Approcci allo Studio del Cinema

È un concetto suggestivo e inafferrabile che riporta alla natura stessa del film come oggetto tangibile. È data da ciascuna delle singole immagini fotografiche impresse su una pellicola cinematografica, che, riprodotte a una velocità tra i 16 e i 24 fotogrammi al secondo, producono l’illusione di un movimento continuo.

È un’unità di base del discorso filmico, composta da un numero variabile di fotogrammi a seconda della sua lunghezza, che rappresenta un segmento di pellicola impressionata ripreso in continuità e racchiuso fra due tagli di montaggio. Indica una porzione di spazio inquadrata di volta in volta dalla macchina da presa.

È un’unità superiore composta da più fotogrammi che descrive un segmento della pellicola ripreso in continuità.

È un'unità di base del discorso filmico che mette in relazione le inquadrature sulla base di un progetto estetico, narrativo e/o semantico.

È una tecnica che procede per fotogrammi congelati e capaci di mostrare solo alcuni passaggi di un’azione, rallentando il tempo e mettendo in luce il carattere artificiale del cinema.

È un codice cinematografico che determina un modo diverso di rappresentare lo spazio allo spettatore, analizzando la posizione della macchina da presa rispetto al soggetto filmato.

È un tipo di inquadratura che corrisponde al punto di vista di nessuno, o anche punto di vista del narratore stesso, impersonale ed esterno all’azione. Lo spettatore, posto di fronte alla scena, dimentica la presenza della macchina da presa.

È un tipo di inquadratura che coincide con l’occhio di un personaggio. La macchina da presa assume il punto di vista del personaggio, permettendo allo spettatore di vedere il mondo attraverso i suoi occhi.

È una successione di inquadrature che sono coerenti e dotate di senso, che permettono di identificare la soggettiva anche quando non sono presenti i segni distintivi.

È una tecnica frequente che mostra un'azione che si svolge in un'unica inquadratura, senza alcun taglio di montaggio.

È un termine coniato da étienne Souriau nel 1951. Si riferisce a tutto ciò che si trova davanti alla cinepresa prima della loro elaborazione cinematografica.

È tutto ciò che non viene mostrato dalla cinepresa, ma che esiste in quanto parte dello spazio, di cui l’inquadratura è solo una minima parte.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata di fronte al soggetto, mostrandolo in modo diretto.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata lateralmente rispetto al soggetto, mostrandolo di tre quarti.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata direttamente di lato al soggetto, mostrandolo di profilo.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata dietro il soggetto, mostrandolo di spalle.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata sopra il soggetto, guardandolo dall'alto.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata sotto il soggetto, guardandolo dal basso.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata in modo che la base del rettangolo dell’inquadratura giace su un piano parallelo all’orizzonte.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata in modo che la base del rettangolo dell’inquadratura interseca l’orizzonte.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata in modo che la base del rettangolo dell’inquadratura è perpendicolare all’orizzonte.

È un'angolazione di ripresa in cui la macchina da presa è posizionata in modo che la base del rettangolo dell’inquadratura è parallela, ma il quadro è capovolto.

È un tipo di inquadratura che mostra una porzione di spazio particolarmente ampia, spesso usata nei film western.

È un tipo di inquadratura che mostra una porzione di spazio ampia, con i personaggi e l'azione più riconoscibili rispetto al campo lunghissimo.

È un tipo di inquadratura che mostra un equilibrio tra l'ambiente e la figura umana, con il personaggio che occupa circa un terzo o metà della verticale dello spazio rappresentato.

È un tipo di inquadratura che mostra il personaggio dalla testa ai piedi.

È un tipo di inquadratura che mostra il personaggio dalle ginocchia in su.

È un tipo di inquadratura che mostra il personaggio dalla vita in su.

È un tipo di inquadratura che mostra il personaggio dal petto in su.

È un tipo di inquadratura che mostra il personaggio dalle spalle in su.

È un tipo di inquadratura che mostra solo il volto del personaggio, tagliando sia la parte superiore della testa che la bocca.

È un tipo di inquadratura che mostra un piano ravvicinato di una parte del volto o del corpo umano.

È un tipo di inquadratura che mostra un piano ravvicinato di un determinato oggetto.

È un tipo di inquadratura che mostra una parte del corpo umano, ma non necessariamente il viso.

È un tipo di inquadratura che mostra l'ambiente completo, in cui si svolge l'azione.

È un tipo di inquadratura che mostra il luogo in cui si svolgerà l'azione successiva.

È una tecnica che si basa sulla presentazione rapida di immagini fisse, con la quale l’occhio umano percepisce un unico elemento in movimento nello spazio.