La classificazione zoologica - PDF

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Summary

This document discusses animal classification, covering the general aspects of zoology. It also touches on early classifications and modern approaches.

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UD000823_V(01) La classificazione zoologica La zoologia delle razze canine e feline |1 CHE COS’È LA ZOOLOGIA? La zoologia è la scienza che studia la vita del mondo animale e analizza in particolare gli adattamenti morfologici e funzionali delle varie forme...

UD000823_V(01) La classificazione zoologica La zoologia delle razze canine e feline |1 CHE COS’È LA ZOOLOGIA? La zoologia è la scienza che studia la vita del mondo animale e analizza in particolare gli adattamenti morfologici e funzionali delle varie forme animali, cioè la loro evoluzione. Gli studiosi suddividono la zoologia in: ✔ generale: analizza la struttura anatomica degli animali e le loro funzioni orga- niche come la locomozione, l’alimentazione, la respirazione, la riproduzione e i cicli vitali ✔ sistematica o speciale: descrive e classifica le varie specie animali secondo le loro affinità genetiche e ricostruisce i rapporti evolutivi; la classificazione gerar- chica degli organismi è detta anche tassonomia (dal greco taxis = ordinamento e nomos = regola). Data l’abbondanza di conoscenze acquisite sugli animali, la zoologia comprende nu- ➜ Nota bene merose discipline separate quanti sono i gruppi di maggiore interesse: per esempio, La necessità di classificare tutti gli esseri viventi è col- l’ornitologia si occupa degli uccelli, la malacologia dei molluschi conchiferi (cioè dotati legata al desiderio di catalo- di conchiglia) e non, l’entomologia degli insetti, la carcinologia dei crostacei, l’aracno- gare le scoperte che si sono susseguite nei secoli e di logia degli aracnidi, l’ittiologia dei pesci, l’erpetologia degli anfibi e dei rettili (tradizio- registrare i progressi attra- nalmente riuniti insieme), la mammalogia dei mammiferi e così via. verso rigidi criteri e principi scientifici. |2 LE PRIME CLASSIFICAZIONI DEL MONDO ANIMALE Figura 1 Le pitture rupestri di Lascaux (Francia), eseguite da cacciatori nomadi circa Fin dall’antichità gli uomini mostrano grande interesse per il mondo animale, dal quale di- 16.000 anni fa, raffigurano pendono attività fondamentali per la sopravvivenza come la caccia, la pesca e l’allevamento. soprattutto cavalli, tori e cervi. 1 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica 0 La classificazione di Aristotele Le prime osservazioni di carattere scientifico risalgono ad Aristotele, filosofo greco vis- suto nel IV secolo a.C., che studia soprattutto la morfologia e la riproduzione degli animali. Aristotele elabora una prima classificazione “naturale”, suddividendo gli or- ganismi in due regni, animale e vegetale. Gli animali sono poi classificati sulla base dell’ambiente in cui vivono (aria, terra, acqua) e della struttura ossea e/o cartilaginea (vertebrati e invertebrati). Il regno animale viene ulteriormente suddiviso in due gruppi: gli enaima (= con sangue rosso) e gli anaima (= senza sangue rosso); al primo gruppo appartengono gli esseri umani, i quadrupedi, i cetacei, i pesci e gli uccelli, al secondo i crostacei, i molluschi e gli insetti. 0 La classificazione tra Cinquecento e Settecento La classificazione di Aristotele, basata esclusivamente sulle più evidenti somiglianze este- riori, rimane insuperata per quasi diciotto secoli. Solo alla fine del Cinquecento, la riscoperta della natura e lo sviluppo delle indagini anatomiche e fisiologiche trovano un immediato riscontro nelle raccolte di scienze na- turali, come quella compilata dal filosofo e naturalista Ulisse Aldrovandi (1522-1605). Nel Seicento, l’affermarsi del metodo sperimentale e l’invenzione del microscopio aprono nuovi campi di ricerca. L’enorme quantità di dati accumulati rende ormai indi- spensabile una loro sistematizzazione. Il primo sistema moderno di classifica- zione