Attenzione Psicologia: Tipi e Funzioni

Un processo che avviene in un colpo solo, senza bisogno di azioni sequenziali. È automatico e non è influenzato dal numero di elementi presenti.

Un processo che richiede azioni sequenziali, passo dopo passo, fino a raggiungere un risultato finale. È più lento e richiede un'analisi dettagliata degli elementi.

Un processo automatico e veloce che non richiede attenzione cosciente, come identificare un oggetto in mezzo ad altri.

Una tecnica per identificare un elemento diverso, confrontando ogni elemento con l'elemento target uno per uno.

Un tipo di confronto seriale dove il processo termina non appena si trova l'elemento target.

Lo studio delle funzioni cognitive del cervello, come la memoria, il linguaggio e l'attenzione, utilizzando metodi neuropsicologici.

Si studiano le operazioni cognitive, come l'elaborazione parallela e seriale, tramite prove e test che simulano situazioni reali.

La nostra mente utilizza entrambi i processi a seconda della complessità del compito. I processi in parallelo sono automatici e veloci, mentre i processi in serie sono più lenti ma precisi.

Un processo che richiede attenzione focalizzata per confrontare un target con tutti gli elementi di un insieme. Viene eseguito passo dopo passo e si basa su confronti sequenziali.

Aumentare il numero di elementi in un compito di elaborazione in serie aumenta il tempo necessario per completare il compito, poiché sono necessari più confronti.

L'elaborazione in serie, con la pratica e la ripetizione, può diventare automatizzata, passando da un processo controllato ad uno automatico, che non richiede più attenzione focalizzata.

Processi rapidi che non coinvolgono la memoria, non richiedono attenzione e vengono eseguiti in un colpo solo. Si sviluppano con l'esercizio e sono difficili da bloccare volontariamente.

I processi automatici sono veloci e non richiedono risorse attentive, mentre i processi controllati vanno in serie e richiedono attenzione focalizzata.

Un'attività che svolgiamo senza pensarci, come scrivere il nostro nome o camminare, sono esempi di processi automatici.

Una volta che un processo è diventato automatico, è difficile bloccarlo volontariamente.

I processi automatici si sviluppano con l'esercizio e la pratica. Più svolgiamo un compito, più diventa automatico.

Il fenomeno in cui la lettura di una parola interrompe la capacità di nominare il colore dell'inchiostro con cui è scritta la parola, quando il colore e la parola sono incongruenti.

Il processo inconscio di elaborazione di informazioni sensoriali, anche quando non si presta attenzione a esse.

L'elaborazione intenzionale e consapevole di informazioni a cui si presta attenzione.

L'influenza negativa che un processo cognitivo (ad esempio, leggere una parola) può avere su un altro processo cognitivo (ad esempio, nominare il colore).

La parte della memoria a lungo termine che contiene conoscenze generali sul mondo, come i concetti, i fatti e le regole.

La disposizione spaziale delle rappresentazioni del corpo nella corteccia cerebrale, in cui le aree adiacenti sono rappresentate da zone cerebrali vicine.

Gruppi di informazioni correlate nella memoria semantica, che raggruppano concetti simili.

Il processo automatico in cui l'attivazione di un concetto attiva anche concetti ad esso correlati.

Quando la risposta richiesta interferisce con gli stimoli visti, creando confusione nella categoria semantica (numero, nome).

L'informazione non pertinente influenza la risposta, rallentando i tempi e aumentando gli errori.

L'attenzione è in difficoltà quando due compiti competitivi chiedono la stessa risorse, creando un conflitto.

Se gli stimoli rilevanti e irrilevanti appartengono alla stessa categoria semantica, la risposta è più veloce. Se invece sono in conflitto, rallenta la risposta.

L'informazione non pertinente influenza la risposta, anche se non è necessaria per il compito.

Il tempo di risposta è influenzato dalla coerenza/conflitto semantico e dalla posizione dello stimolo.

Anche se non è necessaria per il compito, l'informazione non rilevante viene comunque elaborata e influisce sulla risposta.

L'effetto Simon si manifesta quando la posizione dello stimolo influenza la risposta, anche se la risposta non è legata alla posizione.

Elemento che non dovrebbe influenzare la risposta, ma che in realtà lo fa.

Indica dove uno stimolo si trova nello spazio, ad esempio a destra o a sinistra.

Quando più informazioni competono per influenzare la risposta, rallentando il processo decisionale.

Un esperimento in cui vengono presentati due messaggi diversi a ciascuna delle due orecchie, e si chiede al soggetto di focalizzarsi solo su uno.

Il fenomeno per cui un emisfero cerebrale è specializzato per il linguaggio, di solito l'emisfero sinistro.

In genere più associato al linguaggio, rispetto all'orecchio sinistro.

Meno associato al linguaggio rispetto all'orecchio destro.

Esistono diversi modelli che descrivono come l'attenzione seleziona le informazioni. Tra questi, il modello di Treisman e il modello di Deutsch e Deutsch Norman.

Questo modello suggerisce che le informazioni non selezionate entrano in modo attenuato nella memoria. Ciò significa che le informazioni non completamente ignorate, ma vengono elaborate in modo parziale.

Questo modello afferma che anche gli stimoli non selezionati vengono elaborati fino al riconoscimento del loro significato (semantico). Questo perché i filtri agiscono solo dopo questo livello di elaborazione.

Quando leggiamo una parola, l'elaborazione del significato avviene in modo automatico. Questo processo interferisce con la nostra attenzione al colore dell'inchiostro.

L'effetto Stroop dimostra come l'elaborazione automatica (leggere parole) interferisce con l'elaborazione controllata (dire il colore).

L'effetto Stroop dimostra come anche informazioni irrilevanti possono influenzare l'esecuzione di un task, rendendolo più difficile.

L'effetto Stroop sottolinea la limitatezza delle risorse attentive. Siamo capaci di concentrarci su pochi elementi alla volta, e le informazioni irrilevanti possono creare interferenze.