Cittadinanza Europea e Trattati UE

Il trattato di Maastricht, firmato nel 1993, ha portato alla nascita dell'Unione Europea (UE), sostituendo la Comunità Europea (CE). Ha introdotto la cittadinanza europea, ha rafforzato le competenze dell'Unione e ha stabilito la moneta unica, l'euro.

L'euro è stato introdotto come moneta elettronica nel 1999 e come moneta fisica nel 2002, diventando la valuta comune per alcuni paesi dell'UE.

L'UE ha sviluppato una politica estera e di sicurezza comune (PESC) per promuovere la pace, la sicurezza e la cooperazione internazionale.

Il trattato di Maastricht ha sottolineato l'importanza della protezione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto negli Stati membri.

Il trattato di Maastricht ha introdotto il concetto di cittadinanza europea, dando ai cittadini degli Stati membri diritti come la libera circolazione e di soggiorno e la protezione diplomatica all'estero.

L'Unione Europea si è ampliata nel tempo, da 12 a 28 membri prima della Brexit, abbracciando una diversità sempre più ampia di culture, società ed economie.

Il Trattato di Roma (1957) ha istituito la Comunità Economica Europea (CEE) con l'obiettivo di creare un mercato comune tra i sei Paesi fondatori, rimuovendo le barriere doganali e promuovendo la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali.

Il processo di Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'UE nel 2020, ha portato ad una riflessione sul futuro dell'Unione e sulla sua capacità di affrontare sfide globali come la migrazione, il cambiamento climatico e la sicurezza internazionale.

La Corte costituzionale ha stabilito che la residenza stabile crea una "comunità di diritti e doveri" che supera la cittadinanza.

La Legge comunitaria del 1994 consente ai cittadini europei di votare e candidarsi nelle elezioni locali, ma con alcune limitazioni.

L'articolo 3 della Costituzione italiana garantisce il diritto di uguaglianza, che si estende anche agli stranieri riguardo ai diritti inviolabili dell'uomo.

La differenza fondamentale tra cittadino e straniero è il legame con lo Stato: il cittadino ha un legame originario e permanente, mentre lo straniero ha un rapporto temporaneo.

L'articolo 22 della Costituzione vieta di privare un cittadino della cittadinanza per motivi politici.

La legge italiana n. 91 del 1992 regola l'acquisto della cittadinanza per nascita, matrimonio, estensione o naturalizzazione.

La legge italiana prevede che lo straniero possa perdere la cittadinanza in caso di assunzione di un impiego in un Paese in guerra con l'Italia o di rinunciare alla cittadinanza in caso di acquisizione di una cittadinanza straniera.

Gli apolidi hanno diritto alla piena uguaglianza rispetto ai cittadini italiani, godendo dei diritti fondamentali.

La forma di stato definisce la relazione tra il popolo, il territorio e il potere statale, stabilendo la struttura giuridica e istituzionale su cui si basa l'ordinamento.

La forma di governo descrive come gli organi costituzionali, come il Parlamento, il Governo e il Capo dello Stato, interagiscono per esercitare il potere e bilanciarsi reciprocamente.

Nel Regno Unito, il Parlamento ha un ruolo centrale nella formulazione delle leggi e nel controllo del governo.

Il Primo Ministro, capo del governo, è nominato dal monarca ma scelto dal partito che ottiene la maggioranza alla Camera dei Comuni.

La monarchia britannica è costituzionale, con il monarca che ha un ruolo cerimoniale e privo di potere esecutivo.

Il Regno Unito adotta una forma di governo parlamentare, che prevede una separazione dei poteri tra il Parlamento e il Governo.

La Camera dei Comuni, con 650 membri eletti ogni cinque anni, è il cuore del potere legislativo e ha il compito di formulare leggi, approvare il bilancio e controllare il governo.

La Camera dei Lords, composta da circa 800 membri nominati, ha una funzione di revisione delle leggi, ma non può sfiduciare il governo né decidere su questioni finanziarie.

In questo tipo di sistema di governo, il potere è diviso tra un governo centrale e entità regionali con un'autonomia significativa, garantendo una maggiore partecipazione decisionale a livello locale.

Uno Stato federale è formato da diversi stati membri, ciascuno con la propria sovranità limitata all'ambito interno. La sovranità internazionale rimane esclusivamente in capo allo stato federale.

Una confederazione è un'unione di stati sovrani che si uniscono per il perseguimento di interessi comuni tramite un trattato. Ogni stato membro mantiene la propria sovranità internazionale.

Gli organi costituzionali, come il Parlamento, il Governo, il Capo dello Stato e la Corte Costituzionale, sono posizionati al vertice dell'ordinamento e operano con una reciproca indipendenza.

Il Parlamento e il Governo sono responsabili dell'indirizzo politico, mentre il Capo dello Stato e la Corte Costituzionale hanno funzioni di garanzia.

Altri organi, come la Corte dei Conti e la Corte di Cassazione, non partecipano direttamente alle funzioni politiche ma sono riconosciuti dalla Costituzione.

Il Presidente del Governo, equivalente al Primo Ministro, viene eletto dal Congresso dei Deputati con una maggioranza assoluta.

Il Governo spagnolo è responsabile solo di fronte al Congresso dei Deputati e può essere sfiduciato da una mozione di sfiducia costruttiva.

In caso di sfiducia al Presidente del Governo, lui e l'intero Governo devono dimettersi. Se il Governo non ottiene la fiducia su un programma o una dichiarazione politica, anch'esso deve dimettersi.

Il Presidente degli Stati Uniti è eletto direttamente dal popolo per un mandato di quattro anni.

Il Presidente degli Stati Uniti è sia Capo di Stato che Capo di Governo, svolgendo sia ruoli esecutivi che politici.

Il Congresso è l'organo legislativo, composto dalla Camera dei rappresentanti e dal Senato. La Camera dei rappresentanti riflette la popolazione degli Stati, mentre il Senato ha 100 membri, due per ogni stato.

Il Congresso ha poteri legislativi, controlla l'esecutivo e può rimuovere il Presidente per gravi reati (impeachment).

Il modello presidenziale si basa sulla separazione dei poteri tra il Presidente, il Congresso e il Sistema Giudiziario.

Il principio gerarchico ordina le norme giuridiche in base alla loro importanza. Le norme di grado superiore prevalgono su quelle di grado inferiore, e le ultime possono essere annullate se entrano in conflitto con le prime.

Se una norma inferiore entra in conflitto con una di grado superiore, viene dichiarata invalida. Questo principio garantisce la stabilità dell'ordinamento giuridico.

L'invalidità di una norma inferiore ha effetto retroattivo, annullando i suoi effetti dal momento in cui è stata adottata.

Il principio di competenza stabilisce che chi ha il potere di emanare una norma è quello che prevale in caso di conflitto.

Le norme di forza attiva sono quelle che hanno il potere di influenzare i soggetti giuridici, regolando i loro comportamenti.

Il principio di competenza si applica anche ai conflitti tra leggi nazionali ed europee. Le leggi europee prevalgono su quelle nazionali in caso di incongruenza.

La Corte Costituzionale italiana ha il compito di risolvere i conflitti tra leggi statali e regionali, annullando quelle che violano la competenza dello Stato.

La forza passiva di una norma si riferisce alla sua capacità di resistere all'abrogazione o alla modifica da parte di altre norme.