è opera del naturalista svedese Carl von Linné (1707-1778), conosciuto con il nome italianizzato di Carlo Linneo. Lo studioso introduce nello studio delle for- me viventi una suddivisione in cinque categorie: regni, classi, ordini, generi e specie; inoltre, per designare ogni forma vivente egli adotta la nomenclatura bi- nomia costituita da due nomi latini cor- rispondenti al genere e alla specie: questo sistema di nomenclatura è ancora oggi utilizzato in tutto il mondo e rispetta de- terminate regole come l’uso del latino, del corsivo e dell’iniziale maiuscola per il ge- nere (esempio: Felis domestica). Figura 2 In anticipo sui tempi, La classificazione di Linneo si basa su Leonardo da Vinci caratteristiche di somiglianza formale e mostra un grande si inserisce in quella tradizionale visione interesse per l’anatomia e il comportamento degli creazionistica e statica della natura de- animali. A lato, il particolare stinata a essere profondamente modificata di uno studio dedicato al gatto e conservato alla Royal dallo sviluppo del pensiero scientifico ot- Library di Windsor. tocentesco. CORSICEF® ANIMAL CARE | 2 La classificazione zoologica |3 LA MODERNA CLASSIFICAZIONE FILOGENETICA Nell’Ottocento si verifica una svolta fondamentale nel campo della zoo­ logia. L’elaborazione del principio evolutivo, per opera soprattutto del naturalista inglese Charles Darwin (1809-1882), mette in crisi le clas- sificazioni tradizionali perché dimostra che le attuali forme viventi sono tutte imparentate tra loro, originando da pochi comuni antenati, e che quindi l’evoluzione di ogni vivente è correlata a quella degli altri. Nasce con Darwin la cosiddetta teoria dell’evoluzione, che ribalta le prece- denti teorie. Con l’affermarsi dell’interpretazione evoluzionistica degli organismi, la classificazione viene detta filogenetica o cladistica perché raggruppa gli esseri viventi secondo il loro grado di parentela. Questo moderno sistema di classificazione viene elaborato dal biologo tedesco Willi Hennig (1913-1976) e si propone di rintracciare le parente- le tra le specie in un quadro evolutivo: un antenato comune e tutti i suoi discendenti. Hennig suddivide gli esseri viventi in “cladi” o rami: poiché generalmente quando una specie in natura si divide dà origine a due specie discendenti (specie sorelle), possiamo usare il termine “gruppo tassono- mico” per definire la specie progenitrice (l’antenato comune) e le specie Figura 3 discendenti. In questo modo si formerà una classificazione naturale che può teoricamente Ritratto del naturalista risalire fino al primo essere vivente comparso sulla Terra. inglese Charles Darwin. L’origine delle specie L’originalità della teoria di Charles Darwin sta nell’aver individuato nella selezione naturale il processo con cui la natura ha modificato e moltiplicato le forme viventi presenti sulla Terra. L’accumularsi di piccole variazioni fortuite in una direzione costante conduce al graduale diffe- renziarsi di razze, specie e generi che divergono sempre più fra loro. L’origine delle specie per effetto di variazioni casuali e della lotta per l’esistenza (selezione naturale) ribalta radicalmente l’immagine di una natura armonicamente finalizzata secondo il disegno di Dio. L’uomo non è più il privilegiato destinatario della creazione, ma solo il prodotto più elevato di quelle stesse forze naturali che avevano generato gli altri organismi viventi. Filogenetica e cladistica Filogenetica: dal greco filé = specie, classe. Studia l’origine di un insieme di organismi e la loro evoluzione, in particolare i rapporti di parentela tra le diverse specie. La discendenza da antenati comuni può essere rappresentata come un albero dove dalla base partono i rami più vecchi (pochi comuni antenati), che si dividono via via in un numero sempre maggiore di rami, cioè le diverse specie che via via si differenziano tra loro, pur mantenendo un’origine comune. Cladistica: dal greco kládos = ramo. Metodo di classificazione degli esseri viventi che si basa sulla distanza nel tempo dell’ultimo progenitore comune (riprendendo l’esempio dell’albero, sulla distanza di due rami da quello più grande che li ha originati). Prevede l’analisi di diversi fattori (morfologia, genetica e così via) per trovare elementi comuni tra i diversi gruppi di indi- vidui. 