Antropologia e le sue branche

Il Culturalismo descrive come le differenze culturali si manifestano in un'epoca di mass media, migrazione e globalizzazione.

Il concetto di Ilomorfismo, derivato dalla filosofia aristotelica (hylé + morphé), studia l'essere umano come un'entità integrata, unione tra dimensione materiale (corpo) e immateriale (anima)

Il campo sociale indica una comunità di individui che condividono spazi, valori, pratiche, identità e rappresentazioni.

Il Valore determina l'importanza che attribuiamo a qualcosa e la sua posizione nella nostra gerarchia di priorità.

Un Bricoleur è qualcuno che crea utilizzando ciò che gli è disponibile, riadattando e re-interpretando materiali e oggetti preesistenti.

Il Contesto Situazionale si riferisce al contesto specifico e immediato in cui si svolgono le interazioni sociali, considerando elementi come lo spazio fisico, il tempo, i partecipanti e le relazioni

L'etnogra a è la pratica di osservazione partecipante in antropologia. Gli antropologi si immergono nella cultura che studiano, prendendo parte alle attività quotidiane e interagendo con i membri della comunità.

In etnogra a, gli antropologi non osservano passivamente da lontano, ma si lasciano coinvolgere nella vita della comunità. Questo significa aiutare, lavorare, costruire relazioni e imparare dalla vita quotidiana.

L'etnologia è lo studio dei fenomeni culturali, come l'origine, la diffusione e il contatto tra culture diverse. Analizza la struttura e l'evoluzione delle società.

L'etnologia si differenzia dall'etnogra a perché è più focalizzata sull'analisi dei modelli culturali, mentre l'etnogra a si concentra sulla descrizione dettagliata della vita quotidiana.

L'etnocentrismo definisce l'atteggiamento di vedere la propria cultura come superiore e migliore rispetto alle altre. Questo porta a giudizi e pregiudizi nei confronti di culture diverse.

L'etnocentrismo è un atteggiamento frutto del nostro contesto sociale e culturale. È come una 'malattia' derivante dalle abitudini e dai valori che abbiamo appreso.

L'antropologia, come disciplina, nasce nella seconda metà dell'Ottocento, in un contesto filosofico e influenzato dal Positivismo.

Il Positivismo, con la sua fiducia nella scienza e nel metodo scientifico, influenza la nascita dell'antropologia.

Auguste Comte, considerato uno dei padri del Positivismo, propone la creazione di una 'fisica sociale' per studiare i fenomeni sociali in modo oggettivo e scientifico.

Comte cerca di identificare le leggi universali che strutturano i fenomeni sociali, così come si fa per i fenomeni naturali nel campo della fisica, chimica e biologia.

Secondo Durkheim, i processi sociali sono oggettivi e spesso gli attori non ne sono consapevoli. Solo un osservatore esterno può comprenderli.

L'antropologia, come branca della scienza, nasce con l'intento di studiare le società umane in modo sistematico e scientifico.

Il metodo scientifico applicato alle società umane è fondamentale per l'antropologia.

Autori come Darwin e Spencer, influenzati dal Positivismo, contribuiscono al dibattito sull'applicazione del metodo scientifico alle società umane.

Il concetto di cultura è come un oggetto in sé (noumeno), e non possiamo conoscerlo direttamente. Possiamo solo analizzarlo come un fenomeno osservabile (Kant).

Secondo Levi-Strauss, la cultura è come il linguaggio: nasciamo con un meccanismo innato che ci permette di apprendere qualsiasi cultura.

La cultura è ciò che differenzia un gruppo etnografico da un altro. Questi elementi culturali creano differenze significative e permettono la distinzione tra gruppi.

La cultura è un sistema complesso di significati trasmessi attraverso le generazioni. Questi significati sono incarnati in simboli, come la lingua, l'arte e i rituali.

La cultura è una rete di significati che gli individui tessono nel tempo. I simboli sono i fili di questa rete, che collegano le persone e le generazioni.

Lo scambio rituale è un meccanismo che crea e mantiene legami sociali attraverso la fiducia e la reciprocità.

L'approccio utilitarista vede l'uomo come un essere razionale che agisce per massimizzare i propri interessi economici, ignorando le motivazioni sociali.

Il Kula è un sistema di scambio rituale in cui vengono scambiati oggetti di valore simbolico, creando legami sociali forti tra le comunità.

L'obbligo di ricambiare un dono non è solo legato a una singola cultura, ma a un principio universale di reciprocità.

La reciprocità è il principio che regola gli scambi e crea coesione sociale, sopratutto in società senza un governo formale.

La reciprocità, oltre allo scambio materiale, promuove legami sociali e solidarietà, fondamentali per la coesione sociale.

La reciprocità, la redistribuzione e il mercato sono 3 forme di integrazione dell'economia nella società, ciascuna con un diverso ruolo sociale.

Secondo Lévi-Strauss la reciprocità è un meccanismo complesso che non si limita allo scambio materiale, ma ha un valore simbolico profondo.

Questo metodo di ricerca etnografica si basa sul confronto tra dati provenienti da diverse culture e contesti. Si cerca di individuare similitudini e differenze tra le culture, per comprendere meglio l'evoluzione umana e il ruolo della cultura nella società.

Il principio uniformista sostiene che l'evoluzione si svolge in modo graduale, continuativo e costante, seguendo leggi universali che valgono sempre e ovunque.

L'etnologia descrittiva e quella comparativa venivano considerate due discipline distinte. L'etnologia descrittiva si occupava di raccogliere dati sul campo, mentre l'etnologia comparativa analizzava i dati raccolti per scoprire modelli e tendenze.

Il diffusionismo sostiene che le culture si diffondono attraverso il contatto tra popoli, come migrazioni, commercio e guerre. Questo processo porta alla diffusione di idee, tecnologie e pratiche.

Questa visione del diffusionismo propone che tutte le culture derivano da una singola origine, creando un'unica famiglia culturale.

Lo studio delle migrazioni, del commercio e delle guerre aiuta a comprendere come le culture si sono diffuse nel tempo e nello spazio. Questi fattori hanno un impatto fondamentale sull'evoluzione e lo sviluppo delle culture.

Il diffusionismo emerse parallelamente alle teorie evoluzioniste alla fine del 19° secolo. Questo movimento sfidava le ipotesi centralizzate nell'evoluzionismo.