Biologia Cellulare e Patologia

Accumulo di proteine amiloidi in tessuti, come mucosa nasale o pancreas.

Forma di amiloidosi non descritta negli animali domestici, presente nel morbo di Alzheimer.

Calcificazione che avviene in aree di necrosi senza alterazioni del metabolismo del calcio.

Si sviluppano a causa di alterazioni del metabolismo del calcio, di solito in tessuti sani.

Morte cellulare patologica che stimola l'infiammazione.

Processo di morte cellulare programmata, che avviene in modo controllato.

Situazione in cui una cellula non può riprendersi e porta a morte cellulare.

Energia cellulare necessaria per mantenere la funzionalità delle membrane.

Condizione che porta a congestione nel circolo sistemico, specialmente nel fegato, causando ipossia e lipidosi epatica.

Aspetto del fegato causato da lipidosi e aree di iperemia passiva, risultante in un aspetto variegato.

Riduzione della perfusione a tal punto da essere insufficiente per le necessità metaboliche del tessuto.

Danni nelle cellule causati da ischemia, comprendono danni da ipossia e riduzione di nutrienti.

Impatto variabile dell'ischemia su diversi tessuti, alcuni più resistenti di altri.

Necrosi di un'area di un organo dovuta a ischemia rapida e completa, causata da occlusione arteriosa.

Tipo di infarto caratterizzato da emorragia che allaga il tessuto necrotico.

Tipo di infarto con necrosi coagulativa, senza emorragia visibile; tessuto appare pallido.

Molecola presente sull'endotelio che media l'adesione dei leucociti.

Fenomeno attrattivo che guida i leucociti verso la fonte del danno.

Processo in cui le cellule immunitarie eliminano microorganismi nocivi.

Comprendono: legame, internalizzazione, fusione lisosoma-fagosoma, degradazione.

Vescicola intracellulari che contiene il microorganismo legato.

Struttura risultante dalla fusione di fagosoma e lisosoma.

Cellule che rivestono i vasi sanguigni e influenzano l'infiammazione.

Cellule coinvolte nelle reazioni allergiche e nella risposta infiammatoria.

Essudato purulento costituito da neutrofili degenerati e cellule necrotiche, indice di infezione.

Batteri che inducono la formazione di pus, come gli stafilococchi.

Raccolta di pus in una cavità formata e circondata da una capsula.

Raccolta di pus non circoscritta, senza capsula, in infiltrazione nei tessuti.

Raccolta di pus in cavità preesistenti, come nelle tasche gutturali del cavallo.

Infiammazione caratterizzata dalla presenza di gangrena umida e necrosi.

Infiammazione necrotico-purulenta nei polmoni causata dall'inalazione di cibo.

Riepilogo della descrizione della lesione, basata su caratteristiche morfologiche.

Una molecola inattiva nel sistema del complemento che si attiva clivandosi in C3a e C3b.

Frammento che ha capacità chemiotattica e richiama cellule infiammatorie.

Frammento che svolge funzioni di opsonizzazione e formazione del MAC.

Fenomeno in cui C3b si lega e riveste il microrganismo per facilitare la fagocitosi.

Membrane Attack Complex, struttura formata da C3b che causa la lisi del microrganismo.

Metaboliti derivati dall'acido arachidonico, come prostaglandine e tromboxani, con ruolo infiammatorio.

Eicosanoidi che provocano vasodilatazione durante l'infiammazione.

Ultima fase dell'infiammazione, dove il tessuto ritorna allo stato iniziale.

Cambio di epitelio colonnare a squamoso nei fumatori.

Metaplasia da epitelio squamoso a colonnare nell'esofago a causa di reflusso.

Carenza di ossigeno a livello cellulare.

Riduzione del trasporto di ossigeno dovuta al legame del CO con emoglobina.

Denaturazione delle proteine cellulari a causa di temperature elevate.

Alterazione dell'apporto sanguigno e congelamento dell'acqua intracellulare.

Produzione di calore forte che denatura le proteine nei tessuti.

Cellule che eliminano microrganismi, cellule neoplastiche e materiale estraneo.

Cellule coinvolte nelle reazioni allergiche e nella risposta a parassiti.

Monociti circolanti che si trasformano in macrofagi nei tessuti.

Sistema di reazioni chimiche che attivano risposte infiammatorie e opsonizzazione.

Tre modalità di attivazione: classica, alternativa e lectine.

Accumulo di liquido nei tessuti causato da diverse condizioni patologiche.

Insufficienza proteica, aumento della pressione idrostatica, o aumento della permeabilità vasale.

Edema che si presenta in specifiche aree del corpo, spesso causato da ostruzione linfatica.

Edema generalizzato che coinvolge il sottocute e le cavità sierose.

Raccolta di trasudato in cavità preformate, come ascite o idrotorace.

Processo di riparazione del danno vascolare per fermare il sanguinamento.

Comprendono vasocostrizione e formazione di un trombo piastrinico.

Capacità delle pareti vascolari di lasciar passare liquidi e cellule.

Risposta infiammatoria rapida e di breve durata a un danno.

Classificazione dei fluidi infiammatori in base alla loro composizione.

Lesione concentrata in un'area ristretta del tessuto.

Risposta infiammatoria di lunga durata, con danno e tentativi di riparazione.

Forma di infiammazione cronica derivante da processi acuti prolungati.

Strutture di infiammazione cronica formatesi per agenti infettivi e irritanti.

Forma di infiammazione che inizia già in modo cronico.

Corpi estranei, agenti persistenti, ipersensibilità.

Metabolismo del glucosio senza ossigeno, produce acido lattico.

Sottoprodotto della glicolisi anaerobica, può danneggiare cellule.

Misura dell'acidità all'interno della cellula.

Accumulo di lipidi nel fegato, può essere reversibile o irreversibile.

Principale forma di lipidi accumulati nel fegato.

Proteine che aiutano nella formazione di lipoproteine.

Situazione in cui il fegato riceve troppi lipidi da metabolizzare.

Condizione in cui il metabolismo lipidico nel fegato è compromesso.

Incapacità di trasportare proteine anomale fuori dalla cellula, causando accumulo interno.

Condizioni ereditarie dove la mancanza di un enzima porta all'accumulo di sostanze non degradate.

Cellule che fagocitano sostanze non degradabili, come il catrame del fumo.

Accumulo di materiale catramoso nei macrofagi polmonari, causando colorazione nera.

Proteina accumulata nel corpo, visibile con colorazione specifica.

Forma causata da alta produzione di catene leggere delle immunoglobuline.

Deriva dall'accumulo di proteine infiammatorie prodotte in fasi infiammatorie prolungate.

Tecnica istochimica per identificare l'amiloide nei tessuti.

Cellula con volume ridotto, nucleo frammentato e membrana intatta.

Morte cellulare patologica con rigonfiamento, disgregazione e infiammazione presente.

Riduzione della concentrazione proteica nel sangue, spesso per ipoalbuminemia.

Pressione nei vasi sanguigni che supera le forze che trattengono i liquidi.

Causa di accumulo di liquido nell'interstizio per difficoltà di drenaggio.

Incremento della capacità dei vasi sanguigni di permettere la fuoriuscita di liquidi.

Frammenti cellulari che si formano durante il processo di apoptosi.

Cellule che rimuovono i corpi apoptotici senza causare infiammazione.