Il Decadentismo: Origini, Caratteristiche e Esponenti

Decadentismo

• Il Decadentismo si sviluppa negli ultimi vent'anni dell'Ottocento in Europa, in risposta alla sfiducia nel Positivismo.
• Questo periodo è caratterizzato da un rifiuto dei valori borghesi come l'utile, l'economia e la produttività.
• Si afferma l'idea del mistero, percependo la realtà come insondabile oltre i principi razionali.
• Il pensiero di Kierkegaard, Schopenhauer e Nietzsche si diffonde.
• Il movimento letterario prende il nome dal sonetto "Langueur" di Verlaine, che esprime il declino di una civiltà.
• Artisti e intellettuali si sentono parte di una civiltà al tramonto, con ideali romantici e fiducia nella scienza svaniti.
• Il termine "decadente" inizialmente dispregiativo, fu poi accolto con fierezza dagli scrittori del movimento, riuniti attorno alla rivista "Le Décadent" (1886).
• In Italia, i poeti della Scapigliatura sono considerati precursori del Decadentismo.
• Gabriele D’Annunzio e Giovanni Pascoli sono esponenti principali.
• D'Annunzio, con "Il piacere" e "Alcyone" (1904), introduce temi e scelte stilistiche tipiche.
• Pascoli, con "Myricae", sviluppa una visione della poesia che rivela il mistero permeante la realtà.
• Nel Decadentismo, la poesia è sacra e il poeta è visto come sacerdote o veggente.
• Il poeta ha una sensibilità superiore per cogliere significati nascosti nei simboli.
• Pascoli utilizza l'immagine del fanciullino per esprimere questa concezione.
• L'uomo ha una voce infantile soffocata dall'età adulta, mentre il poeta può ascoltarla e vedere la realtà con purezza.
• I poeti decadenti si allontanano dal Naturalismo, vedendo la malattia come segno distintivo e fonte di consapevolezza superiore.
• Molti artisti usano sostanze come assenzio, oppio e hashish per intensificare le percezioni.

Estetismo e Simbolismo

• L'Estetismo e il Simbolismo emergono dal Decadentismo.
• L'Estetismo esalta l'artista come superiore alla massa, trasformando la vita in un'opera d'arte seguendo solo canoni di bellezza.
• Si fonda su criteri estetici di bello e brutto, rifiutando giudizi etici.
• Figure letterarie come Des Esseintes in "À rebours", Andrea Sperelli ne "Il piacere" e Dorian Gray incarnano l'esteta.
• Il Simbolismo rifiuta la scienza e ricerca immagini enigmatiche (simboli).
• Si utilizzano accostamenti inattesi (analogie) e sperimentazione sui suoni delle parole (fonosimbolismo).

Baudelaire

• Charles Baudelaire nasce a Parigi nel 1821 e rimane orfano in giovane età.
• Il rapporto con il patrigno è difficile.
• Il suo legame con la madre è complesso, ma caratterizzato da affetto profondo.
• Si trasferisce a Lione, si distingue per ilCarattere ribelle ma viene espulso dal liceo a Parigi a Caus Della sua condotta irregolare.
• Incarna la figura del dandy, ma sviluppa anche uno spirito antiborghese.
• Simpatizza con movimenti rivoluzionari, ma ha posizioni contraddittorie sulla democrazia.
• Vive un periodo di modernizzazione urbana a Parigi, con l'ampliamento dei boulevard.
• Stringe rapporti con intellettuali e artisti come Courbet, Balzac e Gautier.
• È influenzato dal pensiero di Joseph de Maistre e dalle opere di Edgar Allan Poe.
• Sperimenta varie forme espressive, dalla poesia alla critica letteraria.
• La sua vita è segnata da debiti e difficoltà economiche, dissipando la sua eredità in uno stile di vita lussuoso.
• L'ascesa al potere di Napoleone III è intollerabile per la sua repressione della libertà individuale e artistica.
• Nel 1857 pubblica "I Fiori del Male", che segna una svolta nella poesia moderna con toni malinconici.
• L'opera viene accusata di immoralità e subisce un processo simile a quello di "Madame Bovary".
• Viene condannato a una multa e alla censura di sei poesie.
• Si dedica alla traduzione delle opere di Edgar Allan Poe, contribuendo alla sua diffusione in Francia e scrive anche Saggi Di Critica Letteraria .
• A 39 anni sperimentai il poemetto in prosa e la poesia per baudelaire rappresenta L'evasione dalla mediocrità, un atto di ribellione.
• Lavora al "Diario intimo" (Mon cœur mis à nu), un'opera di riflessioni personali e filosofiche.
• Nel 1864 si trasferisce in Belgio, ma rimane deluso.
• Colpito da una malattia, muore nel 1867, lasciando un'eredità letteraria influente.
• "I Fiori del Male" è diviso in sei sezioni tematiche: Spleen e ideale, Quadri di Parigi, Il vino, Fiori del male, Rivolta, La morte.
• Baudelaire esplora il male in tutte le sue forme, sublimando il fango in oro.
• Nel proemio "Al lettore", rivela che corruzione e noia (spleen) riguardano poeta e lettore.
• Lo spleen è alienazione e tormento, che porta a oscillare tra ideal e vizi.
• Baudelaire cerca evasione attraverso vino e erotismo.
• L'approdo finale per Baudelaire è un fallimento, con invocazione a Satana e richiamo alla Morte.
• Il poeta si immerge nelle strade, nei mercati e agli angoli più desolati della metropoli industriale e cogliendone la poesia nei suoi reietti.
• Baudelaire oscilla tra due visioni estreme della donna: identificandola con il male o esaltandola come angelica.
• Il poeta è una figura emarginata paragonata a un albatro goffo.
• Baudelaire anticipa il simbolismo attraverso associazioni impreviste.
• Nell'"Albatro", paragona il poeta a un maestoso albatro che diventa goffo a terra, tormentato dai marinai.
• L'albatro incarna lo spleen del poeta e la sua incapacità di adattarsi.
• Baudelaire sviluppa il concetto di corrispondenze nella poesia "Correspondances".
• La Natura è vista come un tempio di simboli misteriosi.
• L'artista possiede una sensibilità speciale per cogliere i legami segreti tra le cose.
• Le corrispondenze influenzano la poetica simbolista e la concezione moderna dell'arte.