3 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica 0 Dal regno alla specie Il sistema di classificazione attuale prevede la suddivisione dei viventi in cinque regni (nella classificazione attuale degli organismi viventi, il regno è la categoria di livello più elevato, inferiore solo al dominio, inserito nella classificazione in un secondo tempo): * Eucarioti: ✔ quello degli animali, comprendente organismi eucarioti* pluricellulari ed organismi costituiti da una o più cellule (unicellulari o plu- eterotrofi* ricellulari), dotate di nucleo ✔ quello delle piante, con organismi eucarioti pluricellulari autotrofi* provvisto di doppia mem- brana, le quali si riproducono ✔ quello dei funghi, comprendente organismi eucarioti eterotrofi per mitosi e meiosi (divisione ✔ quello dei protisti, eucarioti unicellulari, sia eterotrofi sia autotrofi cellulare). ✔ quello delle monere, che comprende procarioti* come batteri e alghe azzurre, * Procarioti: visibili soltanto al microscopio. organismi costituiti da un’u- nica cellula (unicellulari), che non è provvista di un vero e proprio nucleo, ma di una Al regno seguono in ordine gerarchico discendente le categorie di phylum (o tipo), regione chiamata nucleoide. classe, ordine, famiglia, genere, specie. Ogni categoria comprende a sua volta delle sotto- La riproduzione avviene tra- mite processi detti di scissio- categorie (ad esempio sottoregno, sottotipo, sottoclasse, sottordine, sottospecie). Così, ne e gemmazione. per esempio, la specie Cricetus auratus, il cosiddetto criceto dorato allevato come anima- * Eterotrofi: le da compagnia, appartiene al regno degli Animali, al phylum dei Cordati, alla classe dei organismi che si nutrono di Mammiferi, all’ordine dei Roditori, alla famiglia dei Cricetidi, al genere Mesocricetus e altri organismi, animali o ve- getali. alla specie M. auratus. * Autotrofi: organismi che non dipendo- no da altri organismi per la loro alimentazione. molto SPECIE specifico GENERE FAMIGLIA ORDINE CLASSE PHYLUM molto REGNO generico CORSICEF® ANIMAL CARE | 4 La classificazione zoologica REGNO: Animali PHYLUM: Cordati A questo tipo appartengono gli animali caratterizzati dalla presenza, almeno in uno stadio del loro sviluppo, di una corda dorsale CLASSE: Mammiferi Animali con ghiandole mammarie e peli ORDINE: Roditori Animali con grossi incisivi a crescita continua utilizzati per rosicchiare, per esempio topo e marmotta FAMIGLIA: Cricetidi Animali di piccole dimensioni, per esempio arvicola e lemming GENERE: Mesocricetus SPECIE: Cricetus auratus Una sottospecie: la razza La classificazione delle specie domestiche utilizza abbondantemente una suddivisione poco impiegata per le specie selvatiche: la razza o sottospecie. La razza raggruppa popolazioni appartenenti a una stessa specie che si assomigliano fortemente per un numero limitato di caratteri morfologici (colore del mantello, forma, sviluppo e proporzioni della testa, del tronco e degli arti), fisiologici (attitudini, capacità di acclimatamento, precocità, fertilità ecc.) e anche psichici (soprattutto per quanto riguarda cavalli e cani). Una lista di questi caratteri viene stabilita precisamente e definisce lo standard che corrisponde alla descrizione ufficiale della razza. 5 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica |4 L’EVOLUZIONE DEL REGNO ANIMALE Il regno animale si suddivide in due sottoregni: quello dei Protozoi che comprende gli animali unicellulari e quello dei Metazoi al quale appartengono tutti gli altri animali il cui corpo è costituito da molte cellule. Partendo da progenitori comuni dalle forme molto semplici, milioni di anni fa gli animali hanno cominciato a evolversi e differenziarsi. Il passaggio evolutivo è molto evidente nei vertebrati, che affrancandosi dall’ambiente acquatico conquistano via via la terraferma; dai pesci, animali acquatici, derivano gli anfibi, che possono vivere a lungo fuori dell’acqua, e da questi ultimi discendono i rettili, dai quali si sono separate due linee evolutive: quella degli uccelli e quella dei mammiferi. Com’è ovvio, l’origine di nuove specie non provoca necessariamente l’estinzione di quelle precedenti, che conti- nuano a vivere. 