Diritti Umani e Diritto Internazionale

Diritti fondamentali riconosciuti a ogni individuo, indipendentemente da fattori come età, sesso o nazionalità, secondo il diritto internazionale consuetudinario.

Insieme di regole di diritto internazionale che si sono formate attraverso la prassi degli Stati.

Primo documento dell'ONU (1948) che identifica i diritti umani. Non è vincolante.

Gli Stati sono tenuti a riconoscere, tutelare e promuovere i diritti umani secondo il diritto internazionale.

Azione o omissione di un Ente che non rispetta i diritti umani.

Diritti umani che obbligano tutti gli Stati a rispettarli.

Il modo in cui uno Stato tratta le persone è ora rilevante nel diritto internazionale.

Periodo storico che inizia dopo la seconda guerra mondiale

Tutela dei diritti umani riconosciuta agli individui all'interno dell'Unione Europea, nonostante l'assenza di esplicita menzione nei trattati.

Organo dell'Unione Europea che, interpretando i trattati, ha riconosciuto e tutelato diritti fondamentali, in assenza di specifici riferimenti nei trattati.

Assenza di menzione esplicita dei diritti fondamentali nei trattati fondanti l'Unione Europea.

Organizzazione internazionale precedente all'Unione Europea, evoluta da altre comunità e che ha dato vita a organizzazioni più ampie.

Documento che enuncia i diritti fondamentali tutelati dall'Unione Europea, completando la dottrina elaborata dalla Corte di giustizia.

Gli individui sono direttamente destinatari di norme dell'Unione Europea che stabiliscono i loro diritti e doveri.

Insieme dei principi elaborati dalla Corte sulla tutela dei diritti fondamentali nell'ordinamento UE, prima della Carta.

Trattati che istituirono la Comunità Economica Europea e l'Euratom, fondamentali per l'Unione Europea (UE).

Primo documento non vincolante che esprime la volontà delle istituzioni europee di rispettare i diritti fondamentali.

Importante riforma dei trattati europei, che include un'affermazione esplicita della volontà di promuovere la democrazia basandosi sui diritti fondamentali.

Un catalogo specifico dei diritti umani, elaborato dalla Comunità Europea, che avrebbe però comportato negoziati complessi.

Parte introduttiva dell'Atto Unico in cui gli Stati membri si impegnano a promuovere la democrazia basandosi sui diritti umani.

Il tema dei diritti umani acquista rilevanza nel preambolo dell'Atto Unico Europeo, ma le posizioni erano contrastanti tra le corti e gli esecutivi degli stati membri.

L'idea di un catalogo autonomo dei diritti fondamentali avrebbe comportato negoziati complessi tra gli stati membri.

Le corti cosituzionali spingevano per espandere i diritti umani, mentre gli esecutivi di certi stati membri erano più restii.

Le istituzioni preferirono in un primo momento strumenti politici non vincolanti, per facilitare il negoziato rispetto ad un catalogo autonomo.

Trattato firmato nel 1997 che sancisce i principi fondamentali dell'UE, tra cui libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Formalizza i criteri di Copenaghen per l'adesione di nuovi membri.

Condizioni minime che i paesi terzi candidati all'adesione all'UE devono rispettare, riguardanti la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e la tutela delle minoranze.

Area di competenza dell'Unione Europea che include la giustizia e gli affari interni, con una particolare attenzione alla sicurezza.

Catalogo dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, proclamato nel 2000 da Consiglio, Parlamento e Commissione. Nasce dalla necessità di garantire la protezione dei diritti umani all'interno dell'Unione.

Comitato ad hoc incaricato di elaborare la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

La creazione di una Carta dei diritti fondamentali è diventata necessaria per diversi motivi, tra cui l'allargamento delle competenze dell'Unione Europea, la tutela dei diritti umani dei nuovi membri e la necessità di un corpus normativo chiaro e forte.

L'Unione Europea si basa su principi fondamentali di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto.

Un trattato è un accordo internazionale tra Stati, mentre una carta è un documento che enuncia i diritti fondamentali di un ente o di un gruppo di persone. In questo caso, il Trattato di Amsterdam sancisce i principi fondamentali dell'UE, mentre la Carta di Nizza specifica i diritti fondamentali dei cittadini europei.

La Carta dei diritti fondamentali dell'UE può essere invocata da un individuo nei confronti delle Istituzioni dell'UE e degli Stati membri quando agiscono nell'ambito del diritto dell'Unione.

La Carta dei diritti fondamentali può essere invocata da un individuo nei confronti di altri individui o enti privati.

Stabilisce applicabilità della Carta alle Istituzioni dell'Unione e agli Stati membri.

Diritti e obblighi di un individuo riconosciuti dal diritto.

Riguarda l'applicabilità dei diritti fondamentali nei confronti sia di enti pubblici che privati.

Un atto giuridico di alto livello nell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea.

La Carta può essere applicata attraverso leggi e regole a livello dell'Unione Europea e degli Stati membri.

Facoltà di un ente a fare determinate cose.

Un documento che elenca i diritti fondamentali tutelati dall'Unione Europea, complementando la dottrina elaborata dalla Corte di giustizia.

Stabilisce che l'Unione Europea può agire solo in settori in cui l'azione degli Stati membri sarebbe insufficiente.

L'Unione Europea agisce solo nei settori in cui le è stata conferita una competenza dai Trattati.

Tutti gli enti istituiti dai Trattati o da atti di diritto derivato, come la Commissione Europea o il Parlamento Europeo.

Processo obbligatorio in cui la Commissione Europea valuta l'impatto di una proposta legislativa sui diritti fondamentali.

Obbligo dei destinatari della Carta di promuovere i principi e garantire il rispetto dei diritti in essa sanciti.

L'Unione Europea può adottare atti necessari per promuovere i principi e garantirne il rispetto.

La Carta dei Diritti Fondamentali non può essere utilizzata per conferire competenze all'Unione Europea o per modificare i Trattati.