Giosuè Carducci

• Giosuè Carducci (1835-1907) è considerato l'ultimo grande esponente della classicità in un periodo di transizione.
• Nato in provincia di Lucca, cresce in Toscana e studia a Firenze.
• Dimostra interesse nelle lingue classiche e si dedica alla filosofia e alla filologia.
• Influenzato dal padre, abbraccia idee filorisorgimentali e si avvicina alla massoneria.
• Dopo l’unità d’Italia è deluso nei confronti del governo e della monarchia assumendo posizioni antimonarchiche e socialiste.
• Abbandona le idee socialiste e si avvicina alla monarchia, stringendo amicizia con la regina Margherita di Savoia e Sostenendo La Politica Colonialista .
• Diventa un simbolo di Italia unita come "poeta vate" .
• Nel 1906 riceve il Premio Nobel e lascia la cattedra a Bologna per motivi di salute.
• Si definisce uno "scudiero dei classici" .
• Tra le sue opere principali ci sono: "Inno a Satana", "Giambi ed Epodi", "Rime nuove" e "Odi barbare".
• Tra le sue piu famose poesie ce anche : "Pianto Antico", dedicata al figlio Dante.

Giovanni Pascoli

• Giovanni Pascoli nasce nel 1855 San Mauro di Romagna e l'assassinio del padre ha un impatto importante sulla iwa vita.
• Negli anni seguenti perde la madre e un fratello, ed ha un forte senso di smarrimento e solitudine.
• Studia presso gli scolopi di Urbino e frequenta l’università di Bologna, dove è allievo di Giosuè Carducci e si avvicina al socialismo .
• Laureatosi in lettere nel 1882 inizia a insegnare greco nei licei, stringendo un rapporto viscerale con le sorelle Mariu e Ida per ricostuire in nido distrutto .
• Nel 1895 con il matrimonio Della Sorella Ida la sua stabilita si rompe.
• Pubblica la prima raccolta poetica Myricae (1891).
• la Raccolta si concentra su dettagli della natura e la quotidianita e un tema centrale la solitudine,
• Si trasferisce con Mariù A Castelvecchio ed pubblica il fanciullino.
• Nel 1903 ottiene una cattedrata all’niversita di Pisa e nello stesso periodo pubblica Canti per Castelvecchio.
• Nel 1904 pubblica Poemi Conviviali affrontando un dimensione piu ampia, ispirata dalla cultura classica.
• Il 1911 tiene un celebre discorso "La Grande Proletaria si è Mossa", sostenendo la politica coloniale italiana.
• Ha una poetica del fanciullino che esprime la propria perdita e nostalgia.
• La poesia di Pascoli fa riferimento alla notte di San Lorenzo in quanto il padre viene assassinato in quel giorno e viene creato un parallelismo tra il padre morente e Cristo.
• L'immagine dei gelsomini viene paragonata alla prima notte di nozze ma il poeta non sembra viverla con Serenita trovando una minaccia nel fuori dal nido.