0 Lo studio dei fossili Per comprendere l’evoluzione del mondo animale sono stati fondamentali gli studi di biochimica, anatomia, fisiologia, genetica ed etologia*. * Etologia: In particolare, per poter ricostruire un possibile “albero genealogico” del mondo ani- disciplina che studia il com- male è stato determinante lo studio dei fossili (paleontologia), cioè i resti di animali portamento degli animali. Dal greco ethos = carattere, vissuti in epoche remote e conservati negli strati rocciosi. costume, e logos = ragiona- I maggiori reperti fossili riguardano le parti più resistenti dei vari organismi, quali mento. la conchiglia dei molluschi o le ossa e i denti dei vertebrati, perché le parti molli subi- scono un processo di distruzione molto veloce, a causa di agenti chimici e fisici, interni ed esterni. Grazie ai resti fossili è possibile ricostruire la storia biologica della Terra, la situazione ecologica delle varie ere, la filogenesi di molti gruppi animali e vegetali. Figura 4 L’Archaeopteryx è il più antico e primitivo uccello che si conosca, considerato anello di congiunzione fra i rettili e gli uccelli. I due fossili rinvenuti in Germania nella seconda metà dell’Ottocento, in rocce del Giurassico superiore (circa 150 milioni di anni fa), forniscono una conferma alla teoria evoluzionistica di Darwin; lo scheletro dell’Archaeopteryx ha caratteri tipici dei rettili (cranio compatto con larghe aperture preorbitali, temporali e nasali, numerosi denti su ambedue le mascelle, la presenza di una lunga coda) e alcuni aspetti tipici invece degli uccelli, primo fra tutti la presenza di vere penne che hanno lasciato la loro traccia sulla roccia calcarea. CORSICEF® ANIMAL CARE | 6 La classificazione zoologica Lo studio del comportamento animale Nel Novecento, grazie soprattutto alle ricerche dell’au- striaco Konrad Lorenz (1903-1989) e dell’olandese Niko- laas Tinbergen (1907-1988), anche l’etologia, cioè lo stu- dio del comportamento animale, entra a far parte della zoologia. L’etologia ha come obiettivo primario l’osservazione e l’analisi di ogni specie animale attraverso la descrizione esatta di tutte le sequenze comportamentali che la ca- ratterizzano. Il comportamento animale è conseguenza di stimoli provenienti dall’ambiente esterno (per esempio, la vista di un predatore scatena una reazione di fuga) e da quello interno (per esempio, lo stimolo della fame spinge alla ricerca del cibo). Non mancano però comportamenti che si manifestano a prescindere da qualsiasi esperienza o stimolo, geneticamente determinati ed ereditabili. In Figura 5 questi casi diventa fondamentale la distinzione tra comportamento appreso e comportamen- Osservando il comportamento delle to innato: anatre, Lorenz elabora la ✔ si chiama “appreso” il comportamento che per manifestarsi necessita di esperienze prece- teoria dell’imprinting. Nelle prime ore dopo la nascita, denti (per esempio, il giovane fringuello maschio deve sentire il canto degli adulti per poter si verifica un particolare cantare correttamente) tipo di apprendimento per ✔ si chiama “innato” il comportamento che non necessita di esperienze di alcun tipo per ma- esposizione: i pulcini non accuditi dalla madre ma nifestarsi, quello cioè che fa parte delle caratteristiche genetiche dell’individuo (per esem- da un uomo o da un altro pio, l’atto del succhiare nei cuccioli di mammifero). animale riconoscono in questi Talvolta è molto difficile stabilire con esattezza se un dato comportamento sia innato o frutto ultimi la propria madre. di esperienza e può accadere che un animale