Costituzione Italiana e Diritto Comunitario

Il principio di sussidiarietà afferma che l'Unione Europea dovrebbe intervenire solo quando e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione non possono essere raggiunti in modo soddisfacente dagli Stati membri, a livello centrale, regionale o locale.

L'articolo 11 della Costituzione Italiana consente all'Italia di limitare la propria sovranità per partecipare ad organizzazioni internazionali che promuovono la pace e la giustizia tra le nazioni.

L'articolo 117 della Costituzione Italiana afferma che la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

L'ordinamento comunitario è un insieme di regole giuridiche applicabili in un determinato luogo e tempo, distinte da quelle degli Stati membri. Queste regole vincolano l'ordinamento interno di ciascuno Stato membro.

Il rapporto tra le fonti del diritto dell'UE e le fonti del diritto interno non è regolato dalle regole proprie del rapporto tra fonti interne. Significa che le norme dell'UE possono imporsi su quelle degli Stati membri.

L'insieme delle regole che disciplinano le relazioni tra soggetti che operano su un piano di parità.

Un soggetto che esercita poteri pubblici, come lo Stato o un comune.

Entità create per scopi di interesse pubblico, ma che operano su un piano di parità con altri soggetti.

Rapporto asimmetrico in cui un soggetto esercita un potere su un altro.

Un contratto tra due o più persone che si accordano per svolgere un'attività economica in comune, allo scopo di dividerne gli utili.

Un ente nato da un accordo tra persone che condividono un interesse comune.

L'elemento che differenzia gli enti di diritto pubblico e gli enti di diritto privato è la presenza o meno di poteri di natura pubblica.

Poteri che vengono conferiti dall'ordinamento giuridico e che vengono esercitati nei confronti di soggetti subordinati.

Un rapporto giuridico che nasce da un accordo tra due o più persone.

Situazioni che riguardano i rapporti tra persone e beni. Esempio: il diritto di proprietà di uno smartphone.

Il conflitto che riguarda l'appropriazione di un bene. Esempio: chi ha diritto di possedere un bene limitato come un pezzo di terra.

Il conflitto che riguarda un rapporto tra due soggetti. Esempio: un prestito di denaro che non viene restituito.

Il diritto regola i rapporti tra persone e beni, spesso per evitare conflitti, ma anche per stabilire un ordine sociale. Le situazioni giuridiche soggettive mostrano come il diritto fa delle scelte e stabilisce chi ha il diritto di cosa.

Il diritto può avere lo scopo di preservare l'ordine sociale e determinare modelli di condotta. Esempio: il diritto di famiglia

Il diritto si occupa di conflitti che possono riguardare l'appropriazione di beni o l'adempimento di obblighi.

Il diritto attribuisce situazioni soggettive a persone e beni, e quindi definisce chi ha diritti su cosa.

Nel decidere se una forma conferisce o meno un valore sostanziale a un prodotto, non basta basarsi solo sulla percezione del consumatore.

La forma di un prodotto può avere un valore sostanziale se le sue caratteristiche estetiche influenzano in modo significativo il carattere attrattivo del prodotto.

La natura dei prodotti, il valore artistico della forma, la sua unicità sul mercato, la differenza di prezzo rispetto ai concorrenti, e la strategia pubblicitaria che enfatizza le caratteristiche estetiche possono dimostrare che la forma ha un valore sostanziale.

La percezione del consumatore della forma è solo uno dei tanti fattori che possono dimostrare che la forma ha un valore sostanziale.

Se un produttore promuove le caratteristiche estetiche di un prodotto significa che sta riconoscendo l'importanza di quelle caratteristiche per il successo del prodotto.

Il valore artistico di un prodotto può ostacolare la sua registrazione come marchio, perché il valore sostanziale legato alla qualità estetica ne impedisce la registrazione.

La registrazione di un marchio di forma si assume un rischio se il prodotto ha un valore artistico, perché il valore artistico è legato a una qualità estetica che non può essere protetta come marchio.

La Vespa, essendo un simbolo del design italiano e presente nei musei, è stata considerata dal tribunale come un prodotto con valore artistico, impedendone la registrazione della forma come marchio.

Louboutin ha cercato di registrare il colore rosso della suola delle sue scarpe come marchio, ma il caso è stato accolto con una riserva, perché il colore può essere considerato un elemento distintivo ma non può essere protetto come marchio in modo esclusivo.

La registrazione di un marchio di colore o forma può essere messa in discussione se l'elemento distintivo è strettamente legato all'aspetto estetico del prodotto.

Un segno costituito da un colore specifico, applicato ad una parte specifica di un prodotto, può essere registrato come marchio, anche se la forma del prodotto non è nuova di per sé.

La forma da sola non è sufficiente per registrare un marchio, se il segno è costituito da un colore specifico applicato su una forma già esistente.

Secondo la Corte di Giustizia Europea, il colore rosso della suola di una scarpa con tacco alto è un elemento distintivo che può essere registrato come marchio.

Louboutin non può registrare il colore rosso come marchio per l'intera scarpa, ma solo per la suola, in quanto la registrazione è limitata all'applicazione del colore in quella specifica posizione.

Possibile registrazione del colore rosso come marchio per la tomaia della scarpa di Louboutin, ma con possibili conseguenze negative per la concorrenza.

Un marchio di colore può essere registrato solo se il colore specifico, nella posizione specifica, consente di distinguere un prodotto da quelli dei concorrenti.

In teoria, gli stessi principi che valgono per la suola rossa di Louboutin si applicano alla tomaia, ma con possibili conseguenze economiche negative, secondo il testo.