Antropometria e Morfologia Biologica

Lo studio quantitativo e comparativo delle forme degli organismi viventi o delle loro strutture. Utilizza metodi matematici per analizzare le forme di una popolazione statistica.

L'analisi matematica delle forme in diversi contesti, come biologia, geografia, società e linguaggio. Richiede dati quantitativi da una specifica popolazione statistica.

L'analisi matematica delle forme biologiche utilizzando misure lineari (lunghezza, larghezza, distanza tra punti).

La distribuzione statistica che descrive la probabilità di un evento nello studio dei fenomeni biologici.

Un insieme di dati basati su misurazioni di una popolazione sana, suddivisa per età e sesso.

Il processo di sviluppo di un organismo durante la crescita, analizzato sotto il profilo delle misure corporee e delle abilità motorie.

Un istituto americano che raccoglie e analizza dati statistici sulla salute.

Un'organizzazione internazionale che si occupa della salute globale.

L'antropometria è la scienza che studia le misure del corpo umano, nel suo insieme e nelle sue singole parti, attraverso la misurazione di dimensioni come altezza, peso, perimetro toracico e spessore delle pliche cutanee.

L'auxologia è lo studio del processo di crescita e sviluppo del corpo umano dalla nascita all'età adulta.

L'indice di massa corporea (BMI) è un indicatore del rapporto tra peso e altezza, utile per valutare il livello di obesità o sottopeso.

La dispersione dei dati intorno ad un indice di posizione, come la media, indica la variabilità dei dati all'interno di un insieme.

La forma del corpo è influenzata dall'equilibrio tra le dimensioni assolute del corpo e i rapporti dimensionali tra le sue parti.

I punti cefalometrici e somatometrici sono punti di riferimento anatomici utilizzati per misurare il corpo umano in antropometria.

Gli indici antropometrici sono rapporti dimensionali tra diverse parti del corpo, espressi in percentuale, che aiutano a definire le proporzioni corporee.

Le dimensioni somatiche comprendono misure come l'altezza, il peso, il perimetro toracico e lo spessore delle pliche cutanee, utilizzate per monitorare lo sviluppo fisico.

La convinzione secondo la quale molti fenomeni fisici e biologici si distribuiscono con frequenze più elevate nei valori centrali e con frequenze progressivamente minori verso gli estremi.

La curva normale descrive la distribuzione degli errori casuali commessi durante le misurazioni ripetute di una stessa grandezza.

La media aritmetica o la mediana, da sole, non sono sufficienti per descrivere completamente una distribuzione. Mostrano solo la parte centrale della distribuzione, non come i dati variano.

Un indice di variabilità misura come i dati differiscono dalla media, fornendo informazioni sulla dispersione della distribuzione.

La deviazione standard misura quanto i dati sono lontani dalla media aritmetica, riassumendo la variabilità della distribuzione.

La deviazione standard è una misura della dispersione dei dati, fornendo informazioni su come sono distribuiti i dati rispetto alla media.

Per analizzare adeguatamente una variabile quantitativa, è fondamentale combinare la media con la deviazione standard. La media indica il punto centrale, ma la deviazione standard indica come i dati variano attorno a quel punto.

È importante considerare la variabilità dei dati, non solo la loro media. La deviazione standard fornisce uno strumento utile per misurare questa variabilità.

Gli indicatori che misurano le dimensioni del corpo, utili per prevedere il tipo costituzionale di un adulto e identificare i fattori di rischio per le patologie.

Le variazioni di flusso di una corrente elettrica applicata al corpo, misurate per determinare la composizione corporea (muscoli, ossa, grasso).

Rappresentazioni grafiche che mostrano la distribuzione di una caratteristica fisica (come l'altezza o il peso) in una popolazione. Ogni percentile indica la percentuale di persone che ha un valore inferiore.

Un sistema di misurazione che divide una popolazione in 100 gruppi, in base alla caratteristica misurata. I bambini vengono posizionati in un percentile in base alla loro altezza e peso.

Un metodo per valutare la crescita di un bambino nel tempo, confrontando il suo peso e la sua altezza con i valori normali per la sua età, sesso e popolazione.

Il processo di cambiamento del corpo durante la crescita, includendo lo sviluppo muscolare, osseo e del tessuto adiposo.

Valutare se i parametri antropometrici di un bambino sono normali rispetto alla sua età e sesso.

L'insieme di informazioni che descrive come dovrebbe essere la crescita di un bambino, in base all'età, al sesso e alla popolazione di riferimento.

Un percentile rappresenta una misurazione che indica la posizione di un individuo rispetto ad una popolazione di riferimento. Ad esempio, un bambino al 50° percentile per l'altezza significa che il 50% dei bambini della sua stessa età è più basso di lui, mentre il 50% è più alto.

I percentili di crescita sono utilizzati per monitorare lo sviluppo fisico dei bambini nel tempo, confrontando la loro crescita con quella di altri bambini della stessa età e sesso. Consente di individuare eventuali anomalie nello sviluppo e di intervenire tempestivamente.

I percentili di crescita sono costituiti da curve che rappresentano l'andamento medio della crescita corporea in diverse fasce di età. Queste curve sono create basandosi su dati di una popolazione di riferimento.

La maggior parte dei bambini si colloca tra il 25° e il 75° percentile, il che significa che hanno dimensioni medie rispetto alla loro popolazione di riferimento.

Un bambino al 10° percentile per l'altezza significa che il 10% dei bambini della sua stessa età è più piccolo di lui, mentre il 90% è più alto. Al contrario, un bambino al 95° percentile per l'altezza significa che solo il 5% dei bambini della sua stessa età è più alto di lui.