possegga nel suo repertorio istintuale alcune particolari capacità, ma che gli sia indispensabile l’esperienza per poterle organizzare armoni- camente. La distribuzione dei fossili favorisce anche la datazione di vari depositi geologici. A questo proposito hanno particolare importanza i fossili guida, cioè tutte quelle specie ➜ Datazione al carbonio 14 animali e vegetali che sono vissute solo in un ben determinato intervallo di tempo geo- Per la datazione di reperti logico e che perciò, con la loro presenza in un sedimento, ne permettono la datazione si- fossili organici (quindi con- tenenti atomi di carbonio) cura, senza dover ricorrere ad altre analisi molto complesse. Anche le tracce fossili (orme, relativamente recenti (di piste di spostamento) sono utili per stabilire la vita e il comportamento di molti animali età non superiore a 50.000 anni) si ricorre al metodo del estinti: per esempio, le orme dei dinosauri permettono di stabilire se questi rettili fossero carbonio 14. bipedi o quadrupedi o se camminassero più o meno velocemente. |5 CANE E GATTO, ANIMALI DA COMPAGNIA Il cane e il gatto sono gli animali con i quali dovrete “confrontarvi” più spesso. Da alcuni anni, i proprietari degli animali da compagnia sono sempre più attenti alla salute e al benessere dei loro amici a quattro zampe. È quindi indispensabile possedere il maggior numero di informazioni su cani e gatti, partendo proprio da alcune nozioni di base re- lative alla loro collocazione all’interno del regno animale. 7 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica 0 La classe dei mammiferi Cani e gatti appartengono alla classe dei mammiferi. I mammiferi sono animali ver- tebrati che grazie ad alcune caratteristiche Figura 6 L’orso è uno dei pochi grandi tipiche hanno potuto diffondersi in quasi mammiferi ad andare in tutte le regioni della Terra: letargo. Durante la stagione fredda, la temperatura corporea dell’orso diminuisce ✔ possiedono ghiandole mamma- di circa 7 °C, il battito rie (caratteristica che dà il nome a cardiaco e il consumo di ossigeno si riducono tutta la classe) per secernere latte, notevolmente e l’animale l’unico nutrimento dei mammiferi consuma le riserve di grasso neonati immagazzinate nei mesi autunnali. ✔ il corpo è ricoperto di peli; la pelliccia è sempre abbondante nei mammiferi che vivono nelle zone a clima freddo, mentre si infoltisce durante l’inverno in quelli che vivono nelle zone a clima temperato (con qualche ec- cezione: la pelliccia è estremamente diradata in alcune specie come elefanti e rinoceronti ed è praticamente assente nei cetacei) ✔ sono omeotermi, cioè sono capaci di mantenere costante la temperatura cor- porea (termoregolazione), compresa tra 37 e 39,5 °C a seconda della specie. In questo modo possono affrontare condizioni climatiche estreme, anche se ciò determina un forte dispendio energetico che li obbliga a nutrirsi regolarmente (soltanto le specie che vanno in letargo non si cibano per molti mesi e abbas- sano la propria temperatura corporea per risparmiare energia) ✔ il cuore è diviso in quattro camere: due superiori (atrio destro e atrio sinistro) e due inferiori (ventricolo destro e sinistro) ✔ il cervello è molto sviluppato e così le facoltà intellettive (come la memoria e l’apprendimento). 0 L’ordine dei carnivori I cani e i gatti fanno parte delle oltre 250 specie di carnivori diffuse in tutto il mondo, insieme a specie affini come volpi e leoni e ad altre molto diverse come orsi, faine, lontre, leoni marini, foche e trichechi. I mammiferi appartenenti all’ordine dei carnivori occupano i vertici delle piramidi * Ecosistema: alimentari nei principali ecosistemi* terrestri e presentano alcune caratteristiche comuni: complesso degli organismi che vivono insieme in una data area e che interagisco- ✔ hanno un’alimentazione prevalentemente carnivora, sebbene alcuni siano no con l’ambiente fisico cir- onnivori* costante. * Onnivoro: ✔ sono predatori forniti di una dentatura caratteristica, con i canini molto lun- detto di animale