Etica e Consequenzialismo Quiz

Il consequenzialismo è una teoria morale che giudica la moralità di un'azione in base alle sue conseguenze. Un atto è considerato giusto se produce un bene generale, indipendentemente dalle intenzioni dell'agente.

L'utilitarismo è una forma di consequenzialismo che sostiene che l'azione giusta è quella che massimizza la felicità complessiva per il maggior numero di persone. In altre parole, l'azione è giusta se produce il maggior bene possibile per il maggior numero di persone.

I divieti ex post si applicano dopo che un'azione è stata compiuta, basandosi sulle conseguenze dell'azione per determinarne la moralità. Ad esempio, se un'azione causa danni, viene bandita ex post.

I divieti di prima facie sono regole generali che stabiliscono azioni che sono generalmente sbagliate. Tuttavia, queste regole possono essere infrante in situazioni particolari se le conseguenze dell'azione sono più benefiche che dannose.

Il consequenzialismo presenta problemi nel calcolare le conseguenze di un'azione, valutare la qualità delle conseguenze e stabilire chi dovrebbe beneficiare dell'azione giusta.

L'azione giusta è quella che porta benefici al solo agente, senza considerare gli altri.

L'azione giusta è quella che massimizza il benessere del maggior numero di persone, anche a discapito di alcuni.

Critica che afferma che l'etica basata su principi (deontologici o consequenzialisti) non coglie la complessità della realtà.

L'etica che si concentra sui tratti del carattere, sulle virtù e sulle disposizioni d'animo delle persone, piuttosto che sui principi astratti.

Modo di apprendere l'etica attraverso le narrazioni che pongono i problemi etici in un contesto concreto, favorendo l'immedesimazione.

Il pensiero di gruppo è un fenomeno che si verifica quando i membri di un gruppo prendono decisioni sbagliate a causa della pressione sociale e del desiderio di conformità.

L'isolamento del gruppo, l'alta coesione, la leadership direttiva imparziale, la mancanza di norme sulle procedure di metodo e l'omogeneità ideologica dei membri sono tutti fattori che possono favorire il pensiero di gruppo.

L'illusione di invulnerabilità, la convinzione della moralità della propria causa, l'assenza di contraddizione, gli stereotipi dei gruppi rivali, l'auto-censura, l'illusione di unanimità, la pressione a conformarsi e la distorsione delle informazioni sono tutti sintomi del pensiero di gruppo.

Per mitigare il pensiero di gruppo, è possibile coinvolgere un gruppo più vasto nel processo decisionale, incoraggiare il leader a non esprimere la propria opinione prima degli altri, suddividere il gruppo in sottogruppi e discutere i risultati dei sottogruppi con il gruppo completo.

Il pensiero di gruppo è un fenomeno perverso che può avere conseguenze negative per le organizzazioni e per la società in generale.

L'etica della qualità della vita considera la qualità della vita come criterio principale per le decisioni morali, a differenza dell'etica della sacralità della vita che considera la vita stessa un valore assoluto.

Un cambiamento di paradigma è un drastico cambiamento nel modo in cui guardiamo e comprendiamo il mondo, come un cambio di prospettiva. Può essere causato da scoperte scientifiche, innovazioni tecnologiche, cambiamenti culturali o altre influenze.

L'etica della sacralità della vita considera la vita stessa un valore assoluto e immutabile. Ogni vita è sacra e deve essere protetta a tutti i costi, indipendentemente dalla qualità della vita.

Il salto gestaltico è un processo cognitivo che porta a un cambio di prospettiva e percezione, come ad esempio quando si guarda una figura ambigua e si vede qualcosa di diverso di quello che si vedeva prima.

La scelta autonoma è il criterio principale nelle decisioni morali secondo l'etica del consenso informato. Le persone hanno il diritto di scegliere liberamente come vivere la propria vita, comprese le decisioni che riguardano la salute e la morte.