espressive.
• Si promuoveva il tempo pieno, "da intendersi non come somma dei momenti antimeridiano e pomeridiano non coordinati fra di loro, ma come successione organica ed unitaria di diversi momenti educativi programmati e condotti unitariamente dal gruppo degli operatori scolastici".
• Si proponeva la creazione di scuole per l'integrazione con una popolazione scolastica non superiore a 500 alunni, classi con un limite medio di 15-20 alunni, e tempo pieno.

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