che si nutre ghi e appuntiti usati per uccidere la preda, i molari e i premolari taglienti e sia di piante che di animali. adatti per sbranare la vittima e sminuzzare il cibo ✔ hanno gli arti variamente sviluppati in relazione al tipo di movimento; gli orsi sono plantigradi, cioè appoggiano al suolo l’intera pianta del piede; cani CORSICEF® ANIMAL CARE | 8 La classificazione zoologica e gatti sono digitigradi perché appoggiano solo le falangi e hanno per questo un’andatura elastica e veloce; foche e otarie sono pinnipedi perché gli arti si sono trasformati in pinne per adattarsi alla vita acquatica ✔ hanno dimensioni molto differenti e le prede variano di conseguenza: per esempio, le faine si accontentano dei topi, mentre le leonesse predano antilopi e gazzelle. 0 La famiglia dei canidi I cani sono mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei canidi, come la volpe, lo sciacallo, il coyote e molti altri. Tutti i canidi sono di dimensioni medie e hanno cor- poratura agile e muscolosa, il muso prominente, l’orecchio triangolare, la coda di media lunghezza. Gli arti sono digitigradi, gli anteriori con cinque dita e i posteriori generalmente con quattro. Gli artigli non retrattili non servono per cacciare, ma sono utili per scavare alla ricerca di cibo o per fare delle tane. La dentatura è potente e completa (42 denti); i molari hanno la superficie mastica- toria tipica di un’alimentazione prevalentemente carnivora. I sensi sono molto sviluppati, specialmente l’olfatto e l’udito che risultano fonda- mentali per la caccia. I canidi cacciano in solitaria le piccole prede, mentre è frequente la caccia di gruppo se si tratta di grandi prede. I canidi possiedono solo alcune ghiandole sudoripare tra i cuscinetti plantari. A ➜ Per saperne di più Il ruolo dell’olfatto nelle rela- temperature elevate, per mantenere costante la temperatura corporea, i canidi aumenta- zioni sociali dei cani è appro- no la frequenza respiratoria (polipnea) e con la bocca aperta e la lingua fuori eliminano fondito nel paragrafo 2.7. il calore sotto forma di vapore acqueo. I canidi hanno però numerose ghiandole sebacee e alcune di esse giocano un ruolo fondamentale nelle relazioni sociali, dal momento che la maggior parte delle specie vive in branchi organizzati o in più piccoli gruppi familiari. Figura 7 La volpe, a differenza della Le femmine possono partorire una o due volte l’anno, da due a tredici piccoli per maggioranza dei canidi, è un parto; la gestazione dura in genere da 50 a 70 giorni e l’allattamento si protrae per 6-10 animale solitario e incontra settimane. La durata della vita dei canidi selvatici può protrarsi per 10-18 anni. i suoi simili solo nel periodo della riproduzione. Generi e specie Alla famiglia dei canidi appartengono oltre 30 specie diffe- renti, diffuse in tutto il mondo. I gruppi (generi) principali sono due: Vulpes e Canis. Al genere Vulpes appartengono le seguenti specie: ✔ volpe rossa, fennec (o volpe del deserto), volpe artica, volpe grigia, volpe di Ruppel, volpe del Capo, volpe di Blanford, volpe pigmea ameri- cana, volpe della steppa, volpe dalle orecchie di pipistrello (o otocione), cane viverrino (o cane procione). 9 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica Al genere Canis appartengono le seguenti specie: ✔ lupo (Canis lupus), con la sottospecie del cane domestico (Canis lupus fami- liaris), coyote (Canis latrans), sciacallo dorato (Canis aureus), sciacallo dalla gualdrappa (Canis mesomelas), sciacallo striato (Canis adustus), dingo (Canis dingo), lupo rosso (Canis rufus), lupo del Simien (Canis simensis). Altri canidi sono il licaone, il crisocione (o lupo dalla criniera), il lupo antartico (o warrah), il cane dei cespugli, il cane dalle orecchie corte e numerose “false volpi”, diffuse nel Sudamerica e più simili ai cani che alle volpi (volpe della Patagonia, delle Pampas, di Darwin, canuta, grigia sudamericana). Figura 8 Le ghiandole mammarie che secernono latte danno il nome a tutta la classe dei mammiferi. CORSICEF® ANIMAL