Anatomia e Fisiologia Tissutale

Lo strato esterno della pelle, composto da cellule morte, ricco di lipidi e proteine, che crea una barriera impermeabile e protegge le aree soggette a maggiore sollecitazione meccanica.

Un tessuto connettivo che si trova sotto l'epidermide, fondamentale per il sostegno e la struttura della pelle.

Strutture presenti nell'intestino che aumentano la superficie di assorbimento, favorendo lo scambio di sostanze nutritive.

Un singolo strato di cellule epiteliali disposte in modo ordinato e regolare, che riveste i villi intestinali e separa l'interno dell'intestino dall'organismo.

Le cellule dell'epitelio dei villi intestinali sono specializzate per l'assorbimento e la secrezione, con il citoplasma e gli organelli rivolti verso l'interno dell'intestino.

Uno strato sottile sotto l'epitelio dei villi intestinali, che fornisce supporto strutturale e permette il passaggio di vasi sanguigni, linfatici e nervi.

La capacità di un tessuto di rigenerarsi dopo un danno o un'alterazione.

Il processo di divisione cellulare, fondamentale per la crescita e la riparazione dei tessuti.

Il processo di eliminazione programmata di cellule in un organismo, essenziale per lo sviluppo embrionale e il mantenimento della salute.

La formazione di strutture vuote, come gli organi cavi, attraverso l'eliminazione della parte interna di un cordone solido.

La soppressione delle strutture genitali del sesso opposto durante lo sviluppo embrionale.

Il mantenimento del giusto rapporto tra la proliferazione e la morte cellulare, essenziale per il corretto equilibrio tissutale.

L'eliminazione di cellule con alterazioni genomiche o potenzialmente dannose per prevenire tumori o danni permanenti.

L'eliminazione di strutture transitorie durante lo sviluppo embrionale, come l'abbozzo della coda nei mammiferi.

La perdita delle membrane interdigitali durante lo sviluppo fetale, permettendo la formazione delle dita distinte.

Il gruppo di organismi che comprende l'uomo, classificato all'interno del dominio degli eucarioti.

Il processo iniziale che trasforma una singola cellula (zigote) in due popolazioni cellulari distinte, dando inizio allo sviluppo di un embrione complesso.

Una sequenza di eventi in cui una popolazione cellulare influenza lo sviluppo di un'altra, causando una cascata di cambiamenti.

Lo sviluppo dell'embrione può essere interpretato come una lunga sequenza di eventi induttivi, a partire dalla gastrulazione.

Esperimenti che manipolano lo sviluppo embrionale tramite trapianti chirurgici.

Il processo di crescita e piegatura verso l'interno di una parte dell'embrione, dando origine a tre strati germinativi.

Lo strato esterno dell'embrione in cui iniziano a formarsi i primi tessuti.

Lo strato di cellule che ricopre la superficie dell'embrione in formazione.

Esperimenti di trapianto che hanno dimostrato la capacità di cellule embrionali di generare un intero embrione, indicando la loro potenzialità.

Il processo che inizia con un trigger specifico, come una piccola popolazione di cellule, che avvia una cascata di eventi che portano alla formazione di un intero organismo. Un esempio di questo è la formazione di gemelli siamesi.

La capacità di una cellula di essere predestinata a diventare un tipo cellulare specifico, anche se non mostra ancora caratteristiche morfologiche evidenti. Ad esempio, una cellula può essere determinata a diventare una cellula muscolare, ma non presenta ancora le qualità di un muscolo.

La parte dell'ectoderma, lo strato esterno dell'embrione, che darà origine al sistema nervoso.

L'esperimento di induzione primaria, condotto da Stemann, che ha studiato il processo decisionale delle cellule nell'embrione per diventare parte del sistema nervoso o dell'epidermide. L'esperimento ha dimostrato che l'ambiente circostante può influenzare il destino di una cellula.

Il processo mediante il quale le cellule dell'embrione si specializzano in tipi cellulari specifici, come le cellule nervose o le cellule epidermiche, acquisendo caratteristiche uniche che determinano la loro funzione.

L'ipotesi secondo cui le cellule che risiedono in una determinata area dell'embrione sono già predisposte a diventare un particolare tipo cellulare, indipendentemente dall'ambiente circostante. Ad esempio, le cellule che si trovano in una regione specifica dell'ectoderma sono già predisposte a diventare parte del sistema nervoso.

L'ipotesi secondo cui le cellule sono influenzate dall'ambiente circostante per diventare un particolare tipo cellulare. In altre parole, se una cellula viene spostata in un ambiente diverso, potrebbe diventare un tipo cellulare differente. Ad esempio, se le cellule dell'ectoderma che sono state predisposte a diventare parte del sistema nervoso vengono spostate in un'altra area, potrebbero diventare un tessuto epidermico.

L'insieme delle cellule che insieme svolgono una funzione specifica, come la pelle o il sistema nervoso.

La capacità di un gruppo di cellule di differenziarsi in più tipi di tessuti.

Un campo morfogenetico totipotente è in grado di differenziarsi in tutti i tipi di cellule dell'organismo.

Durante lo sviluppo embrionale, il campo morfogenetico si restringe, limitando il potenziale differenziativo delle cellule.

Le cellule diventano più specializzate e perdono la capacità di differenziarsi in altri tipi di cellule.

Il processo di autoregolazione durante lo sviluppo embrionale, in cui le cellule si influenzano reciprocamente per determinare il loro destino.

Riuso di istruzioni genetiche nel processo di sviluppo embrionale, ad esempio per sviluppare ali e zampe.

La capacità di alcune popolazioni di cellule di mantenere la loro capacità differenziativa anche quando vengono spostate in posizioni diverse.

La capacità delle cellule di compensare la perdita di altre cellule dello stesso tipo durante lo sviluppo.

La capacità di un organismo di autofecondarsi, ovvero di produrre sia spermatozoi che ovociti, permettendo la riproduzione senza bisogno di un partner.

Un metodo di ricerca scientifica che utilizza organismi geneticamente identici, eliminando la variabilità genetica individuale e permettendo di studiare l'effetto di specifiche variazioni sperimentali.

Un processo che inizia con la fecondazione dell'ovulo e determina la formazione di un polo posteriore nell'ovulo fecondato (zigote). Questo evento è caratterizzato dalla localizzazione di specifiche proteine e particelle.

Piccoli granuli presenti all'interno dell'ovulo fecondato che si accumulano al polo posteriore durante la polarizzazione. Questi granuli sono cruciali per la determinazione del destino cellulare e lo sviluppo delle cellule germinali.

La capacità di un gruppo di cellule di dare origine ai gameti (cellule riproduttive) come spermatozoi e ovociti.

Il primo evento di divisione cellulare asimmetrica dello zigote, che porta alla formazione di due cellule figlie distinte, una con i granuli P (polo posteriore) e una senza.

Il processo di divisione cellulare ripetuta che segue la fecondazione, generando nuove cellule embrionali.

Il risultato della segmentazione in cui i granuli P sono concentrati in una piccola popolazione di cellule destinate a dare origine alla linea germinale, dimostrando la divisione in due popolazioni cellulari distinte: A (con granuli P) e B (senza granuli P).