Decadentismo e Filosofia

Movimento artistico e culturale caratterizzato dalla ribellione contro la società borghese e il culto della bellezza.

Termine usato per riferirsi ad artisti che vivevano emarginati, dedicandosi a vita trasandata e vizi.

Poeta che pubblicò il manifesto del simbolismo nel 1886, proclamando il sorgere di una nuova era artistica.

Romanzo considerato una delle Bibbie del decadentismo, che presenta un esteta aristocratico in solitudine.

Movimento che esalta la bellezza e l'arte come esperienze mistico-sensoriali, in opposizione al materialismo.

Concetto in cui l'artista, pur cercando la bellezza, vive in isolamento e disprezzo dalla società.

Opera di Baudelaire in cui una madre maledice il figlio poeta, simboleggiando il disprezzo della società per l'artista.

Movimento artistico che si distacca dalle forme romantiche e realistico-naturali, segnando una nuova fase artistica.

Il movimento di persone da un luogo a un altro, con effetti sulla famiglia.

Rappresenta valori solidi nonostante le difficoltà della migrazione.

Simbolo del futuro e del ritorno ai valori familiari.

Giustificazione per la migrazione, diritto a cercare terre.

Poema che esplora il dolore e la lontananza dalla vita.

Rappresenta l’allontanamento da una vita amorosa.

Confine che protegge la proprietà per Pascoli.

Esplorano vita di campagna e tragedia familiare.

Un poeta che vede la realtà come un mistero e si considera un veggente.

Poesia caratterizzata da componimenti brevi che esprimono verità profonde.

La prima raccolta di Pascoli, che evidenzia il fanciullino e la natura.

Figura che rappresenta l'innocenza e la connessione dell'uomo con la natura.

Una breve descrizione di una scena rurale, come presentata in 'Arano'.

Uso di suoni scritti per descrivere ambienti e situazioni, come in 'Temporale'.

Simbolo di sicurezza e tranquillità, soprattutto nei momenti di paura.

Fenomeno che illumina l'oscurità, rappresentando momenti chiave nella vita.

Un periodo di insoddisfazione sociale e rivolte contro il positivismo, caratterizzato dalla lotta di classi.

Ideologia che promuove i diritti della classe operaia e il benessere dei più deboli.

Pascoli adisce al socialismo per il desiderio di fare del bene, partecipando a manifestazioni.

Una poesia di Pascoli che narra di due fratelli che, rinchiusi al buio, si riappacificano.

Pascoli vede la vita come piena di dolore, ma non incolpa la natura, bensì l’uomo.

Pascoli mette in discussione le certezze del positivismo, ritenendo che il dolore derivi dall'uomo malvagio.

A differenza di Leopardi, Pascoli non incolpa la natura, ma l'uomo per la sua malvagità.

La morte del padre e altri lutti familiari plasmano la visione pessimistica di Pascoli.

Possedere l'amore senza esserne posseduto.

Fase in cui D'Annunzio abbandona l’estetismo per una produzione intimistica.

Poema di D'Annunzio che esplora la figura materna e il passato.

Romanzo in cui D'Annunzio esplora la crisi di coppia e il desiderio di rigenerazione.

Simbolo di purificazione e figura religiosa nella poetica di D'Annunzio.

Ciclo di opere di D'Annunzio che esplora l'amore e la passione.

Concetto di Nietzsche, stravolto da D'Annunzio con ambiguità e fallimenti.

Contrasto tra esaltazione dell'uomo superiore e tormento interiore.

Personaggi che vivono in modo corrotto e isolato, riflettendo l'alter ego dell'autore.

Concetto che rappresenta l'oltre uomo, strumentalizzato da D'Annunzio per fini imperialistici.

Uso dell'estetismo da parte di D'Annunzio come strumento per imporre un'élite aristocratica.

Esaltazione del desiderio di potere sovrano e dominio nell'ideologia di D'Annunzio.

D'Annunzio si oppone ai principi democratici egualitari, percependoli come contaminatori della bellezza.

Obiettivo di D'Annunzio: creare un'élite capace di dominare la società attraverso arte e bellezza.

Figura che non si accontenta di isolamento, ma cerca di imporre l'arte come dominio.

Esaltazione dello spirito dionisiaco, come rifiuto di etiche morali tradizionali.