CARE | 10 La classificazione zoologica La classificazione dei canidi REGNO: Animali PHYLUM: Cordati SOTTOTIPO: Vertebrati (animali con colonna vertebrale) A questo tipo appartengono gli animali caratterizzati dalla presenza, almeno in uno stadio del loro sviluppo, di una corda dorsale CLASSE: Mammiferi ORDINE: Carnivori Animali predatori con denti canini acuminati FAMIGLIA: Canidi Animali con corporatura agile e muscolosa, muso prominente, grandi orecchie erette, coda ben sviluppata e folta. A questa famiglia appartengono generi simili come cani, volpi e licaoni GENERE: Canis SPECIE: Canis lupus (lupo) 1 Canis aureus (sciacallo dorato) 2 Canis latrans (coyote) 3 SOTTOSPECIE: Canis lupus familiaris (cane domestico) 4 1 2 3 4 11 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica 0 La famiglia dei felidi I gatti sono mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei felidi. Tutti i felidi, in- dipendentemente dalla loro taglia, sono armati per la caccia: robusti e allo stesso tempo elastici, sono rapidi nei movimenti e agili nei salti; preferiscono appostarsi e tendere agguati, piuttosto che inseguire a lungo la preda. La dentatura è specializzata per la dieta carnivora: grossi e aguzzi canini, mascellari ridotti e taglienti. Le estremità anteriori hanno cinque dita con artigli retrattili a riposo al fine di mantenersi affilate e quattro dita posteriori, con unghie non retrattili. La loro vista è buona, in particolar modo quella notturna, l’udito e l’olfatto sono eccellenti. Al contrario dei canidi, la caccia nei felidi è un’attività solitaria e prevede la cattura di piccole prede. Le società feline sono di tipo matriarcale e l’accudimento dei piccoli è riservato alle madri. Generi e specie Alla famiglia dei felidi appartengono numerosi generi, tra cui Felis, Lynx e Panthera, per un totale di oltre 40 specie, diffuse in quasi tutti i continenti a eccezione di Australia e Antartide. È possibile raggruppare le specie come segue, citando solo le più note: ✔ al genere Felis appartengono gatto domestico (F. silvestris catus), gatto selva- tico europeo (F. silvestris silvestris), gatto selvatico africano (F. silvestris lybica), gatto delle sabbie (F. margarita), gatto dai piedi neri (F. nigripes) ✔ al genere Leopardus appartengono piccoli felini originari del continente ame- ricano come ocelot (L. pardalis), gatto di Geoffroy (L. geoffroyi), gatto delle Pampas (L. colocolo), gatto delle Ande (L. jacobita), kodkod (L. guigna), gatto tigre del nord (L. tigrinus, chiamato anche oncilla), gatto tigre del sud (L. gut- tulus) ✔ al genere Puma appartiene la sola specie P. concolor ✔ al genere Panthera appartengono leopardo (P. pardus), leone (P. leo), tigre (P. tigris), giaguaro (P. onca), leopardo delle nevi (P. uncia) ✔ al genere Lynx appartengono lince europea (L. lynx), lince canadese (L. cana- densis), lince rossa (L. rufus) ✔ al genere Prionailurus appartengono alcune specie originarie dell’Asia come gatto del Bengala o gatto leopardo (P. bengalensis), gatto di Iriomote (P. irio- motensis), gatto dalla testa piatta (P. planiceps), gatto viverrino (P. viverrinus, chiamato anche gatto pescatore perché non teme l’acqua, ha le zampe anteriori palmate e cattura i pesci stando sulle rocce), gatto rugginoso (P. rubiginosus) ✔ al genere Catopuma appartengono gatto baio (o gatto dorato del Borneo, C. badia) e gatto dorato asiatico (C. temminckii) ✔ al genere Caracal appartengono l’omonimo felino e il gatto dorato africano (C. aurata), diffuso nelle foreste pluviali dell’Africa centrale ✔ al genere Herpailurus appartiene la sola specie yaguarondi (H. yagouaroundi), nota anche come eyra ✔ al genere Neofelis appartiene il leopardo nebuloso (N. nebulosa). CORSICEF® ANIMAL CARE | 12 La classificazione zoologica La classificazione del gatto domestico REGNO: Animali PHYLUM: Cordati SOTTOTIPO: Vertebrati (animali con colonna vertebrale) A questo tipo appartengono gli animali caratterizzati dalla presenza, almeno in uno stadio del loro sviluppo, di una corda dorsale CLASSE: Mammiferi Animali con ghiandole mammarie e peli ORDINE: Carnivori Animali predatori con denti canini acuminati FAMIGLIA: Felidi Animali di dimensioni medie e grandi, con testa tondeggiante e muso corto GENERE: Felis SPECIE: Felis silvestris SOTTOSPECIE: Felis silvestris catus 13 | CORSICEF® ANIMAL CARE La classificazione zoologica Scheda riassuntiva LA CLASSIFICAZIONE ZOOLOGICA ✔ La zoologia è la scienza che studia la vita del mondo animale e analizza in particolare gli adattamenti morfologici e funzionali delle varie forme animali (cioè la loro evoluzione). La zoologia che descrive e classifica le varie specie animali secondo le loro affinità genetiche è detta sistematica o tassonomia. ✔ Aristotele, nel IV secolo a.C., elabora una prima classificazione che ri- mane insuperata per quasi 1800 anni. Egli suddivide gli organismi in due regni, animale e vegetale; gli animali sono poi classificati sulla base dell’ambiente in cui vivono (aria, terra, acqua) e della struttura ossea e/o cartilaginea (vertebrati e invertebrati). Lo svedese Carlo Linneo elabora il primo sistema moderno di classificazione, introducendo nello studio delle forme viventi una suddivisione gerarchica in classi, ordini, famiglie, generi e specie basata su caratteristiche di somiglianza. ✔ Nell’Ottocento, la teoria dell’evoluzione elaborata da Charles Darwin mette in crisi le classificazioni tradizionali perché dimostra la comune di- scendenza delle attuali forme viventi da pochi tipi originari e l’esistenza di correlazioni evolutive tra di esse. La classificazione che raggruppa gli esseri viventi secondo il loro grado di parentela viene detta filogenetica o cladistica e viene elaborata nel XX secolo dal tedesco Willi Hennig. ✔ Il sistema di classificazione attuale prevede la suddivisione degli organi- smi viventi in cinque regni (da quelli più complessi a quelli più semplici): animali, piante, funghi, protisti, monere o procarioti. Al regno seguono in ordine gerarchico discendente le principali categorie di phylum o tipo, classe, ordine, famiglia, genere, specie. La classificazione delle specie do- mestiche utilizza anche l’ulteriore suddivisione di razza o sottospecie. ✔ I cani sono mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei canidi. Tut- ti i canidi hanno corporatura agile e muscolosa e il muso prominente. Gli arti sono digitigradi e gli artigli non retrattili servono per scavare. I sensi sono molto sviluppati, specialmente olfatto e udito. Alla famiglia dei canidi appartengono oltre 30 specie. I generi principali sono Vulpes e Canis; a quest’ultimo appartengono lupi, cani domestici, sciacalli, coyote. ✔ I gatti sono mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei felidi. Tutti i felidi sono armati per la caccia: agili e rapidi nei movimenti. Gli arti sono digitigradi e gli artigli anteriori retrattili. La loro vista è buona, in particolar modo quella notturna, udito e olfatto sono eccellenti. Alla famiglia dei felidi appartengono numerosi generi, tra cui Felis, Lynx e Panthera. Al genere Felis appartiene il gatto domestico. CORSICEF® ANIMAL CARE | 14 La classificazione zoologica Esercizi di autovalutazione STUDIO E RISPONDO 1 Gli animali con ghiandole mammarie che secernono latte apparten- gono alla classe dei:  a. rettili  b. anfibi  c. mammiferi  d. uccelli 2 Tutti i mammiferi sono omeotermi, cioè:  a. la loro temperatura corporea dipende strettamente da quella esterna  b. vanno in letargo  c. mantengono costante la temperatura corporea indipendente- mente da quella dell’ambiente circostante  d. hanno sempre la temperatura corporea molto bassa 3 Gli animali predatori, con i denti canini appuntiti e taglienti, occupano il vertice della piramide alimentare e appartengono all’ordine dei:  a. primati  b. cetacei  c. roditori  d. carnivori 4 I cani appartengono alla famiglia:  a. dei Canis  b. dei canidi  c. delle Vulpes  d. dei felidi Soluzioni. 1 c) 2 c) 3 d) 4 b) 15 | CORSICEF® ANIMAL CARE

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